Oggi io e Mark siamo entrati in un supermercato. Arrivati nel reparto delle bibite l'ho visto che si metteva 2 bottiglie nello zaino e, con la voce di una persona che si stupisce a vedere gli uccelli volare, gli ho chiesto: “ Ma che fai ? Le vuoi rubare?” 
“ Se verrai a vivere con me ti dovrai abituare al mio stile di vita.” - ha risposto sicuro di sé. Poi mi ha strizzato l'occhiolino.

Siamo usciti dal supermercato e siamo andati in un parco dove ci siamo appartati in una zona isolata.

L'erba era fresca e bagnata, il sole stava calando, l'ombra dei ciliegi ci avvolgeva e rendeva quel posto e quell'atmosfera ancora più emozionanti, ancora più perfetti. Ci siamo distesi l'uno accanto all'altra e siamo stati così, a fissare il crepuscolo e le colline in lontananza. Abbiamo ascoltato il silenzio, abbiamo assaporato la birra ghiacciata, abbiamo sentito il calore delle nostre mani che si sfioravano.

“Mark.” - gli ho detto io senza distogliere lo sguardo dalle colline.

“Sì?” - sembrava come incantato, perso tra i suoi pensieri.

“ Io ti piaccio?”

“Certo”.

“ E mi ami?”

“ Non lo so. Non so ciò che provo per te è amore, attrazione o soltanto ammirazione.”

“ Ma come? Hai vent' anni e non ti sei mai innamorato?”- gli ho detto un po' perplessa.

“ No. A dirla tutta non ho mai avuto una ragazza. Voglio dire, ho avuto qualche storiella, ma mai niente di serio. Tutte le ragazza con cui sono stato erano delle buone a nulla che dopo due giorni mi mollavano per qualche figlio di papà. Alla fine quando mi mollavano non ci rimanevo neanche più male. “

Quella risposta mi ha un po' delusa, avevo sperato in qualcosa di più. Non gli ho risposto, ho continuato a fissare il cielo rosastro e a rimproverarmi per la domanda.

“ Io comunque non ti mollerò mai. Mi sento patetico a parlare in questo modo,ma tu sei la mia medicina. Quando sto con te non sento il bisogno di farmi, di buttare la mia vita in un cazzo di ago. Con te sono me stesso. E' una cosa quasi disarmante. Non ho facce da mostrare o cose da nascondere, so che mi capisci. So che ti importa. Tutte le cose che mi dici le sento davvero... dette dalle altre non contano niente.”

Queste sue frasi mi hanno spiazzata, hanno fatto accelerare il battito del mio cuore in un modo incredibile.

“ Io per te ci sarò sempre, ci sono sempre per le persone che amo. E io ti amo, Mark. Non ho mai conosciuto nessuno come te, non ho mai conosciuto nessuno che mi facesse stare così bene. Ti prego, non trattarmi come un giocattolo. Non farmi soffrire, perchè poi, quando mi vedrai con gli occhi rossi e gonfi per le lacrime, io ti lancerò uno sguardo feroce, che ti dirà sei stato tu a ridurmi così, e quello sguardo ti farà più male delle parole, fidati.”- Sono finalmente riuscita a dirgli tutto quello che ho pensato nelle notti in cui non sono riuscita a dormire, nelle notti in cui mi sono tornati alla mente i suoi occhi azzurri, glaciali.

“ Non ti ferirò Annie. E' una promessa.”

Siamo rimasti così, mano nella mano, fiduciosi ma anche un po' spaventati dal futuro, da ciò che ci attendeva e dal mondo là fuori.