29/10/2012
4 recensioni 
C -ASS- tle.
“Allora, Stana, ti è piaciuto qualcuno dei 113 ‘Richard Castle’ che abbiamo provato?”
“Mhh, veramente no, continuiamo a cercare…” Si guarda un po’ intorno. Nota le facce stanche di Andrew, di Terri e del resto della troupe. Sono tutti provati dalle 113 audizioni a cui hanno dovuto assistere. Lei ha dovuto persino dire le stesse battute in ogni provino ma non vuole assolutamente smettere!
Non vede l’ora di trovare il giusto ‘Richard Castle’, il suo futuro partner e collega. Deve essere perfetto. Bello, affascinante, simpatico e famoso. Con un bel fisico, possibilmente single e…
“Nathan Fillion”.
Frena la sua fantasia. Blocca il braccio che aveva allungato per afferrare la bottiglietta d’acqua. Nathan Fillion. Quel Nathan Fillion.
“Stana, il prossimo è Nathan Fillion, lo conosci?”
“Ehm” Fa la vaga. “No. N-no, non lo conosco”.
“Perfetto, facciamolo entrare”.
La porta si apre e lei trattiene il fiato. Quando entra, le sue guance non possono fare a meno di tingersi di rosso. Quando incrocia il suo sguardo, poi, è costretta ad abbassare gli occhi. Piano piano, rialza la testa. Osserva il suo corpo, parte dalle gambe, sale, proprio nel momento in cui lui si volta. Sta per salire ancora quando il copione cade dalle mani dell’attore. E lui si abbassa a riprenderlo.
Non riesce a spostare lo sguardo. Il suo sedere per aria, dentro dei jeans troppo attillati.
Vorrebbe guardare qualcos'altro, ma proprio non ci riesce. Perché quel sedere se lo sta immaginando nudo. Tanto l'ha già visto.
"Stana... Stana?!"
Scuote la testa con violenza, giusto il tempo in cui lui si rialza sistemandosi i capelli con il copione in mano.
"Stai bene, Stana? Sei piuttosto... rossa, come accaldata" le dice Terri. Uh, altro che accaldata. Sta andando a fuoco.
"Vogliamo iniziare?" chiede Andrew. "Si presenti".
"Buonasera, sono Nathan Fillion, ho 37 anni..."
Non ascolta le sue parole. Non ci mette tutto l'impegno necessario a provare la scena con lui, non sente nemmeno il giudizio di Marlowe. Lo guarda semplicemente andare via, dopo avergli rivolto un sorriso e un cenno della mano.
"Ok, ne mancano ancora 23. Sei pronta cara?"
"NO!"
Tutti nella stanza sobbalzano. La guardano straniti e anche spaventati.
"Stana, ma che... ma che ti prende?"
"Abbiamo già trovato quello giusto".
"E chi sarebbe, scusa? Puoi condividere con il resto della classe?" la schernisce Cristopher.
"Nathan... Nathan Fillion".
Andrew la guarda e sorride malizioso. "Si, è bravo e carismatico, ma... ma è presto, Stana. Magari ci sarà qualcuno migliore e..."
"No, fidati. È lui, l'ho sentito non appena è entrato nella stanza e quando..."
"... e quando si è abbassato gli hai fissato il culo. Si, ce ne siamo accorti".
Scoppiano tutti quanti in una sonora risata. Stana abbassa il capo, di nuovo in imbarazzo.
"Beh, dai! Devo ammettere che quel ragazzo ha un bel fondoschiena e... quei pantaloni lo mettevano proprio bene in mostra" la difende Terri, andando contro il marito.
Stana ridacchia notando Andrew geloso. "Si quei pantaloni... si muore di caldo ed erano così lunghi, ma dai! Non è adatto a Richard Castle..." dice il regista convinto.
Stana si illumina. Ha un'idea.
Corre fuori la stanza, fino all'entrata degli studios. Eccolo lì. Nathan sta prendendo un caffè al bar. Sorride e rallenta la corsa, avvicinandosi piano a lui.
"Hey!"
Lui si volta, finisce di bere la bevanda calda e sorride a sua volta. "Ciao! Stana, vero?"
"Si, sono io... sei... sei agitato?" Prova ad attaccare bottone.
"Oh, si! Tantissimo! Ma non vedo l'ora di sapere se sono piaciuto o no... sai, non appena ho letto la trama di questo nuovo telefilm, mi sono subito appassionato! La storia è fantastica e..."
Stana continua a guardarlo mentre parla. È così preso da quel telefilm, proprio come lei. È perfetto!
"Sto parlando troppo, vero?" chiede lui. "Sai, a volte mi capita. Quando mi piace qualcosa sul serio..."
"No, tranquillo. Ti vedo molto coinvolto da Richard Castle!"
"Si, mi piace proprio! Allora... cosa si dice di me ai piani alti?" chiede curioso. Non sta più nella pelle.
"Mhhh, si dice che sei bravo ma... ma non piacciono i tuoi pantaloni lunghi! Sai, con questo caldo..."
Improvvisamente la guarda malizioso. Gli occhi brillano di una strana luce. Quegli occhi blu... sono stata la prima cosa che ha notato di lui. Dopo il suo sedere, ovviamente.
"Ho un'idea!"
Lei lo guarda spaventata.
"Seguimi". Le afferra la mano e la trascina con se. Entra negli studios, sale le scale, gira a destra ed entra in una stanza. Apre il cassetto di una scrivania e ne tira fuori qualcosa.
Forbici.
Gli occhi di Stana sono spalancati. Cosa ci vuole fare con un paio di forbici?
"Tagliami i pantaloni!"
"Cosa?!"
"Si, forza! Tagliami i pantaloni, almeno fino alle ginocchia! Così farò vedere io chi ha i pantaloni brutti!"
Continua a guardarlo come fosse un alieno. O un bambino. Si, un bambino. I capelli che vanno in tutte le direzioni, gli occhi vispi ed un continuo sorriso sul volto.
Sospira rassegnata. "Va bene!"
"Ok, me li tolgo".
E di nuovo si blocca. Le mani, gli occhi, il respiro. E anche il cuore. Non fa in tempo a controbattere che lui, in un attimo, è rimasto con solo i boxer.
Le gambe muscolose sono ben esposte davanti ai suoi occhi. I polpacci ben definiti, le cosce larghe al punto giusto. E poi, eccolo li. Il suo sedere.
Sodo, vorrebbe toccarlo, ma si trattiene. Fortunatamente, gli da le spalle. Non è pronta a vedere anche il "davanti".
Si riprende dallo shock. Taglia velocemente i pantaloni all'altezza delle ginocchia e glieli passa.
Lui se li infila e fa un giro su se stesso, per farsi guardare. "Allora, meglio?"
Stana riesce solamente ad annuire, di nuovo non riesce a guardarlo negli occhi. Forse dovrebbe dirglielo. Dirgli che è una sua fan, che ha visto i film in cui appariva ed anche i telefilm.
Soprattutto alcuni le sono piaciuti tanto. Quelli in cui...
"Allora, mi conoscevi già prima di avermi visto oggi?"
Eccola. La domanda che sperava non arrivasse mai. "Io, ehm.. Si. Ho visto qualcosa. Si, ehm..."
"Sul serio? Cosa?"
"Ehm, non ricordo bene... mi pare..."
Lui la guarda di nuovo curioso. Nota il suo tentennare così inizia a sorridere malizioso. E hai capito Stana Katic!
"Tranquilla, se non ti ricordi vuol dire che non erano niente di importante..."
"No, in realtà mi ricordo 'Firefly', 'Two Guys And A Girl', 'Lost', 'Drive', 'Outer Limits', 'Serenity', 'PG...'..." Si blocca.
Lui resta ammutolito. Ha sentito bene? 'PG...'
"Ahhhh, ti è tornata la memoria? Wow, tutti film e comparse in cui non sono del tutto vestito. Ti piace vedermi poco coperto?"
Di nuovo sente le gambe iniziarle a tremare. Conosce quell'uomo da appena un'ora e già le fa battere il cuore. Ma come...
"No! C-c'è tu hai fatto quasi tutte cose così e... ecco, andavano in onda e io le ho viste, così per curiosità e..."
"Ti sto mettendo in imbarazzo, vero?"
"Si". Inizia a camminare sorpassandolo, con uno strano sorriso divertito, stampato in faccia.
Sta per scendere le scale quando sente lui chiamarla.
"Hai visto l'episodio di 'PG Porn', vero?"
Merda. Si blocca. Un piede in avanti, l'altro indietro. Non lo sente mentre la raggiunge. Lo nota solo quando le passa accanto e le sussurra: "Non c'è bisogno di rispondere. L'ho capito da quando mi hai fissato il sedere nella sala audizioni. Ti piace, eh?"
Spalanca la bocca, allibita.
"Porco" dice prima di sorpassarlo nuovamente.
Stavolta è lui a fissarle il sedere.
"Mai quanto te, Stana. Mai quanto te..."