Mi ero promessa che non avrei scritto una ff su Halloween ma alla fine non ho resistito ed ecco cosa ne è venuto fuori...
Buona lettura :D






Blaine aveva sempre odiato Halloween, fin da quando era piccolo.

Odiava la cupezza che si impossessava di quello che lo circondava, odiava le orrende maschere dei ragazzini, ma soprattutto odiava il sangue finto anche se non c’era nessun motivo in particolare.

Per non parlare, poi, di suo fratello che in quei giorni non perdeva mai occasione per umiliarlo, sia quando erano soli che in pubblico. Quindi Halloween, per Blaine, era sinonimo di brutti ricordi e figuracce che era meglio dimenticare.

L’unica cosa positiva di quei giorni, era il poter mangiare dolci in quantità industriali senza che nessuno osasse avere qualcosa in contrario.

Quell'anno, così come gli altri della sua esistenza, avrebbe passato quell'inutile ricorrenza il più lontano possibile da tutti, ad ingurgitare leccalecca e caramelle e a guardare vecchie commedie. O meglio: questo sarebbe stato il suo programma, se nella sua vita, da qualche mese a questa parte, non ci fosse stato Sebastian.

Si erano incontrati una volta in un locale e, da quando si erano conosciuti, non si erano più lasciati. Era stato subito amore, un "amore puro", come adorava definirlo la parte romantica di Blaine, all'inizio. Poi, la perversione e la malizia di Sebastian avevano preso il sopravvento e avevano reso il tutto più piccante ed eccitante. Stavano insieme già da diversi mesi, con grande sorpresa di tutti conoscendo il passato di Sebastian e la sua vita ehm, sessuale, piuttosto movimentata, e Blaine aveva promesso al suo splendido ragazzo di partecipare al party di Halloween della Dalton. Non che avesse avuto scelta, a dire il vero.

Ogni anno, alla Dalton, il 31 ottobre veniva organizzata una grande festa in maschera. Di solito, vi erano divertenti giochi a tema o la visione di pessimi film dell'orrore per intrattenere gli ospiti. 

Blaine si stava ancora chiedendo come avesse fatto a farsi convincere. Ma poi, si era ricordato del fatto che, quando Sebastian glielo aveva chiesto respirando direttamente nel suo orecchio, era praticamente nudo sopra di lui e, pur di zittirlo e farlo continuare, Blaine aveva annuito concitatamente, poco prima di gemere sulle labbra dell'altro, senza, tra l’altro, aver capito bene la domanda. Insomma, era stato trascinato a quella maledetta festa, con l’inganno.

Sebastian, inoltre, lo aveva anche costretto a mascherarsi perché era tradizione e, quindi, Blaine, un po' per ripicca, un po' perché proprio non voleva indossare un costume da zombie o da mostro con parti del corpo mancanti, aveva deciso di presentarsi alla festa con il suo nuovo fantastico costume da boy scout. Tutto a causa di "Up" e della strana fissa che aveva sviluppato per quel film.

Arrivato alla Dalton, si tenne ben lontano dalla sala nella quale si stava svolgendo il party e si guardò in torno alla ricerca del suo ragazzo che, per fargli una sorpresa, non gli aveva rivelato l'identità del personaggio di cui avrebbe indossato le vesti quella sera. 

Fu quando si arrese all'evidenza di dover entrare nell'edificio per cercare l'Usignolo, che Blaine sentì una mano delicata poggiarsi sulla spalla. Non aveva, in realtà, bisogno di girarsi, ma la curiosità ebbe la meglio e quando incontrò due meravigliosi occhi verdi, che quella sera tendevano stranamente a uno splendido grigio azzurro, si sentì mancare l'aria nei polmoni.

“Buona sera” lo salutò Sebastian, baciandolo a stampo e impossessandosi dei suoi fianchi. Quando si fu allontanato il minimo indispensabile, Blaine poté ammirare il suo "costume". Indossava dei jeans particolarmente stretti che gli mettevano in risalto i fianchi e che gli facevano un culo da favola; la camicia bianca aperta sul torace lasciava intravedere la forma perfetta delle ampie spalle del ragazzo. Al collo niveo era legato una specie di mantello, rigorosamente azzurro.

“Saresti?” chiese Blaine, alludendo con un cenno del capo al suo costume.

“Un principe azzurro moderno, piccolo lupetto” rispose con un sorriso sghembo Sebastian, facendo il tipico segno degli scout.

“Non sono un lupetto - gli fece piccato Anderson - sono solo un boy scout! Hai presente "Up"? Sì? Bene, quello!” concluse, senza dargli tempo di rispondere. Sebastian gli sorrise divertito, prima di baciarlo nuovamente e di trascinarlo gentilmente all'interno. 

A Blaine risultò davvero difficile riconoscere la sala dove, di solito, provavano gli Usignoli: era decorata benissimo e non era per niente cupa e paurosa ma, anzi, molto luminosa e accogliente. Al posto dell’enorme pianoforte che c’era di solito, avevano montato un piccolo palco dove si stavano esibendo alcuni dei compagni di Sebastian.

“Ti va di mangiare qualcosa?” gli chiese Sebastian, indicando il grande buffet vicino le finestre. Il boy scout annuì distrattamente, continuando a guardarsi intorno curioso e cercando di imprimere tutto nella sua mente: tutto sommato, non era così male come immaginava. 

Vista la sua immobilità, Sebastian gli prese la mano e lo portò verso il lungo tavolo stracolmo di cibo. Non lo aveva visto, Blaine, ma ero certo che avesse sorriso alla sua espressione da bimbo curioso e felice, mentre si guardava intorno; ma in realtà poco gli importava.

Dopo aver mangiato una quantità incredibile di torta e di dolcetti vari, Sebastian riuscì perfino a trascinarlo in pista per ballare. Bé, non che a Blaine dispiacesse avere praticamente il corpo di Sebastian spalmato sul suo, ma c’erano ancora così tanti dolci che ancora non aveva assaggiato...

La musica prima ritmata e veloce si sostituì con una più dolce e romantica.

“Ti ho già detto che ti amo?” domandò piano il biondino.

“Sì, tante volte ... ma non mi basta mai sentirtelo dire.”

“Ti amo” ripeté quindi Sebastian, staccandosi leggermente da lui per poterlo guardare.

“Anch' io”  sussurrò Blaine sulle sue labbra.

“Fu così che il principe azzurro si innamorò del boy scout” disse Sebastian, la cui espressione dolce era stata sostituita da un ghigno divertito.

“E fu così che il romanticismo sfumò in citazioni sbagliate di pessimi film.” commentò Blaine ridendo, lasciando un colpetto dietro la nuca del suo ragazzo.

Ad un certo punto la musica fu interrotta e uno degli Usignoli annunciò che in meno di 10 minuti sarebbe iniziata la proiezione del film nel teatro scolastico. La sala cominciò piano a svuotarsi.

“Dobbiamo farlo per forza?” si lamentò Blaine, guardando Sebastian contrariato.

“Sì. Hai paura per caso, intrepido Boy Scout?”

Un’altra cosa che Blaine odiava con tutto se stesso, erano quegli stupidi film horror dai cui si teneva ben lontano: era solito guardarli con Cooper, da bambino. Bé, suo fratello lo obbligava a vederli, e gli incubi che derivavano dalla visione lo accompagnavano, solitamente, per un'intera settimana.

Cooper aveva un concetto tutto suo del "bene fraterno" e Blaine aveva imparato ad attribuire a quella spina nel fianco che si ritrovava per fratello, tutti i traumi che non erano andati via con l'adolescenza.

“Non mi piacciono quei film” sbuffò contrariato, abbassando lo sguardo imbarazzato. Sì aspettava che Sebastian gli ridesse fragorosamente in faccia, ma questi invece gli strinse con forza la mano.

“Ehi - lo richiamò, senza interrompere il contatto - Io sono qui. È uno stupido film, ma se hai paura, puoi sempre stringere la mia mano. ” concluse, fissandolo sincero negli occhi.

E Blaine capì che tutto sommato, quella stupida ed insensata ricorrenza non era poi così male, soprattutto ora che aveva qualcuno a cui stringersi e a cui affidarsi se mai avesse avuto paura.







Allora che ne pensate??
Mi farebbe davvero piacere saperlo *-*

Poi un grazie a chiunque si arrivato fino a qui e a tutti quelli che lasceranno o meno un segno del loro passaggio, vi voglio bene *lancia cuoricini al mondo*
Alla prossima
I_Cant_be_no_superman