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Autore: unspoken    04/11/2012    3 recensioni
LongFic formata da OneShots basate su testo di Little Things.
Pairing ♥ Louis/Harry
POVLouis.
Enjoyy *C*
Genere: Poesia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Mi sento cattiva a rimpicciolire l'icon ma ahimè sono sacrifici che bisogna pur fare :°
 Eccoci qua bocconcini di mamma! Vi sono mancata? ♥ 
 Sempre la che vi parla, e che vi ricorda candidamente che potete benissimo seguirla su twitter, visto che si è rifatta l'account da poco e si sente sola soletta ;A;.
 Comunque sia, visto? Ho postato addirittura in anticipo rispetto a quanto mi aspettavo! Ed ora è l'una e due di notte ed io non ho sonno :v ma va bè.
 Vi dico solo che questo capitolo mi ha messo fame, ed ora è notte e voglio la pizza. damn it.
 Sono contentissima di vedere che le visualizzazioni del primo capitolo (questo
~01 ) stanno raggiungendo le 100! Ma dico siete pazzi? ;A; non ci sono abituata! *C*
 Un ringraziamento speciale a Vegah che è stata non solo la mia prima recensione, ma anche dolcissima e carinissima! ;A;
♥ Spero che questo capitolo ti piacerà     come quello scorso! ♥ 
 Io chiudo qui e vado a farmi una pizza anche se è tardi, (ma non ero io quella che mangiava poco?) vi lascio un
♥, un bacino e che Larry sia sempre con voi. Amen.


Love the Little Things ~ 02

 
"I know you've never loved the crinkles by your eyes when you smile,
you've never loved your stomach or your thighs
the dimples in your back at the bottom of your spine
but i'll love them endlessly".
 




Mentre il sapore dei loro baci si fa più caldo e familiare Louis sente distintamente le labbra di Harry tendersi in un sorriso mentre è ancora attaccato al suo volto, allora si scosta per un secondo per godersi la vista.
Harry sorride, e Louis non può che sciogliersi di fronte a tanta meraviglia. Quelle rughe che gli incorniciano perfettamente gli angoli degli occhi e delle labbra, conferendogli quell'aria vissuta che al ragazzo non dispiace a fatto, anche se sa perfettamente che Harry le detesta con tutto se stesso, e che se dipendesse da lui somiglierebbe a Ken di barbie pur di non avere quelle cose sulla faccia.
Ma Harry continua a sorridere, e Louis di conseguenza, continua a sciogliersi, a liquefarsi di fronte a quella vista.
"Ho fame", sussurra Harry tra i capelli di Louis, facendogli venire i brividi lungo la schiena, "Che c'è di buono in frigo?", aggiunge poi, continuando a guardarlo negli occhi.
E Louis proprio non ce la fa a sostenere quelo sguardo, e coglie la palla al balzo per distogliere l'attenzione dai suoi occhi e dalla sua bocca e dalle sue rughe e dalle loro mani intrecciate.
"Birra, penso", fa lui mentre da un'occhiata al frigo bianco perla perfettamente intonato con l'atmosfera circostante, "e un pò di salsicce di ieri, ah! E dei pomodori", dice rovistando fra i contenitori di plastica per la roba avanzata.
"Voglio della pizza", dice Harry mentre cerca con lo sguardo il telefono di casa per chiamare la pizzeria all'angolo della strada.
"E pizza sia", conferma Louis con un gesto della testa.
Mentre Harry ordina le pizze al telefono, Louis lo guarda passeggiare per casa. Adora quando Harry si comporta come se quella fosse casa sua, come se fosse il loro appartamento intestato al signor Styles. E così Louis si gode la scena mentre si sravacca non molto elegantemente sul divano e dopo aver preso una birra dal frigo ed averla aperta la sorseggia piano.
"Di cosa stavi parlando prima con Niall? Ho sentito che qualcuno si giocava le palle", abbozza Louis, interrompendosi un paio di volte per bere sorsi di birra.
"Niente di che, solo chiacchere sul calcio, tu piuttosto", Harry sbuca dall'altra parte del divano affacciandosi su Louis, lo guarda con un'aria minacciosa ma giocosa, gli frega la birra, e poi continua "A che cosa pensavi? Da quando siamo usciti dal pub non hai proferito parola, sembravi uno stracazzo di morto vivente". E qui Louis non sa cosa rispondere, sputa fuori le prime parole che gli vengono in mente, forse più per volontà dell'alcol che gli annebbia i pensieri che per altro, "A te", dice, beve dalla bottiglia che ha recuperato dalle mani dell'altro e "Stavo pensando a te", ribadisce, tentando con tutto se stesso di non guardarlo negli occhi.
"Ah", dice Harry. "Ed a cosa di me in particolare?" aggiunge poi, non è malizioso: la sua è pura e semplice curiosità, anche se rimane un pò spiazzato dalla risposta di Louis.
"Alle tue mani", si ritrova a dire quell'altro, "Non hai idea di quanto possano essere sexy ed arrapanti, sopratutto quando sono proibite", e poi butta la testa all'indietro sperando con tutto se stesso che quell'altro non lo stia fissando come lui pensa che stia facendo.
Ed infatti quando Louis riapre gli occhi si trova quelli dal colore indefinito di Harry puntati addosso come fanali spiegati di un'auto in autostrada.
Poi subito dopo quegli stessi occhi si addolciscono, fino a diventare sensuali, fino ad avvolgere Louis della loro aurea lattiginosa, mistica, quasi divina. E Louis si ritrova completamente perso nei suoi occhi, di nuovo, e come se non bastasse ce l'ha anche duro.
Mentre Louis sente l'erezione stringersi tra la zip dei pantaloni ed il suo interno coscia fa una cosa inaspettata: afferra le mani di Harry e se le porta vero il petto, poi guarda in basso, imbarazzato, ma non pentito. Intanto Harry lo raggiunge dall'altra parte del divano ma senza smettere di toccarlo, di tastarlo, senza smettere di alzargli la maglietta per poter sentire il calore della sua pelle, e Louis si sente morire di voglia, e sa che potrebbe venire anche così, senza neanche sfiorarsi.
Ma Harry lo sfiora eccome, in un attimo infatti gli si mette a cavalcioni e gli slaccia i pantaloni, e Louis è completamente in estasi e riesce solo a pensare ad Harry ed alle sue dannate mani e ad i suoi dannatissimi occhi dal colore indefinito che non lo lasciano neanche un secondo.
Perchè ad Harry piace farlo così, guardandosi negli occhi, lo fa sempre e Louis lo detesta per questo, se solo potesse dirgli quanto quel contatto visivo lo imbarazzi sarebbe tutto più semplice.
Mentre i respiri (di entrambi) si fanno più affannosi ed urgenti, Harry toglie la mano calda che accarezzava con avidità il pene di Louis attraverso gli slip di cotone leggero e si sfila la maglietta con il numero 18 stampato davanti, e questo si sà, fa totalmente impazzire Louis.
La vista della pelle bianca di Harry per Louis è come una droga, studiarne i pochi nei che la macchiano come una tela diventa il suo passatempo preferito, guardare i suoi capezzoli duri, i suoi pettorali appena accennati e l'ombelico leggermente in fuori da bambino. Se potesse Louis passerebbe le giornate intere così, con Harry Styles a petto nudo a cavalcioni sulle gambe.
D'un tratto le loro pelli diventano un tuttuno e i loro respiri si sincronizzano, ma proprio quando il pene eretto di Louis era quasi completamente liberato dalla gabbia di cotone e la mano di Harry si muoveva con più destrezza eccolo lì, il dlin dlon che significava che la loro cena era arrivata.
"Mh, proprio adesso?", mugola Louis, "lascialo aspettare fuori, se si fredda ne ordiniamo un'altra", non finisce di dire la frase che Harry si sta già dirigendo verso la porta di casa, dandogli le spalle, Louis si lascia scappare un "che palle" liberatorio, e poi lo guarda.
"Che vuoi? Ho fame!", dice sorridendo, riallacciandosi i pantaloni ma non preoccupandosi di rimettersi la maglietta, ma Louis non riesce a sentirlo, è rientrato nel suo stato di trance-dovuta-a-Harry-Styles, ma non sono le mani le colpevoli questa volta, bensì le sue fossette.
Louis non aveva mai notato quelle piccole fessure che ora sembrano guardalo appena sopra il sedere di Harry. Le trova sexy, arrapanti ma allo stesso tempo dolci e femminili.
Louis sente l'impellente bisogno di tastarlo, di toccare la sua spina dorsale per tutta la sua lunghezza e di baciarlo ovunque, senza mai fermarsi.
Come poteva non averle notate prima? Come poteva non aver fatto caso a quelle piccole fessure perfette alla fine del suo busto? Louis non se lo perdonerà mai.
Mentre Harry parla con il fattorino che sembra più attento ai suoi addominali che alle pizze da consegnare Louis lo guarda, e mentre lo osserva giunge ad una conclusione: quelle fossette non possono che essere l'apice della perfezione del corpo di Harry Styles, la ciliegina sulla torta, la panna sulle fragole.
Poi per un attimo lo guarda per la sua interezza, dalla testa dai capelli ribelli e inesorabilmente incasinati alla punta dei piedi troppo lunghi per la sua altezza, ed in quel momento qualcosa in lui si accende, come un cieco che torna a vedere o un bambino che apre gli occhi per la prima volta: Louis ama Harry Styles, e lo amerà per sempre, ed amerà per sempre le sue mani e i suoi capelli e i suoi fianchi e le sue gambe e le sue fossette.
Poi Harry torna a sedere vicino a lui con 3 cartoni di pizza in una mano ed una fetta piena di mozzarella filante nell'altra, "ne vuoi un pò?", chiede, con le guance piene, sorridendo.
"No grazie, sono sazio", risponde Louis, sorridendo a sua volta, perchè era vero: si sentiva sazio. Sazio delle sue mani sul suo pene e delle sue fossette e sazio del suo amore per lui, ed ora sa per certo che si sentirà così per sempre.
Dopo che Harry mette in bocca l'ultimo boccone di pizza, mastica piano, e finalmente inghiotte, si gira verso Louis che intanto aveva acceso la tv su qualche notiziario di poca importanza (cos'era il mondo di fronte ad Harry e Louis?) e, premendo il tasto rosso in cima al telecomando dice: "dove eravamo rimasti?"e lo inchioda con uno sguardo che non lascia spazio ad interpretazioni.
   
 
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