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Autore: emme30    02/11/2012    8 recensioni
Raccolta di oneshot a tema Halloween con Sebastian e Blaine come protagonisti.
Fluff da carie e tantissimo ammmmore. Aboliti i fantasmi e le storie di paura a favore di biscotti e dolcetti.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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A volte ritornano... Se non conoscete Annie e Tommy, fate un salto QUI.



 

"Papà, intagliamo le zucche per Halloween!”

 

 

Sebastian non sapeva neanche perchè aveva detto di sì.

No, in realtà conosceva anche fin troppo bene il motivo per cui stava gironzolando quel sabato pomeriggio all'interno del supermercato con il carrello vuoto alla ricerca delle zucche da intagliare per Halloween.

Carrello che in realtà non era proprio del tutto vuoto.

“Papà ma ci siamo già passati una volta di qua, non ci sono le zucche.”

Sebastian si morse la lingua onde evitare di imprecare all'ennesimo commento di Annie, appollaiata sulla punta del carrello, le sue lunghe trecce bionde che pendevano fuori dalle struttura di metallo.

“Papà facciamo le corse dai, facciamolo adesso che non c'è nessuno!”

“Tommy ti ho detto di no, non fare i capricci.”

Il bambino, seduto dalla parte più larga del carrello, alzò lo sguardo e lanciò un'occhiataccia a Sebastian borbottando qualcosa che assomigliava molto a un “papà fa sempre le corse col carrello quando veniamo a fare la spesa con lui.

Ma in quel momento Sebastian non aveva proprio la forza mentale di inventarsi qualcosa per surclassare il suo adorato marito che lo aveva scaricato con i bambini perchè doveva lavorare. Ok l’'emergenza al lavoro, ma c'era da dire che lo aveva abbandonato proprio il pomeriggio in cui tutti e quattro avrebbero dovuto intagliare le zucche per Halloween.

Il problema era che Sebastian non aveva idea di come intagliare una zucca.

Aveva letto le istruzioni su internet, ma non lo aveva mai fatto, era Blaine quello che faceva quelle cose in casa, si divertiva sempre come un pazzo a fare originali lavoretti per decorare la casa ad Halloween, Pasqua, Natale o qualsiasi altra occasione gli venisse in mente, con la complicità dei bambini che facevano qualunque cosa gli chiedesse.

Lui di solito era quello che lo guardava storcendo il naso, criticando tutto e lodando i suoi figli proprio per fare arrabbiare suo marito.

Stava seriamente considerando l'ipotesi che Blaine avesse cercato di punirlo per quel motivo, facendolo vagare come un'anima in pena per quel supermercato con Annie e Tommy dentro il carrello che non facevano altro che ricordargli quanto Blaine facesse bene certe cose.

Sai papà, forse dovresti chiedere a quella signorina laggiù.” disse Annie a un certo punto, indicando una commessa. “Papà quando non trova qualcosa chiede sempre alle signorine vestite di arancione.”

“Papà in realtà trova sempre tutto.”

Sebastian ignorò il commento di Tommy scuotendo la testa per addentrarsi di nuovo negli scaffali pieni di roba di cui non aveva bisogno.

“Non c'è bisogno di chiedere indicazioni tesoro, ora troviamo quelle maledette zucche.”

“Papà non si dicono le parolacce!” lo ammonì Annie facendo una smorfia.

“Non ho detto parolacce!” si difese Sebastian, arrabbiato e irritato.

Papà non dice mai parolacce, e non si arrabbia mai.” borbottò Tommy incrociando le braccia al petto. “E ci fa fare le corse con i carrelli.”

Sebastian stava davvero per perdere la pazienza. Dov'era Blaine quando serviva?

Si portò una mano a massaggiarsi gli occhi, deciso a non mettersi a fare una scenata in mezzo al supermercato, quando la vocina squillante di Annie gli arrivò alle orecchie.

“Papà, guarda, le zucche!

Sebastian aprì gli occhi, sicuro che fosse un miraggio o qualche sorta di miracolo, ma l'esposizione delle zucche era esattamente davanti a loro. Purtroppo non fece neanche in tempo a gioire del fatto di averle trovate, che dovette precipitarsi a prendere Annie che stava per cadere dalla punta della struttura in metallo nel tentativo di scendere, aiutata da Tommy ancora arrabbiato con il padre che non gli aveva permesso di fare le corse col carrello.

I due bambini corsero intorno all'espositore, entusiasti e saltellanti, continuando a indicare una zucca dietro l'altra e facendo sospirare pesantemente Sebastian. La giornata era ancora lunga.

“Papà questa! Questa è bellissima, guarda come è arancione!”

“No papà questa, questa è più grande!”

“Ma papà questa è più bella e tutta liscia, ed è arancione arancione!”

“Ma questa è grandissima e spaventerà tutti!”

“Tommy ma quella è brutta, questa è più bella!”

“No è la tua quella che fa schifo, la mia è perfetta, è grande e diventerà spaventosa!”

“Ma la mia è arancione!”

“Anche la mia è arancione, scema, le zucche sono tutte arancioni!”
Sebastian guardò i suoi figli bisticciare, avvertendo l'arrivo di un gran mal di testa, e decise di accontentare entrambi evitando di farli arrivare alle mani.
“Facciamo che le prendiamo tutte e due? Così non litigate?”

Annie e Tommy però lo guardarono con circospezione.

Ma papà ha detto di comprare solo una zucca, le altre ce le abbiamo già!” lo corresse Annie inclinando la testa.

“Le compriamo tutte e due comunque.” affermò Sebastian con un tono che non ammetteva repliche, infilando le due zucche nel carrello e facendo sistemare di nuovo i bambini ai loro posti per poter finalmente andare a casa.

Prima di avviarsi alla cassa, Sebastian accontentò addirittura Tommy facendo le corse con il carrello, riuscendo a farsi sgridare da una commessa di fronte a una decina di persone, ma non potè fare altro che sopportare il rimprovero, visto che fu ripagato dal sorriso sulle labbra dei figli.


Quando tornarono a casa, Blaine non era ancora arrivato e Sebastian sentì che quella doveva davvero essere una punizione, e si prese un appunto mentale di non criticare mai più il marito quando la sua vena creativa toccava l'inverosimile.

Mise con cura le zucche sul tavolo, prese i coltelli dal cassetto delle posate, dicendo ai suoi figli di non provare neanche a toccarli, e poi guardò i due ortaggi sopra i fogli di giornale.

Bene. E adesso?

Sebastian incrociò le braccia al petto, senza smettere di fissare le zucche, quasi come se aspettasse che si decorassero da sole.

“Papà?” la vocina di Annie dall'altro lato del tavolo arrivò alle sue orecchie.

“Mmh.”

“Cosa stai aspettando?”

“Mmh.”

Guarda che papà non fa così a decorare le zucche.”

Sebastian lanciò un'occhiataccia a Tommy, che lo prese in giro con una risata.

Sai papà.” Annie scese dalla sedia e fece il giro del tavolo, sedendosi di fronte alla sua zucca. “Credo che prima bisogna svuotarle.”

Sebastian la guardò stupito e annuì, cercando di non pensare troppo che sua figlia di cinque anni gli stesse dando istruzioni per come intagliare le zucche.

Tagliò via la cima, per rivelare il ripieno e poi tirò fuori due cucchiai per darli ai suoi figli.

“Papà vi ha insegnato a svuotare le zucche?”

I due bambini annuirono e divertiti cominciarono a togliere i semi da dentro gli ortaggi, mentre Sebastian li guardava attento che non facessero troppi danni. Quando fu appurato che erano decisamente molto più bravi di lui, si diresse in salotto con il cellulare tra le mani, intento a fare una telefonata.

Come si era aspettato, Blaine non rispose e si ritrovò a parlare con la segreteria telefonica del suo adorabile marito.

“Senti, non so a che gioco tu stia giocando, ma mi dispiace, okay? Se questa è una punizione perchè dico sempre che sei uno psicopatico a voler decorare la casa ogni settimana, sappi che mi dispiace e che le tue decorazioni sono sempre bellissime e che ti amo da morire anche quando puzzi di colla vinilica e fai danni tremendi in casa nostra. Ti prego torna a casa, ti prego, io non so niente di come si intagliano le zucche e la commessa del supermercato mi ha sgridato Blaine! Capisci? Mi ha sgridato perchè facevamo le corse e Tommy dice che tu le fai sempre e non va bene che i nostri figli amino più te di me. Quindi ora torni a casa. Ti prego? Torna okay? Che poi, come cavolo si decorano le zucche?”

Sebastian mise giù nel momento esatto in cui si accorse di sembrare parecchio patetico nel suo monologo con la segreteria telefonica di Blaine e tornò in cucina con un sospiro, per trovare il caos non appena mise piede nel vano.

C'erano semi di zucca dappertutto, ed era stato via solo due minuti, non solo sul pavimento o sul tavolo della cucina, ma persino appiccicati contro i mobili come se qualcuno ce li avesse tirati contro. E in effetti era proprio così che c'erano arrivati, visto che un attimo dopo sentì qualcosa di viscido colpirgli il collo e colare giù per la maglia.

Ho preso papà! Cento punti per me!”

Sebastian si voltò verso i suoi figli e le risate di entrambi si spensero all'istante.

Cosa state facendo?

“Non arrabbiarti papà, poi pulisciamo tutto! Lo facciamo noi!” Annie lo tranquillizzò con un sorriso.

Sebastian voleva dire qualcosa, ma non trovò assolutamente le parole, tornò al tavolo e guardò lo stato delle zucche, quasi completamente svuotate.

Ci mise più di un'ora a togliere tutti i rimasugli di semi da dentro gli ortaggi e dai mobili della cucina, ma alla fine riuscì a spolparle del tutto, e arrivando così al momento delle decorazioni.

“Papà nella mia ci devi fare una faccia paurosa! Ma che faccia proprio spavento!”

“Papà prima la mia! Voglio una faccia carina!”

“No papà prima la mia!”

“No la mia!”

“La miaaaaa la tua è bruttissima!”

“No la tua è brutta.”

Silenzio!

Sebastian non ce la faceva davvero più. Amava quelle due piccole pesti, ma quando era troppo era troppo. Stava davvero per mettersi a urlare e buttare via le zucche, quando il suono della porta di casa che sbatteva e una voce familiare arrivò alle sue orecchie.

“Sono a casa!”

Miracolo. Doveva essere un miracolo quello. Sebastian si mise a ringraziare tutte le divinità esistenti in quell'istante.

Blaine comparve sulla porta della cucina due secondi dopo. “Hey, avete comprato le zucche!” esclamò contento scompigliano i capelli a Tommy e baciando la testa di Annie, per poi avvicinarsi al marito. “Tutto bene al super-”

Non riuscì a finire di parlare che Sebastian lo stava già baciando. Lo lasciò andare dopo qualche secondo, per poi guardarlo negli occhi assolutamente sollevato. “Non sono mai stato più contento di vederti.”

“Ho ascoltato il messaggio in segreteria. Perchè ti sei messo a fare le corse nei corridoi con il carrello? Io non lo faccio mai, nemmeno se piangono in turco.” rise Blaine mordendosi il labbro.

Sebastian si voltò verso Tommy e questa volta fu lui a guardarlo male.

“E comunque, da qui in poi, se permetti, ci penso io.” continuò Blaine prendendogli il coltello dalle mani e guardandolo sornione.

Sebastian rise divertito e si sedette accanto ad Annie per poi prenderla in braccio, mentre davanti a loro Blaine metteva su lo spettacolino di rito, ben attento che Sebastian guardasse tutto quello che doveva essere fatto, sicuro che per quella volta almeno, avesse imparato la lezione.

 

 


Oh, a me le daddies mi mancano. Un sacco pure. Non guardatemi così, non riesco proprio a farne a meno.

E poi volevo chiudere con una cosa che sapevo sarebbe piaciuta tanto, e con Annie e Tommy andavo sul sicuro :)

Spero davvero che vi sia piaciuta come spero e che sia stata una sorpresa carina :3

Grazie a Micòl per il betaggio e a tutti voi per aver letto e recensito ed essere stati così adorabili con tutta la roba che pubblico. Lo so che è troppa shhhh prometto di darmi una calmata LOL beh... magari dopo la Seblaine Sunday però, ho una bella sorpresa da postare :D

A presto,
Marti

   
 
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