Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: sono_pHazza    29/10/2012    0 recensioni
Vanessa, una diciasettenne italiana depressa, si sveglia in una mattina come tante.
Fa le cose come al solito ma...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
#One-Shot



Vanessa era rimasta a casa perchè non si sentiva bene. Era stanca più che altro... Stanca di quella scuola in cui nessuno le era amico, stanca delle prese in giro, stanca di combattere, stanca.
Si alzò a fatica e con altrettanta fatica salutò allegramente i genitori che si preparavano per andare al colloquio con il professore di Tecnologia della figlia.
Mentre loro frettolosamente passavano da una stanza all'altra, la ragazza trascinava il suo corpo in cucina per prendersi la colazione e sedersi al tavolo. Fissava il bianco candido del latte nella tazza verde con Pippo, il colore scuro dei biscotti al cioccolato che al contatto con il liquido facevano diventare il contenuto della tazza di un marrone chiaro che si propagava dal punto di contatto tra le due "sostanze" e continuava fino ai bordi. Inzuppava i biscotti senza darci molto peso.
Le sue mani erano fredde come il suo cuore. Pezzi di ghiaccio che non avevano intezione di sciogliersi minimamente.
Fissava a testa bassa la sua colazione.

La ragazza non disse nulla. Posò tutto nel lavandino, si stese sul divano, prese il suo amato computer e lo accese.
Non aprì bocca finchè non sentì il rumore della porta che si chiudeva.

Piano piano delle goccioline, chiamate comunemente lacrime, le rigarono il viso.
Tutti pensano che le lacrime fanno male, che sembra taglino la pelle.
Per Vanessa era diverso.
Piangere era liberatorio. La sua depressione sembrava dileguarsi in quei momenti dedicati al pianto, ai singhiozzi disperati di chi non ha idea di cosa fare della proprio vita.

Come ogni giorno, andò su Twitter e si collegò.
La sua TimeLine era piena di tweet riguardo la nuova canzone dei suoi idoli, "Little Things" dei One Direction, scritta da Ed Sheeran, un altro genio della musica.

In uno dei tanti tweet trovò il link per sentirla e senza pensarci sopra cliccò su quelle paroline evidanziate dal loro color blu.

La canzone partì, e lei pianse.
La canzone continuò, e lei pianse.
La canzone finì, e lei pianse.
La canzone ripartì tante volte, e lei pianse tante volte e per tanto tempo.

Quelle parole che per altri potevano sembrare messe lì per caso, avevano scalfito il cuore della ragazza che si immedesimava in quel testo come se chi l'avesse scritta le avesse letto l'anima.

Il suo naso, freddo come le sue dita, faceva male.

Aveva tanto freddo. Troppo freddo.
Ma mentre piangeva e lentamente canticchiava con quei cinque ragazzi, cominciò a scaldarsi.
E anche quel pezzo di marmo che aveva al posto del cuore cominciò a scalfirsi lasciando libera una grande quantità di energia. L'amore. L'affetto. Il coraggio che in tutti questi anni aveva rinchiuso in se stessa.

Dopo aver sentito la canzone almeno un miliardo di volte, tra tante lacrime e qualche sorriso, si ricordò del grande annuncio che dovevano fare i "suoi ragazzi" quel giorno.

LE TAPPE DEL TOUR

Il suo cuore cominciò a battere all'impazzata.
Stavolta ce l'avrebbe fatta. Stavolta ci sarebbe andata, se lo sentiva.

Aprì il link e vide i luoghi...
TROPPO LONTANI.

Anche stavolta niente... anche stavolta si sarebbe dovuta perdere l'occasione di vederli.
Anche stavolta non era il suo momento.
Anche stavolta...

Piano piano quella luce che aveva nel cuore si spense.
Ritornò quel pezzo di pietra. Nuovo come prima, senza nemmeno un graffio.

Le serviva per proteggersi da tutti e da tutto... dalle delusioni per esempio.

Spense il computer. Neanche una lacrima scese. Si mosse lentamente. Era impassibile.
Incredibile pensare alla sua immagine esteriore ed invece quel caos c'era dentro di lei.

Accese la tv.
Passarono le ore ed i suoi genitori tornarono a casa.

<< Come va, amore? >> chiese la madre mentre appoggiava il suo cappotto sulla poltrona.
<< Bene >> sorrise lei. Tirò fuori uno dei suoi sorrisi migliori che ironicamente era anche il più falso.
<< Successo qualcosa? >> chiese per niente curioso o interessato il padre mentre si dirigeva in cucina.

<< Niente >> << Niente di importante >> mentì lei.       
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: sono_pHazza