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Autore: fenrir93    31/10/2012    2 recensioni
Il destino divide due innocenti amanti. Ma sempre lo stesso crudele meccanismo li porterà a ritrovarsi. Lei porterà le conseguenze della loro ultima notte d'amore e lui, un innegabile risentimento nei suoi confronti che l'ha reso cinico. Che accadrà?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Niente di tutto quello che Dio o Satana potevano infliggerci, niente avrebbe potuto separarci!
Emily Brontë
 
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<< Aspettatemi!>>

Era una calda giornata d’estate, due bambini stavano correndo allegramente, non accorgendosi però di aver lasciato indietro una tenera bambina, che incedeva col suo passo incerto nel suo leggero vestito estivo, mentre i folti capelli rossi le intralciavano la visione.

Stava per aggiungere qualcos’altro quando a causa dei capelli non vide un sasso sul percorso, era prossima a rovinare a terra quando due braccia la sostennero nella caduta.

Il bambino dai capelli corvini non appena aveva visto la scena era corso, per impedire che quella goffa bambina potesse farsi male, tuttavia a causa della giovane età non riuscì a sorreggerla, riuscì tuttavia a farle da scudo con il proprio corpo contro il duro terreno.

<< Ti sei fatto male?>> chiese spaventata la bambina.

Un sorriso spense ogni sua preoccupazione, mentre un paio di occhi cerulei si scontravano con gli zaffiri della bimba.

<< Caspita, sei sempre la solita pasticciona!>> esclamò ridendo il secondo bambino dai capelli cerulei, mentre tendeva la mano per aiutare a rialzare la sorella.

La bambina rossa in viso, si rialzò da sola ignorando la mano del fratello, rivolgendogli una piccata linguaccia…

Mentre il corvino scoppiava in una allegra risata dinnanzi a quella scena…
 
 
 
10 anni dopo…

<< Aspettatemi!>> disse trafelata una ragazza di quindici anni, mentre tentava di raggiungere due ragazzi che avevano già imboccato il viale che conduceva al Liceo.

La stessa bambina di tanti anni fa ora  era sbocciata in uno splendido fiore.

Mentre correva affannata le lontane figure che avevano accompagnato la sua infanzia, i suoi lunghi capelli vermigli le ricadevano lunghi e mossi sulla schiena, nonostante la sua esile corporatura possedeva un fisico capace di irretire molti uomini, il suo ovale ora affannato per la corsa oltre a possedere due labbra sensuali e piene aveva la fortuna di avere incastonato due gemme scarlatte per occhi.

Tuttavia nonostante grazia e beltà non le mancassero, la goffaggine infantile la caratterizzava ancora…

Stava infatti per rovinare di nuovo a terra a causa dell’ennesimo sasso ramingo che si era presentato sul suo cammino.

Si preparò al peggio quando un tonico e possente petto blocco la sua caduta, mentre le braccia del ragazzo le circondarono la vita facendola alzare di due o tre palmi da terra…

Un sospiro affranto accompagnò la battuta del ragazzo…

<< Non so cosa mi stupisce di più, se la tua totale assenza di femminilità o la tua perenne capacità di avere la testa fra le nuvole… Stai bene?>>

Seira fece per controbattere, ma le parole le morirono in gola, fu incatenata da un paio di occhi dal colore dei freddi ghiacci.

Il ragazzo che ora la teneva in braccio senza il minimo sforzo era proprio… Raven!

Ora il suo corpo aveva acquisito tutti i tratti adulti, il corpo tonico e compatto capace di sorreggere tranquillamente Seira nelle sue cadute, un eterno sorriso di scherno perennemente rivolto alla ragazza, occhi cerulei che facevano involontariamente arrossire
ogni donna e scarmigliati capelli corvini che ora solleticavano la fronte della ragazza a causa della vicinanza…

Un ironico tossicchiare ruppe il momento fra i due giovani…

<< Raven,  lo sai tanto che mia sorella è un maschiaccio! Inutile tentare di cambiarla…>> disse Kay scoppiando in una risata.

Anch’esso era cresciuto, come Raven aveva sviluppato un fisico asciutto e allenato, merito di duri allenamenti sportivi, mentre spettinati capelli vermigli incorniciavano il suo volto, tuttavia al contrario della sorella possedeva due gemme cobalto che avevano fatto genuflettere ai suoi piedi diverse folle di ragazze…

Mentre Raven scioglieva l’abbraccio Seira rivolse una linguaccia ad entrambi i ragazzi.

Poi con uno scatto felino superò entrambi e disse << Muovetevi! Oppure arriveremo in ritardo!>>

I ragazzi sospirarono e aggiunsero in coro << sei tu la causa dei nostri ritardi…>>

Quando i  ragazzi entravano a scuola, volenti o nolenti, catturavano sguardi ammirati dall’intero corpo studentesco.

Le ragazze tentavano inutilmente di farsi notare da Kay e Raven, giustamente considerati i ragazzi più belli della scuola.

Tuttavia erano i ragazzi che tentavano di bearsi gli occhi della visione di Seira, totalmente inconsapevole delle occhiate focose dei suoi coetanei…

Occhiate che non sfuggivano a Raven, il quale con un’unica occhiata faceva gelare i loro ormoni impazziti.

<< Seira! Come stai?>> disse una ragazza facendosi largo fra la folla.

<< Gwen!>> Seira le corse felice incontro.

Gwen era amica dalle elementari con Seira, sembrava essere immune al fascino di Raven e Kay, anche se per quest’ultimo più volte arrossiva involontariamente senza farsi notare.

Possedeva un fisico minuto ma pur sempre slanciato, con i suoi occhi color giada e mossi capelli color del grano riusciva anch’essa ad irretire numerosi maschi, sempre respinti dalle occhiate fiammeggianti di Kay…

Tuttavia il suo carattere franco e sincero le aveva permesso di aggregarsi a quell’inossidabile triade.

La campanella segnò l’inizio delle lezioni, i quattro ragazzi ritrovandosi nella stessa classe si diressero a passo spedito alla comune meta.

 
I giorni passavano felici, senza nessun tipo di preoccupazione, ma naturalmente come noi tutti sappiamo nulla può durare per sempre, dato che quelle giornate spensierate sarebbero state sostituite presto dalle preoccupazioni, incertezze e batticuori che inevitabilmente l’adolescenza portava con se…

Tutto accadde in un bel giorno di primavera, Gwen e Seira stavano mangiando tranquillamente sul terrazzo, parlando del più e del meno, mentre Kay e Raven erano impegnati in un torneo di calcio.

<< Sai tenere un segreto?>> iniziò così un’imbarazzata Gwen.

<< Certo dimmi pure… Anche se penso di sapere di cosa si tratti… Kay giusto?>> sogghignò Seira…

L’amica sorrise involontariamente, Seira poteva essere impacciata e pasticciona, ma la sua sensibilità le permetteva di osservare o comprendere con occhio critico le persone a lei care, Gwen inclusa.

<< Mi piace, ma non credo di essere ricambiata…>>

<< Tu? Credimi, quell’imbranato di mio fratello non aspetta che una tua mossa. Dietro quell’aria strafottente nasconde un animo timido… O almeno lo spero per lui!>> sospirò Seira.

<< Dici? Allora non mi perderò d’animo, invece cosa mi dici di te? Novità con Raven?>> chiese maliziosa Gwen.

Per poco l’amica non soffocò con il panino…

<< Io e Raven? Stai scherzando, un maschiaccio come me con uno… beh… attraente come lui? Nah, mi vede come una sorella…>> disse Seira.

<< Non credo proprio, tu forse non te ne accorgi, ma quando parla con te mostra dei sorrisi sinceri, quando siete insieme si crea una tale atmosfera intima che impedisce a chiunque di avvicinarsi… Le ragazze sono molto gelose di questo fatto e i maschi
vedendoti con lui perdono ogni speranza, dato che non c’è concorrenza con Raven… eccezion fatta per Kay, ovvio…>>

Seira si alzò in piedi e sorridendo all’amica disse << credimi, Raven mi vede come un buffo anatroccolo! Ah, mi è finito il succo, devo andare a ricomprarlo…>>

La ragazza se ne andò di corsa andando a sbattere contro il fratello…

<< Kay, attento! Avete vinto la partita??>>

Il ragazzo le massaggiò dolcemente la testa << Hai dei dubbi? Comunque dato che vai a prendere da bere prendi qualcosa anche per me, sono disidratato!>>

Seira annuì con la testa e mentre fece per andarsene fece l’occhiolino a Gwen, che arrossì vistosamente.

Seira chiuse soddisfatta la porta mentre sentiva l’amica e il fratello parlottare animatamente fra di loro…

Amore? Lei non era fatta per quel genere di cose, men che meno con Raven.

Certo ogni volta che lo vedeva il cuore ballava ad una danza sfrenata, oppure se le accarezzava dolcemente la testa sentiva le guance in fiamme, tuttavia  era una storia impossibile…

Teneva troppo all’amicizia con il ragazzo, la sua presenza le era indispensabile e se per averla avrebbe dovuto rinunciare a ogni tipo di velleità amorosa l’avrebbe fatto!

Persa nei suoi pensieri si diresse al distributore di bibite, dove adocchiò poco lontano Raven intento a parlare con una spigliata ragazza mora.

Un dolore all’altezza del petto si insinuò in lei, gelosia forse? No, Seira l’avrebbe ignorato, pena la perdita di Kay!

<< Che ci fai sola, non c’è il tuo fratellone oppure il tuo bel tenebroso a proteggerti?>>

Immersa nei suoi pensieri, la ragazza non si era accorta che si era avvicinato Sky, un ragazzo che aveva posato su di lei i suoi occhi dall’inizio della scuola.

Con i suoi capelli fluenti color mogano, le sue iridi ambrate e un fisico scolpito dalla palestra, aveva collezionato diversi cuori, tuttavia per Seira rimaneva semplicemente un bel ragazzo, ma non le suscitava il minimo interesse.

Lo trovava divertente, questo doveva ammetterlo…

Alla battuta del ragazzo infatti Seira scoppiò in una fragorosa risata, mostrando un dolce sorriso ereditato dalla madre Fine.

<< Non ho bisogno di protezione, posso riuscire benissimo anche da sola nell’acquisto di due bibite…>> disse la ragazza guardandolo dritto negli occhi.

Sky prese il mento della giovane fra le dite e le sussurrò << Sei dannatamente attraente, ne sei consapevole? >>

I suoi occhi ambrati fissavano la giovane era incapace di rispondere, quando all’improvviso due forti braccia la tirarono a se, in maniera possessiva e violenta, diverso dal solito tocco gentile che usava.

<< Lasciala stare, non ti appartiene…>> sibilò Raven, mentre osservava il ragazzo con occhi inespressivi.

La ragazza sapeva bene che dietro a quell’inespressività si nascondevano un mare di emozioni  pronte a scatenarsi, tra cui la più tenuta, la rabbia…

Immediatamente si interpose fra i due ragazzi e disse << Raven!  Sky non  ha fatto niente che io non volessi! Lascialo stare, non sono più una bambina bisognosa d’attenzioni.>>

Il ragazzo lasciò immediatamente la presa, sgranò impercettibilmente gli occhi e infuriato disse << Dunque ti dichiari una donna matura… Ma non farmi ridere >> sottolineò l’ultima battuta con tono sarcastico.

Seira strinse i pugni, ma non fece i tempo a controbattere che il ragazzo le aveva già voltato le spalle, dirigendosi verso una meta sconosciuta.

La ragazza lo chiamò invano, perché Raven sembrò non reagire minimamente al richiamo dell’amica…

Disperata cercò di inseguirlo, ma Sky con un cenno di diniego della testa le disse di non seguirlo…

I giorni passavano, Raven mancò alle lezioni e la ragazza ad ogni sua mancanza sembrava le lacerassero un pezzo del suo martoriato cuore…

A casa Seira era disperata, la consapevolezza di aver ferito Raven era insostenibile.

Ma lei voleva solamente impedire che Raven si scagliasse su Sky, conosceva quello sguardo impassibile del ragazzo, sarebbero bastati pochi attimi e Sky avrebbe assaggiato una dolorosa lezione…

Un bussare alla porta…

<< Avanti…>> singhiozzò Seira.

Nella sua camera entrò Fine, visibilmente preoccupata per la figlia.

Dopo un sospiro si sedette sul letto e accarezzando dolcemente i capelli della figlia disse << cos’è successo con Raven?>>

La ragazza alzò la testa stupita.

<< Come fai a saperlo?>> disse fra le lacrime, interrotte per lo stupore.

<< Perché solo Raven è capace di tirare fuori questo tuo lato sensibile e malinconico. Fin da quando eravate bambini, ogni volta che bisticciavate tu scoppiavi in lacrime, era inevitabile!>> sospirò Fine.

<< L’ho ferito… Cosa posso fare? Io non voglio perderlo…>> disse Seira.

<< L’unica cosa è scusarsi, poi ho un dubbio… Ma questo solo tu puoi chiarirlo…>>

<< Quale?>> chiese la ragazza ormai calma.

<< Non vuoi perderlo come amico? Oppure provi un sentimento più profondo?>>

<< Io… Non voglio perderlo, se  il nostro rapporto dovesse incrinarsi non riuscirei ad andare avanti!>> urlò Seira.

<< Tesoro mio ti posso solo dare un unico consiglio… Non lasciare che le tue paure prevalgano sui sentimenti. Le tue incertezze chiariscile direttamente con Raven.>> le disse poi la madre con sguardo fermo prima di andarsene.

Seira alzandosi dal letto con rinnovata fiducia, scappando letteralmente da casa si diresse all’abitazione di Raven.

La casa vista dall’esterno sembrava disabitata, le luci spente, le tende chiuse, il silenzio che regnava sovrano…

Con mano tremante Seira suonò il campanello…

Nessuna risposta, era sul punto di andarsene quando la porta si aprì all’improvviso…

Seira si voltò rimanendo basita, Raven era appena uscito seminudo, i pettorali che nonostante il fisico giovanile erano ben marcati, i capelli umidi a causa di una probabile doccia che la ragazza aveva interrotto e occhi cerulei sbalorditi per la visita così improvvisa.

<< Posso entrare?>> chiese Seira cercando di nascondere il rossore…

<< Entra>> fu la lapidaria risposta del ragazzo.

La ragazza entrò timorosa, tanto da dimenticare di chiedere dove fossero i genitori di Raven, ovvero Grace e Ryan.

Con un cenno la fece accomodare sul divano, mentre come d’abitudine le preparò un tè caldo…

Seira si torturava nervosamente le mani, non sapeva come iniziare.

<< Allora? Che ci fai qui?>> le chiese in maniera perentoria.

<< Volevo scusarmi per come mi sono comportata, il mio comportamento è stato troppo brusco… Però l’ho fatto solo perché sapevo che avresti ceduto all’ira!>> disse Seira.

<< Quindi per proteggere Sky? Hai preferito ferire me piuttosto che lui?>> la sua voce era piatta mentre versava quel caldo liquido ambrato nella tazza.

<< No! La verità…>> sussurrò la ragazza.

La verità?

La verità è che l’unico pensiero che era balenato nella mente di sira è che Raven potesse ferirsi nello scontro con Sky, non aveva pensato neanche per un momento al suo “spasimante”.

L’atterriva la totale freddezza che aveva rivolto nei confronti di Sky, l’unico timore era quello che Raven potesse finire nei guai, solo quello l’atterriva.

Non si accorse mentre finalmente faceva luce sul suo cuore che il ragazzo si era posizionato dinanzi alle sue ginocchia…

<< Seira… >> sospirò affranto.

<< Dimmi>> disse la ragazza mentre lentamente accarezzava la scarmigliata chioma del ragazzo.

Non sapeva che cosa l’aspettava…

<< Io devo trasferirmi, la meta è New York. Dobbiamo farlo a causa del lavoro di mio padre, mi dispiace… >>

Silenzio…

Lentamente ricollegò ogni pezzo, la casa semi abbandonata, la mancanza dei genitori e quelle scatole di cui Seira all’inizio non aveva fatto minimamente caso…

<< Non piangere, non rendere tutto più difficile…>> disse il ragazzo.

Piangere? La ragazza si tastò il viso, sentì delle piccole stille a contatto con le dita, non se n’era nemmeno accorta…

Sembrava improvvisamente che il suo cuore avesse smesso di battere…

<< Non puoi farlo… Io ti…>> ora era disperata, scivolò sul corpo del ragazzo singhiozzando.

<< Non riesci neanche a dirlo? Sei proprio una bambina…>> le disse rubandole un bacio a fior di labbra.

La ragazzo saggiò le proprie labbra con le dita… Raven l’aveva baciata?

<< Perché non prendi sul serio i miei sentimenti? Non sono una sciocca, tu lo sai bene! >> urlò adirata Seira.

<< Sentimenti? Quali? Io riesco facilmente a dirti che ti amo, ma tu non puoi fare lo stesso… Solo il tempo farà germogliare questa… chiamiamola consapevolezza in amore. Se lo è naturalmente…>> disse dolcemente il ragazzo mentre asciugava con le
dita le lacrime che scorrevano dal viso della ragazza.

<< Per quanto starai via?>> sussurrò…

<< Forse qualche mese, oppure anni… non mi è concesso saperlo…>>

<< Perché non me l’hai detto? Volevi fuggire via? Valgo così poco per te?>> urlò Seira mentre inondava di deboli pugni in petto di Raven.

Il ragazzo si alzò, si diresse in camera nel più totale silenzio e dopo pochi attimi fece ritorno con una piccola scatola…

<< Ti sbagli, proprio perché sei la persona a cui tengo di più che volevo risparmiarti un tale dolore…>>

La ragazza aprì la scatola ritrovando fra le sue mani un ciondolo a forma sferica d’oro, se scosso all’interno si poteva udire un delicato suono…

<< Un richiamo degli angeli? Come facevi a sapere che lo desideravo?>> chiese Seira.

Mentre il ragazzo allacciò la catenina al collo le sussurrò<< tutto quello che ti riguarda non è mai un mistero per me…>>

Mentre altre lacrime scendevano sul volto della giovane, Raven unì nuovamente le sue labbra con quelle della giovane, incapace di resistere…

Questa volta il bacio non fu timido e casto come il precedente…

Mentre le lingue si incontravano bramose, Seira poteva sentire e provare sensazioni mai provate prima, così intense che si strinse ancora di più al corpo del ragazzo…

Ansimante Seira sussurrò << Fammi tua…>>

Lentamente scivolarono sul divano, continuando a baciarsi e toccare con mani bramose ogni lembo di pelle.

Mentre fuori la pioggia scrosciante non accennava a diminuire, i due giovani univano i loro corpi, consci che il giorno dopo avrebbero dovuto inevitabilmente separarsi.

Mentre il ragazzo dischiuse le gambe della ragazza, Seira disse << Promettimi che non riuscirai mai a dimenticarti di me!>> le disse fissandolo negli occhi.

<< Mai!>> disse il ragazzo mentre simultaneamente entrava nella femminilità della ragazza, strappandole acuti gemiti…

Quella frenetica danza dei sensi che i due giovani stavano compiendo, si concluse con l’appagamento di entrambi, che caddero sfiniti sul divano…

Seira chiuse gli occhi, mentre Raven le diede un ultimo bacio sulla fronte, accoccolandosi al suo fianco, cingendola fra le braccia…

 
Seira si addormentò, lasciandosi cullare da un sonno senza sogni, al suo risveglio trovò la casa buia e fredda, mentre invano chiamava il nome del ragazzo…

<< Raven>> disse con un singhiozzo, a cui seguirono una scia di lacrime amare…

Se n’era andato senza neanche un ultimo saluto…

<< Addio…>> sussurrò Seira…
 
Continua…


Allora? Che ne pensate? Vi prego siate super critiche! Ci tengo particolarmente a questo extra e vorrei sapere se sono riuscita a descrivere le emozioni dei personaggi!! Fatemi sapere… Ciaooo!!!
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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