Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Ricorda la storia  |      
Autore: Jodie Roses    30/10/2012    0 recensioni
Sfida:
1 - Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4 - Scrivine 10, poi pubblicale!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 10 Song Challenge-Axl Rose&Izzy Stradlin



1)Rocket Queen-Guns n' Roses

Izzy in quei giorni non riusciva a sopportare Axl. Né la sua amichetta. Va bene che l'avevano fatto per la musica, per la canzone, per il disco, però... Che cazzo. Erano degli schifosi pervertiti. Non che lui fosse da meno, però. Ma pensare che quella puttana fosse così importante per il suo migliore amico, per la canzone, gli dava letteralmente sui nervi. Sì, okay, quella sera erano tutti ubriachi e nessuno si rendeva conto di cosa facevano, ma Axl da quando avevano registrato Rocket Queen non faceva altro che sbavare dietro a Adriana, e questo faceva impazzire il povero Izzy. Non gliene fregava un cazzo se scopavano, ma adesso quella ragazza sembrava essere diventata più importante di lui, e al chitarrista questo non andava giù. Era terribilmente...geloso. Sì, geloso. E, per dirla tutta, non gli sarebbe dispiaciuto essere al posto di Adriana nella canzone. Chissà, magari un giorno ci sarebbe riuscito...Magari sarebbe diventato lui il suo...il suo Rocket King. (?).

 

2)It Never ends-Bring me the Horizon

Da quando Izzy se n'era andato, aveva lasciato la band, Axl stava malissimo. Si sentiva svuotato, come se gli avessero strappato il cuore dal petto, strappato un pezzo di se stesso, o tolto quella parte vitale che lo aveva sempre fatto andare avanti. Aveva l'impressione di essere diventato uno zombie, e non riusciva neanche più a cantare. Era un malato che doveva essere curato, era un bambino che doveva essere salvato. Aveva ripetuto milioni di volte a tutti che stava bene, ma in realtà pensava che era vivo, ma che sarebbe stato meglio da morto. È questo era quello che si poteva chiamare amicizia? Ogni volta che pensava al morto gli veniva una gran rabbia, e spaccava qualcosa, oppure si accasciava per terra a piangere. E ogni volta che qualcuno provava a dirgli che era un periodo, che sarebbe passato, si sentiva come se lo trafiggessero mille chiodi. E continuava a sentire la voce del moro nelle orecchie, a avere le sue immagini negli occhi, le sue memorie nel cuore, ogni secondo, ogni minuto, ogni ora ogni giorno. Non finiva mai, non finiva mai...Non finivano mai.

 

3)Tainted Love-Marilyn Manson

-Axl lasciami!- gridò il moro, irritato, scostandosi dalla presa dell'amico.

-Perchè?- chiese l'altro.

-Perchè no, ti ho detto che non voglio, non voglio fare sesso!- gli ripetè per l'ennesima volta Izzy, guardandolo avvilito. Axl fece un faccino dolce, tentandolo di convincerlo, ma peggiorò solo la situazione. Izzy infatti lo guardò malissimo.

-Non mi convinci con quella faccia, e lo sai.-

-Che palle...- sbuffò il rosso. Izzy lo guardò con occhi fiammeggianti.

-Che palle? Osi anche lamentarti Axl?! Ti ho dato tutto quello che un ragazzo potesse darti e tu mi tratti come una schifosa groupie! Conto meno di un preservativo bucato per te, ma non hai il coraggio di dirmelo!-

Axl lo guadò con gli occhi spalancati, ma prima che potesse dire qualcosa Izzy riprese:

-E sai benissimo che è vero! Ti ho sempre, sempre accontentato..perchè io ti amo davvero, a differenza tua...tu vuoi solo sesso da me, per il resto potrei anche morire il giorno dopo, vero?-

Axl tentò di allungare una mano verso di lui -Dai, Jeff, non dire così...-

-Non chiamarmi Jeff!- esclamò Izzy allontanandosi -e sai benissimo che è tutto vero, perchè dovrei stare zitto? Il nostro è un amore malato, Axl, e sempre lo sarà, e io non posso sopportarlo per sempre...- concluse il moro, con le lacrime agli occhi. Poi voltò le spalle all'amico, e uscì per sempre dalla sua vita, lasciandosi dietro un silenzio stupito.

 

4)Solo mia-Nevruz

Axl piangeva. Stava vagando da ore, sotto la pioggia, di notte. Senza una meta precisa. Era solo, al buio, al freddo e al bagnato, e si sentiva fradicio fino al midollo. Erano le lacrime sue, o no? Sì erano lacrime, ma poteva fare finta che non lo fosse, che fosse solo pioggia. Alzò lo sguardo, e nonostante le nuvole riuscì a vedere, per un attimo, la luna. E nella luna vide riflesso il volto del suo migliore amico, del dolce Jeff. Poi però le nuvole si spostarono, spinte dal vento, e coprirono di nuovo la luna, togliendogli l'unica luce che aveva, come facevano sempre. Axl aveva voglia di correre, senza voltarsi, finchè non fosse sopraggiunto il mattino, ma non ne aveva la forza, non ne aveva mai avuta abbastanza. Così aspetto che spiovesse, e raggiunse il parco di Lafayette. Lì si sedette, nell'erba, a pancia in su, osservando la luna, che si rifletteva nei suoi occhi. In quegli occhi in cui non c'era più traccia di pioggia, o lacrime. Aveva smesso di essere “un'anima che vagava nell'oscurità, rubando il tempo a ciò che è vita”.

 

5)Something in the way-Nirvana

Il rosso e il moro si erano ritrovati a percorrere le strade di Lafayette quel giorno, insieme. Camminavano piano, abbracciati. Quella era una giornata grigia. La gente che li notava li guardava male, mentre loro, senza staccarsi, avanzavano piano piano, piegati in due dal vento gelido. A un certo punto, stremati, si dovettero fermare sotto un ponte, al sicuro, e soprattutto lontano dagli sguardi della gente. Chissà se sapevano che un ragazzo biondo li aveva visti, quel giorno, e invece che giudicarli, o urlargli contro, li aveva seguiti, senza farsi vedere, e aveva deciso di dedicargli una canzone. Something in the way.

 

6)The show must go on

-Andiamo, Will, puoi farcela benissimo anche senza di noi!- disse Jeff all'amico, dandogli una pacca sulla spalla per confortarlo. Il rosso lo guadò un po' smarrito

-Sei sicuro?-

-Certo!- confermò l'amico -infondo io, Slash e gli altri non eravamo i migliori...-

-Per me però eravate il meglio...- confessò il cantante.

Izzy sorrise -Credimi, c'è qualcosa di molto meglio là fuori, e tu non devi lasciartelo scappare. E poi, tu sei il grande Axl Rose! E non puoi permettere che tutto vada a puttane solo perchè noi non ci siamo più!-

Axl lo guardò per un po', poi sorrise anche lui.

-Grazie Jeff, grazie-

-Figurati Will...ora vai sul palco. Vai a mantenere vivo il nome dei Guns n' Roses- esclamò, prima di abbracciare l'amico, e spedirlo sul palco.

 

7)Wait and Bleed-Slipknot

Ti ho aspettato tanto, Will...

Ho aspettato quasi 28 fottuti anni per averti con me. Ti ho sempre avuto accanto in realtà, ma tu non te ne sei mai accorto. Ho sempre dovuto sopportare le tue urla isteriche, i tuoi pianti. Ti ho sempre guardato mentre andavi con tutte quelle groupie. Ti ho ascoltato quando dicevi di amare Erin, ti ho visto quando la picchiavi il giorno dopo. Sono stato il tuo testimone alle tue nozze. Sono sempre, sempre stato accanto a te, ti ho sempre amato, e tu non te ne sei mai accorto. Ho aspettato 28 anni per averti. Ho aspettato per 28 anni, ho sanguinato per 28 anni.

Ma adesso non sono più io. Adesso non sono più io quello che sanguina, vero Will?

 

8)I'm your favourite drug-Porcelain and the tramps

Izzy sorrise quando vide che il rosso suo amico aveva con sé due strisce di cocaina. Ne prese una al volo e la sniffò subito, sentendosi meglio, vedendo poi che Axl si affrettava a imitarlo. Si guardarono entrambi negli occhi e scoppiarono a ridere insieme. Axl lo guardò mordendosi il labbro.

-Sai che sei tanto eccitante, Izzy?-

Il moro lo guardò stupito, poi fece un sorriso stupito.

-Lo so, certo che lo so- confermò. Si avvicinò un po' al rosso, e quando gli fu abbastanza vicino lo baciò -e so...so anche di essere la tua droga preferita-

 

9)High school never ends-Bowling for soup

Jeffrey Isbell, il ragazzo più sfigato della scuola, mentre usciva dalla classe quel giorno, sentì che qualcuno gli aveva un messo un piede fra le ruote, ovvero fra i piedi, per fargli lo sgambetto. Se ne accorse però troppo tardi, quando ormai ci era già inciampato. Perse l'equilibrio, scivolò e cadde per terra. Fece anche fare un volo a tutti i suoi libri e quaderni, tanto che ci fu una specie di piccola tempesta di fogli voltanti, che non sarebbe mai riuscito a raccogliere. Quando si rialzò vide che a farlo cadere era stato Bill Bailey, il ragazzo più figo della scuola. Proprio lui, che adesso era appoggiato al muro che lo fissava con un ghigno strafottente, accompagnato da una bionda, una delle sue tante ragazze. Isbell decise di far finta di niente e cominciò a raccogliere la sua roba, ma Bailey si mise a calpestare i suoi fogli. Jeffrey fece per protestare, ma Bill non gli fece neanche aprire bocca

-Ehilà, come andiamo, Isbella?- chiese ridendo, mentre intorno a loro si era radunata una piccola folla.

-Lasciami stare- borbottò il moro senza guardarlo, riprendendo a raccogliere fogli e quaderni.

-Oh, il povero piccolo Jeffrey si è offeso? Vuoi che chiami un professore che ti aiuti?- disse il rosso in tono di scherno, scatenando una risata generale. Jeffrey avvampò. Fece per andarsene, ma Bill gli strappò la borsa di mano e gliela aprì. Ci frugò dentro, ignorando le proteste del ragazzo, e a un certo punto trovò la una scatola di plastica bianca, che conteneva il pranzo del moro. Scoppiò a ridere, quando capì cos'era.

-E questo, te la fatto la tua mammina?-chiese, con le lacrime agli occhi dal ridere.

-Ridammelo!- gridò Isbell, anch'esso con le lacrime agli occhi. Ma il rosso lo ignorò del tutto, e lanciò il pranzo a uno dei ragazzi tra la folla, cominciando una sorta di partita di pallavolo, usando la roba di Jeffrey al posto del pallone. E il povero Jeffrey fu costretto a mettersi a rincorrere i suoi compagni, che scappavano, continuando a lanciarsi le sue cose, ridendo come pazzi. Proprio vero che la scuola superiore non finiva mai!

 

10)Nothing else matters-Metallica

In quel momento, quando l'applauso finì, il gruppo intonò le note iniziali di Nothing Else Matters, che venì accolta con un'immenso boato dalla folla. D'altronde era la canzone più famosa dei Metallica, quella più amata dai fans. Axl e Izzy si guardarono sorridendo. Axl prese per la vita il compagno, e insieme a James, e al resto del pubblico, cominciò a cantare quella canzone, che tanto amava. Gli sembrava in quel momento tutto così perfetto. Insomma, era a vedere un concerto, e non un concerto qualsiasi, un concerto dei Metallica, con Izzy, non con una persona qualsiasi. A un certo punto il moro gli si avvicinò, ancora di più di quanto non lo fosse già, e lo baciò dolcemente. Axl ricambiò il bacio, e pensò davvero che quello fosse il momento più perfetto in tutta la sua vita. Insomma, era lì con lui, in quel momento. E nient'altro aveva importanza.

Hey ciau c:
Sì non ho un cazzo da fare D: ahahhahah
comunque:
uhmm, Rocket King non ho idea di come mi sia venuto fuori
It Never ends è una canzone che semplicemente amo :3 e sì, mi piacciono i BMTH, non m'importa se sono considerati bimbominkiosi
Amo Manson**
Nevruz...non mi va di spiegare chi è, se vi interessa andatevelo a cercare
I Nirvana sono il mio gruppo preferito, non potevo non metterli
I Queen sono i Queen
Gli Slipknot idem, dovevano esserci.
Porcelaine and the Tramps e Bowling for soup sono due gruppi che non conosco per niente, però quelle canzoni mi piacevano :DD
E i Metallica...beh sono stata a vederli quando sono venuti a Udine il 13.05 e è stato bellissimo, e non mi è venuto difficile immaginare Axl e Izzy a un loro concerto.
Okay basta, ditemi cosa ne pensate c: shiau!

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: Jodie Roses