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Autore: balim    28/10/2012    1 recensioni
[Pirate]
[di Celia Rees]
Sono passati anni.
Ma Broom non dimentica.
E come potrebbe? Pochi pirati possono vantare avventure del genere. Ed è arrivato il momento di condividerle con altri.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Broom entrò nella locanda. L'aria secca e afosa che aveva respirato per tutta la giornata fu sostituita dall'odore del rhum presente nella locanda. Emise un sospiro di sollievo, la marina era attraccata al porto esattamente in quel momento, e non aveva fatto fatica a capire che lui e la sua ciurma erano pirati. Lui e i suoi uomini si erano nascosti, in  attesa del momento giusto per ripartire senza  avere troppi problemi.
Così divisi i soldati non avrebbero potuto riconoscerli come "la famigerata ciurma della new hope".
La notte era ormai calata, ma i soldati non demordevano nel loro compito, quindi Broom si sarebbe dovuto fermare più dello sperato in quella catapecchia. Tavolacci di legno erano distribuiti per il locale (una stanza di medie dimensioni con un bancone sul fondo) mentre due cameriere inacidite servivano aspramente la marmaglia di gente assiepata in giro per la stanza. C'erano vari gruppi: si passava da un paio di uomini completamente ubriachi ammassati in un angolo, ad un paio di evidenti fuori legge, seduti in cerchia ristretta ad un tavolaccio, impegnati in chissà quali loschi affari.
Un gruppo invece, se ne stava in disparte, una decina di uomini, tutti rigorosamente marinai, con i vestiti logori e l'aria vissuta, con la pelle cotta dal sole, dal sale e dal vento.
Erano circondati da un gruppo di ragazzini, presi ad ascoltare un omone nero, con barba e baffi estremamente curati, sciabola e pistole legate alla cinta, probabilmente preso a raccontare qualche mirabolante avventura vissuta nel mare.
Boccali di rhum in mano, erano tutti stranamente attenti alle parole dell'uomo, sicuramente pirata. Broom si avvicinò e accomodatosi vicino alla comitiva ascoltò ciò che aveva di così interessante da raccontare.
"...il vecchio Calico sapeva cosa faceva,  e non voleva sentire ragioni, quelle due streghe sarebbero salite sulla nave, a costo di buttare in mare metà degli uomini a bordo della nave!..." esclamò preso dalla narrazione l'uomo, aggiungendo qualche bestemmia alla fine della frase. In pochi degnarono di un occhiata Broom, ma era ciò che voleva, attirare il meno possibile l'attenzione. Il pirata nero continuò:" all'epoca ero solo un mozzo buttato su quella nave per sbaglio, ma perfino io, io, che di pirateria sapevo meno di niente, avevo capito che le donne a bordo non avrebbero portato nient'altro che guai!" Si interruppe di nuovo, questa volta creando una pausa ad effetto, ed assaporando l'attenzione che gli veniva rivolta in quel momento. Broom ovviamente aveva capito fin da subito quale storia il pirata stesse raccontando. Era ovviamente la storia del pirata Calico Jack e di Anne Bonny e Mary Read, le prime ed ufficialmente ultime donne pirata della storia, famose per essere scampate all'impiccagione a cui invece tutti i loro compagni erano stati sottoposti. Non aleggiava buona fama su di loro, soprattutto tra i pirati, che da quella volta erano diventati ancora più diffidenti verso le donne a bordo di navi. Il nero continuava a vantarsi di essere stato presente per un certo periodo all'interno della nave del grande Calico, ma di esserne uscito poco prima della grande disfatta, diventando uno dei pochi in grado di poter raccontare la vera storia di quella nave, e descrivere realemente i personaggi della vicenda.
Il capitano Broom ascoltò attentamente, già da prima di imbarcarsi nell'impresa aveva sentito parlare di storie sui pirati, sulla loro crudeltà e tutte le terribili scelleratezze che compivano in mare, loro elemento naturale, ma dopo il giuramento  ne aveva sentite ancora di più, più dettagliate e in molte versioni (a parer suo una più finta dell'altra).
Ma nessuna, nemmeno quella più fantasiosa, poteva battere la sua avventura, vissuta con a fianco le due piratesse che a differenza di Anne Bonny e Mary Read, non avevano abbandonato la ciurma, ma ci avevano combattuto insieme, vissuto insieme, e si erano fatte accettare, nonostante la diffidenza degli uomini verso le donne pirata, diventando due tra i più coraggiosi pirati che abbia mai visto.
La storia del pirata finì, ed uno dei ragazzini, poco più che un bambino, spinto dalla curiosità vinse la paura che il pirata gli incuteva e diede voce alla domanda che molto altri suoi compagni avevano in testa:"A parte Mary Read e Anne Bonny tutto l'equipaggio finì impiccato, ma loro due che fine fecero?" il pirata lanciò al ragazzo un occhiata carica di significato e con voce grave rispose:"bhè, Mary Read morì un anno dopo, mentre Anne Bonny sparì in circostanze misteriose, senza lasciare tracce, non si sa se alla fine fu giustiziata, o riuscì scappare, ma non si è più saputo nulla di lei. Penso che la verità sulla sua fine sia un segreto che il mare custodirà gelosamente per sempre ragazzo."
Il pubblico si riempì di occhiate cariche di disprezzo pensando a quanto le donne fossero approfittatrici, fatto testimoniato dal racconto del pirata  nero. Insomma questi uomini avevano una visione delle donne pirata alquanto negativa. Ma Broom sapeva  che non doveva essere necessariamente così, in quanto lui invece ne aveva conosciute con il coraggio e il cuore di leone, fatto che non poteva essere taciuto al pubblico di quella particolare serata.
Broom per la prima volta in quella strana compagnia aprì bocca e disse al pirata:"ottima storia, la storia del grande Calico e della sua disfatta... Ma questa, cari signori -disse riferendosi a tutti gli ascoltatori- non è l'unica avventura con protagoniste due piratesse, per quanto possa sembrare strano, e per quanto questa storia sia sconosciuta ai più, ci sono state altre due piratesse nella storia della pirateria." fece una pausa per far penetrare queste parole nelle menti dei presenti. Il pirata nero lo guardò incredulo, non avrebbe mai pensato che ci potessero essere state altre piratesse, ed era scettico al riguardo, ma non disse niente. Era una serata stranamente tranquilla e nessuno sembrava intenzionato a rovinarla, quindi tranne che per un mormorio suffuso, evidentemente in disaccordo con l'affermazione di Broom, non ci furono particolari discrepanze nel gruppo. Tutti sembravano relativamente disposti ad ascoltare la storia del pirata straniero. Un altro dei ragazzini di prima, probabilmente ancora più piccolo del primo, guardò con innocente curiosità Broom e gli chiese:"altre piratesse?!" "sì piccolo" gli rispose Broom. "questa storia parla di altre due piratesse, che ho avuto l'onore e la fortuna di ospitare sulla mia nave, vedendo il coraggio e la dedizione con cui hanno combattutto contro la loro prigionia, contro il pregiudizio verso di loro, contro tutti gli ostacoli che hanno costellato il loro cammino e per il raggiungimento dei loro obbiettivi, dimostrando più coraggio di molti altri pirati che io ho conosciuto durante i miei ormai numerosi viaggi."
Dopo questa sola premessa, tutto il gruppo già pendeva dalle sue labbra, perfino il pirata nero suo malgrado sembrava interessato alla vicenda.
"vi sto per narrare la storia di due grandi piratesse:Nancy Kingston e Minerva Sharpe e della loro avventura come piratesse sulla mia nave...."

****

Il cielo risplendeva, il sole si rifletteva sull'acqua cristallina del mare, creando magnifici giochi di luce sui fianchi della nave, l'aria era fresca, grazie all'abbondante piovuta notturna, che aveva evidentemente rinfrescato la costa. Broom stava per ripartire. La nave era ormai pronta. I suoi uomini già a bordo, lavoravano sodo, non vedendo l'ora di salpare dal porto. La marina non aveva fatto danni, nessuno era stato catturato, e quella mattina nessun soldato girava per il porto, cercando pirati sbarcati poco tempo prima. La notte prima aveva raccontato la storia delle due piratesse, e aveva constatato soddisfatto che gli uomini sembravano leggermente più predisposti verso la pirateria femminile, anche se poteva essere colpa principalmente del rhum che era circolato come acqua durante la serata. Soddisfatto per le facce affascinate che aveva visto da parte dei ragazzi che avevano ascoltato il racconto, e soprattutto per l'espressione sognante sul viso del bimbo dagli occhi blu che gli aveva rivolto la domanda, aveva lasciato la locanda con il sorriso sulle labbra, nonostante la preoccupazione verso il suo equipaggio. Non sapeva se lo avessero preso sul serio, o se avessero creduto che fosse solo una storiella inventata al momento da una mente troppo fantasiosa, ma a Broom non importava, lui sapeva dell'autenticità di quella storia, e ciò gli bastava. Diede un ultima occhiata al porto, e si incamminò sulla passerella della nave, gustando già i giorni di navigazione in cerca di navi da rovinare, quando una vocina lontana, probabilmente di un bambino urlò:"fermatevi!! Signore fermatevi!!"
Broom si girò, cercando il motivo di questo baccano e vide con immensa sorpresa il bambino della locanda, al sole ancora più piccolo di quanto gli era sembrato la sera prima, urlare guardando lui. Broom allora gli si avvicinò, e a metà tra l'infastidito e il divertito lo guardò dall'alto in basso, chiedendogli il motivo del suo richiamo. "signore, scusatemi, ma volevo chiedervi una cosa." disse con vergogna il bambino, arrossendo fino alle punte dei capelli. "dimmi ragazzo" disse con fare importante il pirata, incoraggiando il bambino. Questo, sentendosi chiamare ragazzo prese coraggio ed esclamò:"la storia di ieri sera, quella su Nancy Kingston e Minerva Sharpe... È una storia vera?" il dubbio si leggeva nei suoi occhi blu come il mare e il capitano gli rispose:"certo che è una storia vera!! Sono state nella mia ciurma! Parola di capitano!"
A questo punto Broom strizzò l'occhio al bambino e fece per salire sulla nave, ma il bambino continuava a fissarlo quindi si girò un' ultima volta e vide il bambino che guardandolo con ammirazione gli disse:" grazie capitano!" e a bassa voce aggiunse con orgoglio:"da grande diventerò anche io il capitano di una nave pirata."
Broom non rivide mai più quel bambino e quel bambino non rivide mai più il pirata, ma ricordò per sempre quella strana notte di storie e pirati, e, da grande, quando conquistò una nave e una ciurma sua, raccontò la storia delle grandi piratesse Nancy Kingston e Minerva Sharpe ai suoi uomini, che la raccontarono ad altri, che a loro volta la raccontarono. La storia venne man mano conosciuta ed arricchita di particolari inventati, come ogni buona storia di pirati, ma la base rimase sempre la stessa, e queste piratesse divennero le più famose e ammirate fuori legge mai conosciute.
























Note di quella sottospecie di autrice che ha pubblicato questa sottospecie di storia:
macciaoooooo!!!! ovviamente mi ritrovo a scrivere ff su libri così sconosciuti che non c'è nemmeno una pagina su Wikipedia dedicata a questo libro :3
non so in quanti lo conoscano, ma penso pochi, devo ringraziare però un utente di efp che senza volerlo mi ha fatto scoprire questo splendido libro attraverso la sua firma ( e che comunque non sa nemmeno della mia esistenza T.T) ringrazio Dreaming_Archer per avere messo quella citazione, ( perchè se non ci fosse stata questa ff non ci sarebbe, e voi lettori sciagurati non stareste leggendo queste stupidissime righe).
ok, se conoscete il libro vi prego di lasciarmi una recensione, anche piccina piccina, anche per dirvi che vi schifo, non mi offendo!!
ok, chiudiamo questa "nota" senza capo ne coda..
bacioni a tutti
Balim
   
 
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