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Autore: sakuraelisa    31/10/2012    2 recensioni
Il primo halloween della famiglia Hummel Anderson con la piccola Melanie.
un piccolo spinoff della mia storia All my love is for us, ma potete leggerlo anche senza aver letto la long :)
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The first Halloween to our family

 
Melanie era sempre stata una bambina molto vivace, allegra e solare ma il suo umore cambiava quando arrivava il trentuno di ottobre.
Era perché la piccola odiava la festa di halloween, aveva i capelli rossi, le lentiggini e la pelle bianchissima e ogni volta veniva presa in giro per questo, in quella festa semplicemente tutto diventata troppo opprimente per lei e preferiva sempre stare dentro casa insieme al suo papà.
Ma quell’anno era diverso, aveva otto anni ed era più grande ma cosa più importante adesso il suo papà non era più solo, pochi mesi prima infatti si era sposato e il suo compagno Kurt amava la festa di halloween.
Lei voleva solo che tutti fossero felici e per compiacere il suo papà si era decisa a farsi piacere quella stupida ricorrenza.
In quel momento mentre stava ripensando a questa sua decisione se ne stava nella sua  cameretta coricata nel suo letto con un cuscino stretto al petto.
La sua stanza era stata addobbata con festoni arancioni e qualche zucca per rendere tutto più in tema.
Lei stava odiando tutto questo, lei non lo voleva, la sua intenzione era di stare con suo padre seduta sul divano a guardarsi un vecchio film intenti a mangiare i dolcetti che lui usava prepararle ogni anno in quel giorno.
E che ora c’era Kurt, il suo papà amava molto il suo nuovo marito e lei voleva bene al suo nuovo papà, ci era molto affezionata, lui si comportava sempre bene con lei e la trattava sempre con dolcezza, l’unico problema stava nel fatto che lui amava questa festa e lei no.
Non si accorse nemmeno che qualcuno aveva bussato e che la porta si era aperta rivelando proprio la figura dell’oggetto dei suoi pensieri.

“Melanie, posso entrare?” gli domandò Kurt stando ancora sul ciglio della porta

Lei si voltò sorpresa nel vederlo e gli sorrise

“Ciao … si entra”

“Cosa fai tutta sola?” gli disse andando a sedersi sul letto vicino a lei

“Stavo pensando”

“Non sei contenta? È Halloween”

Melanie mise un piccolo broncio, e si voltò dall’altra parte dando le spalle a Kurt che non capiva perché la bambina fosse così triste.

“Melanie? guardami”

Kurt vide che lei non lo stava ascoltando, si avvicinò di più e con la mano le toccò una spalla cercando di farla voltare.

“Vattene via”

“Come?”

“Ti ho detto di andare via, subito”

“Tesoro dimmi che cosa c’è?” le chiese iniziando a preoccuparsi

“Vai via per favore” gli disse lei iniziando a piagnucolare

Kurt decise di non insistere, si alzò e lasciò la camera della figlia. Arrivò in cucina e vide suo marito piegato sulla tavola, che stava impastando la pasta per i nuovi dolcetti.
Raggiunse il tavolo, spostò una delle sedie e si sedette attirando così l’attenzione di Blaine, che notò immediatamente il suo triste umore.

“Tutto bene amore?” gli domandò

“Mi ha mandato via” gli rispose incrociando le braccia intorno al petto e imbronciando il viso

“Chi?”

“Nostra figlia”

“Chi?”

“Melanie, Blaine quante figlie abbiamo? Ci manchi solo tu”

“Cosa è successo?” lui gli domando continuando ad impastare
“Sono andato a parlarle ma lei era di cattivo umore e senza dirmi il motivo mi ha mandato via e non so perché” gli rispose guardandolo negli occhi

Blaine non disse nulla e si limitò a sorridere, lui conosceva bene il motivo per cui sua figlia stava male, lui sapeva che lei odiava questa festa, a lui piaceva molto ma Melanie per via del suo aspetto aveva sempre trovato brutta questa festività.
Quando la bimba era piccola, lui la pregava ogni anno per andare a fare dolcetto o scherzetto ma lei si era sempre rifiutata senza dare un valido motivo, con il passare degli anni, poi era stata capace di dire al suo papà perché odiava tanto quel giorno.
Lui all’inizio aveva trovato strano tutta quell’antipatia per una semplice festa, ma poi si era arreso perché contava prima di tutto la felicità di sua figlia.

“Perché stai sorridendo?”

“Non è nulla” gli rispose Blaine senza far trasparire nessuna emozione

“Blaine su dimmi perché sorridi” gli domandò Kurt iniziando a spazientirsi

“amore fammi finire di impastare”

Kurt si alzò dalla sedia e lo raggiunse, si mise dietro di lui e lo abbracciò posandogli le braccia intorno alla vita. Avvicinò il suo viso al suo collo e lo baciò dolcemente in quel punto che lo faceva tanto impazzire.

“K-kurt”

“Si..?”

“P-puoi smetterla?”

“Vuoi che smetta?” gli domandò continuando a baciargli il collo

Blaine smise d’impastare, non riusciva proprio a continuare con Kurt che lo baciava in quel modo lascivo.
Portò le sue mani su quelle del marito posate sulla sua vita e lo strinse maggiormente a se, sentendo il calore dei loro corpi farsi sempre più presente.

“Allora me lo dici perché Melanie è così triste?” gli sussurrò all’orecchio

“È una lunga storia”

“Blaine siamo sposati, tra di noi non ci dovrebbero essere segreti, lei è … anche mia figlia, ho il diritto di sapere ”

Blaine sospirò, si staccò da suo marito e si sedette ad una delle sedie poste intorno al tavolo facendogli un cenno con la mano per farlo sedere sulle sue ginocchia.

“Vieni qua” gli disse

Kurt lo raggiunse sedendosi su di lui e portandogli le braccia intorno al collo, Blaine rispose al quel gesto tanto affettuoso stringendolo di più a se.

“Allora me lo dici?” gli domandò lasciandogli un breve bacio sulla guancia

“Non ci arrivi?”

“Su dimmelo”

“Melanie odia Halloween”

“Davvero? Perché io non lo sapevo?”

“Lei ti vuole bene e non voleva deluderti sapendo che tu, al contrario di lei, ami molto questa festa”

“Doveva dirmelo, lei è più importante di una stupida festività”

“Sei un bravo papà,  lo sai?” gli disse Blaine facendo scontrare i loro nasi

In quel momento i loro volti erano talmente vicini che i loro respiri erano quasi in sincronia.

“Cosa posso fare?” gli chiese Kurt respirandogli sulle labbra  

“Puoi parlare con lei, sono sicuro che ti dirà lei stessa il perché non gli piace questo giorno e magari la convinci anche a venire a fare
dolcetto o scherzetto con noi” rispose sorridendogli

“Sei il migliore, lo sai?”

“E tu sei il marito più bello che potessi desiderare”

“Ti amo così tanto Blaine” gli disse Kurt circondandogli il viso con le sue mani e Blaine sentì subito il tocco delicato e soffice delle sue dita sul viso

“E io ti amo di più, amore”

Kurt non resistette e lo baciò intensamente, le sue labbra che si posavano sulle sue, quel bacio che era iniziato delicatamente e alla fine si era trasformato in qualcosa di più passionale, le sue mani che stringevano le guance di suo marito per paura di vederlo sbriciolare davanti ai suoi occhi, le loro bocche che con il passare dei secondi si erano aperte e le loro lingue si erano incontrate quasi subito, come se non si conoscessero, quando Kurt sentì il primo gemito provenire dalla sua gola si accorse che non potevano continuare, almeno non in cucina, se era per lui avrebbero continuato in eterno ma c’era qualcosa di più importante da fare in quel momento e ,a malincuore , si staccò da Blaine che continuava a stringerlo e ad ansimare sotto di lui.
Senza lasciare andare le sue guance lo baciò un ultima volta sulla fronte, sul naso e sulle labbra ringraziandolo con un sorriso che sapeva di tante cose, ma che voleva dire solo: ti amo da morire Blaine.
Scese dalle sue ginocchia facendogli presente che sarebbe tornato presto, Blaine lo lasciò andare e dopo aver respirato a fondo, si alzò e riprese quello che stava facendo prima: impastare.
Kurt raggiunse la cameretta della figlia e prima di bussare fece un bel respiro facendosi coraggio, era la sua bambina dopotutto e doveva fare il possibile per renderla felice.
Bussò delicatamente chiedendo il permesso di entrare e, non sentendo nessuna risposta , decise di spingere delicatamente la porta e chiudersela alle spalle
Vide che Melanie era ancora sdraiata nel suo letto e che stava dormendo, quella visione gli faceva tanta tenerezza, quel piccolo corpicino che stava crescendo ogni giorno di più, che stava cambiando, che stava diventando grande davanti ai suoi occhi e che lui conosceva ancora così poco, era entrato a far parte della sua vita da appena un anno e aveva ancora tante cose da imparare.
Si avvicinò al letto e si coricò al suo fianco, l’abbracciò da dietro posando le sue braccia sulla sua pancia lasciata scoperta dal pigiama blu che le aveva preso la settimana prima e la strinse a se.
Respirò sul suo collo cercando di non svegliarla, adorava stringerla quasi quanto amava stringere suo marito, amava moltissimo quella bambina, le aveva voluto bene sin da subito, quella piccola creatura che lo aveva accettato senza riserve nella sua vita, che lo aveva fatto diventare il suo papà, che quando aveva visto il certificato d’adozione era quasi impazzita dalla gioia e lo aveva abbracciato stretto dicendogli le stesse parole che Blaine gli ripeteva sempre: non potevo desiderare di meglio che l’avere te Kurt.
Era talmente preso nei suoi ricordi che non si accorse che Melanie si era svegliata e che aveva intrecciato le loro dita.

“Amore ti sei svegliata?”

“Si” sibilò lei a bassissima voce

“Stai meglio?” le chiese

“Si papà”

Kurt notò che era ancora triste, il tono della sua voce era spento e lui non poteva sopportarlo.

“Me lo dici perché sei così giù? Su, dillo al tuo papà”

Melanie ci pensò e decise che forse era il caso di dirgli perché quel giorno la rendeva tanto triste. Si girò in modo che potesse guardare
negli occhi il suo papà , è la prima cosa che fece fu quella di abbracciarlo e di baciarlo sulla guancia. Poggiò la fronte sulla sua e iniziò a parlare.

“Odio il mio aspetto”

“Ma se sei bellissima tesoro”

“Papà guardami, ho i capelli rossi, le lentiggini e la pelle bianca, in questo stupido giorno ogni volta che vado a scuola, tutti i miei
compagni mi guardano e mi chiedono: da cosa sei mascherata? E mi prendono in giro”

“Amore mio” sospirò baciandola sui capelli

“Sono un mostro” disse lei iniziando a piangere

Kurt le sorrise, lui sapeva benissimo come lei si sentiva, anche lui aveva provato la stessa cosa, ma adesso che sapeva come uscirne era in grado di aiutare la sua bambina.
Portò una mano sul suo viso, quindi, le accarezzò una guancia e le sollevò il mento con le dita.

“Melanie, perché non mi osservi meglio?”

“Che vuoi dire?”

“Anche io venivo preso in giro quando andavo a scuola, forse non per questo motivo, ma venivo sempre insultato per altre cose”

“Perché ti piacevano i maschietti?”

“Anche per quello, ma soprattutto, perché tutti mi consideravano strano”

“Ma tu non lo sei papà”

“Io lo so, tu lo sai e anche il tuo papà lo sa, il punto è che … io e te ci assomigliamo anche se non siamo davvero parenti di sangue”

“Davvero?”

Kurt annuì e continuò

“Di che colore ho gli occhi?”

“Blu” disse la bambina

“Ho le lentiggini sul viso?”

“Si” rispose ancora Melanie iniziando a capire

“E la mia pelle come ti sembra?”

“È bianca come la mia”

“Hai capito adesso?”

La bimba annuì e lo abbracciò forte sorridendo sul suo petto, finalmente aveva capito le parole del suo papà, aveva davvero compreso quello che voleva dirle.
Blaine glielo ripeteva sempre, “il tuo papà è speciale e io lo amo per questo, lui mi ama e mi capisce”, adesso era in grado di comprendere.
Sollevò il suo viso arrossato dalle lacrime ma felice di gioia e lo guardò negli occhi.

“Possiamo ancora festeggiare papà?” gli domandò

“Certo amore”

“Ma non ho un vestito come faccio?”

“Io ho un’idea” le disse Kurt picchiettandole il nasino con un dito per farla sorridere

Sciolse il loro abbraccio e si alzò dal suo letto diretto all’armadio della bambina.
Cercò uno degli abiti che Blaine aveva acquistato per lei all’ultima svendita, lui si era ribellato, sua figlia non avrebbe mai indossato un abito del genere, ma lui aveva insistito e si sa, quando lo baciava in quel modo sulle labbra, Kurt non riusciva mai a dirgli di no.
Finalmente lo trovò, era un abito lungo con degli strass viola sui lati, una piccola scollatura in pizzo ricoperta di perline argentate, e di un colore orribile: rosa shocking.
Kurt si domandava come lui poteva pensare che Melanie indossasse quel vestito per andare a scuola, al massimo poteva usarlo come abito di carnevale, o ,appunto, per la festa di Halloween.
Prese il vestito dall’armadio e lo fece vedere alla bambina.

“Ecco puoi vestirti con questo, sembrerai una pop star ”

“Papà, ma è bruttissimo”

“Si tesoro il vestito lo è, ma tu no, e sarai meravigliosa,  vedrai …”

Si avvicinò a lei e la fece alzare dal lettino tirandola per le braccia, la bambina si alzò dal letto e si mise in piedi proprio davanti a lui, la prese per mano e la portò davanti allo specchio mettendole il vestito di fronte in modo da farle avere un’immagine chiara di quel vestito.

“Sarai meravigliosa Melanie e riceverai un sacco di dolcetti” le disse abbassandosi un po’ e baciandole la guancia.

“Non sarò ridicola?”

“No sarai solo la più bella,  proprio per come sei”

“Non ti rendi conto? Tu sei bellissima, hai i capelli rossi, gli occhi blu e la pelle bianca, sono delle caratteristiche molto rare non lo
sapevi?” continuò

“Ho sempre pensato di no, ma forse hai ragione anche papà me lo ripete spesso”

“Lui ti ama come me, e noi te lo diciamo solo per il tuo bene”

La bambina si voltò e per la prima volta in quel giorno, gli mostrò un vero sorriso.

“Va bene papà, immagino che dovresti truccarmi però, giusto? ” gli domandò lei

Kurt la guardò meglio e le sorrise, si avvicinò ad uno dei suoi cassetti alla scrivania e prese una piccola trousse che Tina le aveva regalato lo scorso compleanno.

“Puoi sederti sul letto? così posso truccarti”

“Certo papà”

La bimba si sedette sul letto e attese che il suo papà la raggiungesse subito inginocchiandosi davanti a lei, poi aprì la trousse e la truccò. 
Quando ebbe finito l’unico pensiero che aveva in mente era che la sua bambina era perfetta, lei si alzò andando verso lo specchio guardandosi un po’ meglio, aveva l’ombretto rosa chiaro sulle palpebre, il fard sulle guance colorate di fuxia e un lucidalabbra di colore rosso, si sentiva bella, si voltò verso Kurt e lo guardò soddisfatta.

“Va bene, adesso puoi andare da papà così mi vesto e possiamo andare”

“Ok tesoro io e papà ti aspettiamo in cucina”

La baciò un’ultima volta sulla testa e poi la lasciò sola uscendo dalla sua stanza.
Quando arrivò in cucina, rimase sulla porta osservando suo marito che stava sistemando nel cestino i nuovi biscotti preparati per l’occasione.
Blaine si accorse della sua presenza e gli sorrise, finì di sistemare i suoi dolcetti e chiuse il cestino con un nastro arancione, si levò il grembiule,poggiandolo sulla sedia e lo raggiunse sulla porta.

“Allora è tutto sistemato?” gli disse poggiando le mani sui suoi fianchi

“Si, si sta vestendo così possiamo uscire, tu hai finito?è tutto pronto? ”

Blaine annuì avvicinando i loro visi in modo che le loro labbra fossero più vicine.
Kurt si poggiò meglio allo stipite della porta e portò le braccia intorno al suo collo stringendolo a se e facendo finalmente incontrare le loro bocche.
Si baciarono per l’ennesima volta quel giorno, per loro era quasi come respirare, era un modo tutto loro per essere sempre in contatto, si sarebbero baciati ancora più a lungo se non fosse che una bambina dal volto felice, finalmente, stava ridendo alle loro spalle.

“Papà oddio non pensavo fossi così basso, papà Kurt è tanto più alto di te”

I due uomini si staccarono e risero della sua allegria, finalmente la loro bambina era tornata quella di sempre, contenta e allegra.
La osservarono meglio e notarono entrambi che era bellissima, Kurt si accorse che quel vestito dal colore orribile le stava benissimo, Blaine che gli stringeva il fianco era soddisfatto nel vedere che tutto era sistemato e che adesso potevano davvero festeggiare il loro primo Halloween come famiglia.

“Allora usciamo?” chiese Melanie impaziente

Kurt e suo marito si guardarono e si baciarono un ultima volta. Lui raggiunse la bambina e la prese per mano.
Andarono verso l’ingresso e lui si mise il suo cappotto per poi prendere il cappottino di Melanie dall’appendi abiti e infilarglielo stando bene attento a non rovinare il vestito e il trucco al viso.
Blaine prese il cestino dal tavolo e li raggiunse andando a prendere anche il suo cappotto che Kurt gli stava porgendo.
Uscirono subito dopo tutti e tre insieme, quell’anno era stato il loro primo Halloween come una vera famiglia e mentre stavano passeggiando per le vie della città, Kurt aveva intrecciato le dita con quelle di Blaine che, in quel momento, lo stava guardando come se non ci fosse nulla di più bello e in quell’attimo, lui pensò che poteva davvero definirsi l’uomo più felice del mondo, aveva un marito che lo amava e una bambina che lo amava allo stesso identico modo.

“A cosa pensi?” domandò suo marito

“Che non avrei potuto desiderare di meglio che avere te nella mia vita, Kurt” gli rispose sorridendo

Lui non poté fare altro che baciarlo, perché solo baciandolo poteva fargli sentire che anche lui pensava le stesse identiche cose, che lo amava di un amore uguale al suo, che solo con lui e con Melanie poteva davvero essere felice, e passare per la prima volta nella sua vita, un felice Halloween.
 
 
Note:

Volevo augurare con questa piccola one shot un felice halloween a tutti, per gente come me che rimane in casa come ogni anno è una serata normale ma per molte altre persone è un divertimento, per cui spero che vi divertiate in questo giorno.
Volevo ringraziare anche la cara Noemi che mi ha betato la storia, buona lettura :)
  
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