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Autore: Quistis88    03/11/2012    1 recensioni
Squall aprì gli occhi. La luce al neon della stanza lo colpì così violentemente da fargli credere di essere in paradiso e di aver lasciato il mondo dei vivi; poi, piano piano, gli oggetti nella stanza cominciarono a prendere forma e colore, e lui capì. Era in infermeria. Di nuovo. Ma stavolta gli sembrava che fosse diverso, stavolta ERA diverso.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cid, Laguna Loire, Quistis Trepe, Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Nota: Salve a tutti, questa è la mia prima fanfiction, perciò non siate troppo severi ma aiutatemi a migliorare... Spero che la storia vi piaccia, ci penso da parecchio e questo tipo di rapporto mi tocca in particolar modo.
Bè, buona lettura a tutti. 


FIGLIO ALL’IMPROVVISO
CAPITOLO 1
RISVEGLIO

 
Squall aprì gli occhi.                                                                                                                                
La luce al neon della stanza lo colpì così violentemente da fargli credere di essere in paradiso e di aver lasciato il mondo dei vivi; poi, piano piano, gli oggetti nella stanza cominciarono a prendere forma e colore, e lui capì. Era in infermeria. Di nuovo. Ma stavolta gli sembrava che fosse diverso, stavolta ERA diverso. Ricordava la battaglia con Artemisia, la vittoria ed il lungo viaggio di ritorno nella sua coscienza: non ce l’avrebbe fatta senza di lei. Aveva creduto di morire ma non era stato così: Rinoa lo aveva trovato e lo aveva portato a casa.

Si sentiva stranamente calmo e tranquillo e si guardava i piedi coperti dal lenzuolo mentre aspettava che la dottoressa tornasse.
Eccola. Sentì la porta aprirsi e dei passi venire verso di lui.
“Dotteressa?”
 “Squall! Ti sei svegliato! Oh finalmente! Eravamo tutti così preoccupati! Fatti visitare”.
Kadowaki prese a infilare le mani dappertutto, prendeva e posava strani strumenti da medico e Squall, suo malgrado, rimase fermo ad aspettare che finisse.
“Ah! Stai bene fortunatamente! Sei stato in coma per due mesi e mezzo sai?”
Squall battè le palpebre più volte cercando di capire, poi disse “così tanto? Mi sembra ieri che…” ,
”Si si” disse Kadowaki “la battaglia è stata dura, i tuoi amici hanno ripetuto la storia un sacco di volte, aspetta! Devo avvisare Rinoa! E’ stata tutti i giorni qui con te sai?”

(Ma che ha? Sembra epilettica… Avvisare Rinoa…)

Squall era felice che fosse ancora nel Garden… Credeva che sarebbe tornata a Timber alla fine della guerra ma, evidentemente, aveva preferito lui.
La dottoressa compose un numero sul telefono, mezzo squillo, neanche…
“Si?” Disse Rinoa
“Qui c’è qualcuno che vorrebbe vederti Rinoa, ti va di fare un salto in infermeria?”
“Dottoressa! Vuole dire che si è svegliato?”
“Proprio così, ed è più in forma che mai” Disse Kadowaki sorridendo.
La comunicazione cadde e dopo neanche cinque minuti si sentì bussare alla porta.
“Mi faccia entrare dottoressa! La prego!” Rinoa era fuori dalla porta più impaziente che mai. Kadowaki le aprì e la ragazza la calpestò letteralmente per correre da lui.
“Mi scusi” si limitò a dire con un gran sorriso. Il medico bofonchiò qualcosa e poi disse “Va bene, vi lascio soli per un po’” e uscì dalla stanza.
Tutta la fretta di pochi istanti prima era sparita, Rinoa rimase immobile ai piedi del letto di Squall e lo fissava con un’espressione indecifrabile.
Qualche istante. Silenzio. Felicità.
Si stava perdendo in quello sguardo, quegli occhi di ghiaccio, freddi, inespressivi, quegli occhi che lei adorava, aveva temuto di non rivederli più. Invece erano lì, che la fissavano di rimando, interrogatori, come quella sera al ballo, il loro primo incontro.
“Squall… Sono così felice che tu stia bene” La ragazza si avvicinò dal lato destro, lo guardò di nuovo e infine cadde in ginocchio, la testa che cercava invano di nascondersi sotto le braccia appoggiate al letto. Stava piangendo.
Squall si sentiva più a disagio che mai… Non era un gran comunicatore, lo sapevano tutti, non sapeva cosa fare.

(c’è una ragazza che piange disperata sul tuo letto e tu non riesci a dire neanche una parola? Ci sarà qualcosa che puoi dire, dai! Sforzati!)

“Rinoa…” Esordì “Sto bene… Ora non fare così...”

(che patetico, tutto qui?)

“Grazie Squall… Scusami… E’ che sono così felice…” La moretta sia alzò asciugandosi le lacrime e si ricompose sulla sedia accanto al letto.

(Almeno sono riuscito a calmarla).

“Rinoa… Aggiornami sulla situazione della guerra per favore”
Sempre il solito, era il migliore nel suo lavoro ma non poteva aspettare un altro momento per un “aggiornamento”?
“Allora…” Fece lei “La strega è morta, il mondo sta lentamente tornando alla normalità anche se nel continente Galbadiano la situazione è ancora un po’ tesa”
“Ed il Garden? Come siamo messi noi?” “Noi siamo degli eroi… I telegiornali non fanno altro che parlare dei Seed, soprattutto di te.”
“Perché, che ho fatto io?”
Era proprio carino… La sua innocenza e la sua modestia erano quello che la attiravano di più.
“Squall, tu sei il comandante dei Seed e inoltre… Sei stato tu a dare il colpo di grazia alla strega”.
Squall voltò la testa dall’altra parte del letto e rimase pensieroso.

(Non l’ho fatto perché volevo farlo… Mi ci sono trovato… Tutto qui… Chiunque avrebbe fatto la stessa cosa… Non sono un eroe…)

“Non sono un eroe…” Ripetè a voce alta.
“Tu sei quello che sei, e comunque la situazione è questa…”
Squall non le rispose, rimase ancora un po’ a fissare la parete finchè non fu lei a rompere il silenzio
“Mi piacerebbe molto restare qui con te ma devo tornare in classe… Quistis mi aveva dato dieci minuti e io sono rimasta per più di mezz’ora… Sarà arrabbiata…” Squall aggrottò la fronte, poi chiese
“Perché ti lasciano seguire le lezioni? Tu non sei un…”
“No, non lo sono, ma voglio diventarlo… Essere un Seed, come te, e restare nel Garden con tutti gli altri… Ora vado…” e si allontanò. Stava per afferrare la maniglia quando lo sentì chiamarla:
“Rinoa!”, lei face capolino verso di lui
“Si?”
“Grazie per essere venuta da me… Sarei morto a quest’ora se tu…” Rinoa fece un sorriso e disse
“E’ stato un vero piacere Squall” E se ne andò tutta contenta.
Squall rimase di nuovo solo e si mise a fissare il soffitto, sopra di lui c’erano le classi, i suoi amici erano tutti lì ad aspettare che lui si svegliasse… No… Non poteva essere… Di lui non importava a nessuno… Era solo…
Proprio in quel momento l’altoparlante collegato con la presidenza si attivò e Squall ascoltò la voce del Preside fare un annuncio:
-Qui è il Preside Cid, a tutta la popolazione del Garden: vi prego di distogliere l’attenzione dalle vostre occupazioni e di ascoltarmi. Il giorno che tutti stavamo aspettando è finalmente arrivato, vi annuncio che stamattina il nostro nobile Comandante Squall Leonhart ha ripreso conoscenza, è sveglio ed è in buona salute. Grazie a tutti.-

(Nobile… Che va dicendo Cid? Ci si mette pure lui…)

Era mai possibile? Non voleva credere a quello che aveva sentito… Tutta la popolazione del Garden… Possibile che fosse diventato così importante? Che l’intera popolazione del Garden potesse essere interessata a quell’annuncio? Possibile che stesse aspettando il suo… Risveglio?
Pensò a lungo… Poi si rispose da solo: no.   
  
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