Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: Scarcy90    31/10/2012    2 recensioni
Gli umani credono di essere le uniche creature dotate d’intelligenza al mondo. Si sbagliano.
Ely e Mat si ritrovarono per una strana sfortuna, un fato loro avverso, con la macchina in panne all’interno di un bosco. I cellulari non funzionavano e sembrava che nei paraggi non ci fosse nessuno in grado di aiutarli.
-Maledizione!- esclamò Mat tornando verso l’auto. –Niente, il cellulare è morto!-
Ely guarda suo marito con occhi preoccupati e colmi d’ansia.
-Dovremmo andarcene da qui, Tesoro. Questo posto non mi piace.-
One-Shot horror sulla lotta tra zombie e vampiri.
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Dead Blood Efp
Dead Blood
 
 One-shot
 
 Gli umani credono di essere le uniche creature dotate d’intelligenza al mondo. Si sbagliano.
 Ely e Mat si ritrovarono per una strana sfortuna, un fato loro avverso, con la macchina in panne all’interno di un bosco. I cellulari non funzionavano e sembrava che nei paraggi non ci fosse nessuno in grado di aiutarli.
 -Maledizione!- esclamò Mat tornando verso l’auto. –Niente, il cellulare è morto!-
 Ely guarda suo marito con occhi preoccupati e colmi d’ansia.
 -Dovremmo andarcene da qui, Tesoro. Questo posto non mi piace.-
 La donna posò dolcemente una mano sul suo ventre.
 -Non puoi camminare nelle tue condizioni, il bambino potrebbe nascere da un momento all’altro.-
 Ely cercò di trovare una posizione adatta mentre si trovava seduta nel loro suv.
 -Amore, ce la posso fare. Le contrazioni ora si sono fermate e io voglio andarmene da qui.-
 -Ce ne andremo-, sussurrò Mat accarezzandole il volto. –Si sistemerà tutto, te lo prometto.-
 Gli occhi di Ely lo guardarono con dolcezza. Doveva fidarsi di lui, non poteva fare altrimenti.
 Mat prese sua moglie tra le braccia e iniziò a camminare alla ricerca di un posto dove potesse partorire al sicuro. Il bosco diventava sempre più buio mentre i raggi del sole si facevano sempre più deboli e non riuscivano a fare breccia tra i fitti rami degli alberi che li circondavano.
 Procedettero per diversi minuti quando si ritrovarono davanti ad un strano edificio decadente, con all’entrata una porta di legno ormai consumato dal tempo e dall’usura. Mat poggiò Ely a terra e prendendola per mano la condusse all’interno di quella strana abitazione.
 L’atmosfera che albergava in quel luogo era ad dir poco macabra. Statue di cera di teste malformate erano disseminate un po’ per tutto l’ingresso, e sculture indecifrabili tappezzano ogni muro. L’entrata era poco illuminata e sicuramente inospitale.
 Ely si fermò di colpo spaventata.
 -Mat, voglio andare via di qui! Questo posto è spaventoso.-
 Il marito la guardò negli occhi con dolcezza per tranquillizzarla.
 -Sono sicuro che qui troveremo qualcuno che ci aiuterà, non possiamo restare nel bosco.-
 La donna fissò suo marito un istante, per poi guardare nel buio davanti ai suoi occhi. Non si sentiva al sicuro e sapeva di dover andare via ma lui aveva ragione: non potevano tornare nel bosco proprio ora che la notte lo stava inghiottendo.
 Facendosi coraggio i due iniziarono a camminare e si ritrovarono a scendere una scala a chiocciola che li condusse in un sotterraneo pieno di cunicoli e tunnel. Tutto intorno a loro si faceva sempre più buio e non sembrava esserci anima viva all’interno di quel posto contornato dalla paura.
 I due avanzarono lentamente lungo un tunnel. All’improvviso un rumore sinistro li fece sussultare e un’ombra passò veloce non lontana da loro. Terrorizzati da quanto stava accadendo, corsero furiosamente lungo il tunnel alla ricerca di un’uscita ma si ritrovarono in un punto cieco. Davanti ai loro occhi c’era solo un’enorme grata che li separava dall’esterno intrappolandoli in quel luogo che puzzava di morte.
 Un rumore sinistro alle loro spalle costrinse i due a voltarsi di scatto.
 Cinque figure si stagliavano sicure e tetre davanti a loro. Il capo di quel gruppo sembrava essere la donna che si trova al centro, un passo davanti agli altri. Bionda, alta, rinchiusa nella sua bellezza spaventosa e quasi eterea. Aveva un incarnato pallido, una pelle che ricordava tremendamente quella di un cadavere.
 Un brivido di terrore percorse la schiena di Ely, sapeva che quegli individui non li avrebbero aiutati, anzi sentiva di dover fuggire il più lontano possibile da loro.
 Ely cominciò ad osservare le altre tre donne del gruppo, se possibile, erano ancora più spaventose della loro padrona. I loro occhi trasudano cattiveria e nonostante i loro corpi minuti davano l’impressione di poter abbattere un albero con una sola mano.
 L’unico uomo del gruppo era incappucciato e ne stava immobile dietro la donna bionda.
 -Piccolo, Tesoro.-
 Fu la prima frase pronunciata dalla donna bionda. Fissava Ely dritta negli occhi, si stava rivolgendo a lei con un sorriso che di gioioso non aveva nulla. Sembrava soddisfatta come se davanti avesse una specie di regalo inaspettato.
 -E’ da tanto tempo che non mi ritrovo ad ospitare un essere gradito come te. Senza contare le tue speciali condizioni-, disse lanciando un fugace sguardo alla pancia di Ely.
 In quel preciso istante i volti di quegli esseri si modificarono, come presi da una strana frenesia e i loro canini iniziarono ad allungarsi.
 Ely lanciò un urlo, seguito da quello di Mat.
 La donna si voltò a guardare il marito e le si gelò il sangue nelle vene. Delle braccia putride erano spuntate da dietro la grata e avevano afferrato Mat, bloccandolo. Un’orda di creature mai viste si trovava dietro la grata e dopo aver immobilizzato Mat, le mani senza vita di quei mostri, iniziarono ad aprirgli il ventre e l’addome. Gli organi di Mat si riversarono sul pavimento di pietra, lentamente, come lenta era l’agonia che lo stava portando alla morte tra le sue urla e quelle della moglie.
 -Dobbiamo andare via!- esclamò la vampira bionda con aria preoccupata. –Ora!-
 Altri di quegli essere che potevano essere definiti solo come zombie spuntarono dal nulla e si avventarono con una furia inumana sui cinque vampiri.
 Ely approfittò di quel momento di confusione per riuscire ad allontanarsi.
 Una delle vampire venne azzannata al collo da uno zombie e il suo corpo scivolò inerme lungo il muro. Ormai era priva di qualsiasi tipo di vita.
 Le altre due vampire secondarie si scagliarono sugli zombie, scaraventandoli lontano per consentire alla loro padrona di scappare.
 Ely continuò a correre senza voltarsi indietro, ma sentiva ancora troppi vicini i versi lugubri e terrificanti degli zombie che lottano contro i vampiri.
 La donna trova una via d’uscita e si ritrova all’esterno ma proprio in quel momento una nuova, dolorosa, contrazione prende possesso del suo corpo costringendola ad accucciarsi poggiata lungo il muro esterno.
 -Non adesso!- esclamò disperata. –Ti prego, non adesso!-
 Si ritrovò seduta con la schiena contro il muro. La mani posate sulla sua pancia. Voleva proteggere il suo bambino e sapeva di non poter partorire in quel luogo intriso di morte. Doveva andare via. Ma come? Non riusciva ad alzarsi e le contrazioni non le lasciavano neanche un minuto per scappare.
 Prese un profondo respiro e in quell’istante una creatura le si parò davanti, come apparsa dal nulla. Era uno di quegli zombie!
 -No!- esclamò Ely fissando terrorizzata gli occhi iniettati di sangue che si trovano a pochi centimetri dal suo volto. –No!-
 Un altro zombie, anche lui apparso dal nulla, l’afferrò per i piedi e la trascinò lontana dal muro.
 -No! No! No!- urlò Ely con tutto il fiato che aveva in gola.
 I due zombie le si avventarono contro e altri due apparvero dal nulla precipitandosi sulla donna ormai inerme.
 -No!- gridò ancora una volta prima che uno degli zombie le strappasse con un morso gran parte del collo.
 Gli zombie continuavano a dilaniare a morsi il corpo quasi senza di vita Ely, mentre lei non riesciva più ad urlare.
 All’improvviso gli zombie furono scaraventati lontano da Ely, e una figura apparsa dal nulla li trafisse uno a uno con uno strano bastone. Gli zombie giacevano fermi sul suolo e la figura li fissò con sguardo confuso, come se non avesse mai visto una cosa del genere.
 Poi l’uomo si avvicinò ad Ely: i suoi occhi si muovevano ancora ma ormai la morte era su di lei e i suoi respiri si facevano sempre più deboli mentre il sangue continuava a sgorgare dalle sue grandi ferite, privandola della sua linfa vitale.
 -E ancora viva?- chiese un uomo apparso dal nulla.
 L’individuo che aveva trafitto gli zombie si chinò su Ely osservandola.
 -Sì, ma non per molto.-
 Gli occhi di Ely si muovevano sempre più lentamente e i suoi respiri erano sforzati.
 -Siamo arrivati in tempo per lui- sussurrò l’uomo posando una mano sul ventre di Ely.
 Un altro zombie sbucò dal nulla e l’uomo in piedi gli si scaraventò contro, con un calcio lo scacciò via.
 -Fai in fretta-, disse poi. –Dobbiamo andare.-
 La mano che si trovava sul ventre di Ely si mosse e, con una lentezza quasi agognante, le dita cominciarono a trapassare quella specie di culla naturale. Ely rigirò gli occhi all’indietro dilaniata dal dolore mentre la mano dell’uomo la trafiggeva senza alcuna esitazione. Il rumore della sua carne dilaniata fu l’unico suono a precedere il pianto disperato di un neonato.
 Ely era ormai senza vita quando il suo bambino venne al mondo.
 L’uomo guardò per un secondo il vampiro e subito i suoi denti si allungarono minacciosi, per poi affondare nella tenera pelle di quel neonato che non aveva alcuna possibilità di salvarsi.
 La fine era iniziata.
 Nessun umano era più al sicuro.
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 ***L’Autrice***
 Prima del mio commento ho bisogno di fare una premessa.
 Sono un’autrice di storie romantiche, il genere horror non è mai stato nei miei programmi. La storia che avete letto qui è scritta da me ma è interamente ispirata ad un corto (trailer di un lungometraggio che, si spera, troverà la luce). I veri ideatori sono Jacopo Santoro (il mio ragazzo), Pietro Tamaro (il regista del corto) e Luca Frigerio. Fanno tutti e tre parte di una produzione indipendente, la Baburka e Dark Virgo Production, che da luglio ha iniziato questo progetto. Il loro obiettivo è di creare una trilogia a partire da questo piccolo corto in presentazione a Roma in questi giorni all’Interiora Horror Festival (Forte Prenestino). Il mio intento con questa piccola One-Shot è in pratica il dare una mano a pubblicizzare, perciò inserirò qui di seguito il link per il teaser trailer del corto (disponibile su youtube) e il link per la pagina facebook di Dead Blood dove potrete trovare tutte le foto del corto e del back-stage. Questi ragazzi, mettendo a disposizione tutte le loro risorse ed energie, hanno fatto un lavoro immane e assolutamente fantastico. Quindi se siete amanti del genere vi consiglio di dare un’occhiata e di fare quanta più pubblicità possibile. Riportiamo l’Horror nel cinema italiano! ^^
 Detto questo, ripeto, non sono un’autrice horror quindi immagino che questa piccola storia non sia poi un granché ma non soffermatevi su questo, è solo il mio modo per contribuire al loro progetto. Comunque spero che vi sia piaciuta ^^
 Un bacio a Tutti
 Francesca   
  
    
  




   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Scarcy90