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Autore: MaracHARIBO    03/11/2012    5 recensioni
Stavo entrando in quel posto. Dove tutti possono dire addio alle persone loro più care,quel posto odiato da tutto e da tutti,quel posto dove non crescevano più fiori a causa delle lacrime amare sparse sul terreno.
Quel posto dove ti ho perso. Quel posto dove la mia vita è finita,e per intendere vita,intendo te. Eri una scintilla,ma come tutte prima o poi si spengono,tu ti sei spento prima,ed è ingiusto,sai?
hola,gente! lo so,non aggiorno da tantissimo,e le mie storie si sono magicamente eliminate,quindi,visto che non facevo OS,ho deciso all'ultimo momento di farne una,abbastanza triste,spero vi piaccia,ciao ragazzee!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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remember that night?

Stavo entrando in quel posto. Dove tutti possono dire addio alle persone loro più care,quel posto odiato da tutto e da tutti,quel posto dove non crescevano più fiori a causa delle lacrime amare sparse sul terreno. 
Quel posto dove ti ho perso. Quel posto dove la mia vita è finita,e per intendere vita,intendo te. Eri una scintilla,ma come tutte prima o poi si spengono,tu ti sei spento prima,ed è ingiusto,sai?


Ero davanti ad un cancello,vecchio,pieno di ruggine,e scricchiolante,indecisa se aprirlo o no.
Insomma,ormai era la stessa routine tutti i giorni.
Scuola,casa,pranzo,e poi passavo ore ed ore quì,in questo posto.
Ma non volevo che questo fosse il mio destino,io volevo essere felice,felice con te. 
Purtroppo il destino non è sempre dalla mia parte.
Mi feci coraggio e con qualche spinta,miracolosamente il cancello si aprì.
Il respiro si fece affannoso e la vista si appannò,cercai di vedere meglio sfregando gli occhi con i palmi delle mani,me le lacrime rimanevano lì,come se fosse dovere.
Sbuffai rumorosamente e feci il primo passo,verso di te.
Le lacrime ora mi scendevano copiosamente sul viso.
Ne feci un secondo,e cominciai a singhiozzare.
Davvero volevo vivere così tutti i giorni?
Davvero volevo stare male così?
Sì.
Feci un terzo ed un quarto,e già ti intravedevo.
Le lacrime amare raggiunsero alle mie labbra,e cominciai a respirare male.
Feci altri tre passi e come copione,ti ritrovai lì,per terra.
Ovviamente,la tua immagine era una mia visione.
Mi accasciai per terra davanti alla lastra di pietra.
Lessi per la millesima volta le incisioni scritte sopra -Alla memoria di Louis William Tomlinson.- sussurrai.
Leggere quella scritta era come una pugnalata al petto. Non ci credevo ancora.
Con voce tremante gli dissi -Ehi,ciao.- 
Cercai di sforzare un sorriso,ma sicuramente non ero in grado di farlo,non adesso.
Aggiunsi poi accarezzando la lapide come se fosse lui -Non sono nello stato migliore,lo so.- ridacchiai.
-So anche che tu non vuoi vedermi così,non vuoi vedermi piangere,non vuoi che io stia male,ma invece lo sono. Perchè non riesco a vedere una mia vita senza te,non riesco a vedere la mia vita con dei bambini che non ti assomiglino,non vedo un futuro senza di te.- feci un respiro profondo e con le maniche della felpa mi asciugai il viso.
-Sai,non riesco a immaginarmi dire un 'ti amo' ad una persona se non te,non riesco ad immaginare un futuro senza te,non riesco e basta. Vorrei tornare indietro nel tempo,e che quell'incidente non ci fosse mai stato.- dissi guardando il cielo per non piangere ancora.
-Mi hai sempre ripetuto che volevi che io fossi felice,io lo ero. Adesso rivoglio i bei tempi,e schiacciare il tasto pausa,per farli rivivere per sempre,e non lasciarli nel dimenticatoio,perfavore. Rivoglio te. Rivoglio le mattine dove mi svegliavo con un sorriso stampato in faccia,non con le lacrime dopo aver fatto l'ennesimo incubo,okay?- adesso mi spostai difianco a lui,seduta,con la testa appoggiata sul pezzo di roccia fredda.
-Sò,che non puoi sentirmi,ma la psicologa mi dice che parlare mi aiuta,e sopratutto a te. Non ci credo ancora che dopo un'anno passato tu non sia ritornato da me,non ti manco? A me tantissimo,non puoi immaginare quanto. Non posso ancora crederci che tu quella notte te ne sei andato via,te la ricordi? Io come se fosse ieri,era il nostro mesi versario,eravamo contentissimi,e tanto innamorati,tu mi portasti ad parco per fare un pic-nick. Decidemmo di fare una partita a calcio,giusto per far qualcosa,tu calciasti la palla troppo lontano,finì dall'altra parte della strada,ricordi? Corsi a prenderla e attraversando con la palla in mano sorridendomi per l'ultima volta,una macchina senza i fari accesi ti investì. Corsi subito da te,quell'imbecille se n'era andato,senza aiutare,senza far niente. Mi ricordai che ti dicevo di resistere,di respirare,di non chiudere gli occhi,e nel mentre chiamavo un'ambulanza..- mi fermai un attimo e cominciai a tremare. -l'ambulanza purtroppo arrivò tardi,troppo tardi. Se sapevo che non avrei più rivisto i tuoi meravigliosi occhi avrei fatto tutto pur di essere io quella investita,sai?- mi strinsi nel cappotto,faceva freddo,più delle altre volte.
Come previsto le lacrime bagnarono di nuovo il mio volto. -Faccio quest'incubo da quasi un'anno,ormai. Mi viene in mente ogni fottuta sera,di ogni fottuto giorno,di ogni fottuta notte. Non riesco a non pensarci un secondo,cambiandone pezzi. E se io fossi stata quella investita? E se non fossimo mai stati insieme? E se al posto di giocare a calcio guardavamo le stelle? E se io non fossi nata? E' tutta colpa mia.- mi agitai,forse fin troppo,le lacrime non smettevano di scendere.
-Scusami,scusami,sono un'errore. Mi dispiace,non volevo. Scusami se sono nata. Veramente perdonami.- sussurrai alla lapide. 
In lontanaza scorsi un ragazzo,capelli spettinati,e i vestiti come quelli che usava il giorno dell'incidente.
Si avvicinava sempre più.
Era a pochi passi da me,lo vedevo benissimo.
Rimasi scioccata.
-Okay,sto diventando pazza.- dissi alzandomi senza neanche salutare la lapide.
-No,non sei pazza. Sono quì,davanti a te.- disse Lui.
-M-ma tu sei..- indicai la lapide balbettando.
-..Morto,lo so.- continuò la frase.
-E allora che ci fai quì?- dissi ancora insicura che non fosse una mia visione.
-Devi vivere,non puoi continuare così. Non puoi continuare a deprimerti.- disse avvicinandosi di un passo,dubbioso che potessi scappare.
-M-mi manchi...- riuscii solo a sussurrare.
-Lo so,ed ho sentito tutto. Ma devi vivere,diplomarti,cercare un lavoro,sposarti ed avere dei figli,hai una vita davanti,amore. Sei giovane.- disse a pochi centimetri da me.
-Non riesco.- dissi cercando di restare calma. -Come hai potuto andartene via,così,come se non te ne fosse importato niente? Ho bisogno di te.. Ho bisogno di te.- cominciai a borbottare infinitivamente.
Prese le mie braccia e mi avvolse in un abbraccio. 
-Mi mancavano i tuoi abbracci..- dissi in un soffio.
-A me mancava tutto di te. Ma ormai sono un angelo,non posso ritornare indietro,ma sei il mio amore non scordarlo.- disse baciandomi il collo per tranquillizzarmi.
-Quanto tempo hai?- dissi in preda ai brividi per i baci.
-Ancora pochi minuti.- disse dispiaciuto.
-Oh,allora,mi mancherai,sei mio,capito? perfavore,ricordalo.- dissi in tono quasi d'imploro.
-Lo ricorderò per sempre,come di tutte le cose che abbiamo passato insieme.- disse rassicurandomi con il suo perfetto sorriso.
-Ti amo..- disse quasi come se fosse un addio.
-Devi andare di già?- borbottai triste.
-Sì,ricorda vivi la tua vita,poi tornerai da me quando l'avrai terminata,e potremo così vivere felici e contenti.-
-Lo farò! Ti amo da morire.- dissi guardandolo negli occhi per l'ultima volta,forse.
-Io di più.- poi mi sorprese con un bacio. 
Un bacio meraviglioso.
Presi il suo volto fra le mani e dissi -Mi mancherai,amore.-
Poi lo vidi scomparire dalla mia vista.
Eh,sì. Non l'avrei rivisto per un sacco di tempo.
Ma adesso dovevo vivere.





Decisi di scriverti una lettera. Con la mano tremante scrissi:
''Non sapevo di essere masochista.
Non pensavo che andarti a visitare ogni giorno mi faceva sempre più male. 
Ogni giorno più.
Non sopporto l'idea di non poterti più baciare,neanche di abbracciare.
Ma io dopo tutto,ti vedo ancora.
Lì,sorridente con un pallone da calcio in mano che mi saluti.
Oh,se mi manchi. 
Mi manca il sapore delle tue labbra sulle mie,l'idea di strofinare i nostri nasi contro l'altro per gioco.
Di indossare le tue felpe. Mi manca l'idea delle tue braccia,intorno al mio corpo.
Mi manca l'idea di non poter toccare i tuoi capelli spettinati. Di strofinare le nostre mani per produrre calore.
Mi manca l'idea del tuo braccio attorno al mio collo,o alla mia vita.
Mi mancano i tuoi baci sul collo.
Fra un po' riavrò tutto questo,sai? 
Sì,perchè la mia fine sarà presto. 
Sai? Ho seguito il tuo consiglio,adesso son sposata.
Ma nel mio cuore ci sarai sempre tu,promesso.
Ciao,amore. O a presto.


-Una donna cresciuta di novant'anni.''
Poi la posai sulla sua tomba.
'Sono sicura che la leggerà'. Questa frase rimbombava nella mia mente.
Poi chiusi il cancello e ritornai alla mia solita vita.







Ciao,gentee! Sono ritornata,lo so non aggiornavo mai,ma ho motivi validi. Le altre storie si sono magicamente cancellate,non chiedetemi il perchè,non lo so neanche io.
Comunque,spero vi piaccia questa OS. Io la trovo fantastica,pensavo di farla un po' più deprimente,ma mi è difficile.
Quindi è uscita questa 'roba'. 
Perfavore recensite,è importante. 
A presto,forse. 
  
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