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Autore: _M e l_    31/10/2012    4 recensioni
« Quindi, ti unirai a me, Peter Pettigrew? »
Le risate di scherno dei tuoi presunti amici ti risuonano ancora nelle orecchie, ti invadono la mente, ti incendiano il cuore. Non riesci a controbattere, non riesci a dire di no.
« Sì. Sì, mi unirò a voi, mio Signore »
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Peter Minus, Voldemort | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Sì, mi unirò a voi, mio Signore.
 




Il liquido nel bicchiere ondeggia pericolosamente, la tua mano s'indebolisce, lasciandolo scivolare leggermente; sta per cadere e macchiare la tovaglia bianca, ma la sua mano lo afferra con prontezza, sfiorando le tue dita. Ti riscuoti al suono della sua voce:« Credo che per oggi possa bastare. Hai quasi svuotato la riserva di alcolici di James... potrebbe ucciderti per questo »
Sposti lo sguardo su di lei, che ti osserva con un sorriso gentile e forse un po' preoccupato.

Lo senti il suo disagio, non sa come comportarsi con te. Ogni volta che vi siete visti eravate sempre in compagnia (eri o era sempre con uno o tutti e tre dei Malandrini), non siete mai rimasti soli. Ma ora non c'è James né Sirius né Remus; siete solo voi, e il suo disagio che un po' ti fa male.

Eri andato a casa Potter con l'intento di passare una tranquilla serata tra amici, ma avevi trovato solo lei. James era stato incaricato di una missione per l'Ordine, Sirius – c'era anche bisogno di dirlo? – l'aveva seguito immediatamente e Remus... Remus, invece, era scomparso – cosa che accadeva sempre più spesso in quel periodo.
Ti aveva aperto la porta infervorata, sicura che fossi James. Era rimasta delusa quando aveva trovato te al suo posto, lasciandosi sfuggire un desolato:« Oh, sei tu Pet... »
Tu, in risposta, eri arrossito violentemente. Avevi dovuto morderti la lingua per non ribattere acidamente (Sì, sono Pet. Solo Pet. Scusami, eh), mentre lei si accorgeva di ciò che aveva fatto.
« Peter, scusami. È solo che James è uscito stamattina per la missione e... non è ancora tornato ed io-- » ti aveva detto, con un sorriso timido e uno sguardo pieno di apprensione. Tu l'avevi bloccata (Ho capito) e continuato, rassicurante:« Vedrai che si farà vivo a momenti »
Lei aveva annuito, convinta:« Lo spero per lui », e la velata minaccia ti aveva provocato un brivido lungo la schiena, notato da lei immediatamente.
« Entra, Peter » ti aveva condotto in cucina e poi, dopo averti fatto accomodare, ti aveva domandato:« Posso offrirti qualcosa? »
« Ehm... hai un po' di Firewhisky? » avevi risposto, impacciato. Lei si era voltata e dal mobiletto sopra il lavello aveva preso una bottiglia verde. Ti aveva passato un bicchiere, che, in seguito, aveva riempito fino all'orlo, sotto tua indicazione. Si era seduta difronte a te e aveva iniziato a picchiettare con le dita sulla tavola.
« Grazie » avevi detto, e poi era sceso il silenzio. Un pesante silenzio, ritmato dal suo ticchettare.
Ti eri mosso, in imbarazzo, sulla sedia, facendola scricchiolare. Non sapevi cosa dire per sottrarti a quella fastidiosa situazione né lei sembrava predisposta a fare alcunché per migliorarla, troppo presa a fissare il vuoto con sguardo vacuo. Ti eri limitato a bere il liquido nel bicchiere, più lentamente possibile, ma anche quello era finito, e il silenzio era ritornato a gravare prepotente.
Volevi davvero dire qualcosa, ma non sei mai stato molto bravo con le battute o con le frasi serie o con quelle geniali, così hai taciuto dopo aver chiesto, intimidito:« Potrei averne un altro po'? » e poi ancora un altro po' e ancora un altro po' e ancora un altro po'.
Non eri più riuscito a fermarti – non eri più riuscito a sopportare quel disagio – e avevi finito con l'ubriacarti sotto il suo sguardo attento e sobrio. Lei, d'altro canto, pur essendo titubante, non ti aveva negato quei goccetti in più – sembrava divertirsi, invece, nel concederteli.

Ti scuote leggermente – senti le sue dita affusolate stringere la tua spalla – e, in pena, ti domanda:« Pet, tutto bene? Vuoi stenderti un po'? »
Sì, vorrei. Con te.” ti ritrovi a pensare – o forse l'hai detto ad alta voce?
Le sue dita si spostano dalla spalla al tuo avambraccio, che stringono saldamente, pronte a sorreggerti in caso perdessi l'equilibrio. Quindi, vi spostate lentamente nel salotto, dove lei ti aiuta a sederti sul divano. È in quel momento che ti slanci e la baci.
Non è che ci avessi pensato prima – o dopo o durante. È stato istintivo, quando quel pensiero (James non c'è) ti ha invaso la mente. E non sai nemmeno perché l'abbia fatto o perché l'abbia fatto proprio mentre la sua testa era così vicina che i capelli rossi ti solleticavano il viso rotondo. Sapevi solo che era arrivato e che tu avevi capito. Avevi capito che James, finalmente, non c'era. Avevi capito che quello era il momento adatto, anche se tu eri ubriaco fradicio e lei era più disgustata dal tuo alito che da qualsiasi altra cosa esistente. Avevi capito che dovevi agire, alla svelta, e l'avevi fatto. Non era stato un bacio lungo né profondo né significativo. Era stato un attimo – avevi posato le labbra sulle sue, ne avevi sentito la morbidezza e ti eri detto che erano proprio come te le eri immaginate. Poi, lei si era scostata bruscamente, portando le dita a coprirle la bocca. Ti era sembrato di vedere una luce ironica nel suo sguardo.

« Pet... credo che sia il caso che io... ecco, che io vada a cercare di rintracciare Silente. Sai, per avere notizie di James » balbetta, le guance arrossate e gli occhi ancora sgranati dall'incredulità. Tu non riesci nemmeno ad annuire né lei aspetta che tu lo faccia – o che dica qualsiasi altra cosa, per confermarle di averla sentita e capita. Semplicemente, scompare dietro la porta della cucina, mentre tu ti lasci cadere all'indietro, coprendoti gli occhi con il braccio.
Non ti senti imbarazzato, non ti senti triste né traditore. Ti senti ferito. E questa volta sai bene il perché.
Ti sei immaginato mille volte quel momento, in mille modi diversi e con altrettanti differenti finali. Ma nessuno di quelli combaciava con quello che era accaduto in realtà. Eppure, ti saresti dovuto aspettare che non sarebbe mai potuto accadere quello che sognavi. Perché lei non ama te, ma lui, James.
E, nonostante ciò, ti senti ferito dal suo rifiuto. E furioso.
Quando la porta si apre tu sei ancora perso in quei pensieri irosi. Senti distintamente lo schiaffo che, molto probabilmente, Lily dà a James, il quale risponde con le solite scuse (Andiamo, Lily, non essere arrabbiata con me. Ti prego... sai che non ho potuto avvisarti, avrebbero potuto scoprirci altrimenti), mentre il suo compare, Sirius, dà il via alla sua risata canina. Anche quando si accorgono della tua presenza (E Peter che ci fa qui? –– È passato per salutarti. Ti stava aspettando), continui a fingere di dormire – e, anche adesso, non sai spiegarne il motivo. Così, non vedi lo sguardo serio che ti riserba James e scambi il suo tono preoccupato con uno seccato:« Vado un attimo di sopra e poi lo accompagno a casa »
Senti la porta chiudersi e poi le parole di Sirius:« Cos'ha fatto questa volta? »
Lily quasi si strozza a quella domanda, rispondendo a fatica:« Che intendi dire? »
« Fa sempre qualche stupidata quando si ubriaca, e, a giudicare dall'odore, deve essersi scolato almeno cinque bottiglie di Firewhisky. Devi averlo proprio terrorizzato » le spiega Sirius, ridendo della sua stessa battuta. Poi, vedendo che Lily non si decide a parlare, continua:« Andiamo, puoi dirlo. Ti assicuro che non lo utilizzerò contro di lui »
« Mi ha baciata » è un sussurro quello che esce dalle labbra di Lily, ma riesci a trovarci dentro l'ombra di un sorriso – che sei sicuro dipinga anche il volto della donna. Ed è un'altra ferita profonda.
« Ti ha--» Lily deve aver annuito, perché Sirius si è fermato di botto ed ha iniziato a ridere convulsamente. Anche Lily si unisce a lui – non potresti non riconoscere la sua risata. Ed è ancora un'altra ferita.




« Peter, questi tu li chiami amici? » le parole strisciano sulla tua pelle come serpenti, provocandoti brividi incontrollati. Questi tu li chiami amici?
« S... sì » ma la tua sembra più una domanda che un'affermazione.
« No, Peter. I veri amici non ti lascerebbero mai solo... » James era stato incaricato di una missione per l'Ordine, Sirius l'aveva seguito immediatamente e Remus era scomparso « … sarebbero felici di vederti... » Oh, sei tu Pet... « … non ti lascerebbero ubriacare per il loro divertimento... » Lei non ti aveva negato quei goccetti in più – sembrava divertirsi, invece, nel concederteli « … non ti tratterebbero come un peso... » Vado un attimo di sopra e poi lo accompagno a casa « … e non si prenderebbero gioco di te » Fa sempre qualche stupidata quando si ubriaca, e, a giudicare dall'odore, deve essersi scolato almeno cinque bottiglie di Idromele. Devi averlo proprio terrorizzato « Allora, caro Peter, continui a chiamarli amici? »
« Ma Remus... » « Da quando è finita la scuola, quante volte vi siete visti? » Remus, invece, era scomparso – cosa che accadeva sempre più spesso in quel periodo « Quasi mai... ma Lily... » « Non riesce a stare con te nemmeno per due secondi... » Siete solo voi, e il suo disagio che un po' ti fa male « … ti ha rifiutato, scegliendo quel buono a nulla di Potter... » Lei non ama te, ma lui, James « … e si è presa gioco di te, insieme a Black » Sirius si è fermato di botto ed ha iniziato a ridere convulsamente. Anche Lily si unisce a lui – non potresti non riconoscere la sua risata « Ti hanno ferito e, nonostante tutto, tu continui a difenderli. Fidati di me quando ti dico che loro non ti meritano. Tu meriti il meglio, e il meglio si può ottenere solo con il potere. Quindi, ti unirai a me, Peter Pettigrew? »
Le risate di scherno dei tuoi presunti amici ti risuonano ancora nelle orecchie, ti invadono la mente, ti incendiano il cuore. Non riesci a controbattere, non riesci a dire di no.
« . Sì, mi unirò a voi, mio Signore »







 


Non volevo lasciar passare questo giorno senza pubblicare niente, anche se avrei preferito pubblicare qualcosa su James e Lily e non su Peter. Il punto è che avevo questa storia sul pc da un po' di tempo e oggi non ho avuto tempo/ispirazione per scrivere e quindi...
Vabbeh, in ogni caso, ecco, secondo il mio punto di vista, il momento in cui Peter decide di entrare tra le schiere di Voldemort.
Spero possa piacere com'è piaciuta a me ^^

Ringrazio che metterà la storia tra le seguite/preferite/ricordate, chi recensirà e chi leggerà solamente :)
Vostra,
      _M e l_
   
 
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