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Autore: Kengha    29/10/2012    2 recensioni
Quando Tayuya, per il suo compleanno, aveva ricevuto una X-BOX 360, non aveva minimamente immaginato le conseguenze che avrebbe comportato possedere un simile gioiellino.
Le “visite” della sua amica Temari erano diventate sempre più frequenti e, adesso, si era arrivati ad un punto in cui si poteva dire che la bionda vivesse praticamente a casa dell’amica.
Di lì a poco sarebbe uscito Naruto Ninja Storm Generation e le due ragazze, che erano riuscite –passando tre giorni sedute sotto la pioggia, fuori la porta della fabbrica- ad averne una copia prima dell’uscita in mercato, avevano iniziato una sfrenata maratona che non trovava tregua da una settimana.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tayuya, Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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The Marathon
 

Quando Tayuya, per il suo compleanno, aveva ricevuto una X-BOX 360, non aveva minimamente immaginato le conseguenze che avrebbe comportato possedere un simile gioiellino.
Le “visite” della sua amica Temari erano diventate sempre più frequenti e, adesso, si era arrivati ad un punto in cui si poteva dire che la bionda vivesse praticamente a casa dell’amica.
Di lì a poco sarebbe uscito Naruto Ninja Storm Generation e le due ragazze, che erano riuscite –passando tre giorni sedute sotto la pioggia, fuori la porta della fabbrica- ad averne una copia prima dell’uscita in mercato, avevano iniziato una sfrenata maratona che non trovava tregua da una settimana.
La casa di Tayuya, nella quale si era trasferita da appena un anno e mezzo, era nel bel mezzo del caos più totale: il salotto non vedeva più la luce del sole da sei giorni, visto che, i raggi riflessi nello schermo del televisore, coprivano parte della visuale e dunque, le due, avevano deciso di abbassare tutte le serrande.
I cuscini del divano erano rovesciati a terra coperti con diversi piatti contenenti cibo di diverso genere –per lo più roba precotta o merendine varie-, sul tappeto, si estendeva una grande macchia di birra, visto che Tayuya, dopo aver perso una partita, la prima sera, aveva reagito in maniera così violenta da fracassare una bottiglia da mezzo litro (ancora piena), al suolo.
Infine, gli indumenti indossati dalle due ragazze il primo giorno, ora vestite di una sola felpa oltre la biancheria, erano gettati qua e là.
« Fottiti, Temari, ho vinto! » Esclamò Tayuya dopo un’altra vittoria faticosamente ottenuta.
«E’ la battaglia in cui hai prevalso, brutta stronza, ma la guerra è appena cominciata! Ti ricordo che siamo 397 a 396 per me! » Ribatté vittoriosa la bionda.
« Una sola partita non è niente, per me! Sarà più facile rimontare che bere un bicchiere d’acqua, ti stai ammorbidendo, la palla di fuoco di Sasuke ha colpito di tutto fuorché il mio Sasori, due scontri fa ».
«Questo perché mi hai dato il joystick rotto! Io gli dicevo di spostarsi così da non avere problemi di angolazione ma quel cretino faceva tutto da solo! » Gridò di rimando.
«Sì, certo Tem, certo, dai la colpa al joystick. Ti ho MAS-SA-CRA-TO ».
«Ora stai alzando un po’ troppo la cresta, zoccola, con Minato ti darò sicuramente una bella lezione! »
«Tks, neanche il Quarto Hokage può nulla dinnanzi alla volpe scatenata, e abbiamo avuto modo di vederlo ». Ghignò la rossa scegliendo Naruto in modalità kyuubi.
«Bastarda nell’animo, tu eh? »
«Ho imparato dalla più grande stronza in circolazione».
«Ma che gentile! » Disse con finta vanesia la bionda.
Le due amiche si fissarono scambiandosi occhiate intense e furenti, se gli occhi verdi di Temari erano ridotti a due fessure, in quelli castani di Tayuya si poteva vedere il fuoco.
Erano assetate di vittoria.
«Are you ready, baby? » Domandò la rossa schioccando maleducatamente la gomma che aveva in bocca ormai da ore.
Temari, di tutta risposta, si tirò sulla fronte una fascia sportiva e si fece un’alta coda grazie ad un mollettone gettato in un angolo.
«Let’s go! »
Le due rivali premettero sui tasti ad una velocità impressionante, le dita erano autonome, lo sguardo fisso nel televisore: dovevano essere spietate!
Lo scontro, si concluse circa cinque minuti dopo con una vittoria sconvolgente di Tayuya, grazie ad una rimonta dell’ultimo minuto.
«Fottiti! Fottiti, cretina! Siamo pari, questa guerra ha già un vincitore! » Iniziò a gridare la rossa, saltando sul divano e additando l’altra come una maniaca.
Temari, naturalmente, non fu da meno, dopo aver dato un calcio ad un cuscino, facendolo volare contro un vaso (che, inevitabilmente, si ruppe), saltò addosso all’amica per ingaggiare poco dopo un piccolo scontro corpo a corpo. Le due si rotolarono, si presero a pugni e si tirarono i capelli, ci vollero una ventina di minuti abbondanti prima che una potesse prevalere sull’altra.
Temari, era a cavalcioni su Tayuya e la teneva bloccata contro il pavimento, gli occhi satanici puntati contro.
«Ultima partita di questo set, o la va o la spacca, chi perde dovrà servire l’altra per tutto il resto della sua vita, ci stai? »
«Sai che non mi tiro indietro davanti ‘ste stronzate. Ci sto, ti farò mangiare la polvere, riccioli d’oro ».
«Questo sarà tutto da vedere, “Miss Scolapasta”».
Tayuya, dopo quell’insulto, davvero non ci vide più. Eh no! Poteva picchiarla, gridarle contro, radere al suolo la sua casa, gliel’avrebbe perdonate tutte … ma il suo cappello era un tasto off limits. E Temari lo sapeva. Con un’energica botta se la tolse di dosso e riafferrò il joystick con fare professionale-
«La faccenda è diventata personale». Ringhiò scegliendo Jiraiya.
«E allora non avrai scampo ». Ribatté l’amica selezionando Tsunade.
«3 … »
«2 … »
«1 …»
«VIA!»
Lo scontro iniziò, era guerra! Questa volta non erano concessi errori, sia Temari che Tayuya dovevano mettere a segno ogni colpo sferrato, non potevano sprecare chakra né mancare l’obbiettivo.
Questa volta, non dovevano solo sconfiggersi, dovevanoannientarsi! Nessuna pietà, nessuna pecca.
Solo, vendetta e distruzione!

Lo scontro era entrato nel vivo e si dilungava da ormai quindici minuti abbondanti, entrambi i Sannin erano a vita gialla ma nessuna delle due giocatrici aveva abbassato la guardia.
Tayuya entrò in modalità esattamente nell’istante in cui Temari azzardò un attacco finale.
“ E’ fatta!” pensarono entrambe. Bastava essere più veloci di un attimo.

PLICK!

 La corrente salto improvvisamente mettendo fine, non solo alla partita, ma danneggiando anche tutti i files salvati nella memoria.
«Che cazzo significa?! » Sbraitò la rossa sbattendo il joystick a terra, mentre Temari, altrettanto furiosa, cercava di mantenere un minimo di razionalità, almeno per prendere il cellulare e selezionare la modalità “torcia”.
«Non può essere un sovraccarico, avevamo solo questo, acceso! »
Improvvisamente, la porta si aprì con un tonfo e due figure si stagliarono nell’oscurità, queste, dopo l’ok di alcuni ragazzi, probabilmente ancora per le scale del condominio, accesero la luce.
«Kidomaru, Kimimaro! Che cazzo significa? » Ringhiò Tayuya, furiosa con i fratelli.
«Dovevamo pur farvi smettere in qualche modo. Così abbiamo disattivato la corrente … » Esordì una voce fredda e glaciale, che si rivelò essere di Gaara, che raggiunse gli amici nella stanza assieme a Kankuro.
«Voi?! » Abbaiò la sorella alzandosi in piedi furente.
«VI RENDETE CONTO DI QUANTA CAZZO DI FATICA CI AVETE FATTO BUTTARE AL VENTO?! » Urlarono le due amiche, avvicinandosi minacciosamente ai ragazzi.
«Sì, e ne siamo soddisfatti. È una settimana che siete dipendenti da quel gioco, dateci un taglio! Che ne avete fatto della vostra vita sociale? » Chiese Kimimaro con freddezza, le mani conserte, lo sguardo impassibile.
«Che cazzo te ne frega?» Urlò la rossa, soffiandogli in faccia.
«Me ne frega sorellina, me ne frega ». Rispose il ragazzo con pazienza.
«Andiamo, siate ragionevoli. Non potete dipendere da un videogame! Siete bravissime entrambe e lo sapete, finirebbe in un pareggio in ogni caso … nessuna può prevalere sull’altra! Perché non ci date un taglio e non fate una bella passeggiata al parco, un po’ d’aria vi farà bene! » Propose Kankuro.
«Sai, Tay, ora che ci penso… hanno ragione! Le tue tecniche hanno un tempismo straordinario, è difficile schivarle ». Si congratulò la bionda.
«Stessa cosa vale per quando entri, tu, in modalità, sei una scheggia! »
«E’ inutile, non riusciremo mai a batterci, ahah, tempo e fatica sprecata, stronzetta, vestiamoci e andiamo a fare un giro!»
«Pienamente d’accordo, Tem. Pienamente d’accordo». Annuì la bionda.

*Fifteen minutes later…*

«Finalmente se ne sono andate, io non ne potevo più di aspettare! » Esclamò Kidomaru spaparanzandosi sul tappeto.
«Gaara, hai chiuso a chiave la porta? »
«Fatto, Kimimaro ».
«Kankuro, chiama Sasuke e Naruto, dì loro che la missione è compiuta e che avvertissero gli altri!» Ordinò il rosso.

«Che la maratona abbia inizio!»
 

Note dell'autrice: Dedico questa fiction ad una mia grandissima amica, Tayuya è il suo personaggio preferito, Temari il mio ... la situazione è la descrizione di quello che succede quando giochiamo ad un qualsiasi videogame. La competività ci divora! 
Spero di avervi divertito o di avervi fatto guardare ad una sorta di "specchio" ^^
Se avete gradito un pochino la mia fiction e se sono riuscita a strapparvi almeno un sorriso, un commentino è sempre gradito! <3
Besos a todos

 

   
   
 
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