FIRST TIME 

 
 
Il bacio più dolce e soffice che le era mai stato donato.
Lento, passionale, lussurioso, ma con quella punta di romanticismo che la faceva sciogliere tra le sue braccia, sorpresa da quel lato nascosto del suo carattere.
Solitamente, quando Zoro la baciava, tutte le tensioni della giornata, lo stress, il nervosismo e la stanchezza, le scivolavano via dalla mente e dal corpo, ridonandole tranquillità e energia. Ma non quella sera, purtroppo…
Zoro lo sentiva.
Sentiva che qualcosa tratteneva Nami, la cui mente non era ferma lì, tra le sue braccia, dedicando ogni suo gesto e respiro a lui, ma distraendosi pensando ad altro.
Solitamente rispondeva ai suoi baci, ai suoi tocchi, con fremente voglia di lui, ricambiando il suo affetto con passione e trasporto, lasciandolo totalmente senza fiato, riuscendo a scollegargli il cervello con una semplice carezza.
Il verde si puntò sulle braccia, alzandosi da Nami e rallentando il bacio, fino a scioglierlo del tutto. Le accarezzò la guancia, spostandole qualche ciocca di capelli dalla fronte.
-Che c’è che non va, mocciosa?- le sussurrò, fissandola dritta negli occhi.
Nami non rispose, ma distolse lo sguardo arrossendo.
Accidenti, se ne era accorto!!!
Si mosse appena sotto di lui, smuovendo le gambe contro il legno del castello di poppa, lasciando che il tessuto leggero della sua gonna si arricciasse verso l’alto delle sue gambe scontrandosi con i pantaloni scuri del samurai.
-Mocciosa…- la richiamò il verde, prendendole il mento in mano e costringendola a fissarlo in viso.
Nami arrossì, abbassando lo sguardo sul suo petto atletico e scultoreo, che si intravedeva dalla camicia aperta. Si morse un labbro, indecisa sul parlare o meno.
-Tu…- iniziò, ma subito tacque, mordendosi la lingua. No, non poteva chiederglielo così.
-Io, che?- la incalzò con un  ghigno.
La rossa lo fissò negli occhi, deglutendo per prendere coraggio.
-Tu… tu hai mai fatto l’amore?- domandò incerta, con la voce che le tremava in gola.
Lo spadaccino ghignò assottigliando lo sguardo.
Si abbassò sul collo della ragazza, iniziando a succhiarlo appena, mentre si strusciava contro il suo petto e l’abbracciava per la vita.
-Mi stai chiedendo se sono vergine?- le ridacchiò sotto all’orecchio, soffiando sensuale.
-Non proprio…- alzò lo sguardo al cielo notturno lei, sentendo i baci caldi e morbidi di lui salire e scendere sulla sua gola.
-E allora che vuoi sapere?- borbottò Zoro, accarezzandole il capo ramato, alzando qualche ciocca dei suoi lunghi capelli rossi nell’aria, facendola poi ricadere tra le sue dita.
-Voglio sapere se hai già fatto l’amore con qualcuno o no…-
Il verde si rialzò sopra al corpo steso della navigatrice, fissandola in viso confuso.
-Non credo di aver capito…- sbottò alzando un sopracciglio.
Nami sospirò, accerchiandogli il collo con le braccia.
Lo amava così tanto, che quasi si dimenticava quanto fosse lento di comprendonio.
Gli accarezzò l’occhio cieco, che così tante volte aveva baciato, facendo scivolare le dita sulla mascella scura, per in fine giungere sulle labbra sottili e morbide.
La loro storia clandestina andava avanti da un bel po’, ma oltre che ai baci rubati, le carezze nascoste e qualche abbraccio nella notte, non avevano fatto altro. Mai una frase romantica, un gesto d’affetto, una frase significativa del loro rapporto. Mai una notte passata assieme, a dormire o a fare altro.
Tutto l’affetto che provavano reciprocamente, lo si poteva solo leggere nei loro occhi, nei loro sguardi d’intesa e profondi, nel loro sfiorarsi appena.
Nami respirò a fondo, per poi alzare il busto da terra e reggersi così sui gomiti.
-Di certo sarai stato con tante donne…- disse schiettamente, facendo arrossire Zoro -… e mentirei se ti dicessi che non me ne importa niente, che non ne sono gelosa…-
Lo spadaccino ghignò, incurvando le labbra.
-Ma non voglio sapere con quante donne sei stato, ma vorrei sapere con quante di loro hai fatto l’amore, e non del mero sesso…- continuò la cartografa, arrossendo su tutto il viso -… perchè, è da un po’ che ci penso, e io voglio fare l’amore con te… voglio che tu sappia che ti amo, che ti amo davvero, e che per me sei il primo uomo con cui farò l’amore, e non del stupidissimo sesso…-
Fece una pausa, respirando a fondo e alzando gli occhi verso il viso sorridente del verde.
-… voglio sapere se sono la prima donna che ami, oppure no…-
Zoro sorrise teneramente, inclinando il capo su un lato, mentre osservava la sua mocciosa arrossire e distogliere gli occhi impacciata.
Abbassò il viso fino a sfiorare, con la punta del naso, la guancia della ragazza, spostandole qualche ciuffo ribelle.
-Nessuna…- sussurrò con la sua voce baritonale e profonda -… con nessuna delle donne del mio passato ho fatto l’amore… non ho amato nessuna di loro… solo tu…-
Nami sgranò gli occhi stupita, alzandoli sul volto dello spadaccino, infossato tra i suoi capelli.
-Tu sei la solo che amo, mocciosa… e si, anch’io voglio fare l’amore con te…- strinse la presa sui fianchi della giovane, facendo cozzare il bacino col suo -… anche subito, se lo vuoi…-
Nami ridacchiò malandrina, abbracciandolo per le spalle e spingendogli il capo contro il suo collo.
-E allora che stiamo aspettando, ominide?- gli soffiò sull’orecchio con i tre pendagli, facendolo ringhiare lussurioso.
In un lampo, Zoro si drizzò sulle ginocchia, slacciandosi le katane dal fianco e aprendosi i pantaloni, mentre Nami si sfilava di dosso maglia e gonna, rimanendo solo in intimo.
-Gioca ad armi pari buzzurro…- ridacchiò, sbattendo lievemente un piede nudo contro il cavallo del samurai -… togliti tutto…-
Senza nemmeno protestare, lo spadaccino si svestì completamente, buttando lontano da se i suoi vestiti, e buttandosi a braccia aperte sulla navigatrice spogliandola del reggi petto e delle mutandine.
La baciò con impeto e lussuria, mordendogli le labbra e lasciando che la sua lingua tagliente controllasse la danza del loro bacio, mentre l’abbracciava con forza per le spalle.
-Ah…- gemette Nami, sentendo il membro di Zoro indurirsi e urtare contro la sua femminilità, umida e dilatata -…Zoro…-
Prese in mano il fallo trepidante di lui, iniziando a stimolarlo con gesti sempre più veloci e desiderosi di lui, mentre lo baciava con lussuria estrema, leccandogli il palato e gemendo sulle sue labbra. Zoro scese con la bocca sui suoi seni, succhiandone i capezzoli turgidi ed eccitati, leccandoli e gustandone il delicato aroma di mandarino, mentre con una mano stimolava l’intimità della ragazza, dilatandola e preparandola al suo sesso. L’accarezzava con forza misurata, continuando a baciarla sul petto e sul collo, bagnandole il tatuaggio blu sulla spalla con i suoi baci, mentre lei lo eccitava con i suoi gemiti e le sue carezze.
-Nami…- la chiamò piano, baciandole il collo, fermandola nel suo massaggiargli il membro.
Lo fissò a corto di fiato, tremando eccitata mentre lo vedeva alzarsi sopra di lei e puntarsi sulle braccia al lato del suo capo. Posò le mani sulle sue spalle atletiche, aggrappandosi con forza, sentendolo sempre più vicino a lei. Chiuse gli occhi, trattenendo il respiro quando lo sentì avanzare in lei, penetrandola pian piano, con delicatezza e cura, fino ad entrare totalmente in lei.
-Aaahhh…-
Un leggero gemito fuggì dalle labbra di Nami, che sorrise per il piacere che provava nel sentire Zoro dentro di se, mentre il suo respiro caldo e dolce le solleticava il collo con piccoli gemiti di godimento.
-… aaahhh… Nami… mmmhhh…-
Lo stinse al petto, abbracciandolo per il collo, e aggrappandosi totalmente a lui, mentre le spinte aumentavano d’intensità e forza, accelerando tra loro e regalandole sempre maggior piacere.
-Naaahhhh… Zoro… si… si… aaahhh…-
Non riusciva a trattenersi.
Lo voleva, voleva che lui la conducesse oltre al semplice piacere terreno, oltre la soglia del piacere intenso, oltre i confini del suo corpo di donna. Voleva che gli regalasse, per la prima volta in vita sua, un orgasmo.
-… aaahhhh… Zoro… siii... ti… ti amo… ti amo…-
Le parole le uscivano dalle labbra senza il suo permesso, ritmate dal battere indemoniato del suo cuore, scandite dal piacere sempre maggiore dentro di lei.
Zoro lo sentiva, sentiva il corpo di Nami tramare al suo tocco, sotto le sue spinte e per i suoi baci. Prese una gamba della rossa, e l’alzò sopra una spalla, aumentando la profondità delle spinte, e provocando maggior gemiti e urla di piacere alla sua donna, che l’abbracciò a se sul bacino con l’altra gamba, spingendolo più dentro in lei, mozzandogli il respiro. Lo spadaccino ansimò di piacere, raggiungendo un benessere superiore a quello che aveva sempre provato.
Baciò di slancio la rossa sulle labbra, spingendo un’ultima volta dentro di lei, facendola raggiungere un orgasmo meraviglioso, e venendo con lei, liberandosi del suo essere e sentendosi finalmente leggero e libero di aprirle totalmente il suo cuore.
Aspettò che i loro cuori si calmassero un po’, prima di uscire da lei, e stendersi al suo fianco. Nami si stese sul suo petto, accoccolandosi sul letto del suo cuore, accarezzandolo dolcemente.
-Ti amo…- le sussurrò piano Zoro, baciandola tra i capelli e coprendole le spalle con la sua camicia.
-Ti amo anch’io…- lo baciò sul petto, abbracciandolo per la vita.
Entrambi si misero a fissare il cielo stellato brillare sopra i loro occhi, stringendosi tra loro e scaldandosi nella notte. Per la prima volta si sentivano, in vita loro, avevano fatto l’amore, ed era stato totalmente diverso dal mero e superficiale sesso che avevano provato, prima di incontrarsi.
Per la prima volta, dopo anni che cercavano la loro anima gemella, con cui iniziare ad amare veramente, si sentirono completi e totalmente felici.
Per la prima volta, Zoro e Nami, avevano fatto l’amore, e di certo non sarebbe stata l’ultima…
 

ANGOLO DELL’AUTORE:
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Gentilmente commentate, grazie…

Zomi