Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: vernal winter    31/10/2012    3 recensioni
Avrebbe dato qualsiasi cosa per far star meglio suo figlio, per non vedere più quegli occhioni lucidi e quel visino rigato dalle lacrime. Ma in fondo, lui ne sapeva molto di pianti. Quante volte si era ritrovato a piangere senza un reale motivo, se non quello della propria esistenza, andando anche contro al proprio orgoglio maschile? Tante. E fu proprio quel pianto a portarlo a ricordare la fantastica esperienza di diventare padre.
6° classificata al concorso Remember me di pollama
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Nickname: Vernal Winter
Titolo: Cold like snow.
Pacchetto: 6
Genere: Romantico, Introspettivo, Triste.
Avvertimenti: Nessuno.
Rating: Arancione.
Introduzione: Avrebbe dato qualsiasi cosa per far star meglio suo figlio, per non vedere più quegli occhioni lucidi e quel visino rigato dalle lacrime. Ma in fondo, lui ne sapeva molto di pianti. Quante volte si era ritrovato a piangere senza un reale motivo, se non quello della propria esistenza, andando anche contro al proprio orgoglio maschile? Tante. E fu proprio quel pianto a portarlo a ricordare la fantastica esperienza di diventare padre.
Note dell'autore: utilizzate I-II-V-VII-X strofe della canzone Snow dei Red Hot Chili Peppers.
 
 
 
 
Cold like snow.
 







 
 
La guerra era in corso. Si sentiva la morte sulla pelle, ormai come una compagna da cui non ci si poteva separare. Eppure nella vecchia casa dei Black, una giovane vita si prendeva beffa della morte, come a ricordarle che niente le avrebbe permesso di essere ostacolata. Il piccolo bambino dai capelli blu, urlava nella culla mentre calde lacrime gli rigavano le guance paffute. Passarono pochi secondi e un uomo dall'aria stanca e i capelli che accennavano a diventare grigi si materializzò nella piccola stanza, prendendo subito fra le braccia il bambino sussurrandogli una ninna nanna. Remus guardava ammaliato quella piccola creatura fra le sue braccia, il frutto di un amore che tutto aveva tranne che di normale. Il bambino continuava ad urlare, mentre il pianto si faceva sempre più forte squotendo nel profondo l'uomo. Avrebbe dato qualsiasi cosa per far star meglio suo figlio, per non vedere più quegli occhioni lucidi e quel visino rigato dalle lacrime. Ma in fondo, lui ne sapeva molto di pianti. Quante volte si era ritrovato a piangere senza un reale motivo, se non quello della propria esistenza, andando anche contro al proprio orgoglio maschile? Tante. E fu proprio quel pianto a portarlo a ricordare la fantastica esperienza di diventare padre.


 
Come to decide that the things that I tried
Were in my life just to get high on


 
Era sempre stato particolarmente riflessivo, Remus. Attento a non far trapelare niente di ciò che era, troppo rischioso per potersi permettere un simile sbaglio. Almeno, fino a quando non conobbe i suoi amici, era straordinario come la loro influenza su di lui l'avesse portato ad accettarsi. Era addirittura arrivato a pensare che avrebbe potuto fare tante cose nella propria vita. Cose che altri non si sarebbero nemmeno immaginati. Aveva sognato con l'aiuto dei suoi amici, ma erano morti uno a uno e lui si era ritrovato solo a non saper più dove guardare.


 
When I sit alone come get a little known
But I need more than myself this time


 
Era sempre stato aperto ai bisogni di tutti, mettendoli prima che dei propri talvolta. Non si era mai preoccupato di dover sacrificare se stesso per vedere il sorriso di qualcuno a cui teneva, era normale per lui. Stavolta, però, era diverso. Stavolta aveva davvero bisogno di guardarsi per se stesso, nonostante in gioco ci fosse qualcun'altro. Quel qualcun'altro che adesso stava davanti a lui, l'abito da sposa ancora in dosso e le mani che lentamente risalivano il proprio corpo per poi fermarsi all'altezza della cerniera del vestito. Un rumore lieve , ma talmente incisivo che per un attimo il suo cuore perse un colpo. Il rumore della zip che si abbassa. Non si sarebbe mai abituato a lei.


 
When will I know that I really can't go
To the well once more time to decide on


 
Quante volte si era guardato allo specchio ritrovandosi davanti a una persona che non si rispecchiava nel mostro che diventava ad ogni luna piena? Quante volte aveva pianto fino allo sfinimento, nel tentativo di cancellare con le lacrime ciò che era? Troppe. Poi era arrivata lei e tutto era cambiato. Con gli occhi colmi di un amore che mai sarebbero riusciti a celare, seguì famelico le linee sinuose del suo corpo adesso celato solo dalla leggera sottoveste e dalla biancheria. Ne seguì le forme del suo corpo, quel corpo che adesso gli apparteneva. Da quel giorno gli apparteneva! Ne era la prova l'anello che portava all'anulare. Allentandosi la cravatta e lasciando che scivolasse a terra si avvicinò lentamente alla moglie, cingendole i fianchi ben delineati con le braccia, per poi stringerla e assaporare quel profumo inconfondibile.


 
Come to believe that I better not leave
Before I get my chance to ride


 
Aveva provato ad allontanarla. Dio solo sa quanto ci aveva provato, ma Tonks era sempre stata per lui la tentazione a cui non avrebbe mai saputo resistere. Sapeva perfettamente che con quell'unione molti non l'avrebbero vista di buon'occhio, ma lei sembrava non preoccuparsene. Così come le sue mani che lentamente risalivano il suo busto, sganciando nel tragitto i bottoni della camicia bianca da cerimonia e scoprendo preziosi lembi di pelle che si affrettò a baciare dolcemente facendogli sfuggire un sospiro. Come avrebbe potuto resisterle? Come avrebbe anche solo potuto immaginare di rinchiudere i propri sentimenti in una scatola. Erano troppo potenti per essere tenuti prigionieri. Erano così potenti che senza sapere come si ritrovò a spogliarla lentamente a sua volta. La sottoveste. Il reggiseno. Gli slip. Gli autoreggenti. Fino a che non fu davanti a lui completamente nuda nella sua bellezza. E Remus poteva solo ringraziare Dio per aver ricevuto un dono così grande.


 
Deep beneath the cover of another perfect wonder
Where it's so white as snow


 
Un bisogno improvviso lo colpì forte all'anima. Il bisogno di averla. Il bisogno di rimarcare per l'ennesima volta la propria proprietà su quel corpo e su quell'anima che aveva legato per sempre alla sua. Mentre i pensieri si facevano sempre meno razionali e più istintivi la adagiò sul letto, privandosi a propria volta degli indumenti e aspettando che lei fosse pronta per quella piacevole invasione. Non se lo fece ripetere due volte. Come aveva costatato più volte affondare in lei portava delle sensazioni appaganti come nient'altro. Non c'era bisogno di parole, non c'era bisogno di promesse. Sapevano benissimo entrambi che quello che li legava non si sarebbe mai spezzato e questo bastavaper lasciarsi completamente andare ad un piacere tanto forte da spezzare il confine tra realtà e immaginazione. E quando anche l'orgasmo arrivò contemporaneamente, fu come se fosse per la prima volta, colpendoli con una violenza tale da far diventare il mondo intorno a loro bianco come la neve.
 
 
Sorrise l'uomo, sentendo la pelle tirarsi in prossimità delle rughe attorno agli occhi, quando il bambino, finalmente esausto gli si addormentò fra le braccia. Le guance ancora rigate da quel dolore infantile, i pungi chiusi vicino alla bocca, i capelli che lentamente cambiavano colore per arrivare a un caldo miele. Si rassicurò Remus, nel constatare quanto fortunatamente il figlio assomigliasse alla moglie e, facendo attenzione a non svegliarlo, lo adagiò nuovamente nella culla tremando appena nel sentire la lieve stretta del piccolo sul suo dito scivolare fino a lasciarlo.
E avrebbe tremato ancora di più se avrebbe saputo che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe tenuto in braccio suo figlio.
 
 






 
 
 
 
Grammatica: 9.5/10 
Non ho trovato nessun errore grave, solo qualche ripetizione che stona un po’. 
Stile: 4/5 
Purtroppo lo stile è stato un po’ appesantito da quelle ripetizioni di cui ho parlato prima: “quel corpo che adesso gli apparteneva. Da quel giorno gli apparteneva” e anche “ripetere due volte. Come aveva costatato più volte”. 
Queste ripetizioni fanno un po’ confondere durante la lettura, peccato! 
titolo: 5/ 5 
Il titolo mi piace. Anche perché richiama la canzone del pacchetto ^__^ 
utilizzo elementi pacchetto: 5/5 
Hai utilizzato bene tutto il pacchetto, il prompt l’hai utilizzato più volte dandogli importanza e quindi creando la giusta atmosfera. 
Brava! 
Gradimento personale: 9/10 
Remus è un personaggio che mi piace molto e credo tu l’abbia caratterizzato bene. Mi è piaciuto quando hai descritto la loro prima notte e anche quando tiene tra le braccia il suo bimbo. 
Purtroppo non me la sono sentita di dare il punto pieno per via delle ripetizioni, ma credo sia comunque una bella storia :D 
Totale: 32.5/35 

6° classificata al concorso Remember me di pollama


SEGUIMI ANCHE SU FB, FAI CLICK QUI.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: vernal winter