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Autore: Lilypuf    03/11/2012    1 recensioni
//Questa era una storia incentrata su un Contest di qualche mese fa, a cui avevo partecipato e che, per mancanza di storie concorrenti, è stato chiuso. Questa è una crossover con personaggi di Harry Potter che entrano a far parte di una fiaba, e in questo caso si tratta di 'Cappuccetto rosso'.
Ho dovuto rispettare le norme del concorso, ma spero vi piaccia comunque. Buona lettura!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Thomas, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Dean/Ginny, Harry/Ginny
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Altro contesto
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The Red One in the Forbidden Forest.

C’era una volta su un’alta rupe della Scozia la bella Ginny, ragazza socievole e amata da tutti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, che aveva dei lunghi capelli color rosso fiamma che la contraddistinguevano dalle altre fanciulle. Quel giorno era appena uscita dalla Sala Comune di Grifondoro e si stava dirigendo verso il parco assieme a Luna. Dopo aver chiacchierato un po’ sotto la quercia vecchia secoli che si trovava vicino al Lago Nero, dovettero avviarsi verso il parco per cominciare le lezioni. Ma Ginny quel giorno non doveva seguire Erbologia assieme ai Corvonero, e così decise di fare una piccola visita al povero Hagrid, malmenato ancora dal “piccolo” Grop, che non era ancora in grado di controllare la sua forza. Così, prima di separarsi, Luna la avvertì, dicendole: “Ginny, sta attenta quando vai da Hagrid. Segui la strada più lunga e non inoltrarti nella Foresta Proibita... potresti imbatterti in un branco di Nargilli!”
Ma l’amica sapeva che non l’avrebbe ascoltata, e così le fece indossare i suoi occhiali piena di quella che sembrava comune porporina utilizzata dai Babbani. Dopo essersi salutate, Luna si avviò verso il castello saltellando, mentre Ginny, con gli occhiali di Luna tra le mani, si diresse verso la Foresta. 
Il sole risplendeva alto nel cielo e Ginny sciolse i suoi capelli rossi dalla coda che li teneva legati. Portava con sé un cestino pieno di dolci e cose buone che sapeva Hagrid avrebbe apprezzato. Non aveva bisogno di occhiali o bacchette, non era la prima volta che entrava in quella Foresta ed era sopravvissuta a cose peggiori l’anno prima. Pensò all’ultima volta che era stata in quella foresta buia. Con lei c’era anche Harry. Chissà se si stava allenando a Quidditch...
Alzò gli occhi e vide i raggi del sole filtrare attraverso gli alberi, tutto intorno pieno di fiori dai colori sgargianti... Si abbassò a raccoglierne qualcuno: avrebbero di sicuro fatto piacere a Luna, che li utilizzava spesso come segnalibri all’interno del Cavillo. Poi una mano fredda sfiorò la sua, prese un fiore e glielo mise tra i capelli rossi. La mano era di Dean, che quel giorno pareva più cupo del solito. Ginny alzò lo sguardo e si sforzò di sorridergli.
“Ciao, Ginny” disse lui, con tono quasi innaturale.
“Dean…” replicò lei, guardandolo dritto negli occhi. Vedendo che pareva non voler iniziare una conversazione, riprese a camminare col cestino in una mano e un mazzolino di fiori appena raccolti nell’altra. Ma lui si mise davanti a lei bloccandola, con una mano appoggiata all’albero e l’altra che si protendeva a prendere il cestino. Lei lo mise subito dietro la schiena, lasciando cadere al suo interno i fiori. Lui rise guardando la sua espressione accigliata. Alzò le mani per dichiararsi innocente.
“Non guardarmi così, volevo solo darti una mano” le disse in tono pacato.
“Ce la faccio anche da sola, grazie!” rispose lei girando la testa da un’altra parte. Lui fece finta di non notare la punta di asprezza nella sua voce, e continuò a parlarle come se nulla fosse.
“Per chi è questo cestino?”
“Oh, d’un tratto ti interessa quello che faccio, Dean?”
“Be’ non puoi dire che non m’importasse di te Ginny, lo sai!” replicò lui, evidentemente offeso.
Lei non gli rispose. Si limitò ad arricciarsi i capelli rossi tra le dita. Dean fece per andarsene, e il cuore di Ginny martellò forte per il sollievo. Poi, però, si voltò di nuovo verso di lei, guardandola più accigliato di quanto non avesse fatto lei prima.
“Fammi indovinare un po’ allora. Quel cestino è per un altro, vero? Hai già trovato un valido sostituto, sono contento.”
Non riuscì a fermarsi. Gli mollò un ceffone e lui voltò la testa da un lato per il colpo infertogli.
“Se proprio vuoi saperlo, non sto ancora con nessuno. Questo cestino è per Hagrid, idiota!” gli urlò lei. Dean la guardò negli occhi. Aprì la bocca cercando di scusarsi, ma lei subito tornò a camminare per arrivare alla casetta dell’amico. Poi all’improvviso si fermò, presa da una rabbia improvvisa, e tornò a voltarsi verso di lui. La stava squadrando da capo a piedi, con sguardo avido.
“Però... Ho già in mente qualcun altro, uno migliore di te.”
Una parte di lei si era finalmente liberata da quell’enorme peso. Sentì le guance infiammarsi, ma si notava poco il lieve rossore, coperto dalle lentiggini che le coprivano il volto candido.
Strinse il cestino nelle mani, guardando Dean che la fissava con gli occhi sgranati per lo stupore.
“Non provarci più, Dean. Non con me.”
Si incamminò, i capelli rossi che ondeggiavano lungo tutta la schiena... Sorrise tra sé e sé, pensando di essere finalmente libera da quel fardello che l’affliggeva.
Ma il vento cominciò a soffiare e il sole non la illuminava più coi suoi raggi. I fiori caddero dal cestino e Ginny sentì le mani fredde di prima stringerle i fianchi. Sentì il suo respiro caldo e affannato sul collo, che rabbrividì assieme alle vene che pulsavano.
“Lo sai che le bambine cattive e disobbedienti vanno punite, Ginny? Credi che tu, con le tue parole, abbia giovato al mio cuore? No...” la strinse ancora di più a sé. Gli alberi intorno si fecero ancora più scuri di prima.
“Sei troppo bella per finire tra le braccia di qualcun altro.”
Ginny cercò di prendere la bacchetta, ma era nel cestino e aveva le braccia bloccate. Tentò di pestargli un piede, ma lui fu più veloci di riflessi, e la bloccò con l’altra mano.
“Dean, lasciami!”
“No! Non ti lascerò più andare via!” la prese per una mano e il cestino cadde assieme ai fiori freschi di campo...
Con la mano libera, cercò di divincolarsi dalla presa.
Sentì un boato e uno scoppio. Strinse gli occhi e si riparò le orecchie con entrambe le mani, diventate improvvisamente libere da ogni vincolo.
Quando sbatté le palpebre, venne accecata dalla luce del sole, che in quel momento era ricomparso. Poi vide Dean a terra privo di sensi... Pensando al peggio, portò le mani alla bocca, spaventata. Ma un istante dopo una mano calda le sfiorò la spalla.
“Ehi... Non... Non ti preoccupare. L’ho solo Schiantato. Dimmi tu, piuttosto... Stai bene?”
Lei parve tranquillizzarsi. Il cuore cessò di battere appena sentì la sua voce, anche se era turbata.
Si voltò e incrociò il suo sguardo. La cicatrice in mezzo alla fronte era ancora più evidente coi raggi del sole che la illuminavano. I capelli neri scompigliati come al solito. La bacchetta in una mano e la scopa nell’altra.
Ginny gli sorrise. Non c’era bisogno di rispondere alla sua domanda.
“Credo proprio che Luna abbia ragione... Questa Foresta è piena di Nargilli.” 
Harry prese il cestino, raccogliendo assieme a lei i fiori caduti. Lui aveva capito, perché i suoi occhi verdi si erano illuminati guardandola sorridere... I suoi occhi verdi brillavano per lei.



NdA
Storia partecipante al Contest
"Once Upon a Time", chiuso per mancanza di partecipanti.
Volevo ringraziare comunque l'autrice del concorso per averlo ideato. 
Mi sono divertita davvero molto a scrivere questa sotria!
Grazie a tutti quelli che hanno letto.

 
 
 
 
 
 
 
   
 
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