Bulma mise la testa sotto il cuscino. “Ma quel saiyan non si riposa mai?!”

Erano già le due di notte e Vegeta si stava allenando nella camera gravitazionale da quasi 12 ore e Bulma non ce la faceva proprio più! Stanca e infastidita la ragazza decise di scendere e mettere qualcosa sotto i denti…magari con lo stomaco pieno sarebbe riuscita a prendere sonno anche con quei fastidiosissimi rumori. Stava togliendo la crep(non so come si scrive ^///^) quando dei passi la fecero sobbalzare.

“Vegeta!” urlò la ragazza voltandosi. Il principe dei saiyan stava appoggiato sulla soglia della spaziosa cucina con la solita tuta da allenamento lacerata e il corpo ricoperto di ferite.

“Vegeta ma cosa…”

Senza aver tempo di terminare la frase si ritrovò il corpo svenuto del ragazzo tra le braccia.

Con non poco sforzo riuscì a portarlo in camera sua dove iniziò a curarlo. Per sua sfortuna il signore e la signora Brief erano partiti per il weekend.

“Che sciocco …ha esagerato! Questa volta poteva rimetterci la vita” pensò Bulma  medicandolo. Mezz’ora più tardi Vegeta aprì gli occhi. “Ma dove sono” si chiese guardandosi attorno,finchè il suo sguardo si posò sulla ragazza dai bellissimi capelli azzurri ,che se ne stava tranquillamente addormentata sulla sedia  che aveva posto accanto al letto.

“E così questa è la sua camera…ma cosa ci faccio io qui…mi ricordo di essere andato in cucina perché ha avvertito una presenza ma poi non  riesco a ricordarmi più niente.”

In quell’istante Bulma si svegliò.

“Ma allora stai bene!” esclamò con voce squillante densa di sollievo. Senza pensarci abbracciò il saiyan strappandogli un gemito di dolore.

“Ops… scusa che sbadata” si scusò all’istante la giovane donna arrossendo lievemente.

Vegeta la stava guardando con un espressione tra l’arrabbiato e l’incredulo. Il saiyan non conosceva il significato di quel gesto così comune tra i terrestri…a un saiyan non era mai stato insegnato nulla che riguardasse qualcosa di lontanamente simile all’affetto.

“Cosa hai fatto donna?” mormorò stranamente confuso il ragazzo

“Cos’era quello?” ricaricò sulla difensiva. Bulma sulle prime rimase un po’ confusa ma poi, capendo a cosa si stesse riferendo,gli venne in mente che lui era uno spietato saiyan  e che in vita sua non aveva mai conosciuto affetto.

“Era un abbraccio,noi terrestri lo usiamo quando…” Bulma incespicò sulle parole. “  be quando ne sentiamo l’istinto.” Concluse un po’ titubante la ragazza. Come spiegazione era a dir poco penosa!

L’azzurra si era già alzata per andarsene quando sentì le forti braccia del principe circondarle la vita. “Veg…” non riuscì a completare la frase perché si ritrovò schiacciata  contro il torace del moro. “Questo ,per noi saiyan, è quando scegliamo la compagna per la vita .”

Mormorò prima di morderle delicatamente la spalla *.

Anche un uomo orgoglioso come il principe dei saiyan non può che arrendersi all’amore che da troppo tempo cercava di aprirsi un varco nel suo cuore di ghiaccio. Gli cera voluto del tempo prima di accorgersi di quali erano i suoi veri sentimenti verso una certa terrestre dai capelli azzurri, ma quel semplice gesto d’affetto da parte di Bulma aveva fatto irrimediabilmente le sue barriere costruite intorno al suo cuore.

E anche Bulma capì che non era il rispetto del saiyan  che aveva sempre bramato ma il suo amore.

NOTE:

*l’idea del morso non è mia ma l’ho presa da un'altra ff di cui non ricordo né il sito né il  nome

Questa storia l’ho scritta due anni fa …l’ho ritrovata pochi giorni fa e ho deciso di postarla grazi ein anticipo per chi leggerà questa tortu…ehm volevo dire questa fanfic ^///^