Film > Il Mistero Di Sleepy Hollow
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Autore: LovleySev394    30/10/2012    3 recensioni
[Sleepy Hollow]
[Sleepy Hollow][fanfiction ispirata a Sleepy Hollow di Tim Burton]
Ed ecco qui questa fanfiction con protagonista Ichabord Crane che scrive un ricordo personale di un fatto capitatogli durante la caccia del cavaliere senza testa mai raccontato prima...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sleepy Hollow 1810

 

Sono passati dieci anni dal ultima volta che mi sono addentrato nel misterioso paesino di Sleepy Hollow, un tranquillo sobborgo di campagna ora, in vero, ma ancora in questo luogo si respira un aria di mistero e terrore come se lo spirito del cavaliere senza testa incombesse ancora sulle quattro casette del paesino o nella nebbiosa foresta nel quale nessuno osa avventurarsi credendola stregata. Baggiante a mio parere, perché io in quei boschi ci ho camminato e in quei boschi ho vissuto i più terribili momenti della mia vita. In quei boschi e in questo villaggio ho capito che la ragione non è l’unica spiegazione per molte cose. Che la ragione molte volte può condurci alla pazzia più completa. Ho perduto me stesso in questi luoghi. Ho perduto quelle cose che ritengo essenziale nella vita di un uomo: il pensiero e il ragionamento. Ma alla fine mi sono salvato. Anche se non riesco a capire nemmeno io bene come. Quello che mi è successo in quei mesi, ciò che ho visto, ora mi sembra come una visione e giurerei di aver sognato tutto se Katrina, mia moglie, non condividesse i miei stessi ricordi. 

E quindi eccomi, Ichabord Crane, dopo dieci anni di nuovo a ripercorrere queste vie… Non sarei mai tornato a Sleepy Hollow se fosse stato per me, l’avevo giurato mentre la carrozza che mi riportava a New York percorreva la brugiera, avevo giurato che non avrei mai mai mai e poi mai rimesso piede in quel luogo.

E invece eccomi qua di nuovo.

Katrina mi ha trascinato di nuovo in questo luogo perché Fanny, una sua amica d’infanzia, si sposava proprio in questi giorni e voleva a tutti i costi venire al suo matrimonio.

Lo ammetto in genere non sono uno che ama scrivere, anzi questa è la prima volta che lo faccio e mi sento un po’ a disagio. Io predo appunti, scrivo i miei ragionamenti le mie idee, ma non mi sono mai trovato a scrivere cose personali.

Ma in questo momento ne sento bisogno.

Ho bisogno di raccontare questa cosa, una cosa che non ho mai detto ad anima viva pensando che potessero ritenermi un pazzo.

è successa proprio qui, a Sleepy Hollow, proprio dieci anni fa quando ero in caccia del cavaliere senza testa.

Non ricordo i dettagli con esattezza, ma posso quasi essere sicure che era l’ultima notte che ho passato in questo posto. Ero stanco, stanchissimo, la mia mente ribolliva di tutti i miei sospetti su chi potesse controllare il cavaliere e andai a letto abbastanza tardi. Non avevo idea che la notte dopo me ne sarebbero successe di tutte, ma davvero di tutte, che quella era l’ultima nottata che avrei passato in questo posto.

Lo speravo ovviamente, perché non ne potevo veramente più, ma non mi sarei mai aspettato che il giorno dopo avrei distrutto il cavaliere.

Comunque me ne andai a letto e mi addormentai quasi subito.

Feci nuovamente il solito sogno.

C’ero io.

Mia madre.

L’ombra di mio padre.

la Cappella bianca

La porta rossa.

Gli occhi di mia madre.

Il sangue.

Però poi mi svegliai, mi svegliai perché stava accadendo qualcosa.

Nel buio della stanza qualcuno era entrato e si era accucciato vicino al mio letto e mi stava accarezzando la fronte:

“Ciao Ichabord”, mi sussurrò dolcemente una voce di donna che però non riconobbi.

“Katrina?”, chiesi.

“No”, rispose la donna molto dolcemente.

“Chi siete allora?”.

“Non importa chi io sia”.

Un po’ spaventato mi alzai allungando la mano verso il comodino per accendere la candela.

“No aspetta”, disse lei afferrandomi le mani, “Ti prego non accenderla”.

“Perché?”, chiesi sospettoso.

“Quante domande Ichabord… che importa chi sono? Che cosa importa sapere la verità? Conoscere i fatti? Perché hai quest’ansia di voler sapere il perché di tutto? Ci sono molte cose che non verranno mai spiegate non verranno mai spiegate perché nessuno ha mai voluto per forza condurle a qualcosa di oggettivo e sono le cose più belle… quando non sai nulla e non devi far altro che lasciarti andare…”.

Ero senza parola. la sconosciuta parlava con una voce calma e dolce che mi si scolpiva dentro e mi penetrava il cuore.

La donna si allungò verso di me e mi abbracciò poggiando la testa sulla mia spalla:

“Ti chiederai perché io sia venuta qua, ma non devi chiedertelo… devi solo lasciarti andare capisci? Devi solo vivere quella meravigliosa sensazione di abbandono perché non è affatto obbligatorio che tutto abbia un senso… questo non ha affatto senso e per te io potrei essere chiunque: potrei essere Katrina, potrei essere tua madre, potrei essere qualsiasi altra ragazza che vive nella tua mente e questo non è bellissimo? Tutto quello che vuoi… tutto quello che vuoi potrebbe essere se non cerchi di trovargli un senso.”.

La mano della sconosciuta perse la mia e la fece scorrere sulla sua e sentì delle strane cicatrici come se avesse avuto degli spilli puntati nelle mani… proprio… come me!

“Ma come….?”, chiesi stupito.

“Io sono come te Ichabord… ti conosco come non ti conosce nessun altro…”.

“sto… sto sognando…”, balbettai.

“No”, sussurrò lei, “non stai sognando, ma se preferisci credere che tutto questo sia un sogno… a me va bene lo stesso”.

Così dicendo la donna di baciò lentamente avvolgendomi in uno stranissimo profumo di cannella, di fiori, di spezie, di aromi stranissimi…

“Chi sei?”, chiesi di nuovo dopo che mi ebbe baciato di nuovo.

“Non sono nessuno di importante… solo… qualcuno che ti ama…”.

Poi non ricordo nulla.

Mi sono svegliato la mattina sicuro di aver sognato, ma sul comodino ho trovato una piccola luna di legno intagliato che la sera prima non avevo visto.

E quella luna aveva il suo profumo.

Forse è stato un sogno veramente.

Ma quella donna non mi ha mai più abbandonato.

Mai.

Sono sposato con Katrine da 10 anni…

ma lei… quella ragazza… è la donna che amo…

questo non assolutamente senso… ed è per questo che è bellissimo…

 

 

Ichabord Crane

 

  
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