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Autore: Mari24    02/11/2012    5 recensioni
"Voleva qualcuno che gli stesse vicino in questo momento e la presenza di Alexis, per quanto vitale per lui, non basta ora come ora.
Ha preso il telefono e ha composto il tuo numero, quello della sua musa, quello della donna che ama."
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Ti ha chiamata.

Alla fine ha ceduto, e ti ha chiamata.

Voleva qualcuno che gli stesse vicino in questo momento e la presenza di Alexis, per quanto vitale per lui, non basta ora come ora.

Ha preso il telefono e ha composto il tuo numero, quello della sua musa, quello della donna che ama.

Sua madre è in ospedale. È stata colpita da un ictus.

I medici gli hanno dato poche speranze. Gli hanno detto chiaramente che se dovesse sopravvivere potrebbe avere delle gravi invalidità.

Spesso alcuni dei soggetti colpiti, muoiono durante le prime settimane non riuscendo a superare la fase acuta della malattia.

È disperato.

Sua madre è sempre stata il centro della sua vita.

Lei l’ha cresciuto da sola, senza chiedere l’aiuto degli altri.

Non ha mai saputo cosa sia successo ai genitori di sua madre. Sa solo che non è più tornata a casa dopo aver scoperto di essere incinta.

Forse i suoi nonni non hanno mai accettato la gravidanza, o forse la sua voglia di indipendenza era più forte, tanto da non accettare nessun aiuto.

E ora è lì, inerme, distesa su un lettino bianco dell’ospedale.

Alexis piange e dopo averla convinta che andrà tutto per il meglio, riesce un po’ a calmarsi, anche se entrambi sanno che non andrà affatto bene.

Ha voglia di chiamarti. Vorresti sapere che Martha sta molto male.

Così, lentamente, compone il tuo numero.

Tu rispondi allegra, ma ti blocchi di colpo quando senti il tono della sua voce.

Sai che è successo qualcosa.

Ti chiede di andare da lui all’ospedale. Ti dice solo che sua madre è stata ricoverata lì.

E tu ti precipiti da lui.

L’hai detto anche a Ryan, Esposito e Lanie. Anche loro fanno parte della famiglia.

Quando arrivate c’è solo Alexis nella stanza e si butta fra le tue braccia.

Esposito chiede cos’ha avuto Martha, e la piccola Castle spiega che è stato un ictus e che i medici non hanno dato molte speranze.

Lanie abbassa lo sguardo.

È un medico legale, sa benissimo cosa succede al cervello quando viene colpito da un ictus, sia in caso di morte sia in caso di sopravvivenza.

Ti guardi intorno e chiedi dove sia. Alexis risponde che è andato a prendere un caffè.

Annuisci ed esci per andare a cercarlo.

Ti dirigi verso la macchinetta, ma non lo vedi. Sai che quei caffè non gli piacciono proprio.

Così pensi al bar dell’ospedale e, una volta lì, lo cerchi con lo sguardo ma non lo trovi.

Alexis ha detto che è andato a prendere un caffè, ma forse non è così.

Forse si è allontanato solo per non dover stare ogni secondo in quella stanza infernale.

Esci fuori dall’ospedale e lo trovi da solo da una parte, a riflettere, a fissare il vuoto davanti a lui.

Ti avvicini, ma è come se non ti vedesse.

Gli prendi la mano e solo a quel tocco, lui si volta verso di te, come se gli fossi apparsa dal nulla, come una creatura magica.

Sospira.

-“Mi spiace davvero tanto Castle!”- gli dici.

Lui è in grado solo di annuire.

-“Cosa è successo? Eri con lei?”- ti chiedo gentile.

-“Si. È stato… è stato orribile. Un attimo prima era tranquilla e un attimo dopo…sembrava che fosse impazzita. Ha iniziato a urlare e a sbattere la testa da una parte all’altra. Il viso è diventato rosso e poi viola e-e… io non sapevo cosa fare…”-

Si blocca e si accorge che sta piangendo solo quando le tue dita asciugano le sue lacrime.

-“Sshh Rick. Non posso prometterti che andrà tutto bene, ma posso prometterti che io ci sarò!”- dici con fermezza.

Lui ti guarda con ancora gli occhi umidi dalle lacrime.

Sta per risponderti quando tu lo anticipi:

-“Always!”-

Ti abbraccia.

Ha bisogno di quel calore umano che solo tu gli puoi dare.

Non è una cosa che fa spesso, sa quanto tu sia chiusa.

Tu circondi il suo corpo con le tue braccia.

Vorresti che fosse lui ad appoggiare la testa sul tuo petto, ma quella differenza di altezza non te lo permette, così sei tu che poggi la testa sul suo torace, cercando di alleviare un po’ la sua sofferenza.

Sente il tuo profumo invadere i suoi sensi olfattivi.

Sente il profumo di te su di lui.

Era di questo che aveva bisogno. Solo di un po’ di conforto da te.

Quando sciogliete quell’abbraccio, entrambi avvertite quella sensazione di freddo e vuoto.

E poi tutto si svolge in un attimo.

Ti ha spinta verso il muro e ti ha baciata.

La tua schiena ha colpito il muro retrostante e quando hai capito cosa stava per succede era troppo tardi perché le sue labbra erano sulle tue.

Hai spalancato gli occhi per la sorpresa, ma non ti sei tirata indietro e quando hai sentito le sue mani scendere e afferrare i tuoi fianchi, gli hai circondato il collo con le tue braccia.

Sai che è maledettamente sbagliato, lo sai, ma lo fai lo stesso.

Le sue labbra si sono aperte insieme alle tue desiderose di assaporarsi, e quando le vostre lingue si sono toccate, capisci quanto hai desiderato baciarlo.

Hai sentito tutta la sua passione ma allo stesso tempo disperazione per tutta quella situazione, con te che non avete mai parlato di tutto ciò che vi è successo durante la vostra partnership e per Martha che probabilmente non ce la farà.

Ha continuato a baciarti ma hai avvertito tutto il suo dolore, tutta la sua sofferenza.

E poi bruscamente si è staccato da te come se si fosse reso conto solo ora della cazzata che ha fatto.

Ti guarda.

Tu hai uno sguardo confuso, ma hai le labbra gonfie e le guance rosse, e per lui sei una visione celestiale.

-“Scusami. Scusami Kate…”- riesce a dire prima di allontanarsi da te e risalire veloce in camera da sua madre.

E tu non puoi fare altro che stare lì impalata, e mentre poggi la testa al muro, ti chiedi cosa succederà domani.

 

 

ANGOLO MIO: Ciao... non ho molto da dire se non che ho pronta questa ff da moooolto tempo, tipo da marzo ma non trovavo mai l'occasione giusta per postarla, mentre oggi invece mi sembra la giornata giusta.
Bene questa è davvero l'ultima che ho pronta e per un bel pò di tempo non pubblicherò altro.. ma non si sa mai, come mi ha detto qualcuno! ;)

quindi...non è un addio questo ma un arrivederci..

se invece non dovessi più scrivere di nuovo qui su efp, ci tengo a ringraziare chi ha letto e seguito le mie pazzie e follie su Castle e Beckett... e chi mi ha pazientemente seguito durante la stesura della storia, consigliato e lanciato cassette di pomodori! xD   davvero grazie, grazie a tutti per avermi supportato e sopportato!! xD le vostre opinioni sono state (e non escludo un futuro non troppo vicino) fondamentali! :)

bon penso di aver detto tutto...

have a wonderful week-end!

sbaciotti a tutti...  ;>

   
 
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