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Autore: Panda_Ellie    03/11/2012    5 recensioni
Cosa fanno il giorno di Natale i nostri SasuNaru?
Forse il romanticismo non è esattamente il loro forte, ma riescono sempre a sorprenderci con quel carattere forte e indipendente che contraddistingue entrambi, ma che spesso rivela atteggiamenti incredibilmente teneri tipici di due persone che non possono fare a meno l'una dell'altra.
Genere: Demenziale, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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L’aria di quel 24 dicembre era gelida, e la neve  scendeva candida ininterrottamente da qualche settimana.
Tutta Konoha era ricoperta da un manto bianco, e i bambini ridevano nelle strade lanciandosi delle grosse palle di neve. In mezzo a tutto quel candore, risplendevano allegre migliaia di piccole luci colorate che adornavano numerosi abeti nelle piazze e le porte dei negozi, invogliando i clienti ad entrare per acquistare gli ultimi regali di Natale.
Naruto vagabondava da ormai mezz’oretta, incantato da quell’atmosfera magica.
Un po’ infreddolito, si strinse nel suo cappotto arancione e si diresse trotterellando verso una piccola bancarella che vendeva frittelle. Attirato dal profumo dolce che si spandeva nell’aria, si avvicinò estraendo una monetina dalla tasca interna del cappotto.
“Una frittella. Con lo sciroppo d’acero, grazie.” Disse all’anziana donna dietro la bancarella, intenta a versare dello zucchero in un grosso recipiente di metallo.
“Oh, ma tu sei Naruto-kun! Sei proprio tu, sono contenta di vederti alla mia modesta bancarella! Come ti sei fatto grande…” biascicò sognante la vecchietta, congiungendo le mani con espressione ammirata.
Naruto ridacchiò nervoso, grattandosi la nuca un po’ a disagio e allungando alla donna la monetina.
“Ma non scherziamo, tesoro! Non hai bisogno di pagare, tu. Dopo tutto quello che hai fatto al nostro villaggio!”
Da qualche tempo, da “idiota” gli sembrava di essere diventato “gran figo”.
Beninteso, non che la cosa gli dispiacesse. Prese la sua frittella colante sciroppo e si allontanò ringraziando.
“Attualmente l’unica persona che continua a ritenermi un idiota è Sakura … Faccio progressi!” pensò soddisfatto il biondino addentando il suo dolcetto.
Si diresse a grandi passi verso casa sua, cercando di non mandare a cagare i ragazzini che gli tiravano grosse palle di neve.
Aprì la porta ed entrò nell’ingresso, lasciando da una parte le scarpe.
Mentre si toglieva il cappotto, gli parve di sentire un rumore che proveniva dalla sua camera da letto.
“Sono troppo impressionabile!” rise tra sé e sé, buttando il cappotto sul divano e accendendo la luce.
Nonostante avesse appena mangiato una frittella abnorme aveva ancora parecchia fame, così aprì la dispensa pensieroso, incerto tra il mangiarsi un ramen istantaneo o dei biscotti al cioccolato.
Stava per prendere il barattolo di ramen, quando udì di nuovo quel rumore dalla sua camera.
Si girò di scatto.
“Avanti, Naruto… Pensa a cosa direbbero le tue fan se sapessero che hai paura di qualche semplice rumore se sei solo in casa!” pensò cercando di farsi coraggio, ma era come impietrito.
In quell’istante all’improvviso la luce si spense da sola, e la stanza rimase al buio più totale.
“ Eheheh…. La luce si è spenta da sola…. Che burlona!” ridacchiò nervoso, indietreggiando.
“Calmo… devo stare molto calmo, ho passato cose ben peggiori di quest….” Si interruppe, interrogandosi su come fosse meglio reagire.
 
Dopo un secondo di silenzio, trasse un profondo respiro.
Raccogliendo quel poco di coraggio che gli restava, si diresse a piccoli passi nella sua camera da letto per controllare.
Tuttavia un attimo dopo ci ripensò, mordicchiandosi un labbro.
“Kage bunshin no jutsu!” sussurrò, formando il sigillo con le mani.
Subito apparve accanto a lui un suo clone.
“Va’ di là a controllare, svelto.” Ordinò il Naruto originale.
“Ehi, bello, vacci te. Non sentirti il boss solo perché sei l’originale, non prendo certo ordini da me stesso.” Rispose sfacciatamente il clone, riparandosi tremolante dietro l’originale.
“Ma cos…. Roba da pazzi. E se creassimo un terzo clone e mandassimo lui?” propose il vero Naruto.
“Poi saremmo in tre a litigare su chi mandare. Andiamoci insieme e basta.”
Così facendo i due Naruto, stringendosi l’uno all’altro in cerca di protezione, si avvicinarono lentamente alla camera da letto.
Ma udendo per la terza volta un lieve fruscio, il clone se la diede a gambe piantando in asso il Naruto originale.
“WAAAAAAAH! SONO ANCORA GIOVANE, NON VOGLIO MORIRE…!” urlò a squarciagola correndo verso la porta cercando di uscire da casa sua.
“Ehi…! Dove credi di and…?”
Naruto (l’originale) digrignò i denti scocciato, e con un atto di coraggio abbassò la maniglia ed entrò in camera sua, buia e nera come il carbone.
Tuttavia appena abbassò la maniglia in mezzo a tutta quell’oscurità si accesero  centinaia di lucine dorate che cominciarono a scintillare armoniosamente, illuminando tenuamente la stanza.
Strizzando gli occhi, Naruto capì che quelle lucine erano avvolte attorno ad un grande abete che troneggiava al centro della sua camera da letto.
Ma ciò che lo sorprese di più era cosa (o meglio, chi) si trovava accucciato ai piedi dell’abete, intento ad attaccare palline colorate.
 
“….T….TU!” strepitò irritato Naruto, puntando un’indice verso la figura.
“Oh, guarda chi c’è!” esclamò sorpreso il clone, entrando nella stanza.
“HAI IDEA DI CHE COLPO MI HAI FATTO PRENDERE, IDIOTA DI UN SASUKE?!” urlò accasciandosi al suolo e sciogliendo debolmente la tecnica del Kage Bunshin no Jutsu facendo scomparire il clone.
Dal canto suo Sasuke continuava tranquillamente ad appendere la palline all’abete, incurante dell’amico che aveva appena avuto un attacco cardiaco.
“Bastardo, almeno non ignorarmi…! Dì un po’, lo sai che questa è violazione di domicilio bella e buona? Potrei sbatterti in galera!” continuò il ragazzo sullo stesso tono (il fatto che Sasuke avesse in passato distrutto Konoha,  stuprato i maiali per strada e pisciato nel ramen di Ichiraku uscendo da tutto ciò perfettamente indenne probabilmente per lui non aveva nessun significato)
Sasuke alzò candidamente lo sguardo, alzandosi piano in piedi.
“Insomma, si può sapere cosa minchia stai facendo a casa mia in questo giorno? Non lo conosci il detto Natale con i tuoi, Capodanno con chi vuoi?” fece Naruto, al quale un altro po’ usciva il fumo dalle orecchie.
Sasuke lo guardò talmente male che Naruto avrebbe scavato una buca e ci si sarebbe buttato dentro.
“E tu, allora?” chiese finalmente il bel moretto, incrociando le braccia con fare provocatorio.
“Io ho Teddy Bear.” Rispose timidamente Naruto indicando un orsacchiotto sul letto.
Sasuke prese in mano l’orsacchiotto, pizzicando la pelliccia soffice.
“AAARRRGH! LASCIALO IMMEDIAT…” tentò di fermarlo Naruto mentre le sue guance si coloravano di un rosso acceso, cercando di strapparglielo di mano.
Se lo litigarono per qualche secondo finché il peluche non cadde a terra sulla pancia, rivelando la sua “doppia identità”.
Sul retro della testa dell’orsacchiotto c’era la foto di un primo piano di Sasuke, e sulla schiena c’erano “dediche” scritte a penna da Naruto talmente indecenti da non poter essere trascritte.
“Sasuke, vorrei farti ****** ma anche *******, e soprattutto ***** mentre ti *******…” cominciò a leggere Sasuke ad alta voce.
“N…NON PENSARE MALE, DEFICIENTE! NON C’E’ SCRITTO SASUKE, C’E’ SCRITTO SA…SAKURA!”            starnazzò il biondino nel panico più totale, seppellendo il peluche sotto il cuscino.
“Ma a me queste due sillabe sembrano proprio SU e KE….”
“IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE LE HA CAMBIATE IN KU E RA, INFORMATI PRIMA DI PARLARE.” Ribattè Naruto, mentre il viso gli andava a fuoco.
“Ad ogni modo, anche se l’oggetto dei tuoi bassi istinti fosse Sakura resteresti comunque un pervertito.” Sentenziò Sasuke con aria di disapprovazione.
“Ehi ehi, aspetta un momento, perché adesso sono IO a dovermi giustificare? Per l’ultima volta, che caspio ci fai in casa mia?” Fece Naruto aggrappandosi a quell’ancora di salvezza (o meglio, parandosi il culo).
“Ho pensato che la tua casa fosse davvero squallida senza nemmeno un gingillo che ricordasse il Natale, così temevo che rincasando la sera della Vigilia ti saresti depresso e ti saresti tagliato le vene con un kunai. Visto che non mi andava di avere un morto sulla coscienza, ho usato i tuoi soldi per comprare questo bellissimo abete e l’ho decorato personalmente. Pensa, ho intascato solamente il 30% della cifra totale!” esclamò Sasuke buttandosi sul letto, mentre si crogiolava nel proprio altruismo.
“….In altre parole mi hai rapinato.”
“Non essere così freddo, Naruto-kun. E’ il mio regalo di Natale per te!” si difese candidamente il ragazzo.
“In genere non si usano i soldi degli altri per fare un reg…”
Sasuke lo interruppe bruscamente, appoggiandogli un dito davanti alle labbra.
 
“Ora voglio il mio, di regalo.” Mormorò, cingendogli i fianchi.
“Ehi, avevamo detto di finirla con questa storia, eh?” rispose stizzoso Naruto, allontanandolo da sé con un gesto secco.
“Idiota, lo sai che un sacco di fan tifano per me e Hinata e per te e quella baldracca di Sakura. Mica vorrai deluderle? Si tratta di lavoro, capisci?” continuò prendendo dal comodino il suo computer portatile e sedendosi per terra.
“A proposito, controlliamo un po’ la nostra pagina ufficiale su Facebook!” esclamò allegro, accendendo il computer che emise un leggero ronzio.
Sasuke si alzò dal letto e si sdraiò sul pavimento accanto a Naruto.
“Naruto… che sfondo è…questo…?” sussurrò scioccato Sasuke, fissando il desktop.
“MERDA! ME NE ERO DIMENTICATO!” pensò Naruto, cominciando a sudare freddo.
“E’ un’idol koreana molto gnocca. Roba da veri machi, eheh.” Rispose, cercando di assumere un tono tranquillo e naturale.
“E non trovi che… in qualche modo mi somigli? Oltretutto non ha nemmeno un po’ di seno…” chiese perplesso Sasuke, mordicchiandosi una pellicina del pollice.
“Somigliarti? Ma dove! E oltretutto in una ragazza non bisogna guardare solo il seno, brutto maniaco!” Fece Naruto, mentre il suo volto si impietriva in un sorriso forzato che assomigliava più a un ghigno.
“E perché ha sulla maglietta lo stemma degli Uchih…?”
Alla velocità della luce Naruto estrasse dal cassetto del comodino un grosso pennarello nero indelebile, e  strofinandone la punta sullo schermo con un’indescrivibile energia censurò il piccolo ventaglio rosso e bianco.
“Io non vedo niente! Che strano!” Esclamò assumendo una faccia perplessa. “Comunque smettila di pensare a cose che non stanno né in cielo né in terra, e controlliamo la nostra pagina ufficiale.” Disse aprendo una finestra di Internet Explorer.
….
“Beh?” fece Sasuke.
“Beh un cazzo, non è colpa mia se ho un browser di merda, ok?” rispose Naruto irritato.
….
“Possibile che ancora non ti sia scaricato Chrome?”
“Sì, ma per scaricarlo ci metterei gli anni di Cristo con Explorer.”
“Quindi preferisci invecchiare cercando di accedere a Facebook: mi sembra logico.”
….
Finalmente dopo circa tre quarti d’ora una finestrella si aprì e i due ringraziarono ogni divinità esistente con una lunga preghiera scintoista.
Dopo un altro quarto d’ora riuscirono ad andare su Facebook.
“Girati.” Ordinò Naruto appena apparve l’home page.
“Perché, scusa?”
“Devo scrivere la password e l’indirizzo, non ci tengo a ritrovarmi il profilo hackerato.” Borbottò.
“Ahi ahi, devo pensare che hai un nome truzzettino tipo NarutoErMejo@shinobi.kon?” lo punzecchiò provocatorio l’Uchiha.
“C…certo che no, e comunque non sono affari tuoi. Girati.”
Sasuke si girò e Naruto cominciò a picchiettare sulla tastiera, mentre sorvegliava il moretto affinché non si girasse.
“ErVolpeTheBest@shinobi.kon ... “ Lesse Sasuke con tono ironico, senza girarsi verso lo schermo.
 
“SHARINGAN DI MERDA!” imprecò Naruto esasperato.
 
 
Una volta effettuato l’accesso, Naruto cliccò sulla pagina ufficiale sua e di Sasuke.
“Ohohoh, guarda guarda! Rispetto a ieri si sono aggiunti altri 537 mi piace! Fantastico, eh?” esclamò estasiato il ragazzo, fissando lo schermo.
“Già.” Borbottò Sasuke disinteressato.
“Mettici un po’ più di entusiasmo, dannazione!”
Naruto cominciò a scorrere con il mouse verso il basso, leggendo i vari commenti delle fan (infatti erano per la maggior parte ragazzine arrapate).
 
Siete trooooooooooooooppo fighiiii!!! xDxD Naruto&Hinata forevaaaah! <3
“Ma chi è ‘sta bimbaminchia? Perché non va a guardarsi il Mondo di Patty e ci lascia in pace?” sbottò Naruto leggendo il commento.
“Nel mondo reale queste persone si chiamano giappominchia, amico mio, e quasi sempre non hanno capito un cazzo del manga.  E’ una brutta specie. E comunque non si guarda il Mondo di Patty perché io sono molto più gnocco di Matias o come cazzo si chiama.” Rispose con tono ovvio Sasuke. “Leggiamone altri.”
 
Fuck yeah! One Piece vende sempre più di voi!
“QUESTO E’ QUEL CAZZONE DI LUFFY.” Sbottarono i due in coro.
“Però è vero, perché la gente compra di più One Piece? EH, POPOLO? PARLATE! PERCHE’ AVETE ‘STA FISSA PER UN TIZIO CON UN CAPPELLO DI PAGLIA CHE PARE UN CONTADINO?! Eppure nel nostro manga ci sono io che sono un figo!” piagnucolò Sasuke.
 
Naruto scese ancora un po’ facendo ruotare la rotellina del mouse, e apparve un vistoso commento scritto tutto in maiuscolo.
“NARUTO, SPERO TU MUOIA! PERCHE’ TU DEVI AVERE UNA PAGINA INSIEME A SASUKE E IO NO?! INSOMMA, L’EROINA DI QUESTO FOTTUTO MANGA SONO IO, E POI I FAN UN MINIMO INTELLIGENTI TIFANO PER ME E SASUKE, MINCHIONE!”
“Ha ragione Sakura, Naruto. Perché devo avere una pagina insieme a te? Poi mi spaventi le fan.”
 
Naruto usò buona parte del suo chackra per costringersi a non prenderlo a mazzate sulle gengive e continuò a leggere i commenti.
 
Salve! Siamo lieti di informarvi che i ragazzini cerebrolesi che guardano l’anime di Naruto in Italia non capiscono una sega della storia originale perché l’abbiamo stuprata per renderla adatta a loro, come del resto facciamo con qualsiasi altro anime!
“Loro... sono quei bastardi della Mediaset, non è vero?”
 
VI PREGO, SCOPATE.
“Ah, mi sa che lei è l’autrice pervertita di questa fanfiction su noi due, Sas’ke-kun.”
 
 
….”Che dici, la accontentiamo?” mormorò accattivante Naruto, chiudendo bruscamente il computer portatile.
L’orologio segnava la mezzanotte in punto, e Sasuke lo spinse energicamente sul letto, sbottonandosi la camicia, per poi tirarlo a sé per il colletto e premendo dolcemente le sue labbra contro quelle del biondino, mordicchiandogliele appena.
“…Buon Natale, Naruto!”


La parola all'autrice!

Beh, che dire, avevo troppa voglia di fare una fanfiction su loro due. All'inizio volevo fare una cosa un pò più seria, ma alla fine il risultato è sull'umoristico. Se vi è piaciuta ditemelo con una recensione, mi farebbe piacere ricevere i vostri commenti! :) Se non vi è piaciuta scrivetene una ugualmente, almeno un giorno imparerò a scrivere decentemente xD (forse)
Grazie per aver letto fino qui e alla prossima! :3 

Ellie-chan.
   
 
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