Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: IleniaDirectioner    03/11/2012    0 recensioni
non so bene come sarà di preciso, scrivo e come andrà andrà. ♥
La protagonista è Josephine Malik, chiamata comunemente Joey.
Sorella minore di Zayn Malik, che in un giorno come tante torna a casa con i suoi quattro inseparabili amici.
Ecco che qui entrano in gioco loro, cinque ragazzi legati da una forte amicizia che è durata nel tempo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mia madre mi ha sempre detto ‘vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, piccola mia’. È l’unico straccio di ricordo che ho di lei, ed è diventato quasi come il mantra della mia vita.
Appunto, la mia vita.
Bah, la mia vita non è niente di che.
Una semplicissima vita di un’adolescente americana con origini inglesi.
Mi chiamo Joey Malik e
vivo a Londra, con mio padre.
Beh, oggi è un giorno importante. 
Ritorna il mio fratellone dall’Irlanda, e con lui anche i suoi amici.
Loro sono Liam, Niall, Louis e Harry, sono cinue meravigliosi ragazzi. 
Togliendo l’ultimo elemento, Harry. Che non mi è mai calato ..
Si crede un figo assoluto e l’unico suo obiettivo nella vita è portarsi un minimo di otto ragazze a letto ogni giorno, ovviamente più mature di lui.
Zayn invece è diverso, non perchè è mio fratello.
Ma il ragazzo perfetto che ogni ragazza vorrebbe avere al suo fianco, peccato solo che sia il mio fratellone!
è un anno più grande di me e probabilmente ha vissuto maggiormente i problemi dei nostri genitori.
Adesso papà ha deciso di trascorrere due mesi a Manhattan per lavoro, e quindi dividerò la casa con cinque assurdi ragazzi.
Andrà bene (?) Beh, questo dobbiamo solo scoprirlo.
Posai la penna sulla scrivania e alzando lo sguardo fissai fuori dalla finestra.
Mi sembrava così strano potermi riposare un intero pomeriggio, io che sono abituata a lavorare e studiare ventiquattrore su ventiquattro.
Ma adesso credo che cambierà tutto.
Pensando all’arrivo di quei pazzi, sorrisi di cuore.
Chiusi il diario dalla copertina blu, e scesi di sotto.
La casa era così vuota senza papà, ma sapevo bene che in poche ore sarebbe stata più viva che mai.
Ad interrompere il filo dei miei pensieri fu il suono del campanello.
Guardai rapidamente l’orologio al polso. Erano solo le quattro non potevano essere loro, ma andai ad aprire.
“Charlie?!”
Esclamai stupita.
“Joey. Ho bisogno di parlarti!”
Affermò Charlie, la mia migliore amica, piuttosto agitata.
Feci un passo indietro e lei entrò, chiusi la porta e la trovai con un aria preoccupata.
“Cos’è successo Charlie?”
Le domandai preoccupata.
“C’è una cosa che non ti ho mai detto, ma che non posso più nasconderti.”
Disse Charlie seriamente ansiosa.
“Raccontami tutto davanti a una tazza di caffè, e rilassati!”
Affermai con un sorriso.
Così la portai in cucina, si accomodò sullo sgabello del bancone e mentre preparavo il caffè vidi la sua espressione sempre più preoccupata.
“Cos’hai fatto di così tanto terribile, per ridurti in questo modo?”
Le domandai sedendomi di fronte a lei, curiosa.
Charlie si passò entrambi le mani nei capelli e poi mi guardò dritto negli occhi.
“Lo scorso natale, alla festa di mio zio, io e Zayn stavamo parlando del più e del meno, e… senza rendercene conto ci siamo ritrovati sotto il vischio.
E lì Harry, beh lui ci ha trovati lì, e ha obbligato Zayn a baciarmi solo per una scommessa che avevano fatto.”
Spiegò Charlie, in pena.
“Non mi dire che Zayn ti ha baciato sul serio?!”
Replicai incredula, spalancando gli occhi.
“Lui si sarebbe portato a letto Holly se Zayn non mi avesse baciato, così si. Mi ha baciato.”
Continuò Charlie, a bassa voce, probabilmente intimidita al ricordo di quel bacio.
Io non dissi niente, ero troppo scioccata.
“Ma la cosa più assurda è che … io non ho fatto niente per fermare Zayn. Una volta che le nostre labbra si unirono, io non ho più trovato la forza per respingerlo!”
Disse Charlie, fissando con intensità un punto del tavolo.
Poi alzò lo sguardo e vide la mia espressione scioccata.
“Sei arrabbiata con me, vero?”
Mi chiese preoccupata.
“Ehm, no. Non credo di essere arrabbiata. In fondo Zayn è mio fratello … quindi.”
Risposi scuotendo la testa.
Sentì l’odore del caffè pronto, così presi due tazze dalla vetrinetta in alto e ci versai i caffè caldi.
Ne porsi uno a Charlie, che era probabilmente più scioccata di me.
“E … e come mai hai deciso di dirmelo solo ora? Io … noi ci siamo sempre dette tutto, io ti ho sempre raccontato tutto, e tu invece..”
“Mi dispiace Joey! Perdonami.. ma pensavo che se te lo avrei detto, tu ti saresti infuriata con me e avremo litigato ma … ora il senso di colpa mi sta divorando!”
Interrompendomi precisò Charlie, mentre io la ascoltavo sorseggiando il caffè.
Era così stupido che lei pensasse queste cose, ma in fondo capivo le sue paure.
“Charlie!”
Esclamai attirando la sua attenzione.
Lei alzò lo sguardo e pensava che io stessi per sgridarla.
“A me non importa se hai baciato o se è stato Zayn a baciarti. Conosco Harry e le sue bravate, e conosco anche Zayn quando si lascia trasportare dai giochetti di quello stupido pallone gonfiato.”
Dissi con un espressione disgustata.
“Sono sorpresa dal fatto che tu non me lo abbia detto, e che lo stia facendo solo quando Zayn sta ritornando a casa!”
Aggiunsi stringendo la calda tazza del caffè.
Charlie portò la mano in fronte e chiuse gli occhi facendo un gran respiro.
“Mi dispiace Joey. Temevo che tu ti arrabbiassi con me e se questa sarebbe successa io non …”
Portai le mie mani sulle sue e con un sorriso interruppi il suo lungo monologo.
“Meglio tardi che mai, no?”
Esclamai sorridendo.
Lei si stupì e poi mi fece un bel sorriso, io adoravo quel sorriso. Ma soprattutto adoravo Charlie.
Così dopo un nostro tipico abbraccio cominciammo a parlare del più e del meno, solite cose insomma.
Finché non suonò il campanello.
“Sono arrivati!”
Esclamai sobbalzando dallo sgabello.
“Cosa? Sono già qui! Devo andarmene cavolo!”
Charlie cominciò ad agitarsi. Probabilmente si sarebbe sentita piuttosto in imbarazzo dopo quello che era successo.
“Charlie rilassati! È passato un anno da quel giorno. Zayn avrà già dimenticato tutto, fidati.”
Con un sorriso la tranquillizzai.
E mentre lei si riaccomodava io corsi ad aprire.
Ero così emozionata, aprì la porta e quei cinque ragazzacci erano lì. Proprio davanti a me.
“Ciaoo”
Gridarono in coro, con un sorriso da poster.
Io non dissi niente, era troppa la gioia.
Mi buttai solamente tra le braccia del mio fratellone.
“Joey!”
Si limito a rispondere Zayn, stringendomi con forza.
Io lo mollai e mi asciugai le lacrime di gioia.
Li feci entrare e appena posarono le valigie sbucò Charlie, con un timido sorriso.
“Cavolo, quanto mi sei mancata!”
Esclamò Zayn, prendendomi in braccio mi stritolò.
Lui era piuttosto alto, no che io fossi una nanerottola. La mia altezza era nella norma, è solo che lui era troppo alto.
Notai qualcosa di diverso in Zayn, aveva fatto un ciuffo biondo che lo rendeva praticamente perfetto.
I suoi occhi neri, identici ai miei erano parecchio lucidi.
“Noi possiamo confermarlo Joey, non ha fatto altro che lamentarsi del fatto che tu non sei voluto partire con lui quest’estate.”
Affermò Niall con la sua tenera risata.
Mentre stringevo Zayn alzai gli occhi e vidi Niall. Oh cavolo, quel ragazzo mi aveva sempre fatto morire.
Da piccola era pazza di lui, mi ha promesso di sposarmi una volta che sarei cresciuta.
Lui è di origini irlandesi, e questo lo si può capire subito dal suo accento. 
Ha dei bellissimo occhi blu e quei capelli biondi io li ho sempre adorati da matti.
Mollai Zayn e abbracciai Niall.
Mi venne più facile perché Niall era della mia stessa altezza.
Lo stesso feci con Louis e Liam, che al solito cominciarono a prendermi in giro. Ma stavolta non mi lamentai, ero così felice che mi prendessero in giro.
Louis, o come lo chiamo io, Tommo.
Adesso aveva vent'anni ma non era affatto maturo. Soprannominato Peter Pan, immaginate il perché! (?)
E poi c'è Liam, il tenero e sensibile Liam. 
è sempre stato il mio preferito. Si ritiene un ragazzo serio e tranquillo, quando invece riesce a farmi ridere anche solo guardandomi.
Insomma, ero affezzionata agli amici di mio fratello, è una cosa normale? 
Mollai Liam per ultimo e mi accorsi di Harry, che se ne stava dall’altra parte della stanza a parlare con Charlie, l’unico che si era accorto di lei.
Solo quando lo fissai mi resi conto di quanto Harry fosse cambiato.
Aveva fatto crescere i capelli scuri, i suoi riccioli erano stupendi.
E i suoi occhi erano diventati ancora più azzurri, cazzo che mi stava succedendo.
Sentivo il mio cuore impazzire e qualcosa muoversi agitatamente nel mio stomaco.
Non chiedetemi cos’era, non ne avevo la più pallida idea.
Era diventato stupendo, cazzo! Ma scacciai immediatamente quell’assurdo pensiero dalla mia testa.
Mi ricordai che tipo era Harry, il prototipo di ragazzo che ho sempre odiato.
E mentre cercavo di convincermi che Harry non era cambiato affatto me lo ritrovai davanti.
“E per me non c’è nessun caloroso abbraccio o lacrime di gioia?”
Domandò Harry, cominciando a prendermi in giro.
Lo guardai un attimo negli occhi, e poi lo abbracciai.
In fondo mi era mancato anche lui.
“Harry e Joey che si abbracciano. Cos’è un armistizio?!”
Esclamò Louis sorpreso.
“Oh no, assolutamente no.
Sappi che è ancora guerra aperta per quello che mi hai combinato l’anno scorso Styles!”
A braccia conserte dissi decisa.
“Avanti Joey. Non dirmi che ce l’hai ancora con me per quello scherzo?” 
Domandò Harry, incredulo.
“Scherzo?!”
Replicai irritata.
“Quel ragazzo mi piaceva Harry e tu gli hai detto che io e te avevamo fatto sesso. Pensa ancora che io sia una poco di buono, hai idea della gravità del gesto?”
Gridando, attirai l’attenzione di tutti.
“Adesso non esagerare Joey. Se quel tipo ti avrebbe voluto sul serio non mi avrebbe creduto!”
Rispose Harry, infastidito.
“Oh certo. Come se tu capissi come si ci sente a voler bene a qualcuno fuori dalle lenzuola!”
Esclamai decisa.
“Questo è uno dei motivi per cui non adremo mai d’accordo. Non sai distinguere lo scherzo dalla serietà!”
Rispose lui, convinto.
“Mi dispiace Styles, se al contrario di te penso che non esista solo il sesso, il whisky e l’immaturità!”
Gridai infuriata.
“Okay ragazzi, calmatevi. Siamo appena arrivati e state già litigando.”
Disse Zayn, cercando di calmarci.
“Non è colpa mia se hai come amico un completo deficiente!”
Risposi lanciandogli un occhiataccia.
“Okay, adesso non esagerare Joey,capisco che sei arrabbiata con lui per come si comporta ma Harry è sempre mio amico!”
Affermò Zayn, difendendolo.
“E tu definisci amico una persona che ti costringe a baciare Charlie solo per una stupida insignificante scommessa?”
Gridai scioccata.
“Hai baciato Charlie?”
Dissero in coro Niall, Liam e Louis, sorpresi.
Charlie si sentì completamente in imbarazzo, e Zayn si accorse che Charlie era lì, in quella stanza, con loro.
La fissò per un secondo ma Charlie non alzava lo sguardo da terra.
“Era solo un gioco Joey, e Charlie lo sa bene!”
Rispose Zayn a bassa voce.
“Era solo un gioco?”
Replicai sconvolta.
“Non è scioccante il fatto che Harry ti abbia proposto una scommessa, è scioccante il fatto che tu abbia accettato!”
Affermai fissandolo negli occhi.
Zayn abbassò lo sguardo, senza parole e senza alcuna reazione.
Forse avevo esagerato, ma dovevo dirglielo o non sarei stata la stessa con lui.
“Portatemi il vero Zayn ragazzi, perchè questo è solo la sua brutta copia!”
Affermai rivolgendomi a tutti nella stanza.
Poi uscì in giardino, e mi accomodai sulla dondola, portai le ginocchia al mento e cercai di calmarmi.
Dopo qualche minuto Zayn mi raggiunse, accomodandosi accanto a me.
Io fissavo la strada fingendo di ignorare il suo arrivo.
“Charlie ha fatto sistemare i ragazzi, e Harry si è scusato con lei.”
Disse Zayn, sentendosi in colpa.
“L’ha fatto solo per pietà. Quel ragazzo non conosce il dispiacere!”
Affermai infuriata.
“Io si.”
Rispose subito Zayn. Io mi voltai e incrociai il suo sguardo lucido.
“Mi dispiace Joey. Mi dispiace sul serio. Quella sera avevo bevuto e la scommessa era solo un gioco, non pensavo che ti importasse così tanto.”
Spiegò Zayn.
“A me importa Zayn, ma c’è qualcuno a cui importa di più!”
Dissi, ma lui non capiva.
“A Harry non importa se ho baciato Charlie.”
Rispose confuso.
“Hai ferito Charlie!”
Esclamai subito.
“Un bacio per noi ragazze, non è solo un bacio.
E a volte può avere conseguenze negative. Charlie ti ha sempre stimato, e invece adesso credo che lei ti odi. E io non posso darle torto, perché non ti sei nemmeno scusato!”
Continuai, e poi abbassai le gambe, sedendomi composta.
Zayn portò le mani in viso, come se volesse schiaffeggiarsi.
“Non so cosa mi sia preso. Ma quando ho visto Charlie con quel vestito rosso addosso, credo che una parte di me avrebbe voluto baciarla. Ma l’altra parte sapeva che sarebbe stato troppo complicato per entrambi.”
Disse Zayn, profondamente.
Misi il mio braccio attorno al suo collo, e appoggiai la mia testa sulla sua spalla.
“Io credo che voi abbiate qualcosa da dirvi.”
Accorgendomi di Charlie, che ci fissava dalla finestra, capì che avevano bisogno di chiarire alcune cose.
Mi alzai ma Zayn mi fermò afferrandomi la mano.
Si alzò e mi abbracciò, quasi mi mancava in fiato.
“Se solo non fossi mia sorella, credo che ti sposerei Joey.”
Mi sussurrò poi, strappandomi un sorriso.
Mi mollò e mi fissò dritto negli occhi.
Zayn era davvero un bellissimo ragazzo, e avrei capito se Charlie provasse qualcosa.
“E per quanto odi a volte il fatto che tu abbia come amico quella specie di pallone gonfiato, ti voglio bene Zayn!”
Dissi poi, ridendo.
“Credo che dovreste smetterla di litigare, ormai avete quasi la stessa età, e non siete più bambini!”
Rispose Zayn, tenendomi entrambi le mani.
“è una cosa genetica Zayn! Non posso non odiare Harry, t’immagini noi due che ridiamo e scherziamo amichevolmente? Oddio è così disgustoso!”
Esclamai ironicamente.
Zayn sorrise. Pigiai un bacio sulla guancia e lasciai le sue mani, mentre lui seguiva con lo sguardo i miei passi.
Entrai in casa e vidi Charlie sistemare i cappotti dei ragazzi solo per fingere che non ci avesse visto.
“Zayn ha qualcosa da dirti.”
Picchiettandole il braccio, dissi con un sorriso.
“Che cosa vuole dirmi?”
Mi chiese preoccupata.
“Credo voglia scusarsi e poi, beh credo che … tu gli piaccia!”
Affermai dando uno sguardo fuori dalla finestra.
Charlie fece un mezzo sorriso, e poi uscì in giardino. Raggiungendo Zayn.
Avevo fatto una scenata che probabilmente avrei potuto evitare, ma in fondo è servita a chiarire le cose.
Così Charlie lo raggiunse lentamente.
“Hey”
Esclamò Zayn, una volta averla vista.
Charlie rispose con un sorriso e si accomodò accanto a lui.
“Mi dispiace per quello che è successo Charlie.”
Andando subito al punto disse Zayn, guardandola negli occhi.
Charlie alzò leggermente la spalla facendo mezzo sorriso.
“Era .. eravamo in una strana situazione, e anch’io mi sono lasciata prendere un po’. Abbiamo sbagliato entrambi.”
Affermò Charlie, convincendosi che fosse così.
Zayn guardò un secondo il cielo, un attimo si silenzio, e poi si rivoltò verso Charlie che gli sorrise.
“Ho pensato a te tutta l’estate”
Esclamò Zayn, stupendola.
“Davvero?”
Replicò a voce bassa, la timida ragazza.
Zayn le sorrise, e Charlie si sentiva morire dentro.
“Nel caso quella sera non te l’avessi detto, eri bellissima con quel vestito Potter.”
Affermo Zayn con uno di quei suoi sguardi dolci e sinceri dove potresti perderti per sempre.

Mi voltai e vidi Harry che mi fissava seduto sul divano, con una mano sulle labbra.
Gli lanciai un’occhiataccia e camminai andando in cucina, a raggiungere gli altri ragazzi.
Ma Harry si alzò e me lo ritrovai a due centimetri dalla mia faccia.
“Vuoi continuare a prendermi in giro o hai in serbo qualche altro scherzo per rovinarmi la serata?”
Esclamai, mentre il mio cuore batteva all’impazzata.
Cosa cavolo mi stava succedendo (?)
Harry si passò una mano tra i capelli e poi mi sorrise, cavolo volevo morire.
“Non funziona Styles! Non con me.”
Affermai, capendo il suo gioco.
“Davvero non funziona? Le altre ragazze pagavano soldi per avere un contatto fisico con me.”
Disse Harry, sorpreso.
“Hai detto bene! ‘Le altre ragazze’ io non sono quelle ragazze Harry.”
Risposi riuscendo a sentire l’odore della sua colonia.
“Già, tu non sei quelle ragazze!”
Replicò lui, guardandomi intensamente negli occhi.
Lo superai, pensando che avesse finito.
Ma mi afferrò la mano, e lì non reggevo più.
Non avevo mai toccato le sue mani, ma erano caldi e soffici. Cavolo! Le gambe mi tremavano e avevo paura che lui potesse rendersene conto. 
Era quasi come se lo odiassi di meno.
“Mi farò perdonare Joey.”
Disse poi con un espressione sincera.
“Per tutto quello che ti ho fatto, a partire da quel ragazzo. È una promessa!”
Aggiunse stupendomi.
Mollai la sua mano, o avrei ceduto.
“Mia madre una volta mi aveva fatto una promessa! Ma non l’ha mai mantenuta.”
Risposi semplicemente, fissando i suoi intensi occhi azzurri.
Abbassai lo sguardo e mi voltai, andando in cucina.
Non capivo perché, ma non odiavo più quel ragazzo.
E questa cosa mi stava terrorizzando.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: IleniaDirectioner