Ancora una volta sento il suo gelido sguardo sul mio corpo.
Automaticamente mi passo una mano sulla cicatrice. Non perchè faccia male, ma perchè quando lui è nelle vicinanze sento un senso di pericolo.
Draco Malfoy continua a squadrarmi col suo sguardo beffardo e il sorriso malandrino.
Ancora una volta sento un bruciore allo stomaco.
La voce di Ron che mi chiama suona come lontana, così perso come sono in quella figura.
Draco si volta e se ne va con il suo seguito.
Lasciando una promessa nell’aria.
Le ore seguenti sono uno strazio.
La McGranitt rimprovera.
Vitius spiega.
Lumacorno lecca come al solito il fondoschiena a qualche parente di un lontano appartenente al Lumaclub.
Finalmente la giornata scolastica è finita e io posso dedicarmi ad allenare la mia squadra. Pronto per l’allenamento scendo in campo con gli altri giocatori e ad attendermi è una spiacevole sorpresa.
La squadra Serpeverde è di fronte a me. Draco Malfoy, che fino a un momento fa parlava con la sua squadra e il suo capitano, si volta verso di me.
-Potter..-
-Malfoy..- rispondo irritato io – Che ci fai qui ?-
-Oh be. Abbiamo il permesso di Piton, sai com’è, la squadra migliore a privilegi migliori- Nella sua voce c’è un tono di superiorità. Senza pensarci oltre sguaino la bacchetta.
-Bastardo..- inizio. Sto per lanciare un incantesimo ed è solo il braccio di Ron che blocca la mia mano a fermarmi.
-Non finisce qui Potter..- sogghigna Draco.
 
Al momento è ora di cena, Ron e gli altri staranno fuori tutta la notte dato che vanno ad una festa . Io ho strategicamente rifiutato l’invito.
Cammino per la stanza sempre più nervoso, quando decido di fare una doccia per ingannare l’attesa.
L’acqua calda aiuta a raffreddare i miei bollenti spiriti e a sciacquare via tutto il nervosismo. Quello che non può fare però è celare il rumore di una porta che si chiude.  Esco coperto solo da un asciugamano.
Davanti a me c’è Draco Malfoy. Lo fisso senza dire una parola.
Lentamente si avvicina e insieme ci gettiamo sulle labbra dell’altro.
Un bacio appassionato, lungo, affannoso. Così impegnativo che mi spinge a staccarmi per prendere fiato. Mentre lui comincia a darmi suadenti baci sul collo, col fiatone riesco a dire:
-Scusa se ho esagerato oggi.-
-Non ti preoccupare- dice lui. E’ troppo intento nel farmi venire i brividi lungo tutta la schiena per ricominciare con il solito discorso “ Nessuno deve capire niente. Facciamo credere che ci odiamo”.
Il trasporto è tanto che l’asciugamano che avevo ben annodato scivola via. Non m’interessa granchè visto che lo stesso è successo a lui con i suoi vestiti. I nostri corpi  ora sono così vicini che a malapena riesco a distinguere l’accellerato battito del mio cuore dal suo.  Si stacca da me, probabilmente per darmi il tempo di  adagiarmi sul letto alla mie spalle.
Scusa Ron, poi cambio le lenzuola ,promesso.
 Di nuovo il suo corpo è sopra di me e le sue labbra sul mio collo. Ci rituffiamo entrambi nella danza suadente che ci viene imposta da ogni fibra del nostro corpo.
Ecco perchè la sua vicinanza è così pericolosa .
Ansimando Draco domanda – Fifa Potter ? –
Dopo un altro appassionato, lungo bacio rispondo:
-Ti piacerebbe-