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Autore: darklullaby88    30/10/2012    6 recensioni
[Ghost Rider]
Io sono Jhonny Blaze. Mi conoscete! Ora, sono qui per darvi un avvertimento. Mai stipulare dei contratti con degli sconosciuti: specialmente se lo dovete firmare con il sangue. Io lo feci. A quel tempo ero troppo giovane per capire. cosa mi è successo? leggete e fate tesoro della mia esperienza. io ho fatto il mio dovere. ora spetta a voi scegliere!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io sono il Ghost Rider. Io sono il Ghost Rider. Io sono UN MOSTRO.

Continuo a ripetermelo in continuazione. Non volevo crederci fino a ieri notte, quando Satana in persona si è presentato al mio cospetto.
“E' giunta l'ora che tu adempia all'obbligo del tuo contratto!”.

Volevo rifiutare. Non aveva mantenuto il suo, di contratto.

Volevo dire di no, ma qualcosa mi fece sedere in sella alla mia Harley.

Avete mai visto qualcuno dire di no a Satana?
Possibile che la mia moto avesse preso vita da sola? Cosa diavolo stava succedendo?
Satana cominciò a ridere, la sua risata diabolica e fastidiosa. Io non  riuscivo a staccarmi dalla sella della mia moto. Ero impotente, in balia del Maligno. Lui colpì il terreno con il suo bastone e la mia Harley partì a razzo. Non avevo mai corso così velocemente. Vedevo la strada restringersi letteralmente davanti ai miei occhi e, cavolo... le gomme stavano prendendo fuoco!!
Così le avrei davvero squagliate sull'asfalto, e la notizia sarebbe finita sui giornali.

Già mi immaginavo il titolo: IL GRANDE JOHNNY BLAZE SQUAGLIA LE GOMME SULL'ASFALTO.
L'avrebbero commentata come una mia ennesima trovata pubblicitaria. Non riuscivo a guidare la mia Harley.

Era come se sapesse da sola dove andare. Davvero fastidioso... Non ebbi tempo di finire il pensiero che fui sbalzato e finii in modo poco decoroso e dignitoso per terra.


Cominciai a sentire un gran calore che mi bruciava le viscere e le ossa.

Risi, piansi, urlai e persi la ragione.


Non potevo lottare contro quella cosa che per anni è vissuta dentro di me. Voleva prepotentemente uscire fuori e fare il protagonista.
Io non volevo più lottare, non ne avevo volontà e forza. Permisi alla cosa di prendere il sopravvento. Non aveva senso lottare, e tutti i contratti vanno rispettati. Dovevo pensarci prima di ficcarmi in questo casino.


La creatura finalmente prese il sopravvento e in quel momento non ci fu più Johnny Blaze; al suo posto c'era il Ghost Rider affamato, assetato di azione e bramoso di correre.

Solo questo avevamo in comune: correre per sentirci liberi. Non so da cosa scappasse il Ghost Rider. Forse, dopo essere stato per tanto tempo rinchiuso, aveva voglia di vedere il mondo. Sentiva che c'era tanto male dappertutto. Violenza, rapine, ingiustizie e stupri abbondavano ogni giorno, cibo in abbondanza per il Rider. Il mio corpo agiva secondo la sua volontà e si sbarazzò in fretta

dell'altro spirito malvagio. Il suo fuoco lo aveva bruciato.

Il Rider si avvicinò alla Harley e decise di forgiarla nel suo stile spettrale che, devo ammettere,  cominciava a piacermi. Cominciò la sua corsa lasciando una scia di fuoco e distruzione dietro di sé.
Sembrava che volesse distruggere tutto per testimoniare il suo passaggio. Procedeva così, gustandosi la libertà fino a sentire delle grida di aiuto. Lì la sua fame prevalse prepotentemente.

Il Rider si mosse lanciando un urlo da far gelare il sangue a tutti quanti. Aveva davvero fame e quell'anima cattiva era davvero deliziosa. Comandò alla ragazza di scappare, cosa che fece, ringraziandolo. Il suo aggressore rimase paralizzato nel vedere uno scheletro che andava a fuoco e aveva uno sguardo affamato. Il Rider emise la sua sentenza obbligandolo a guardarlo negli occhi. Gli fece rivivere tutti gli atti malvagi. Gli bruciò l'anima, letteralmente, e, soddisfatto, riprese la sua corsa.


Cosa sono adesso? Come posso proteggere i miei affetti da me stesso?

Se avessi visto atti malvagi in loro, sarebbero diventati un pasto gratuito per il Rider. Perché avevo stipulato il contratto? Dovevo immaginarmi che Satana non lo avrebbe rispettato! Per quanto sarei stato ancora il Rider? Avevo un appuntamento prima che il guastafeste arrivasse. Forse, adesso, nella situazione attuale, è meglio così. Lei deve stare lontana da me, lontana dal Rider.

Finalmente giunse la mattina e io caddi sfinito senza sapere dove ero. Non avevo forze per leggere dove mi trovavo, sapevo solo che la notte seguente tutto sarebbe ricominciato da capo.

Persi conoscenza, svegliandomi in un letto con un vecchio che sembrava conoscere cosa realmente ero. Fuggii, sconvolto. Volevo ritornare a casa prima del tramonto e consolarmi con i miei libri su Dio e Satana.

Volevo trovare un modo per salvarmi.

Venne la polizia che mi portò in cella, accusandomi dell'omicidio del guardiano e di altri, cosa che io non avevo fatto.

Mi venne da ridere quando uno di loro accese la sigaretta e la fiamma venne verso
di me. Tu pretendi di giudicarmi colpevole o innocente. Meglio per te se scompari dalla mia vista prima che il Rider si svegli.

Mi sbatterono con poca grazia in cella con malviventi che odiavano Johnny Blaze. Possibile che non capissero che avevano servito il pasto al Rider su un piatto d'argento? Se solo mi avessero lasciato in pace... uno mi aggredì e un ragazzino tentò di difendermi.
Venne colpito. La rabbia prevalse. L'atto fece risvegliare prepotentemente il Rider.

Mai compiere malvagità davanti a lui. Il mio giubbino era strappato.

Forse il Rider voleva farmi un piacere e si prese il giubbino dell'aggressore e poi risolse la faccenda a modo suo. Doveva uscire di lì per adempire il contratto. Prima di squagliare le sbarre si girò verso il ragazzino, proclamando la sentenza dell'innocente.

Dubito che da quel giorno avrebbe fatto qualcosa contro la legge. Uscì senza curarsi della guardia, ammonendola di farsi gli affari suoi.
Chiamò il suo “cavallo” e partì lasciando la scia di distruzione. Questa volta aveva la polizia che lo seguiva. Non se ne curava. Era più importante inseguire la sua preda. La caccia era appena iniziata... avrebbe seguito la preda dappertutto, persino scalando il grattacielo. Non oso pensare allo stupore del povero pivello poliziotto quando lo ha visto salire sul grattacielo.

Arrivò in cima e per prima cosa si liberò dell'elicottero. Non fece nulla che arrecasse danno al pilota. Ora la sua caccia poteva mandare in scena l'ultimo atto. Si sbarazzò dell'altro spirito. Ridendo di gusto, scese dal grattacielo.

C'era un bel posto di blocco ad attenderlo. E tra la folla la vide. “Adesso, bellezza, mi credi?”

In quel momento, io, Johnny, presi il sopravvento.

Volevo avvicinarmi, ma la polizia aprì il fuoco. Questo era davvero troppo! Avrebbero rovinato il giubbino nuovo che mi piaceva...
Mandai una bella scia di fuoco per spaventarli. Non volevo ferire nessuno.
Ci aprimmo un varco e partimmo. Dico ci perché ora eravamo in simbiosi, io e il Rider. Come se avessi trovato un amico. Allora mi si affacciò il pensiero. IO SONO UN MOSTRO. La polizia continuò a seguirci fino a che non decidemmo di proseguire la nostra corsa sul fiume. Potevamo andare dovunque. Alzammo il medio per il gusto di sfottere la polizia. Perché no?! SONO UN MOSTRO, dopotutto!

Se non lo fossi, non mi avrebbero scaricato l'intero esercito addosso.
Ho perso tutto. SONO UN MOSTRO. Ho sbagliato. NESSUNO PUO' SALVARMI E FERMARE IL MOSTRO. Devo isolarmi da tutti perché SONO UN MOSTRO.
Il giorno in cui Satana venne a riprendersi la sua maledizione io rifiutai.

SO cosa vuol dire essere il Rider. SO cosa comporta. SO quali sono i sacrifici che devi fare. Non posso tollerare che qualche altro uomo faccia una cosa simile. Cosa mi è stato detto? Ho
accettato di essere il Rider non per avidità, non per fama... l'ho accettato per amore.
Verso il prossimo. Per salvare mio padre, e Dio era dalla mia parte. Se davvero fosse stato dalla mia parte, io avrei combattuto Satana. Forse sarei riuscito a liberare l'angelo e non essere il corridore del diavolo.

Ora ho solo come amica e compagna la strada e la mia moto. Ovunque ci saranno strade, ovunque ci sarà ingiustizia si parlerà del Ghost Rider.

Forse... io... NON SONO UN MOSTRO!


Riuscirò a rimandare Satana da dove è venuto.

Parola d'onore del GHOST RIDER.


 




   
 
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