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Autore: Marty_E_Lara    29/10/2012    0 recensioni
Lara, una ragazza di 14 anni, è una persona socievole e ha una vita qualunque, ma il suo futuro non sarà così normale.
Martina, una giovane 15 enne, con un passato terribile e un presente difficile, cerca di crearsi una vita propria, lontana dalle violenze del padre; presto, però, si renderà conto che non puoi sfuggire al passato.
Il caso le ha fatte incontrare, impareranno che il destino si costruisce con le proprie mani e nessuno può decidere del futuro altrui.
*siamo Martina e Lara, un giorno abbiamo deciso di iniziare questa storia, frutto della nostra fantasia*
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passano pochi minuti prima che una voce al citofono, leggermente alterata, mi faccia tornare con i pensieri al presente.


«Chi è?»

Questa voce mi risulta familiare, nella mia mente si disegna la figura di una ragazza incantevole: occhi come il ghiaccio, capelli dolcemente ricci di un caldo color cioccolato e una bocca perfetta.
Costa… Lara! Sono davanti alla casa della mia nuova compagna di classe.

«Sono io… Martina»

«Martina?», passa qualche secondo prima che aggiunga altro: «Vieni pure»

Un rumore appena udibile e il cancello si apre. Entro, titubante, e subito sono accolta da un odore gradevole di fiori; vorrei tanto abitare in una villetta così bella.
La porta d’ingresso si apre e spunta la chioma castana di Lara; i suoi occhi, glaciali come l’artico, riescono a trasmettere comunque molto calore.
Mi viene in contro, sul suo viso traspare sorpresa mista ad allegria.

«Che… sorpresa. Cosa ci fai qui?»

Deglutisco rumorosamente, distolgo lo sguardo per la prima volta e cerco di trovare una spiegazione sensata. Passano i minuti, scanditi dal battito del mio cuore. Alla fine è lei a rompere il silenzio, per fortuna.

«Che maleducata che sono, avanti entra»

Mi invita dentro casa ed io la seguo. Non so darle una risposta perché non la conosco nemmeno io, non capisco quale parte di me stessa mi ha spinto a citofonare a casa sua.
Appena varco la porta, vengo accolta da un pungente odore di candeggina, avranno da poco pulito casa. Con lo sguardo accarezzo ogni particolare, ogni dettaglio: tutto è in perfetta armonia, colori delicati e arredamento sofisticato.

«Possiedi una casa… bellissima»

Riesco a dire solo questo, alla fine. Lara mi rivolge un delicato sorriso, ma riesco a notare un velo di tristezza.

«Tutto okay?»

Il suo sguardo corre un attimo in direzione della cucina, ma velocemente ritorna a fissarmi.
Apre la bocca, ma le parole le muoiono in gola. Una lacrima le riga il volto, istintivamente mi avvicino a lei e la stringo in un abbraccio. I suoi capelli emanano un dolce profumo, come di ciliegia. Chiudo gli occhi e sono percossa da una sensazione molto strana, come una corrente elettrica. Sotto le palpebre, il buio si trasforma piano, piano in un’immagine sempre più nitida:
 
Il corridoio della scuola, una sensazione di smarrimento, un’emozione che scaturisce dalla novità di quello che circonda la propria persona.
Queste non sono le mie emozioni, non provo più questo genere di sensazioni perché ormai la scuola è diventata parte della mia routine.

 Vedo il mondo con gli occhi di Lara, com’è possibile? Sono brava a capire le persone, a immedesimarmi in loro, ma mai fino a questo punto. La mia attenzione –anzi quella di Lara- è catturata da un ragazzo, non faccio in tempo a identificarlo che il paesaggio intorno a me cambia:
Mi ritrovo in una cameretta, la mia cameretta.
Qualcuno urla, io piango e prego qualcuno di venire a salvarmi...



«Hey! Mi senti? Devo chiamare un’ambulanza?!»
Apro gli occhi a fatica, mi rendo conto di essere in terra e Lara mi sovrasta. Non sono in pericolo, nessuno urla e posso riprendere a respirare in modo normale.
"Cosa cavolo è successo?"

«Cos'è... successo?»
Chiedo, con voce leggermente impastata.

«Mi stavi abbracciando e all'improvviso sei svenuta»

Svenuta? Non ricordo di aver perso i sensi.

«Sicura di star bene?»

«Si»
Dico seccamente, mentre mi alzo da terra.

«Perdonami, non sarei dovuta presentarmi così, di punto in bianco. Sei stata già molto gentile a invitarmi dentro casa»
La saluto frettolosamente ed esco di casa, prima di scoppiare in un pianto nervoso. Ho bisogno di aria fresca, ma il vento che mi travolge è troppo caldo.
Cosa mi sta succedendo?




**Angolo dell'autrice**
ciao a tutti!
Scusate il ritardo, ma è stata una settimana terribile >_<
alla prossimaa!

 
  
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