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Autore: SmartieMiz    02/11/2012    2 recensioni
Raccolta di one shot daddy Klainiffadastian (Klaine, Niff, Thadastian) sulla festa più dolce e paurosa allo stesso tempo. ;)
«Papi, papi! Oggi è Halloween!», lo svegliò la petulante, esaltata e allegra vocina di suo figlio Matias.
«E allora? Che cosa dobbiamo fare?», bofonchiò papà Sebastian accigliato affondando la testa nel cuscino.
«Dolcetto o scherzetto, no?», rispose la figlia Maëlle con ovvietà.
«Sentite, bambini, queste pagliacciate le fate con papà Thad, non con me!», rispose Sebastian seccato.
Ma i due bambini non si arresero: anche papà Sebastian doveva entrare nello spirito della festa più paurosa e divertente dell’anno.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Kurt Hummel, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Fox; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 



Happy Halloween with daddy Seb

Il mercoledì era il giorno libero di Sebastian, e il francese pensava che non ci fosse cosa più bella al mondo che dormire fino a tardi.
«Papi, papi! Oggi è Halloween!», lo svegliò la petulante, esaltata e allegra vocina di suo figlio Matias.
«E allora? Che cosa dobbiamo fare?», bofonchiò papà Sebastian accigliato affondando la testa nel cuscino.
«Dolcetto o scherzetto, no?», rispose la figlia Maëlle con ovvietà.
«Sentite, bambini, queste pagliacciate le fate con papà Thad, non con me!», rispose Sebastian seccato.
Ma i due bambini non si arresero: anche papà Sebastian doveva entrare nello spirito della festa più paurosa e divertente dell’anno.
«Papi, dai! Prepariamo le cose per Halloween!», esultò Maëlle buttandosi sul letto.
«Bambini, voglio solo dormire il mercoledì mattina, chiedo troppo?», chiese Sebastian cercando invano di simulare un tono dolce e gentile.
«Papi, ma Halloween è solamente una volta all’anno!», spiegò Matias rattristito.
Sì, chiedo troppo, pensò Sebastian scocciato.
«I puppy eyes non funzionano con me, Matias!», sbottò Sebastian irritato non appena suo figlio mise un adorabile broncio.
«Papi, dai!», cercò di convincerlo Maëlle mettendo anche lei un tenero broncio.
«Ma per chi mi avete preso, per papà Thad?!», continuò Sebastian girandosi dall’altra parte del letto: «Non mi incantano le vostre belle faccine da cuccioli!».
I due bambini risero divertiti, ma Sebastian non ci trovò niente di divertente nelle sue parole. Voleva soltanto dormire.
«Papi, dai! Papà è a lavoro e torna stasera, quindi oggi tocca a te aiutarci con i preparativi per Halloween!», parlò Maëlle.
«E va bene», sbuffò Sebastian alzandosi dal letto: «Posso almeno andare in bagno a farmi una doccia?».
«Certo!», rispose Matias con un enorme sorriso.
«Sei il papà migliore del mondo!», disse Maëlle felice per essere riuscita a convincere suo padre.
«Lo so», concluse Sebastian.

«Non potete costringermi a preparare i biscotti di ragno, non ne sono capace!», disse Sebastian sfogliando disperatamente gli appunti di cucina di suo marito.
«Allora facciamo quelli a forma di zucca!», propose Matias.
«Tesoro, non hai capito: non sono capace nemmeno di fare un uovo al tegamino, capisci ora?!».
«Ma quello lo so fare anch’io!», ridacchiò Maëlle.
«Dai, papi, ti aiutiamo noi! Con gli appunti di papà sarà tutto più facile!», cercò di convincerlo Matias con un adorabile sorriso.
«Sì, certo», bofonchiò Sebastian, poi sfogliò gli appunti e disse: «Soprattutto grazie alla decifrabile calligrafia di vostro padre!».
I bambini ridacchiarono a quella che secondo loro era una battuta.
«Dai, papi, ce la faremo!», lo convinse Matias con uno dei suoi soliti sorrisi.
E anche se Sebastian si ostinava a dire che le dolci faccine dei suoi figli non lo incantavano, si arrese e accettò la dura impresa.
I dolci che prepararono erano davvero degni di essere mangiati ad Halloween: avevano veramente un aspetto – e un sapore – spaventoso.
Anche la cucina era in condizioni spaventose degne di un tenebroso Halloween, ma Sebastian si armò di animo e coraggio e la pulì assieme all’aiuto dei suoi bambini. Almeno le pulizie le sapeva fare!

«Papi, dobbiamo decorare la casa!», dissero i due bambini trasportando una scatola in soggiorno.
«E che cosa ci sarebbe qui dentro?», domandò Sebastian fintamente interessato.
«I nostri lavoretti di Halloween», rispose Matias con ovvietà: «Le maestre ce ne hanno fatti fare tantissimi!».
«Ah, che brave queste maestre!», commentò Sebastian sarcastico.
«Andiamo, papi, ci divertiremo!», lo convinse Maëlle con un adorabile sorriso.

«Papi, mi vesto da strega o da gattina?», domandò Maëlle ammirandosi allo specchio.
Ah, giusto. Sebastian si era dimenticato che ad Halloween bisognava vestirsi da qualcosa o da qualcuno.
«Quello che vuoi tu, tesoro», rispose Sebastian trattenendo uno sbuffo.
«E io? Da vampiro o fantasma?», chiese Matias.
«È uguale», tagliò corto papà Sebastian.
«Non è uguale», protestò Matias.
«Decidi tu, allora!».
«Papi, ma ti abbiamo chiesto solamente un consiglio», parlò Maëlle.
«Okay, allora tu strega e tu vampiro», sentenziò Sebastian.
«Papi, come faccio a truccarmi da strega? Non ho nemmeno un rossetto!», disse ad un certo punto Maëlle esplorando il suo portagioie.
«Io e papà non abbiamo nessun trucco», rispose semplicemente Sebastian.
«Aspetta, Maëlle, hai i trucchi che ti hanno regalato zio Nicky e zio Jeffie per Natale!», le ricordò Matias.
«Giusto!», asserì Maëlle mettendosi alla ricerca dei trucchi.
«Papi, mi aiuti a fare la pelle da vampiro?», chiese Matias con un dolcissimo sorriso.
Non devi cedergli, Sebastian, non devi ced…
«Certo, tesoro», rispose Sebastian quasi meccanicamente.
Maledetti mielosi sorrisi, maledetti puppy eyes e maledetti Nick Duval e Jeff Sterling!, pensò Sebastian irritato.

«Grazie papi, grazie a te ora sono un bel vampiro!», disse Matias con un enorme sorriso in volto.
«E io una bella streghetta!», aggiunse Maëlle, poi si avvicinò a Sebastian e lo baciò teneramente sulla guancia: «Grazie mille».
«Di niente», rispose lui con un sorriso. La carneficina era finalmente finita.
«Papi, ma anche tu ti devi vestire!», disse ad un certo punto Matias.
Oh, no. La tortura non era ancora finita.
«No, bambini, va bene cos…».
«Da vampiro anche lui!», lo interruppe Maëlle con un enorme sorriso.
«Bambini, davvero, non mi piacciono queste co…».
«Sììì!», esultò Matias prendendo i trucchi di Maëlle e incominciando ad imbrattare il bellissimo viso di suo padre: «Sarai un vampiro fantastico!».
Sebastian sospirò scocciato.

«Sembra un vampiro?», chiese Matias alla sorellina impaziente di ricevere un giudizio.
«In realtà sembra più un diavolo», sentenziò Maëlle.
«Cosa mi avete combinato?», chiese Sebastian leggermente allarmato.
«Guardati allo specchio», rispose la bambina con un sorriso.
Sebastian si ammirò allo specchio e… e sì, ora anche il suo viso aveva un aspetto decisamente spaventoso.
«Sei così buffo!», ridacchiò Matias stritolando Sebastian in un abbraccio.
«Papà torna da lavoro tra circa due ore, abbiamo ancora un po’ di tempo per le altre cose!», asserì Maëlle sorridente.
«Quali altre cose?», chiese Sebastian confuso.
«Ma come? Dobbiamo andare per le case a fare dolcetto o scherzetto!», spiegò Matias.
«Okay, bambini, basta che non vi allontanate tropp…».
«Papi, ma che dici! Ci andiamo tutti insieme!», fece Maëlle entusiasta.
No, quello era troppo.
«Ragazzi, un genitore non si mette a bussare alle case degli altri per fare dolcetto o scherzetto!», spiegò loro Sebastian razionalmente.
«E tu invece sì!», risposero semplicemente i bambini.

Tornarono a casa due ore dopo. Sebastian era stanco e scocciato mentre i due bambini erano entusiasti e felici. Sebastian e i suoi bambini si erano anche imbattuti in zio Kurt e zio Blaine, ma questa è un’altra storia.
«È stato davvero un bell’Halloween!», commentò Matias sorridente.
«Ora però dobbiamo fare uno scherzo a papà», aggiunse Maëlle con un sorriso enigmatico.
Bene, per la sfortuna di Sebastian Smythe la giornata non era ancora finita.
«Che cosa vorreste fare a papà, sentiamo?», chiese loro Sebastian sarcastico.
«Niente, dobbiamo semplicemente spegnere tutte le luci e fargli buuu!», rispose Matias sorridente.
«Ah-ah, che scherzo spaventoso, scommetto che papà si spaventerà a morte!», disse Sebastian fintamente divertito, poi rifletté e pensò che in effetti suo marito si sarebbe potuto davvero spaventare.
«Che bello, allora spegniamo le luci!», disse Maëlle.
Proprio in quel momento si sentì un rumore di chiavi.
«Presto, presto!», sussurrò Matias.

Papà Thad finalmente entrò in casa e trovò le luci tutte spente.
Non ci voleva un arco di scienza per capire che quello era un piccolo scherzo organizzato dai suoi bellissimi bambini.
«Bambini», li chiamò Thad dolcemente: «Dove siete?».
Ma ovviamente nessuno rispose.
«Stiamo giocando a nascondino? E va bene!», disse Thad divertito appoggiando la borsa da lavoro su quello che doveva essere il tavolino, e invece…
«Cavolo!», imprecò una voce.
«Sebastian?», domandò Thad perplesso.
«Era la mia schiena, idiota», rispose suo marito massaggiandosi la schiena.
«Oh, scusami, Seb!», rispose Thad mortificato.
«Buuu!», esclamarono all’improvviso delle voci.
«AAAAAAH!», urlò Sebastian spaventato andando a rifugiarsi tra le braccia della prima persona di fronte a lui, ovvero Thad.
I bambini accesero le luci e scoppiarono a ridere insieme a papà Thad.
«Non è divertente!», sbottò Sebastian imbarazzato.
«Invece sì!», rispose Thad divertito, poi si allontanò da suo marito per abbracciare i suoi bambini: «Bel lavoro, bambini, lo sapevo che si sarebbe spaventato!».
«No, aspetta, che cosa?!», domandò Sebastian sorpreso: «Tu eri alleato con loro?!».
«Ovvio», rispose Thad con un dolcissimo – ma per Sebastian irritante – sorriso.
Solo in quel momento Thad si accorse che Sebastian aveva un aspetto orribile.
«Sebastian, ma cos’è successo?», gli chiese suo marito restando a bocca asciutta.
«È opera dei bambini», mugugnò Sebastian.
I bambini risero e Thad si unì di nuovo alle risate.
«Ah-ah-ah, molto divertente», commentò Sebastian seccato.
«Sebastian, ma lasciati trasportare anche tu!», lo ammonì ad un certo punto Thad.
Sebastian gli fulminò lo sguardo, ma alla fine si arrese. Non si poteva resistere ai dolcissimi sorrisi dei suoi bambini e ai luccicanti occhietti da cerbiatto di Thad.
Sebastian si avvicinò ai suoi bambini e a suo marito e strinse tutti in un unico abbraccio.
«Felice Halloween, marmocchi!», ridacchiò Sebastian.

«I bambini stanno dormendo, finalmente!», annunciò Sebastian a suo marito buttandosi sul letto.
«Oh, andiamo, Seb, ma sono bambini, è ovvio che vogliono giocare e divertirsi», rispose Thad sdraiandosi al suo fianco. Thad baciò dolcemente Sebastian sulla guancia e solo in quel momento realizzò che le sue labbra avevano assaporato quintali di cipria.
«Seb, dovresti pulire il tuo bel faccino», ridacchiò Thad alzandosi dal letto.
«Impresa impossibile!», sbottò Sebastian.
«Ma che ci vuole, basta prendere qualche salviettina struccante», rispose Thad incamminandosi verso il bagno: «Su, seguimi, ti aiuto».

Thad aiutò Sebastian a struccarsi, dopodiché si prepararono per andare a dormire.
«Ho un sonno», mormorò Thad infilandosi la felpa del pigiama.
«Ti capisco, sei stato a lavoro», rispose Sebastian comprensivo: «E io che invece potevo riposarmi un po’, ho passato una terrificante giornata con i bambini!».
«Dai, non dirmi che non ti sei divertito!», ridacchiò Thad.
L’espressione di Sebastian era impassibile.
«Su, dai, neanche un po’?», cercò di persuaderlo Thad.
«Vabbè, sì, un pochino», rispose infine Sebastian: «Amo quei bambini, anche se certe volte sono terribili!».
Thad annuì con un sorriso. Ad un certo punto si ritrovò sul letto con Sebastian sopra di lui.
«Sono le undici e mezzo, è ancora Halloween», asserì Sebastian baciandolo dolcemente sul collo.
«E allora?», chiese Thad perplesso.
«Dolcetto o scherzetto?», gli chiese Sebastian con un sorriso malizioso che non prometteva nulla di buono.
«Sei inquietante», commentò Thad: «e mi fai paura».
«Ad Halloween bisogna spaventare le persone, no?», disse Sebastian mordendogli leggermente le labbra, poi gli sussurrò: «Allora? Cosa scegli?».
«Assolutamente dolcetto, i tuoi scherzetti mi fanno paura!».



Angolo Autrice

Okay, ormai Halloween è passato, ma l'idea di una one shot su Halloween mi è venuta soltanto oggi! x'D
Ho deciso di scrivere una raccolta di one shot Klainiffadastian (ovvero una raccolta di one shot sulla Klaine, sulla Niff e sulla Thadastian xD) su Halloween e ho iniziato con una one shot Thadastian che spero vi piacerà :)
Ringrazio tutti coloro che leggeranno, a presto! :D
   
 
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