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Autore: shinee97    01/11/2012    2 recensioni
Tratto dal primo capitolo:"La vita è strana. Può toglierci qualcosa d’importante,ci fa sentire soli,abbandonati,infelici,confusi,ma poi ci dona quell'attimo di felicità…e così fino alla fine. Pensiamo che tutto faccia schifo,che tutto sia noioso,grigio,monotono,spento eppure…eppure la vita è lì,a cucire per noi un destino imprevedibile,un po’ colorato e un po’ grigio."
***
"In amore non importa se ci sono differenze sociali o religiose, non importa se una persona è di colore o ha la pelle chiara. Ecco perchè si dice accecato dall'amore , non si vede differenza,è tutto così limpido , naturale."
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve! ^^ Allora,ci tengo a ringraziarvi per aver "aperto" la storia,quindi: Grazie! :3 Poi voglio dire due cosette *coffcoff* alloooora...Siamo due amiche che hanno deciso di scrivere una storia,io sono F e l'altra "collega" è M,io scriverò la storia dal punto di vista di Sophy mentre M di Mary :D E' la nostra seconda ff,la prima è stata cancellata perchè non ci piaceva per niente quindi speriamo che questa sia di vostro gradimento ^3^ Ovviamente se qualcosa non vi piace,avete dei dubbi o dei consigli,noi siamo pronte ad ascoltarvi e ad essere criticate in caso la storia faccia schifo ^^" *si nasconde* Adesso sto zitta e...che dire? Buona lettura e fateci sapere se vi piace :) ____KissKiss *manda bacetti*
F.







Pov.Sophy


La vita è strana. Può toglierci qualcosa d’importante,ci fa sentire soli,abbandonati,infelici,confusi,ma poi ci dona quell’attimo di felicità…e così fino alla fine. Pensiamo che tutto faccia schifo,che tutto sia noioso,grigio,monotono,spento eppure…eppure la vita è lì,a cucire per noi
un destino imprevedibile,un po’ colorato e un po’ grigio.

Wow Sophy,che pensieri profondi…non credi sia ora di smettere di guardare le mosche ed iniziare a studiare Platone?

Mh…non credo sia molto normale parlare da sola,no? Ma infondo non sono una persona che si può definire “normale”quindi cara Soph, (si,la mia coscienza si chiama Soph…l’avevo detto io di non essere molto normale) che ne dici di stare zitta per un po’? Sai che amo perdermi tra i pensieri,sono una filosofica io.

Ma sei seria?

Andiamo avanti…stavo facendo tutti quei concetti contorti sulla vita,che poi contorti non sono.Prendiamo me per esempio.Mi chiamo Sophia ma per gli amici Sophy,ho 18 anni e ne farò 19 il 24 dicembre e ho perso i miei genitori quattro anni fa.E’ stato un duro colpo,non è facile trovarsi sola ad affrontare tutto,per fortuna sola non ero in fin dei conti.Mia zia Claire,il suo nuovo marito e la mia cara cuginetta mi hanno accolto e aiutato fin da subito.Ora,facciamo un salto indietro per capire meglio in quale strana famiglia vivo.Mia madre e mia zia, figlie di nonna Elisabeth(londinese) e di nonno Francesco (milanese doc),sono nate e cresciute fino a sei anni a Londra,poi si sono trasferite in Italia,a Milano.Mamma e zia Claire hanno incontrato papà e zio durante l’università,la mamma era cotta e dopo due anni si è sposata mentre la zia ha aspettato solo sei mesi.Poco dopo sono nata io e  un anno dopo la mia cara cuginetta Mary .Siamo molto unite,è come una sorella per me e non posso dirle di no per qualcosa,sa essere testarda,petulante,capricciosa,infantile ma anche tanto dolce e tenera.Non mi voglio perdere in parole e-

L’hai già fatto,stupida scansafatiche noiosa.

Lasciamo perdere.
 
Quindi adesso che vi ho presentato l’albero genealogico possiamo andare avanti.Due anni fa mia zia si è risposata con Jin Lee,imprenditore  di successo nato a Seoul in Corea del Sud.E’ un uomo molto dolce e sincero,per lui Mary è a tutti gli effetti sua figlia e le vuole un bene nell’anima,farebbe di tutto per lei e sua madre ed è anche uno zio stupendo e sa sempre come farmi sorridere.

“Drin!Drin!Drin!”

Mh…suonano alla porta.Soph,secondo te dovrei  alzarmi dal mio comodo divanetto,togliermi la copertina con Winnie,mettermi le pantofole e andare ad aprire?

Sophy…MUOVI IL SEDERE E ALZATI.O R A.

Sbuffo sentendo il campanello suonare con insistenza e vado ad aprire.

-Arrivo,arrivo!

Corro verso la porta e quasi inciampo nel tappeto,poi apro la porta.

-Mary? Entra,vieni!

Tiro mia cugina verso di me,le tolgo il giubbotto bagnato e le metto sulle spalle la coperta.La porto in cucina e la faccio sedere sul divano,poi mi fermo e la guardo attentamente. Ha la matita e il mascara sciolti sulle guance,i capelli zuppi a causa della pioggia e i vestiti bagnati ma la cosa che mi sorprende di più sono gli occhi gonfi e alcune lacrime sulle guance.Mi siedo accanto a lei e la abbraccio di slancio,senza dire niente.Lei non piange spesso e se lo fa,beh,è successo qualcosa di veramente serio. Mi allontano solo per prendere una tovaglietta dal bagno e ritorno da lei,la stringo forte e le tampono i capelli,cercando di asciugarli.

-Ti va di raccontarmi perché con questo tempaccio hai deciso di fare una passeggiata sotto la pioggia per venirmi a trovare?Esistono i cellulari,sai?

Sorrido e tiro leggermente una guanciotta,lei mi guarda e da quello sguardo capisco tutto.E’ successo qualcosa.

Pov .Mary
 
In amore non importa se ci sono differenze sociali o religiose, non importa se una persona è di colore o ha la pelle chiara. Ecco perchè si dice accecato dall'amore , non si vede differenza,è tutto così limpido , naturale. 
Per i miei genitori è così , nessuna differenza nessun litigio a parte quello per andare a buttare la spazzatura , o per portare a spasso il cane .

- Mary ?

Mi risveglio dal mio sogno ad occhi aperti e osservo mia madre che mi guarda ridendo

- E da più di due ore che non fai altro che fissare me e tuo padre. Qualcosa non va? 

- No va tutto a meraviglia, pensavo solo che sono fortunata ad avere dei genitori che si amano come voi 

-Ed io sono davvero fortunato ad aver trovato una splendida figlia come te. 

Afferma Jin, abbracciandomi stretta.

- Hey voi due, fatemi aggregare all'abbraccio di gruppo che mi sento sola!

Si lamenta mia madre, correndo verso di noi per poi avvolgerci in un caloroso abbraccio .
Si possiamo definirci una famiglia felice, avete presente quelle che si vedono solo nei film? Ecco noi siamo una di quelle, solo che non vi è nessuna finzione . 

-Mary.. Io e tuo padre dobbiamo parlarti.

Dice mia mamma staccandosi dall'abbraccio 

- Su cosa? 

-Sulla nostra vita qui...

-Eh?

Jin si schiarisce la voce e poi si rivolge a me in modo serio.

-Vedi.. quando sono venuto qui in Italia , non credevo che mi sarei risposato. Il mio accordo lavorativo qui , durava solo due anni. I due anni  sono finiti ieri ed io devo tornare nel mio paese. Lì c’è mio figlio, gli ho promesso che sarei tornato da lui e devo mantenere questa promessa.

-Cosa? Devi andare? E ci lasci sole? 

-No, questo non lo farei mai... infatti io voglio che voi due veniate con me.

-Ma io..

-Tranquilla Mary, ho già pensato a tutto io , domani partiamo.Non sei felice? 

-Cosa? Anche tu? Hai deciso tutto senza di me?

-Credevo che saresti stata felice... 

Sussurra mia madre abbassando lo sguardo.

-No che non lo sono! Io devo lasciare tutte le amicizie che ho qui, per seguirvi in Corea? E poi come faccio.. io non conosco nemmeno il coreano!

Dico alzandomi di scatto, non me lo sarei mai aspettata,perché mi fanno questo?

-Il coreano è il minimo problema, e poi,sembrerà da egoisti ma io voglio essere felice,con te e con lui.

Mia madre si volta verso l’altro, mentre gli accarezza il viso dolcemente

-Anche io voglio essere felice.

Non gli do neanche il tempo di rispondere, l’unica cosa che faccio è quella di iniziare a correre, voglio scappare, lontano da tutto e da tutti. Perché? Perché la vita non può essere tutta rose e fiori? Non credevo fossero così egoisti, loro vogliono essere felici, ma a me ci hanno pensato? E a Sophy? Non voglio lasciarla sola, ne ha passate tante, troppe, non è giusto che soffra. Io rimarrò con lei è maggiorenne e tra un anno lo sarò anch’io quindi posso cavarmela da sola, come ha fatto lei. Io da loro non ci torno più. 
Le lacrime iniziano a solcarmi il viso, perché sto piangendo? Io non piango, io devo sorridere, sorridere sempre, ma ora come ora, non riesco ad essere felice...
Suono quel campanello più di una volta, perché Sophy non risponde? Vedo la porta davanti a me aprirsi e come al solito ad aprirmi la porta è mia cugina, con il suo solito sorrisino da studentessa troppo stanca. Mi fa accomodare in casa, mettendomi una coperta sulle spalle e prendendosi come al solito cura di me. La sua cuginetta combina guai , è  così che mi chiama.. 

-Ti va di raccontarmi perché con questo tempaccio hai deciso di fare una passeggiata sotto la pioggia per venirmi a trovare?Esistono i cellulari,sai?

Mi fissa e inclina le labbra in un mezzo sorriso. Come faccio a lasciarla? A questo pensiero le lacrime iniziano a scorrere più veloci, le uniche parole che riesco a pronunciare in questo momento sono solo

-Non voglio lasciarti.

Pov.Sophy

Sorrido e le accarezzo una guancia.

-Non devi lasciarmi,sai che sono disposta a sopportarti per il resto dei miei giorni!

Parlo mettendo una mano sul cuore,poi scoppio a rdere.Mi fermo e la guardo,lei mi guarda seria,quasi ferita…Che cavolo è successo?Le prendo le mani e la guardo negli occhi,asciugando le lacrime che le solcano il viso.

-Mi vuoi spiegare cosa succede? Sai che puoi dirmi tutto…

Prende un bel respiro e poi…poi sgancia la bomba.Mi racconta della discussione avuta con zia Claire e con Jin,mi racconta del trasferimento in Corea e di come non vuole lasciarmi sola.Ascolto tutto in silenzio,stringo i denti e reprimo le lacrime.Quindi alla fine devo restare davvero sola?Sospiro e la abbraccio,senza dire nulla.

-Mi mancherai,mi mancherai tantissimo…ma cosa possiamo fare? Tu devi andare con tua madre e poi…poi tra qualche anno ti verrò a trovare,promesso.

Accenno un sorriso che sembra di più una smorfia e con la manica mi asciugo una lacrima.

-Cosa?! No! Non se ne parla! Sophy non ti lascio sola! Mia madre può fare ciò che vuole,io resto qui,con te…

Sussurra e abbassa lo sguardo.Le alzo il viso dal mento per guardarla negli occhi.

-Mary,sai che ti voglio bene,io so cosa significa non avere più una madre.Senti come se mancasse una parte di te e non è bello,credimi.Magari i primi giorni non ci farai caso ma poi…poi cosa farai quando tua madre sarà lontana da te? E poi,cosa ti fa pensare che tua madre ti lascerebbe con me? Andiamo…sono una studentessa universitaria,incasinata più che mai,che lavora part -time come baby-sitter…ti stancherai presto e vorrai seguire tua madre,fidati.

-Ma proprio non lo vuoi capire! Io lì non ci vado,N O N. C I. V A D O!Te lo devo dire in arabo,giapponese,cinese o coreano tanto per restare in tema?!

Ok…si è arrabbiata.

-Senti nana dalla testaccia dura,che hai intenzione di fare? Illuminami.

Incrocio le braccia al petto e batto un piede per terra.

-Semplice,ti porto con me.

Alza le spalle,non curandosi del mio “stato di shock”.

-Aspetta…cosa?

-Si.Jin conosce il preside della tua università,possiamo dirlo oggi ed entro alcune settimane spediranno il tuo trasferimento in qualche università di Seoul,non ci vuole molto.

-Seriamente…ti sembro un cane  io?Che so…vuoi farmi viaggiare con il trasportino e sballottarmi a destra e a manca?No perché se è così abbaio e scodinzolo.

-Saresti proprio carina come cagnolina,davvero!

Ride e mi scompiglia i capelli,io la fulmino con lo sguardo e mi alzo dal divano,andando verso la finestra.Le voglio bene è vero ma…non le sembra di esagerare? Sua madre e Jin sono stati un po’ egoisti a non chiedere un suo parere,ma adesso l’egoista è lei.Non voglio lasciare la scuola,non voglio lasciare casa mia…andarmene sarebbe come se lasciassi qui il passato e non voglio.Non voglio abbandonare l’unica cosa che mi rimane dei miei genitori,il loro ricordo.Non posso andare via perché qui ci sono loro,in questa casa c’è la loro e la mia vita,ci sono tutti i bei momenti passati insieme,c’è l’essenza di famiglia,di amore,di affetto…non posso andarmene perché se vado via potrei dimenticarmi quel profumo di rose che invade la camera dei miei,potrei dimenticare tutte le volte che mio padre mi spingeva sull’altalena del giardino e dei pomeriggi passati in cortile,con mamma che leggeva e papà che mi aiutava a studiare.Guardo dalla finestra proprio quell’altalena,ormai vecchia,scolorita,rotta e bagnata a causa della pioggia e un sorriso involontario si disegna sulle mie labbra.Sorriso che non dura poi molto.Mi volto verso Mary  e poggio le spalle contro la parete,scivolando per terra.

-Non puoi chiedermi questo…lo sai.

Sussurro tenendo lo sguardo basso.

- Si lo so, scusa.. non so che mi è preso.. è giusto che tu stia qui.Magari hai la tua migliore amica o altro e non puoi lasciare gli affetti più cari... Fa niente. Non voglio obbligarti a venire con me , farei la stessa cosa che hanno fatto i miei genitori.

Detto questo si alza,mi abbraccia e dopo di che corre via,prende il giubbotto e uscendo di casa.Ma cosa…Corro dietro di lei,ignorando la pioggia,e dopo averla raggiunta la afferro per il cappuccio e la trascino dentro casa.

-Ma dico io sei scema o cosa?!

-Sei stata tu quella che mi ha quasi strozzato…

Borbotta e mi guarda con gli occhi da cucciola,sospiro e la abbraccio di nuovo,dandole un pizzicotto sul fianco.

-Stupida cuginetta dalla testa vuota-

-Quanti complimenti oggi…

-Non mi interrompere.Hai la testa bacata,più dura di un muro e-

-Ho capito,ho capito! Basta con i complimenti che poi arrossisco.
Sbuffa mettendo su un broncio adorabile,rido e le picchetto la mano in testa.

-Ti voglio bene e se tu,zia Claire e Jin andate via cosa faccio poi? Siete la mia famiglia e non voglio perdere anche voi,quindi Corea aspettaci,stiamo arrivando!

Ridiamo insieme e poi corriamo a preparare la mia valigia.Zia Claire è stata molto felice di sapere che mi avrebbe avuto tra i piedi e Jin ha chiamato il preside per sistemare le carte del trasferimento.Sono pazza è vero,ma quando mai mi sarebbe capitata un’ opportunità come questa?Infondo non potrò mai dimenticare i miei genitori,loro resteranno sempre nel mio cuore e poi,diciamoci la verità…restare qui non sarebbe servito poi a molto.Mia zia,Mary e Jin sarebbero andati via ed i miei genitori non li avrei riavuti comunque,quindi tanto vale buttarsi e fare nuove esperienze.Sono pronta a fare nuove esperienze,a conoscere nuova gente e forse ad imparare un po’ di coreano,sarà divertente,lo sento.Terminiamo tra risate,pettegolezzi e insulti vari (ci vogliamo un bene nell’anima,si) di preparare tutto.Ordiniamo una pizza e dopo cena ci salutiamo.

-Mi raccomando,non dimenticare nulla,ci vediamo domani mattina presto ok?

-Ok nana! A domani!

Rido e facendole la linguaccia chiudo la porta,salgo al piano di sopra e metto il mio bel pigiamino di Hello Spank.Ah,l’ho detto io che la vita è imprevedibile.Sta mattina mi sono svegliata pensando che avrei avuto una settimana noiosa tra studio,lavoro e casa e invece vado a letto pensando che domani partirò per la Corea,wow!
Si si brava Sophy,adesso dormi e rilassati.Dormire rende la pelle più bella e tu..bhe avresti bisogno di una luuuunga dormita.Mi sono spiegata,no?
Ti ho già detto che ti odio,Soph?
Sbadiglio e mi copro con le coperte fin sopra la testa,chiudo gli occhi e con un sorriso da scema mi addormento.

Pov.Mary

Dopo aver salutato Sophy ho fatto una doccia e poi sono andata a letto, mettendomi sotto piumone caldo. Oggi ha fatto davvero freddo.
Sospiro e mi giro dall’altra parte del letto. Da domani inizia una nuova vita per me, l’idea mi spaventa un po’ però c’è Sophy,certo non siamo nella stessa scuola però sapere che lei è li con me mi rassicura. È sempre stata la sorella maggiore che non ho avuto, le voglio tanto bene, e oggi si .. sono sembrata egoista ma non volevo lasciarla, lei è troppo importante per me.
Abbraccio Minnie  ( ok,sembra infantile,ma è il mio orsacchiotto di pezza, passo ore a parlare con lui quando sono sola)

-Minnie porto anche te in Corea, spero ti piacerà. Sai non voglio lasciare questa casa... però.. se mamma vuole seguire Jin non posso ostacolarla, lei merita di essere felice dopo quello che ha passato con papà . Vero? 
Sorrido all’orsacchiotto 

-Ecco bravo Minnie, come hai detto tu ce la faremo! Ora è meglio addormentarci,se no domani non ci svegliamo. Buonanotte. 
Stringo di più il pupazzo  e mi addormento. 

-Mary? 

Sento una voce che mi chiama in lontananza, chi è? Mi guardo intorno ed a un certo punto sento il vuoto sotto di me e un dolore atroce alla testa. Apro gli occhi e mi ritrovo a terra,tutta arrotolata nelle coperte e davanti a me c’è mia madre che ride con una mano sulla bocca.

-Adesso cadi pura da sdraiata?

-Smettila di ridere,mi imbarazzi così!

Mi giro dall’altra parte, per poi alzarmi mentre mia madre si ricompone.

-Scusa.dai su vestiti che facciamo tard.i

Dice quest’ultima, uscendo dalla porta e sorridendo come la classica ragazzina innamorata.
Sorrido a quel pensiero, sono felice per lei. Ma… per me? 
Sospiro e dopo essermi preparata, vado all’ingresso dove trovo Sophy già pronta e sorridente. Si avvicina a me e mi scompiglia i capelli.

-Dormigliona,come al solito ti sei alzata all’ultimo momento ammettilo.
La fisso con uno sguardo fulminatore e lei scoppia a ridere.

-Su,su ragazze in macchina!

Dice Jin uscendo fuori.

-Ma io ho fame!

Mi lamento mentre mia madre passa davanti a me.

-Se ti svegliavi prima facevi colazione insieme a noi e Sophy.

-Che cosa? Anche tu ? E non mi avete chiamato?

Cerco di fare la vittima mentre nessuno mi da retta

-Grazie per la vostra attenzione...

La mia cara cuginetta scoppia a ridere per poi salire in macchina con gli altri, le faccio la linguaccia e poi mi volto verso la mia ex casa ormai, la guardo per l’ultima volta e sospiro.

-Fighting !

Sussurro tra me e me, chiudo la porta e poi salgo in macchina con gli altri.

-Cos’è quel musetto lungo? Sorridi!

Dice Sophy tirandomi una guancia, mentre sorrido.

-Ecco brava, così ti voglio.

Ride anche lei, mente mi appoggio alla spalliera del sedile davanti 

-Jin com’è tuo figlio?

- In che senso?

- Che carattere ha?

- Fino a pochi anni fa era un ragazzo aperto, disponibile con tutti, un po’ timido ma aveva molti amici... dopo che sua madre l’ha abbandonato però si è chiuso in se stesso e tende a non dare molta confidenza agli estranei. Ma tranquilla, sono sicuro che voi due gli starete simpatiche!

-Oh...

Certo, io e mia madre dobbiamo essere l’eccezione alla regola.. 

-Sa del nostro arrivo?

-No ma  sarà una bella sorpresa per lui.

Una bella sorpresa? Cioè quel ragazzo è stato abbandonato da sua madre, non da “confidenza”e suo padre sta portando ben tre sconosciute a casa. Jin sei proprio sicuro che sia una bella sorpresa?
Arrivati scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo a fare il check-in.
Dopo aver imbarcato i bagagli saliamo sull’aereo, mi siedo nel posto che mi hanno assegnato e sprofondo nel comodo sedile ormai rassegnata a dodici ore di viaggio.
  
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