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Autore: I_Cant_be_no_superman    29/10/2012    3 recensioni
Questa fanfiction è una CrissColfer e McGustin scritta cosi, tanto per passare il tempo...
A voi il giudizio :D
I_Cant_be_no_superman
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Grant Gustin, Kevin McHale
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti :D
Questa fanfiction è nata in un momento di follia quindi vi prego di perdonare ogni possibile stronzata che io abbia scritto ahahah
Ora vi lascio alla lettura :D





“A me continua a sembrare una cosa ridicola.” dissi, osservando Kevin che si chiudeva la porta alle spalle, non dimenticando di dare una bella girata di chiavi.

“E dai, Gustin. Dammi un po’ di fiducia! il mio piano è perfetto!”

“Se lo dici tu” dissi, ancora poco convinto, appoggiandomi al muro. Vidi Kevin guardarsi intorno e, quando si fu assicurato che nessuno fosse così vicino da vederci, poggiò le mani ai lati della mia testa prima di sporgersi verso di me e fermarsi a meno di cinque centimetri dalle mie labbra.

“Fidati di me!” sussurrò, scandendo bene le parole prima di baciarmi fino a togliermi il fiato e staccandosi solo quando si ritenne soddisfatto.

“Andrà tutto come previsto!” concluse, portando un dito sul mento e riflettendo su solo lui sapeva cosa, cercando di convincere più se stesso che me. 
Stavamo, segretamente e discretamente, insieme già da un po’; eppure non avevo mai visto Kevin così nervoso e preoccupato, come se dalla riuscita del suo piano dipendesse la sua stessa vita.

E io non potei far altro che sospirare, costretto ad assecondarlo ogni qual volta la sua mente partoriva, stando a quello che McHale diceva, idee a dir poco geniali.

 

LA SERA PRIMA IN CASA MCGUSTIN

“E sentiamo, come avresti intenzione di chiuderli nello stanzino dei costumi?” chiesi esasperato a Kevin. Era la quarta volta che mi spiegava il suo “perfetto” piano per costringere Darren e Chris a confessarsi i loro, troppo ovvi per l’intero mondo, sentimenti. E io, per la quarta volta consecutiva, c'avevo capito ben poco.

Prima che io che Kevin ci mettessimo insieme, passavo la maggior parte del tempo libero sul set con Darren e, una volta, mentre stavamo animatamente parlando del più e del meno, dopo una bella serata in un piccolo locale poco distante dal luogo delle riprese, un Darren un po’ alticcio si era fatto scappare il fatto che per lui fosse praticamente impossibile negare a se stesso che aveva una bella cotta per Chris. La mattina dopo, avevo praticamente fatto finta di ignorare la cosa e Darren, ovviamente, non aveva posto domande.

Quando poi, una sera, Kevin piombò in casa mia completamente ubriaco predicando il suo eterno amore per me e cose, che a distanza di mesi, mi era difficile ricordare e comprendere con precisione, potei dichiarare la mia vita totalmente e inesorabilmente stravolta.
Certo, non tutti i mali vengono per nuocere ed ero felice della mia relazione segreta con Kevin, che aveva portato, oltre ad una marea di sotterfugi e nascondigli poco raccomandabili, a tante altre cose piacevoli; però, a volte ero tentato di rivedere il "contratto" coniugale e appurare con i miei occhi se "scleri da donna in piena crisi ormonali" rientrasse nella clausola.

Tanto per citare un episodio, una volta, a cena, Kevin intavolò l'argomento "Chris e Darren" e il ragazzo, con tanto di occhi sognanti e vocina stridula da ottantenne pettegola, mi aveva raccontato che il povero Chris, da poco più di un anno, moriva d'amore per Darren e che per questo, invece, il loro rapporto era solo una solida amicizia che non sarebbe potuta sfociare in nient altro. Quando poi gli parlai della chiacchierata avuta con Darren qualche tempo prima, Kevin mi si era tipo trasformato in una della peggior specie di ragazze esistenti: le fangirl. E, al diavolo, se lo avessi saputo, avrei taciuto e gli avrei fatto continuare con la storia dell'amore non corrisposto di Chris. Sarebbe stato più semplice per tutti, soprattutto per me e per la mia relazione che non vedeva un po' di intimità da quella maledetta sera, tutto perché Kevin, da allora, aveva fatto del suo tempo libero uno spazio per perseguire la sua missione: “Accoppiare i CrissColfer”

In alcune occasioni, si era veramente sfiorato il ridicolo. Da buon fidanzato qual ero, avevo cercato più volte di dissuaderlo, ma quando quel nanetto occhialuto si metteva in testa qualcosa, era impossibile, anche per me, fargli cambiare idea. 

Una volta, aveva persino pianificato di far piovere, ovviamente con i macchinari usati per girare, nello studio dove solitamente venivano ripresi gli esterni di Glee, mentre Chris e Darren erano in scena, convinto che un Darren bagnato avrebbe acceso gli ormoni dell’innocente - cosa che dubitavo, tra l'altro - Colfer. Piano che poi, inutile a dirsi, era fallito miseramente quando le riprese erano state posticipate e, con tanto di sequela di imprecazioni da parte mia, mi ci ero ritrovato io sotto l'acqua.
Ammetto che il risultato non fu poi così tanto sgradevole, se si considera che io e Kevin ci avevamo dato dentro di brutto nell'auto di quest'ultimo, ma il risultato finale non sarebbe dovuto essere quello, ecco. 

Dopo quell'ennesimo fallimento, si era un po’ demoralizzato, ma dopo aver fatto un rapido giro su Tumblr - che Dio maledica chiunque abbia avuto l'idea di creare un tale demoniaco mezzo di stalkeraggio! - si era come rivitalizzato, ottenendo anche l’aiuto di Mark Salling, che non si era di certo tirato indietro quando Kevin gli aveva chiesto di aiutarlo. 

Così, quella sera, era stata organizzata una riunione last minute nella casa che io e Kevin condividevamo durante il periodo di riprese, riunione che si era dimostrata alquanto devastante per il mobilio e l'arredamento e alla quale avevano partecipato tutti i membri del cast convinti che gli ignari Chris e Darren, fossero una perfetta coppia mancata. 

Stavano discutendo da circa un'ora su come fare affinché tutto filasse liscio, e neanche civilmente;  io, totalmente disinteressato a quella follia nella quale Kevin mi avrebbe comunque coinvolto, mi ero chiuso in camera mia e, con tanto di cuscino premuto sulle orecchie per attutire le grida provenienti dalla stanza affianco, avevo cercato di studiare il copione per il giorno successivo. 
Sarebbe stata, senza ombra di dubbio, una lunga e indimenticabile giornata di lavoro.

 

LA MATTINA SEGUENTE: GLI ACCOPPIA CRISSCOLFER IN AZIONE!

Era stata una mattinata stressate, avevamo ripetuto le stesse scene per almeno sei volte a causa delle diverse inquadrature e le varie volte in cui uno di noi sbagliava i passi. Adoravo essere un Warbler, ma richiedeva un grande sforzo fisico e altrettanta concentrazione.

Non avevo visto Kevin per tutta la giornata e, nonostante i suoi scleri da bimbetta bisbetica, mi mancava da morire. Di solito, quando ero io a girare, anche con una scusa banale, era sempre sul set ad incoraggiarmi; questa volta, invece, non si era proprio fatto vedere. La cosa all'inizio mi aveva preoccupato, ma dato che ero a conoscenza del fatto che quella mattina era prevista la messa in atto del piano, avevo preferito non pensarci e recitare tranquillamente.

Quando finalmente era giunta l’ora di pranzo, avevo tirato un respiro di sollievo: una pausa mi ci voleva proprio. Stavo per dare un morso al mio panino, quando sentii una mano poggiarsi delicatamente sulla mia spalla. Avrei potuto riconoscere quel tocco anche ad occhi chiusi.

“Dai, andiamo! È tutto pronto!” mi sussurrò concitata la voce di Kevin all'orecchio. Repressi un brivido alla schiena e, tentando di fare il sostenuto, gli lanciai un'occhiataccia da sopra la spalla.

“Starei mangiando.” dissi risentito, riportando lo sguardo sul mio splendido panino che aspettava solo di essere mangiato.

“E dai, Grant! Per favore” mi pregò, ma non mi meravigliai quando mi forzò a staccare il mio sedere stanco e provato dalle prove dalla sedia. Sospirai, esausto ed esasperato, e riposi il panino nel piatto, guardandolo quasi con le lacrime agli occhi e allungando drammaticamente la mano verso di esso quando Kevin cominciò a strattonarmi per convincermi a seguirlo.
Mi mancherai, questo destino così crudele non ha riservato per noi un attimo di tregua. Addio, panino; per un attimo ho sperato che potessimo essere felici, assieme...
Sconvolto da quella separazione così repentina e dolorosa, soprattutto per il mio stomaco vacante e protestante, neanche mi accorsi che Kevin aveva allentato la presa sul mio braccio e che ci eravamo allontananti un po' dal set. 

“Allora: Mark sta tenendo occupati gli altri e io ho invitato Chris a pranzo; ho già in mente come portarlo dove stabilito. Ora, tu prendi Darren e con una scusa trascinalo in quel fottuto camerino.” mi ordinò perentoriamente, guadagnandosi l'ennesima occhiataccia da parte mia.

“Non potevo almeno prima finire il pranz-”

“Grant! Smettila di pensare al cibo, ti pare il momento adatto?!  Muovi il culo e vai da Darren!” concluse, spingendomi a forza verso il luogo dove si trovava Darren.
Okay, ammetto che fu quello l'istante in cui mi domandai perché diamine mi fossi scartato un fidanzato così coglione e melodrammatico, ma c'est l'amour. E dannato l'amore!

Dopo circa dieci minuti trovai Darren, il quale era coinvolto in un'animata conversazione con Lea.

“Hey Dare, Lea” li salutai, avvicinandomi.

“Ciao Gustin - disse civettuola Lea, prima di sorridermi ammiccante – Darren, ci vediamo dopo. E mi raccomando non dimenticare quello che ti ho detto!” concluse, alzando i tacchi e andandosene, probabilmente consapevole che fossi lì per attuare una fase del piano. D'altronde, era lei quella che solo  la sera prima aveva minacciato di farsi stampare una maglietta con su scritto "I love CrissColfer"

“Grant, quale buon vento?” mi chiese Darren, sorridente ed evidentemente anche felice di vedermi.

“Niente; è che è una vita che non passiamo un po' di tempo assieme e ho pensato di recuperare, finché sarò qui sul set.” ammisi, sincero: mi mancava passare del tempo a ridere e a scherzare con lui, ma da quando c'era Kevin, tra l'altro alquanto geloso ed esclusivo, mi era impossibile ricavare un po' di tempo dagli impegni.

“Mi chiedevo se ti andrebbe di accompagnarmi nell'area costumi, così mi cambio e poi magari andiamo a pranzo! Che ne dici? ” gli chiesi, speranzoso che accettasse. Ne andava della mia salute mentale, visto che se non ci fossi riuscito Kevin mi avrebbe ucciso e, probabilmente, non avrei più potuto riprendere quella storia stroncata sul nascere col mio bellissimo e appetibile panino. Oh, panino ... 

“Dico che mi sembra un ottima idea. Andiamo!”

Ci avviammo con estrema calma verso l'area riservata ai costumi, parlando del più e del meno come ai vecchi tempi. Per quanto tutto quello avesse uno scopo ben diverso da una chiacchierata fra vecchi amici, fui felice di sapere che se la cavava piuttosto bene e che era felice, nonostante le difficoltà portate dal lavoro e la mancanza di tempo per riposare, cosa che sembrava facesse lamentare tutti sul set. Eravamo appena arrivati difronte alla porta della stanza, quando il mio cellulare prese a squillare insistentemente. Non mi meravigliai, in quanto era una delle tante ed insulse fase del piano.

“Dare, me la porteresti tu dentro? Arrivo tra un attimo, devo rispondere.” gli disse, porgendogli la giacca e sperando che non sospettasse nulla. Lo vidi annuire gentile e avviarsi verso l'interno della stanza. Dopo neanche un minuto, vidi Kevin sgusciare fuori dalla stessa porta con un'espressione soddisfatta in volto.

 

NEL FRATTEMPO I CRISSCOLFER

“Kevin, sei tu?” chiese la familiare voce di Chris al nulla.

“Chris, sono io!” mi annunciai a quello che era il mio splendido ragazzo.

“Aspetta, non dirmelo. L’ennesimo tentativo di Kevin di farci mettere insieme?” chiese retorico, prima di scoppiare a ridere contagiando anche me con la sua allegria.

“Penso di sì, visto che la porta è chiusa a chiave - dissi tra una risata e l’altra - Questa volta è riuscito persino a coinvolgere Grant!”

Quando le risate scemarono, diedi un leggero bacio a stampo a Chris e mi avviai tranquillamente verso la porta sul retro, quella da cui di solito uscivano i costumisti.

“Secondo te hanno chiuso anche questa?” chiesi curioso al ragazzo, aspettando che mi raggiungesse.

“Uh ... Non credo che la loro intelligenza arrivi a tanto. Di sicuro erano convinti che, troppo presi dal dichiararci amore eterno, non ci saremmo accorti della porta d'emergenza.” sputò fuori Chris, un po' risentito da tutta quella mancanza di tatto che i nostri compagni di cast avevano nei nostri confronti. Anche io ne ero a volte infastidito, ma tutto sommato mi divertivo ad osservarli mentre si scervellavano per trovare un nuovo modo per "accoppiarci". Se, dopo tutta la fatica che avevano fatto, avessero scoperto che io e Chris già stavamo insieme e cercavamo in tutti i modi di tenerlo nascosto, ci avrebbero scuoiati vivi, ma era meglio godersi il divertimento finché durava.
Colfer abbassò speranzoso la maniglia e quando la porta si spalancò facilmente, saltellò sul posto, felice di averla fatta di nuovo a quel branco di scimmie senza il minimo di tatto né cervello.

“Vedi! Ah-ah! Non mi sbaglio sulla loro intelligenza!” cinguettò felice. Certo che nessuno avrebbe potuto vederci, lo strinsi a me, felice di potergli dedicare quelle attenzioni che normalmente avremmo dovuto evitare sul posto di lavoro.

“Credi che dovremmo dirglielo?” chiesi in un sussurro.

“Cosa?”

“Del fatto che stiamo insieme, mi sembra ovvio”

“Non ci pensare neanche! È cosi divertente vederli scervellarsi tra loro - disse, scoppiando di nuovo a ridere nell'incavo del mio collo. - e poi tra Grant e Kevin c’è una strana intesa e vista la cotta che McHale ha per il biondino, potremmo spostare l'attenzione su di loro e far sbocciare un nuovo amore!” concluse, sognate. Evitai di rinfacciargli che in quel modo somigliava tremendamente a Kevin e a Mark nei loro giorni peggiori.

“Aspetta - dissi poi, bloccandomi sul posto - stai dicendo che a Kevin piace Grant? O.MIO.DIO.” gridai, come una ragazzina esaltata al suo primo concerto di Justin Bieber. Uhm, Criss? Cos'è che dicevi poco fa del tuo ragazzo?

“Lo dicevo io che il McGustin esiste!” conclusi, continuando a saltellare come il migliore amico di Winnie The Pooh. Okay, dovevo smetterla con i cartoni Disney, decisamente.

“Magari con la scusa di far mettere insieme noi, finiscono insieme anche loro!” convenne Chris.

“Oppure, potremmo preparare un piano che acceleri un po’ le cose” mormorai fra me e me, avviandomi lungo il corridoio con Chris affianco, senza ascoltare realmente quello che questi diceva, troppo impegnato ad elaborare la mia strategia di “combattimento”.

Che la missione “McGustin in love” abbia inizio.







Allora che ne pensate? E' cosi pessima come penso??
Fatemi sapere che ne pensate sarei super-mega felice e se lo fate veniamo io e Blaine a casa vostra per farvi un balletto *sto delirando*

Ok passiamo un attimo alle cose "serie"... prima di tutto un grazie alla persona che più mi spinge a scrivere e che corregge tutto quello che scrivo Senna_, non saprei davvero come fare senza di te <3<3<3<3
Poi un grazie a chiunque leggerà questa storia e che lascierà o meno un segno del suo passaggio, GRAZIE u.u
Ora vi lascio tornare alle vostre vita alla prossima u.u
I_Cant_be_no_superman




ps. per chi se lo stesse chiedendo la Grant x panino, amore eterno il loro, è Grantino *ok devo decisamente smetterla*
   
 
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