Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: Love Bites    30/10/2012    9 recensioni
Piccola shot Delena ambientata dopo la 3x03 :)
«Di un po’, volevi per caso provare l’ebbrezza di un coma etilico? – sibilò Damon, arrivandole finalmente davanti – ti sei quasi sfondata il fegato con tutta quella robaccia. Che diamine ti è saltato in mente?».
Elena dovette sbattere le palpebre un paio di volte prima di poter mettere a fuoco il suo viso.
Le sopracciglia scure erano aggrottate in un’espressione di pura rabbia.
«Mi…mi viene…da vomitare…», disse, non ricordandosi neanche più cosa lui le aveva appena chiesto.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Reflections of love and death'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*° Thank you °*


 

L'effetto dell'ubriachezza è di abolire
gli scrupoli del sentimento.

Alain, Le avventure del cuore, 1945




Quella sera  la stabilità emotiva di Elena si era andata via via indebolendo, fino ad annullarsi del tutto.
La ragazza si sentiva fragile, esposta, distrutta.
Le minacciose parole di Stefan le erano entrate dentro come piccole frecce dalla punta avvelenata, ferendola e lasciandosi dietro il doloroso segno del loro passaggio.
Aveva tentato, era andata fino a Chicago nella speranza di salvarlo da Klaus, convinta che lui ne sarebbe stato felice, che l’avrebbe ringraziata.
Che idiota, era stata.
Per quanto il suo carattere combattivo le avesse impedito di arrendersi, alla fine ci aveva pensato lui, proprio lui che più volte aveva giurato di amarla da morire, a toglierle definitivamente la terra da sotto i piedi. I suoi occhi verdi e maledettamente seri le avevano scalfito l’anima, per poi ridurla in cenere senza alcuna pietà o esitazione.

 
«E’ finita, Elena. Quella parte della mia vita è finita.
Non voglio più vederti, non voglio più stare con te.
Voglio solo che tu te ne vada».

 
Non aveva creduto ad una soltanto di quelle frasi, eppure aveva fatto male, tanto male da lasciarla senza parole. L’aveva guardato andare via, tornare da quello che ormai era e sarebbe stato per sempre il suo unico “amico”. Klaus l’aveva cambiato e lei non aveva potuto fare niente per impedirlo.
 
Un altro sorso di liquore le scivolò in gola, bruciando assieme al groppo di lacrime che ormai la stava torturando da più di tre giorni. Non era certa del perché avesse iniziato a bere, ma l’alcool era riuscito a confonderla abbastanza da non renderla più in grado comprendere i discorsi delle persone che le stavano attorno, né i testi delle canzoni che risuonavano nel locale. Era stato facile convincere Matt a fare un’eccezione, costringendo il barista a servirle quella Vodka senza che dovesse mostrare i documenti.
Stefan non approverebbe, si ritrovò a pensare, sorridendo amaramente.
E passò un’altra ora, forse due, a crogiolarsi in tutta quell'opprimente sofferenza.
 
Poi, come una luce nell’oscurità, la voce preoccupata di qualcuno le giunse alle orecchie sotto forma di un balbettio incomprensibile e parecchio irritante.
Tentò di borbottare qualche parola in risposta, ma il suo interlocutore, chiunque fosse, la strattonò seccamente guidandola verso una meta sconosciuta.
 
Elena riprese i sensi dopo quella che le sembrò un’eternità: davanti a lei, l’immagine confusa di un camino acceso. I ceppi crepitarono e  una fitta dolorosa le attraversò il cervello.
«Buonasera, piccola irresponsabile», esclamò qualcuno dietro di lei.
La ragazza si voltò all’istante, forse anche troppo velocemente per i suoi poveri sensi, già tremendamente scardinati dall’alcool.
 Un senso di nausea le invase lo stomaco.
«…amon?», biascicò.
Il vampiro la fissò con aria severa e avanzò verso di lei lentamente, molto lentamente.
Devo essere proprio ubriaca fradicia, pensò lei, godendosi quella scena a rallentatore.
«Di un po’, volevi per caso provare l’ebbrezza di un coma etilico? – sibilò Damon, arrivandole finalmente davanti – ti sei quasi sfondata il fegato con tutta quella robaccia. Che diamine ti è saltato in mente?».
Elena dovette sbattere le palpebre un paio di volte prima di poter mettere a fuoco il suo viso.
Le sopracciglia scure erano aggrottate in un’espressione di  pura rabbia.
«Mi…mi viene…da vomitare…», disse, non ricordandosi neanche più cosa lui le aveva appena chiesto.
In un battito di ciglia si ritrovò in piedi, sorretta dalle forti braccia del ragazzo. Le gambe ebbero un fremito, ma per fortuna riuscì ad aggrapparsi alla stoffa della sua maglietta.
«Ti darei il mio sangue, ma non credo saresti d’accordo», sospirò il vampiro.
I suoi occhi color del ghiaccio scrutarono  con apprensione quelli stanchi e confusi di lei.
Elena sentì una strana sensazione montarle dentro, come se, all’improvviso, ogni bisogno fisico che il suo corpo le aveva comunicato fino a quel momento fosse andato a farsi benedire.
Dormire, mangiare, vomitare. Niente aveva più importanza.
Le sue labbra si tesero involontariamente in un sorriso dall’aria ambigua.
«Cos’hai da ridere? Ti sei appena ricordata di aver dato buca all'incontro degli alcolisti anonimi?», borbottò lui, rinsaldando la presa sul suo corpo.
«Sei noioso, lo sai? Noioso, noioso, noioso», ridacchiò la ragazza in risposta.
«E tu sei in condizioni pietose», ribatté, Damon, risentito.
Stava per alzare gli occhi al cielo quando la piccola mano della ragazza gli sfiorò una guancia, in una carezza al quanto maldestra. Malgrado avesse fretta di darle una sistemata e metterla a letto, il maggiore dei Salvatore non poté fare a meno di apprezzare quel prezioso gesto d’affetto.
«Non me ne ero mai accorta, sai?», gli disse Elena, premendo improvvisamente il viso contro l’incavo del suo collo. Damon affondò una mano tra i morbidi capelli di lei.
«Di cosa? Che sono noioso? Che sei un disastro?», rispose poi.
Una risatina strascicata gli solleticò la gola, provocandogli un leggero fremito. Non  era abituato ad averla così vicino.
«No, stupido. Intendevo di quanto sei bello».
Il vampiro si lasciò sfuggire un’espressione sorpresa. Quando mai Elena Gilbert gli aveva detto che era bello?
«Dovrei prenderlo come un complimento?», mormorò.
Lei ignorò volutamente la sua domanda, mentre in preda all’inibizione causata dal liquore premeva le labbra contro la mandibola del ragazzo.  All’improvviso aveva una gran voglia di baciarlo, di sentire i loro corpi entrare veramente in contatto. Si chiese più e più volte perché non fossero finiti a letto prima di allora.
«Perché non abbiamo mai fatto sesso?», strascicò, dando voce hai suoi pensieri.
Damon per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
«Ma come ti vengono in mente queste domande?!», esclamò sorpreso.
«Perché?», insistette Elena, con una nota di fastidio nella voce.
Alla fine - probabilmente perché non aveva alcuna voglia di litigarci - il ragazzo decise di assecondarla.
«E me lo chiedi? – disse - Se fosse per me…».
Non finì di parlare, perché la bocca di Elena tappò la sua con forza, lasciandolo interdetto per qualche secondo. Quando sentì le mani di lei tentare di infilarsi sotto la T-shirt che indossava, però, si staccò bruscamente, cancellando ogni traccia di scherzosità dalla voce.
«No, hey…no».
Lottò con le deboli proteste di lei, finché non riuscì ad imprigionarle i polsi per tenerla ferma.
«Ti voglio – sussurrò Elena ad occhi socchiusi – voglio fare l’amore con te».
Una stretta al cuore lo colse del tutto impreparato. Il suo sguardo si fece più dolce non appena incatenò quello castano della ragazza.
«Sei ubriaca, piccola. Non sai quello che dici».
In risposta ottenne soltanto un altro, fugace bacio strappatogli con la forza.
«Ho detto di no, Elena», ribadì allora, con molta più durezza che quanto intendesse.
E si sentì orribile nel vedere gli occhi di lei farsi lucidi di lacrime. Nel giro di mezzo secondo grandi gocce cristalline avevano imperlato le sue lunghe ciglia.
«Hey», tentò, spazzandone via alcune con un’affrettata carezza.
«Perché non mi vuoi?», singhiozzò la doppelgänger.
Damon le prese il volto tra le mani con tutta la delicatezza di cui era capace. Sapeva quanto fragile fosse l’umana in quel momento e per nulla al mondo avrebbe approfittato della sua debolezza. Era egoista, sì, ma non abbastanza da farle una cosa del genere.
«Ti voglio, Elena – confessò allora, appoggiando la fronte a quella di lei – e vorrei fare l’amore con te fino all’alba…».
La ragazza stava già per dire qualcosa, ma lui non gliene diede il tempo.
«…ma tu non sei mia. – continuò imperterrito - Appartieni a mio fratello, piccola, e anche se adesso lui è lontano…voi vi amate più di quanto io possa comprendere».
«Ma…Stefan ha detto che…».
Il vampiro annuì, serio come non mai.
«Lo so, credimi, lo capisco. Adesso tutto questo può sembrarti giusto, ma domani…domani te ne pentiresti».
Ad un tratto continuare a  guardarla era diventato doloroso. Non riuscendo più a sopportare tutta la delusione dipinta sul volto di colei che amava, le spinse il viso contro il suo petto, stringendola forte. Elena si aggrappò alle sue spalle come se fossero l’unica cosa in grado di salvarla dal pericoloso bordo di un precipizio.
«Però mi ami vero?», sussurrò lei, chiudendo gli occhi.
Damon annuì, completamente  sopraffatto dalla bellezza di quell’istante.
«Per sempre», giurò.
Un’ultima parola venne pronunciata prima che tutto svanisse, spazzato via dall’oscuro oblio dell’incoscienza.
«Grazie», disse la ragazza, e subito dopo si abbandonò tra le braccia di quel vampiro un po’ pazzo ed impulsivo che forse non avrebbe mai ammesso di amare.
 



Spazio autrice:


Dedico questa Shot a Shasomsal88 che mi sopporta e supporta ogni giorno, regalandomi il suo affetto anche quando non me lo merito, e a Esperanza97 che mi sta offrendo un appoggio grandissimo con i suoi stupendi commenti :)
Non ho altro da dire, se non chiedervi di lasciare una piccola recensione in caso la fic vi sia piaciuta.
Un bacio e buona serata/giorno a tutti,
Alice ;)

 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Love Bites