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Autore: lapacechenonho    01/11/2012    0 recensioni
Kate era lì, seduta su una sedia, le guance rigate dalle lacrime mentre fissava il corpo inerme del marito che giaceva in un letto d’ospedale.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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IF WE COULD ONLY HAVE THIS LIFE FOR ONE MORE DAY.
 
 
Kate era lì, seduta su una sedia, le guance rigate dalle lacrime mentre fissava il corpo inerme del marito che giaceva in un letto d’ospedale. Erano stati insieme per tanti anni, avevano condiviso gioie e dolori, finché quel maledetto tumore non l’aveva portato via da lei.
«Mamma» una voce interruppe il silenzio scandito dalle lancette dell’orologio. La figlia, Lottie, le mise una mano sulla spalla.
«Mamma, andiamo a casa…» Kate si fece portare a casa dalla figlia, non appena entrò salì in soffitta per sistemare tutti gli scatoloni e le cianfrusaglie del marito.
Vide uno scatolo con l’icona di una Madonna poggiata sopra, l’aprì. Come prima cosa trovò la divisa che il marito aveva usato in guerra, i vari distintivi e medaglie conquistate. In fondo allo scatolone c’era una specie di libricino antico, sembrava un manoscritto molto vecchio, Kate lo prese e lo aprì, improvvisamente lo riconobbe, era il suo diario, quello di quando era giovane. Lo aprì e con la mente ritornò indietro nel tempo, a quei giorni felici, riassaporando la gioventù. Iniziò a leggere rivivendo con la mente tutti i momenti felici insieme a Kevin. Kate chiuse gli occhi e ritornò su quella spiaggia australiana con Kevin al suo fianco. Scese le scale e raggiunse sua figlia al piano inferiore. «Ti va di portarmi al mare?»
La giovane donna la guardò un po’ confusa, tuttavia accettò. Dopo una buona mezzoretta arrivarono a destinazione. «Che devi fare?» chiese la figlia. «Ricordare».
 
Kate scese dalla macchina e si diresse verso la spiaggia. Chiuse gli occhi. La sua mente ritornò a quando era giovane, quando aveva ancora suo marito accanto. Era il tramonto di un pomeriggio di giugno, poteva ancora sentire i granelli di sabbia tra le dita, le mani di lei intrecciate a quelle di lui, l’emozione e la felicità provate in quel momento, erano passati così tanti anni, eppure erano ancora impressi nella sua mente. Istintivamente si toccò la conchiglia incrostata di salsedine che Kevin le aveva regalato in un pomeriggio come tanti con la quale ne aveva fatto una collana.
Aveva amato quell’uomo con tutta sé stessa, vivendo ogni giorno come se fosse il primo, imparando ad apprezzare ogni giorno sempre di più i suoi pregi e i suoi difetti. 
Il rumore delle onde che sbattevano contro gli scogli la riportò alla realtà, riaprì gli occhi e tornò da sua figlia con la consapevolezza che Kevin non c’era più fisicamente ma sarebbe rimasto sempre nel suo cuore.

 
ANGOLO AUTRICE:
Questa storia l'ho scritta per scuola, la prof c'aveva dato degli elementi da inserire all'interno del brano… Mi è piaciuta molto e ho deciso di postarla, spero piaccia anche a voi :D
Chiara.

Revisionata: 6/5/2020.
   
 
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