Leggete questa schifezza, partorita il 31 sera jfewuifgwjgr
Buona lettura.



“Adele!- la fermò Niall vestito da Jack Sparrow.-Giochiamo a verità o penitenza, devi assolutamente partecipare...” la tirò per un braccio.

Lei fece una smorfia.

“Se lo dici tu fratellino...” rispose lei un po' contrariata.

“Dai,c'è anche Liam... Sei persuasa adesso?”

“Altroché.” disse lei fingendo entusiasmo.

“Dagli almeno una possibilità...- le disse Niall mentre raggiungevano gli altri.- Sono secoli che è innamorato di te...”

“Sì, e nel frattempo si è fatto Amber, Alicia...”

“Adele, pensavo fossi sparita!” le disse la sua migliore amica Alex, vestita da Morticia interrompendo suo fratello.

“E' da secoli che ti cerchiamo, dov'eri sparita?” le ripeté Jennifer, vestita da sposa cadavere.

“In realtà sono io che vi cerco da mezz'ora...- le disse lei ridendo.- Vi obbligo a giocare al gioco della bottiglia!-disse prendendole per un braccio.-Dai, Alex, che magari finisci nello stanzino delle scope a baciare Zayn.”

“Sssssssh.- le disse lei premendosi l'indice contro la bocca.- C'è tuo fratello...”
“Tanto non ha sentito.”

“Come se non lo sapesse già.- la riprese Jennifer.- Dovrebbe essere cieco per non essersene accorto!”

“Ha parlato quella che sbava dietro a Louis Tomlinson dall'asilo!”

Jennifer arrossì anche sotto gli strati di fondotinta bianco.

“Adele, tu invece dovresti davvero dare una possibilità a Liam!- le disse con l'aria di chi la sa lunga Alex.- Andiamo...E' così carino...”

“Dolce.”

“Intelligente.”

“Sensibile...”
“E' perfetto.” dissero in coro Jennifer ed Alex.

“Non sarò di certo io a baciarlo...- disse Adele.- Certo, se fosse la mia penitenza...”

“Ragazze, stiamo per iniziare.” le chiamò Harry.

“Sapete tutti come si gioca, no?- disse in fretta Niall.- Quindi iniziamo...” continuò e girò la bottiglia di birra vuota.

La bottiglia si fermò su Harry.

“Verità o penitenza?”

“Verità.” rispose lui sicuro.

“Quante ragazze qui presenti ti sei già fatto?” gli chiese Zayn.

“Non vale, devo farla io la domanda!-protestò Niall.- Quante ragazze qui presenti ti sei già scopato?”

Harry scosse la testa, divertito e contrariato assieme.

“Credo... Ehm, diciamo cinque o sei.”

“Solo?- lo canzonò Louis.- Puoi fare di meglio!”

Tutti si misero a ridere, anche se, francamente Louis aveva fatto battute migliori nella sua vita.

Per un momento gli sguardi di Liam e Adele s'incrociarono: gli occhi color cioccolato che Adele non aveva mai guardato troppo bene, e quelli azzurri come il cielo sereno, che invece Liam conosceva alla perfezione, identici a quelli di Niall.

Liam arrossì sotto la maschera da batman, mentre Adele provò uno strano vuoto allo stomaco, una sensazione assurda che non ricordava di aver mai provato.

“D'accordo, adesso tocca a me... - disse prendendo la bottiglia e girandola.-Lou, obbligo o verità?”

Adele sentì Jennifer tremare quasi.

“Obbligo.”

“Allora... Devi...- Harry indugiò pensieroso.- Devi fare un succhiotto ad una delle ragazze.”

Louis fece un sorrisetto.

“A chi esattamente?”
“Scegli tu, Lou.”

Il suo sorriso si allargò ancora di più, mentre Jennifer mentalmente stava pregando divinità sconosciute.

“Allora... Catwoman la lascio a Batman.- disse sottovoce, ma Adele lo sentì e le scappò un mezzo sorriso.- Quindi prendo la sposa cadavere.” finì, e e si sedette vicino a Jennifer che, nonostante tutto il trucco in faccia bianco cadaverico, arrossì violentemente.

“Guarda che non ti mangio mica.” le sussurrò Louis all'orecchio e a lei vennero i brividi, poi fece scendere le labbra sul collo, premendole delicatamente, Jennifer morì anche se era già un cadavere, poco dopo si staccò, lentamente mentre lei tentava di guardare l'inconfondibile segno rosso-violaceo che le era appena apparso sul collo.

“Ti ho fatto male?- le domandò Louis, deciso a non tornare al suo posto.- Ti giuro che non volevo.”

“N-no, figurati.” gli rispose Jennifer, troppo scioccata dagli avvenimenti di quella serata.

Louis sembrò soddisfatto, prese la bottiglia e la girò.

“Alicia...- disse.- Obbligo o verità.”

Alicia-la troia non si sarebbe mai fatta sfuggire un'occasione del genere.

Adele incrociò le braccia al petto, avrebbe voluto staccarle quelle extension bionde che aveva al posto dei capelli.

“Obbligo.” rispose lei con ovvietà.

“Devi slacciare i pantaloni di Harry solo con i denti.”

Lei non face nessuna faccia in particolare, probabilmente era abituata a quel genere di cose essendo una troia di quint'ordine.

S'inginocchiò davanti a Harry, come so dovesse fare ben altro, e iniziò la sua opera fino a che Harry rimase in mutande, boxer per l'esattezza e lei tornò soddisfatta al posto.

“Questo gioco inizia a piacermi.” disse Harry, sedendosi visibilmente compiaciuto.

Alicia girò la bottiglia.

“Liam, obbligo o verità?”

“Uhm...- finse di pensarci.- Obbligo.”

Sapeva che Alicia non gli avrebbe mai fatto baciare Adele, dopotutto era la sua ex-ragazza...
“Batman via due pezzi del vestito, la maschera non conta.”

Liam si disse che avrebbe fatto meglio a scegliere verità, almeno non sarebbe morto di freddo.

Si tolse la parte superiore e le scarpe, rimanendo a dorso nudo.

Però, penso Adele, Liam Payne non era poi così male.

Tremando quasi per il freddo girò la bottiglia.

“Niall... Obbligo o verità?”

“Verità.”

Louis e Liam sbuffarono.

“Ehm, allora... Non lo so...- guardò gli altri indeciso, quando Harry gli si avvicinò e gli disse qualcosa all'orecchio.- D'accordo, devi dirci che taglia di reggiseno porta tua sorella.”

Adele alzò un sopracciglio e lo fulminò con lo sguardo.

“E che ne so...- rispose Niall ridendo.- Credo una seconda, comunque, ha le tette piccole...”

“Se vuoi posso togliermelo così controlliamo, eh...” rispose Adele provocando la risata di tutti.

“Scommetto a qualcuno non dispiacerebbe...” le rispose lui.

Prese la bottiglia e la fece girare, mentre Adele si accese una sigaretta.

“Morticia, obbligo o verità?”

“Obbligo.” rispose lei con un sorriso, sperando con tutte le sue forze che il suo obbligo comprendesse le parole “bacio” e “Zayn”.

“Devi baciare Zayn, con la lingua per un minuto.”

Alex cercò di contenere il suo entusiasmo, avvicinandosi a Zayn.

“Accomodati.” le disse lui, sicuro di sé, mentre si alzava in piedi.

Senza troppi indugi, Alex lo baciò e subito quando lui le affondò le mani tra le pieghe del vestito, fu chiaro a tutti quanta chimica ci fosse tra quei due.

“D'accordo, direi che un minuto è passato.” disse Niall poiché né Zayn né Alex parevano volersi staccare da quella morsa.

“Il rossetto...” disse Alex, notando che Zayn aveva il suo rossetto rosso spalmato in faccia.

Zayn rise. “Qualche volta dovremmo rifarlo, sai...” le disse piano all'orecchio.

Alex sgranò gli occhi e si mise a sedere, le gambe stavano per cedere.

Girò la bottiglia, si fermò su Niall.

“Obbligo o verità?”

“Di nuovo io... Beh, verità, di nuovo.”

“Allora...- indugiò Alex.- L'ultima ragazza con cui sei andato a letto...”

“Ehm, Emily Adams, sì, l'altro giorno negli spogliatoi...”
“Ok, non voglio sapere i dettagli grazie.”

Niall girò la bottiglia che si fermò su sua sorella.

Lei lo fulminò con lo sguardo, ancor prima che parlasse.

“Obbligo o verità.”

Adele alzò gli occhi al cielo, pensando a quale fosse il male minore, poi guardò di nuovo Niall e, inevitabilmente Liam.

“Obbligo.”

Il cuore di batman mancò un colpo, guardò Niall pregando che il l'obbligo di sua sorella comprendesse la parola “Liam”, non importava cosa o come.

“Catwoman devi scaldare batman, mi sa che ha freddo... Cinque minuti in paradiso...” spiegò Niall.

Lei scosse la testa, ancor prima che suo fratello parlasse sapeva come sarebbe andata a finire.

C'era un sacco di gente che continuava a ripeterglielo, suo fratello Niall, la sua migliore amica Alex... Continuavano tutti a dirle che Liam Payne si era preso una cotta per lei, ma oltre a non crederci, Adele aveva sempre pensato che fossero troppo diversi per poter anche solo uscire assieme: lui era il classico “bravo ragazzo”, era così dolce, gentile, premuroso, carino, simpatico, intelligente, perfetto che le faceva venire il diabete, anche se ultimamente l'aveva visto con una ragazza diversa ogni giorno.

Lei, d'altro canto, era il suo opposto contrario: odiava le romanticherie, odiava i ragazzi che la chiamavano “tesoro”, “piccola” o con qualsiasi altro nome che non fosse il suo, l'ultima volta che Harry Styles l'aveva chiamata così prima di baciarla, lei lo aveva guardato come se fosse pazzo.

Lei e Liam erano, come si dice, incompatibili, opposti, come due segni “meno” che non avevano ancora scoperto, che vicini, si attiravano come due calamite.

Liam si alzò in piedi, e ancor prima che Adele si alzasse le tese la mano per aiutarla ad alzarsi.

“Fate piano, non vorrei che buttaste giù la porta.” raccomandò Harry.

Adele gli lanciò un'occhiata glaciale.

Cristo santo, forse è davvero perfetto, pensò mentre gli prendeva la mano e lo conduceva dentro casa di Harry alla ricerca del primo stanzino delle scope che trovava.

Liam mentalmente stava morendo, anche se cercava di non darlo a vedere mentre stringeva la mano di Adele e si lasciava condurre da lei ovunque stessero andando.

Forse adesso si sarebbe fermata per digli che non avrebbero fatto proprio un bel niente, avrebbero aspettato cinque minuti e sarebbero tornati di là.

Adele aprì la prima porta che trovò, e tirò dentro Liam.

Si trovarono vicinissimi, in uno stanzino di due metri per due, al buio quasi completo, stile film adolescenziale un po' sconcio.

Adele accidentalmente perse l'equilibrio, e finì dritta tra le braccia Liam.

Ormoni alé.

Liam ne approfittò e la strinse forte, anche perché rispetto a lui era decisamente calda, Adele ringraziò dio che fosse buio perché la sua faccia perché la sua faccia sarebbe stata così memorabile che, se Liam l'avesse vista sarebbe scoppiato a ridere di colpo.

“Senti, Adele...- iniziò lui,cercando di guardarla negli occhi, l'unica parte di lei che intravedeva.- Non sei obbligata a... Beh a baciarmi, o qualsiasi altra cosa, quindi se vuoi possiamo anche uscire da qua dentro e...”

Adele rise.

Liam era davvero come lo descrivevano, perché mai non se n'era accorta prima?

Era il primo ragazzo che, potendola baciare, le stava chiedendo il permesso di farlo.

Senza dirgli nulla, si mosse piano, allungando le mani sulla faccia di Liam (giusto per essere sicura di baciarlo nel punto giusto), e lo baciò, sentì le sue labbra fredde contro le sue, e le sue mani ghiacciate stringersi attorno ai suoi fianchi, delicatamente come nessuno aveva mai fatto, come se avesse paura di romperla.

Liam Payne era la dolcezza fatta a persona.

Era un bacio così diverso da quelli che era abituata a ricevere.

“Ahi!” disse lei ad un certo punto, accorgendosi di aver battuto contro qualcosa di duro che probabilmente spuntava da qualche ripiano e staccandosi da Liam.

“Ti sei fatta male?” le chiese, e lei non poté fare a meno di sorridere, non era abituata a lui, e prima di quel giorno credeva che mai l'avrebbe fatto.

Quando Adele non rispose Liam le prese la mano e la costrinse a mettersi al suo posto, contro la porta mentre lui si trovò dove prima c'era lei.

“Sei congelato.- constatò Adele dopo aver sfiorato di nuovo Liam.- Devo trovare un modo per scaldarti...” disse, e Liam ringraziò dio di essere al buio perché era arrossito.

Si alzò in punta di piedi, e iniziò a baciargli il collo, scese sulla clavicola e poi ancora, fino all'addome, che scoprì molto più scolpito di quello che credeva.

“Va meglio?” gli chiese qualche istante dopo.

Liam la baciò di nuovo.

“Adele, non voglio che tra noi finisca qui, dopo aver fatto una scopata nello stanzino di Harry.- le disse, all'improvviso con un tono di voce alquanto serio.- Io, tu... Mi piaci da sempre, sul serio.

Non sai quanto mi ha fatto male vederti con Harry...”

“Liam, ho sempre pensato che tu fossi...- iniziò lei.- Che fossi diverso, sai... Non so come spiegartelo.” continuò Adele confusa.

“E adesso cosa pensi?”

“Beh, che forse mi sono sbagliata.”
Senza rifletterci, cosa che non era da lui, Liam la spinse contro il muro, e la baciò, questa volta meno delicatamente di prima, con più foga, e iniziò a slacciarle la zip del vestito.
"Ehi, credevo che fossi tu il bravo ragazzo."
"Già, ma questi sono i miei cinque minuti di paradiso."