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Autore: anotherlivingpoet    03/11/2012    1 recensioni
«Sei mia.»
«È quello che ho sempre voluto.» ti sussurrai.
«Lo so. Ora lo so.» e mi baciasti.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Ours.

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→ http://www.youtube.com/watch?v=LZ34LlaIk88 o cliccate sul titolo]

 

 





Ricordo ancora, quella volta in cui eravamo in riva alla spiaggia con i nostri vestitini colorati.
«Ti piacerebbe?» mi chiesi tu, la mia migliore amica.
«Cosa?»
«Poter volere in mezzo alle nuvole, sentirne la pioggia e poi andare su, più su delle nuvole, per essere riscaldati dal sole cocente.» in quel momento una brezza si alzò. 
I tuoi capelli neri si mossero controvento.
Respirai forte.
«Sì. Sì, mi piacerebbe.»

E poi, quella sera?
Era Halloween dello stesso anno.
Ero ad una festa, tutti aspettavano te, la reginetta della serata.
Entrasti dalla porta e tutti gli sguardi si fissarono su di te.
I ragazzi con malizia. 
Le ragazze con invidia.
E poi c'ero io, che realizzai che avevo una cotta per te.
Per la mia migliore amica.
Avevi delle calze a rete con sopra degli short e degli stivaletti.
Una maglietta di pizzo che faceva vedere il reggiseno nero con una giacchetta di pelle aperta sopra.
Eri fantastica.
Mi venni incontro e mi abbracciasti.
Non so come feci a controllarmi, a fare finta che andava tutto bene, ma ci riuscii.
Per quella sera, e per altri otto mesi.
Troppi, vero?
Non dissi a nessuno di essere lesbica, non me la sentivo.
Il mondo non mi avrebbe accettata.
Mi avrebbe ripudiata, messa all'ultimo gradino della società e non era a quello a cui aspiravo, non esattamente.
Io volevo solo la mia CeCe.
Volevo essere tua e volevo che tu fossi mia.
Era troppo?
Eri a casa mia, il ballo di fine anno ci sarebbe stato tra due settimane.
«Chi hai intenzione di invitare al ballo?» ti chiesi con un nodo alla gola.
«Io, be'... devo parlarti.»
Il nodo si trasportò allo stomaco.
«Dimmi.»
«Be'... sai del ballo, no? Insomma, le femmine devono invitare i maschi. Io... io avevo... chiesto se non potessi invitare un ragazzo. Io... - facesti un grosso respiro - sono lesbica.»
Ti sorrisi.
Non che me lo aspettassi.
«Che problema c'è? Chi è la fortunata?» ti chiesi ad un passo dalle lacrime, sapendo che non ero io.
«Io... non ho la più pallida idea se... Adrianne Bertha Jones, vorresti venire al ballo con me?» mi chiedesti tutto d'un fiato.
Mi girai verso di te, profondamente stupita.
Cominciai a balbettare qualcosa ma tu mi presi il viso tra le mani e, finalmente, mi baciasti.
Fu bellissimo, ma fu anche strano.
Insomma, stavo baciando la mia migliore amica!
Ma eravamo entrambe lesbiche, quindi... che importava?
Ci staccammo e ti guardai bene negli occhi, poi tu presi il controllo e mi stesi sul letto e io, obbediente, ti lasciai fare.
Non entrerò nei dettagli di quel pomeriggio, sappiamo entrambe come bello fu.
Quando, la sera,  eravamo ancora accoccolate l'una all'altra, nude nel letto, mi misi ad accarezzarti i capelli.
E cantai, cantai per te.
Sapevo che eri sveglia, nonostante facessi finta di no.


"Seems like there’s always someone who disapproves:
they’ll judge it like they know about me and you.
And the verdict comes from those with nothing else to do:
the jury’s out, but my choice is you."


Mi fermai a prendere fiato e continuai la mia dolce melodia.


"So don’t you worry your pretty little mind,
people throw rocks at things that shine
and life makes love look hard.
The stakes are high, the water’s rough,
but this love is ours."


Continuavo ad accarezzarti i capelli.


"You never know what people have up their sleeves;
ghosts from your past gonna jump out at me,
lurking in the shadows with their lip gloss smiles,
but I don’t care, ’cause right now you’re mine."


«Sei mia.» due semplici parole mi dissi, quando ebbi finito la mia piccola esibizione privata.
«È quello che ho sempre voluto.» ti sussurrai.
«Lo so. Ora lo so.» e mi baciasti.


E il ballo? Te lo ricordi? 
Tutti ci guardavano allucinati, non credevano veramente a quello che avevamo voluto tenere segreto come il grande botto. Era l'ultimo anno. Che importava?
Eravamo felici, brille e innamorate.
E lì, guardandoti, quella sera, promisi.
Ti avrei protetta dal mondo, da tutto quello che poteva dirci di negativo. 
L'avrei fatto.
E continuo a farlo.
Sempre.



hush just stop.
cciao cari, questa è una os che dopo mooolto, sono riuscita a pubblicare.
grazie a chi si è fermato a leggerla, lo invito a recensire, ma anche se non lo fa, sarò soddisfatta lo stesso.
Grazie a tutti, se mi volete seguire su twitter sono @jeansbiscuits 
sì, sono la vecchi britneysavedme qui su efp, della serie... a volte ritornano.
taglio la corda, a presto :3

 

 
   
 
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