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Autore: telesette    02/11/2012    3 recensioni
[Un passo dal cielo]
Dopo quello che ha provato Chiara, nell'apprendere del "doppio tradimento", ecco una probabile ricostruzione dei suoi pensieri ( molto teatrale, a dire il vero ) assieme ad una parodia musicale, molto sentita, sulle note del MITICO Fabrizio De André...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un passo dal cielo è una serie televisiva italiana trasmessa su Rai 1 e su Rai HD dal 2011, incentrata sulla vita di un comandante di squadra del Corpo Forestale della Provincia Autonoma di Bolzano di San Candido, comune che fa parte del Parco Naturale delle Tre Cime in Alta Val Pusteria, Trentino-Alto Adige.
Il protagonista, Pietro, è una guardia forestale che lavora nel paese alpino di San Candido assieme al collega "Roccia", collaborando inoltre con il commissario Nappi, appena arrivato in paese, per risolvere delitti o misteri. Pietro ha una grande conoscenza della natura e delle montagne ed è un esperto scalatore, ma si porta dentro il lutto per la morte della moglie, avvenuta durante una scalata.

Un passo dal cielo (sigla in Full HD nativo)

Miriam - Storia di una grandissima... 

 

Stronza...
Proprio così, una grandissima e luridissima stronza!
Ed io che non sospettavo nulla, che l'ho sempre creduta un'amica...
Ma come ha potuto?
Come hanno potuto ?!?
Giorgio è stato stronzo, ma lei... io mi fidavo di lei.
Eravamo amiche.
Ci dicevamo tutto, nel bene e nel male, e non ci nascondevamo nulla.
Anni e anni trascorsi assieme, le feste, i compleanni... eravamo due sorelle.
Come una sorella sì, le volevo bene come a una sorella.
E lei invece mi ha sputato sopra, solo perché non potevo vederla.
Non ho mai visto com'era realmente.
E l'ho capito troppo tardi.
Giorgio perlomeno il coraggio di dirmelo lo ha avuto, anche se questo non cambia nulla, ma lei invece avrebbe continuato a prendermi in giro come se niente fosse.
Perché sono una povera cieca, questo avrà pensato, e quante risate si sarà fatta alle mie spalle.
La cosa che mi fa più male è che, in tutta questa storia, sono io che passo come una povera handicappata da compatire...
Non solo un'ingenua.
Non solo tradita.
Non solo umiliata.
Presa in giro e compatita, dalla persona più ipocrita, falsa e bugiarda che potesse esistere.
Perché?
Perché?
Ma Dio Santissimo, mi volete dire perché ?!?
Perché, anche nelle "corna", non posso comportarmi come chiunque?
Non posso spaccarle la faccia come si meriterebbe, perché la mancherei; e se anche la prendessi a schiaffi, arriverebbe a trattarmi con superiorità, perché sono cieca e bisognosa di comprensione...
La verità è che sono una stupida!
Stupida perché non mi sono accorta di niente, e stupida perché ho dato fiducia a chi non la meritava.
Sono una stupida, perché mi sono innamorata di uno stronzo.
Sono due stronzi, degni l'uno dell'altra.
Anzi no, la più stronza sono proprio io, perché piango e sto male per chi non lo merita.
E non posso farci niente.
Sto male, sto veramente male...
Perché devo soffrire così tanto per lui ?
Perché devo accettare quello che mi ha fatto lei... LEI ?!?
Dio, che schifo!
Mi fa veramente schifo, e non solo per quello che ha fatto ma per quello che mi ha detto: "prima o poi sapevi che sarebbe successo"...
Ma come ho potuto condividere gli anni della mia infanzia con una persona così ?
Che razza di amica è?
Non lo è, non può esserlo, non è mai stata un'amica.
Sono io che mi sono illusa per anni, che ho scambiato la sua finta pietà per qualcos'altro.
E lei mi pugnala alle spalle così, solo perché non posso vedere... e pretende pure di essere nel giusto!
Non voglio più sapere niente di lei, niente.
Non voglio sapere più nulla di nessuno, di nessuno dei due, è finita.
Voglio solo smettere di soffrire, e basta.
Solo questo.
Non mi sembra di chiedere troppo...

 

 

 

***

 

 

 

ZOCCOLELLA
parodia di: "Marinella" - F. De André

 

 

 

( intro strumentale )

 

 

 

Questa
di Zoccolella
è la storia vera
che si chiamava
"Miriam"
quella sera
E Giorgio
che la vide
così bella
le corna
mise a Chiara
con la porcella...

Miriam
tradì l'amica
senza pudore
le fece sanguinare
in petto
il cuore
Ma cuore
non avéa
perché le lonze
dai tempi
d'Alighieri
son le più stronze...

Giorgio
come un idiota
questa cazzata
la fece
sì, la fece, non gli è
bastata:
dal tetto
dell'amata
lui è passato
ad aggravar
con Miriam
il suo peccato...

E c'era
il cielo sopra
ad osservare
le lacrime
di Chiara e il suo
penare
per ciò
che coi suoi occhi
mai non vide:
la falsa amica e serpe
che se la ride...

Furono baci
e furono
sorrisi
poi furono
di pianto
i sogni intrisi
che videro
con gli occhi
delle stelle
speranze un dì
vissute 
e mai più quelle...

Dicono poi
che Miriam
non contenta
per arpionare Giorgio
fosse attenta:
e dopo
avere rotto
con l'amica
"bastarda"
fino in fondo
non s'è smentita...

Questa
è la tua canzone
Zoccolella
perché
tu resterai una gran
porcella
E come il tempo che
nel cielo vola
un dì tu resterai
per sempre sola... 
E come il tempo che
nel cielo vola
un dì tu resterai
per sempre sola!

 

 

 

FINE

 

   
 
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