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Autore: ladyme    31/10/2012    5 recensioni
Ryan ed Esposito ridono dalla sala relax, è almeno la terza volta che mamma e papà mettono in piedi questa scenetta, naturalmente l’ha sempre avuta vinta Beckett, ma oggi Ryan ha scommesso che Castle riuscirà a farle bere quella bevanda che odia tanto. «Kate… Ti prego bevi quel maledetto the».
«Ho detto che voglio il caffè».
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Voglio il mio Caffè

 

 

Richard varca le porte dell’ascensore del dodicesimo distretto con due bicchieri per bevande calde in mano, saluta gli agenti con leggeri cenni del capo, si ferma alla scrivania della sua detective, si guarda intorno, la vede tornare dal bagno sorridente.

Lui si siede sulla sua sedia, le porge il bicchiere mentre lei si china per baciarlo.

«Buongiorno». Lo scrittore sorride. «Stai bene?».

«Il solito, solo un po’ di raffreddore». Sorride mentre si porta alla bocca. «Rick cos’è questa roba?», chiede Kate con un’espressione disgustata disegnata in volto.

«Non fare quella faccia, e bevi». Il tono di Richard è pacato, rimane tranquillamente seduto sulla sua sedia, mentre la detective lo fulmina con lo sguardo. «Kate non fare la bambina».

«No!». Posa il bicchiere sulla scrivania, incrocia le braccia al petto e fissa intensamente il suo fidanzato, che proprio in quel momento alza gli occhi verso il soffitto. «Non berrò dello stupidissimo e banalissimo the».

«Oh si che lo berrai perché in alternativa ti vado a prendere una tisana al finocchio e liquirizia». Kate simula di vomitare davanti a Richard, lui ride. «Allora buon the tesoro».

Kate corruga la fronte, stringe ancora di più le braccia sotto il seno e continua a fissare lo scrittore, il quale scuote la testa. Non cederà né al suo sguardo assassino né agli occhi da cerbiatta che tra qualche istante sfodererà.

«Voglio un caffè, subito».

«No, bevi il tuo the».

Ryan ed Esposito ridono dalla sala relax, è almeno la terza volta che mamma e papà mettono in piedi questa scenetta, naturalmente l’ha sempre avuta vinta Beckett, ma oggi Ryan ha scommesso che Castle riuscirà a farle bere quella bevanda che odia tanto. «Kate… Ti prego bevi quel maledetto the».

«Ho detto che voglio il caffè». Richard inizia a cedere, le sue mani giocano o forse lottano tra di loro. Kate si avvicina a lui. «Questo è odore di caffè», dice annusando l’aria.

«No, ti sbagli». Lo scrittore prende al volo il suo bicchiere appoggiato alla scrivania, pochi secondi prima che lo faccia la sua musa.

«Tu… Dammi quel caffè! Subito!». Richard socchiude gli occhi, e ingoia in un solo sorso tutto il caffè contenuto nel bicchiere, ringrazia che si sia raffreddato o ora avrebbe al posto della gola un’enorme piaga. «Bastardo…».

«Lo sto facendo per te, per il nostro bambino. Non odiarmi». Castle sorride teneramente, Beckett si volta dalla parte opposta. «Tra sei mesi ti farò bere tutto il caffè che vuoi, promesso».

«Io lo voglio adesso, non tra sei mesi», sussurra mordendosi il labbro inferiore. «Ho il permesso di tenere in mano una pistola, di rincorrere assassini e non posso bere un caffè. Ti rendi conto del controsenso?».

«Riguardo alla pistola e agli assassini…». Kate si volta di scatto, Richard conosce bene quello sguardo, è quello che preannuncia la frase…

«Finisci la frase e ti sparo». Infatti. Lui posa la sua mano sopra quella della sua compagna di vita. «Voglio solo un caffè».  Gli occhi le diventano lucidi e la voce le trema. «Ti prego…».

«No Kate».

«Okay, facciamo un patto io per sei giorni alla settimana berrò questa schifezza ma nel giorno restante potrò bere caffè». Gli occhi della detective si riempiono di speranza.

«Una tazza ogni mese ». Ribatte Richard.

«Ogni dieci giorni».

«Ogni tre settimane».

«Ogni due settimane e basta». La voce di Kate è tornata ferma e decisa, Castle annuisce. La detective esulta alzando le braccia al cielo. «Bene, oggi berrò quello per le prossime due settimane». Sorride.

«No, l’hai già bevuto ieri quello. Su ora bevi il tuo the». Kate sbuffa, non può ribattere. Un patto è un patto, e infine lui lo fa solo per loro due.  Si tappa il naso con la mano sinistra e con l’altra si porta alla bocca il bicchiere pieno di the caldo. Ingoia il liquido ambrato con disgusto fino all’ultima goccia. Richard la guarda sorridente e con ammirazione.

Ryan riscuote sorridente venti dollari da un Esposito molto meno felice.

«Vieni qui», dice Richard attirando a sé Kate. La bacia dolcemente sulle labbra, lei sorride.

«Sai di caffè». Lui annuisce. Non sarà come portarle il caffè tutte le mattine, ma se è quello è l’unico modo per somministrarle la sua piccola droga quotidiana, non si sottrarrà al suo dovere. Non che la cosa gli dispiaccia. «Sei pazzo, ma grazie».

«Lo so, ma farei di tutto per te». Sorridono. «Per voi». Kate bacia nuovamente quella bocca, ma questa volta non cerca più la sua droga preferita, cerca il suo spacciatore. E lo trova lì, dov’è sempre stato. Vicino a lei.

 

 

Rebecca Is Here:

Hello!

Oggi sono felice, è arrivato a casa il mio cagnolino Ben *-*

Questa scenetta è nata ieri sera davanti alla stufa mentre ascoltavo l’ultimo album di Taylor Swift “Red”.

Non c’è molto da dire, solo che Castle è tanto tanto dolce, e io lo amo

Grazie di aver letto.

Baci Becky (e Ben)

   
 
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