They don’t know about us.
 
 
 
-         Basta, mi sono rotto!
-         Louis, ti prego, non fare così! E se ti vedessero le fan?
-         Al diavolo le fan! Al diavolo i manager, al diavolo i contratti e al diavolo il giorno che mi sono presentato ad x factor!!
-         Louis…
-         Zayn, lasciami in pace! È quello che penso!! Non mi sarei mai dovuto presentare ad x factor, ora starei per fatti miei a vivere la mia vita!!
-         Louis….
Louis smise per un momento di inveire contro i manager e i suoi compagni per seguire la direzione dello sguardo di Zayn. Vide Harry, poggiato sullo stipite della porta, in lacrime.

 
-         Hai ragione. Se non ti fossi presentato ad x factor non mi avresti incontrato, e ora la tua vita sarebbe migliore di così. O almeno più tranquilla.
-         Hey, Harry, io…. Aspetta…. Io non intendevo….

 
Harry si mise un braccio davanti al viso, e corse via, piangendo.
Erano giorni che entrambi soffrivano per la pressione che subivano, e quando Paul, che sempre aveva cercato di coprirli, li beccò a letto un’altra volta, non potè nulla contro l’ordine dei manager di separarli. Mentre Harry, che per quanto ci tenesse, si sentiva impotente, e non faceva nulla, Louis non riusciva ad accettare tutto questo. Cosa c’era di sbagliato nell’amare una persona del suo stesso sesso? Cosa c’era di sbagliato se quella persona lo rendeva il ragazzo più felice su quella terra così infelice? Non lo capiva, e non accettava tutto quello. Ma non aveva saputo dosare le parole, e senza volerlo aveva ferito proprio la persona che più amava.

 
-         Vedete che ho ragione?!

 
Urlò ancora una volta, mentre gli altri tre abbassarono lo sguardo, afflitti. Corse via, rincorrendo il fidanzato, che era scappato chissà dove a nascondersi dal resto del mondo. Lo conosceva bene, aveva sempre fatto così, nonostante  volesse fare l’adulto, era fragile come un bambino. Ed era quello che lo spingeva ad amarlo ancora di più, sentiva il bisogno di proteggerlo da tutto. Ma in quel momento non l’aveva fatto.

 
-         Harry? Harry!! Dove sei?
-         Va-vattene via….

Si voltò verso il suono della sua voce, per trovarlo rannicchiato vicino a un muretto del parco sul retro dell’edificio. Un posto isolato, che in pochi conoscevano, e che in poco tempo era diventato il loro posto segreto.

 
-         Hey piccolo….
-         Vattene! I-io non ce la faccio più… voglio andare via.
-         Lo sai che non è possibile…
-         Lo so! Ed è la cosa peggiore! Sai cosa? Nemmeno io sarei mai dovuto presentarmi a quelle fottutissime audizioni!
-         Lo so che non lo pensi davvero. Ti prego perdonami, non pensavo sul serio quello che ho detto… non intendevo ferirti….
-         Non è vero! Lo so che è quello che pensi realmente! Se non mi avessi incontrato saresti più felice ora!
-         Harry, non ….
-         Zitto! Non voglio neanche ascoltarti! Vattene via!


Sentiva gli occhi pungere, a sentire le parole del suo piccolo. Tentò di sfiorarlo per confortarlo, ma lo sentì tremare al suo tocco, e non appena gli si avvicinò, gli occhi gelidi del riccio incrociarono i suoi blu colore del mare, facendogli quasi paura. Ormai la vista gli si stava appannando a causa delle lacrime, che tuttavia cercava di bloccare, almeno davanti ad Harry. Indietreggiò lentamente, per poi girarsi e correre via. Le lacrime ora cadevano libere lungo il suo viso ricoperto da un velo di barba, mentre singhiozzando corse fino in camera sua, e di Harry. Iniziò a piangere liberamente, stringendo tra le braccia il cuscino su cui Harry dormiva. Zayn tentò di entrare più volte, ma Louis puntualmente lo mandava via, finchè non si arrese, lasciandolo da solo.

Tutto il dolore, la rabbia, la tristezza, scivolavano lungo il suo viso assieme alle lacrime salate. Si sentiva uno schifo, e sentiva la mancanza di Harry. Si sentiva in colpa, perché tutta quella situazione era solo colpa sua.
 
 
Si fece sera, ed Harry finalmente si avviò lentamente verso casa. Niall era andato a dormire, esausto, mentre Zayn, intestardito dal voler parlare con Louis, si era deciso a fare da ronda davanti la porta della sua camera, in attesa che il suo migliore amico si decidesse ad uscire da lì. Solo Liam era rimasto nel salone, perché sapeva che prima o poi Harry sarebbe tornato, e avrebbe avuto bisogno di una spalla su cui piangere. Sentì dei passi, poi lo vide, che avanzava nel salone, con lo sguardo basso, e gli occhi gonfi e rossi per via delle lacrime.

 
-         Hey….
-         Liam…

Gli andò incontro, singhiozzando appena. Liam lo abbracciò, accarezzandogli i ricci.
 
-         Lo sai che non pensava davvero quelle cose… louis ti ama…
-         Ma… - disse tra i singhiozzi- ha ragione. Se non mi avesse incontrato ora starebbe meglio. Lui sta meglio senza di me.
-         Non dire così.. sai che non è vero.

Alzò lo sguardo, fissandolo con quegli occhi verde smeraldo.

-         Chi te  lo dice?
-         Me lo dice il fatto che avete passato entrambi la giornata a piangere. Me lo dice il fatto che Louis non esce dalla sua camera da questa mattina, e che tu sei tornato solo ora e che stai piangendo di nuovo. Vorrà pur dire qualcosa, no?
-         … perché deve essere tutto così difficile?
-         Non lo so… ma su una cosa sono sicuro, tutto questo non è giusto. Non ve lo meritate.
 
Harry poggiò la testa sulla spalla di Liam, che gli rimase accanto, finchè entrambi non si addormentarono sulla poltrona. Liam aveva ragione, non meritavano tutto questo.
 
 
 
I raggi del sole filtrarono attraverso le tendine abbassate, fino a colpire la tempia di Louis, che dormiva, finalmente dopo ore insonni, ancora accovacciato accanto al cuscino. Aprì gli occhi, fissando la parete davanti al letto, per poi rendersi conto di cosa era successo il giorno prima. Odiava farsi vedere in lacrime, soprattutto da Harry, così, prima di uscire dalla camera, si strofinò la faccia e si scompigliò i capelli, per poi dirigersi in cucina. Trovò Zayn, per terra semi addormentato contro la porta.
 
-         Zayn… cosa ci fai qui?
-         Lou- louis! Sei uscito, finalmente! Dobbiamo parlare!
-         Lascia perdere, ti prego. Sono già abbastanza distrutto per conto mio.
-         Harry è di là, con Liam. È tornato questa notte, e li ho sentiti parlare.
-         Zayn, devo andar..
Prontamente il moro mise un braccio tra lui e il suo amico, per impedirgli di passare.

-         Crede che uscendo dalla tua vita tu possa essere felice.

Louis sgranò appena gli occhi, pensando a quelle parole. Zayn intanto fece scivolare lentamente il braccio prima teso lungo un fianco, e dopo averlo fissato a lungo, uscì lentamente dal corridoio. Louis si diresse in cucina per mettere qualcosa sotto i denti, dopotutto non mangiava da l’altra mattina. Arrivato nella stanza trovò Harry, intento a bere un succo di frutta. Si bloccò all’istante, ed entrambi si fissarono. Quello di entrambi era uno sguardo triste, ma per entrambi troppo pieni di orgoglio per mettere fine a quell’assurdo muro che avevano elevato. Harry si girò di scatto, evitando il suo sguardo, e Louis, con gli occhi lucidi, prese qualcosa dalla dispensa e corse di nuovo in camera.  Rimase seduto per ore a fissare il muro opaco davanti a se, disperato e distrutto. Poi vide una foto di loro due, abbracciati, e sorridenti. Il suo sguardo pieno di rabbia si trasformò in determinazione, quindi prese carta e penna e iniziò a scrivere.

 
Restò sveglio tutta la notte, chino su quel foglio e con la chitarra in mano, finchè, soddisfatto, uscì per dirigersi in camera di Zayn. Chiamò anche Liam e Niall, per trascinarli, alle 6 del mattino, in sala di registrazione.
 
-         Louis, ma cosa devi dirci di così importante da svegliarci a quest’ora?
-         Shh, Niall, solo siediti e ascolta. Vi prego.
Guardò gli altri due implorante, poi si sedette sullo sgabello, e con la chitarra in mano iniziò a cantare.
 
-         È … bellissima Louis.
-         Dite che… riusciremo a fargliela sentire per oggi pomeriggio?
-         Certo..
Disse Liam poggiandolgi una mano sulla spalla.
Lavorarono tutta la mattina, ma proprio come Louis sperava, per il primo pomeriggio erano pronti.

 
-         Harry? Sono Liam. Puoi venire un secondo in sala di registrazione? Abbiamo un problema e ci serve il tuo aiuto
-         Cosa? Che problema?
-         Non c’è tempo, vieni in fretta!

E chiuse la chiamata. Aspettarono, mentre Louis iniziava a sudare freddo.

-         Hey amico, calmati. Andrà tutto bene, ti ama anche lui, e nulla cambierà tutto questo, nemmeno i manager.
-         Grazie Zayn.

Si abbracciarono, quando sentirono la voce di Harry all’entrata.

-         Liam? Allora, qual è questo problem… cosa ci fa lui qui?
-         Harry, per favore, non andartene. C’è una cosa che deve farti sentire.
-         Non mi interessa Liam! Lo sai che non posso…
-         Fallo almeno parlare, no?

Harry fissò i suoi occhi marroni, poi sospirando si avviò verso i divanetti spostando lo sguardo sui suppellettili della stanza. Louis era poggiato al microfono centrale, mentre Liam, Niall e Zayn gli erano attorno, Zayn alla console del mixer. Partì la musica, e iniziarono a cantare le parole che Louis aveva scritto tutta la notte, solo per l’amore della sua vita.
 
People say we shouldn’t be together 
Were too young to know about forever 
But I say they don’t know what they talk talk talkin’ about 

Cause this love is only getting stronger 
So I don’t wanna wait any longer 
I just wanna tell the world that your mine love
Ohh 

They don’t know about the things we do 
They don’t know about the I love you’s 
But I bet you if they only knew 
They will just be jealous of us 
They don’t know about the up all night’s 
They don’t know a thing of my life? 

Baby they don’t know about 
They don’t know about us 

Harry fissò all’improvviso I suoi amici cantare, cogliendo il significato della canzone. Gli occhi gli si fecero lucidi, ma cercava di non desistere.
 
They don’t know how special you are 
They don’t know what you’ve done to my heart 
They can say anything they want 
Cause they don’t know about us 

 
Gli occhi Verdi fissavano quelli blu oceano, entrambi consapevoli di cosa provassero. Gli occhi di Louis erano ormai pieni di lacrime, mentre cantava quelle strofe, scritte solo per lui, per loro.
 

They don’t know what we do best 
That’s between me and you I’ll little secret 

But I wanna tell em 
I wanna tell the world that your mine love 

Ormai piangevano entrambi. Ma Louis continuava a cantare, doveva finire quella canzone, fargli capire che la cosa peggiore che avesse potuto fare era uscire dalla sua vita.
 

They don’t know about us 
They don’t know about the things we do 
They don’t know about the I love you’s 
But I bet you if they only knew 
They will just be jealous of us 
They don’t know about the up all night’s 

They don’t know a thing of my life? 

Baby they don’t know about 
They don’t know about us 

They don’t know about us 
They don’t know about us 

 
La canzone finì. Louis also lo sguardo, e posò la chitarra accanto a se. Anche Liam Zayn e Niall finirono di cantare. Si guardarono, guardarono i loro due amici, che non distoglievano lo sguardo dell’altro per un solo momento.
 
-         Harry, io…. Io ti amo…
 
Harry non disse nulla. Gli andò in contro, colmo di lacrime. Lo abbracciò, forte, come se avesse paura di perderlo, di nuovo. Louis ricambiò la stretta, mentre qualche lacrima scendeva dai suoi occhi.
 
-         Anche io ti amo Louis..
-         Perdonami piccolo, ti prego. Io non pensavo quelle cose. Non ho mai creduto di poter essere felice senza di te, nemmeno per un secondo. Se non ti avessi mai incontrato oggi sarei la persona più triste del pianeta. Sei la mia unica ragione di vita.
-         Quindi non vuoi lasciarmi, vero?
-         Come potrei lasciare la ragione della mia felicità?
-         Cause this love is only getting stronger 
So I don’t wanna wait any longer 
I just wanna tell the world that your mine love

-         They don’t know how special you are 
They don’t know what you’ve done to my heart 
They can say anything they want 
Cause they don’t know about us 


Sorrisero entrambi, mentre Louis teneva il viso del suo ragazzo stretto tra le mani. Erano vicini, fino a sfiorarsi il naso a vicenda. Harry sorrideva, mentre gli occhi continuavano a sgorgare lacrime. Si avvicinarono lentamente, mentre Louis gli stampò un lungo e dolcissimo bacio, il più dolce che entrambi avessero mai provato. Quel bacio non diceva altro se non amore, lacrime, tristezza, determinazione a non mollare, e ancora amore.
Si abbracciarono, entrambi felici, e consapevoli, che nonostante il loro amore fosse ancora ostacolato, insieme avrebbero potuto superare ogni cosa.
 
 





Salve. Ecco, ehm... che dire. Di solito non scrivo molto sulle coppie omosessuali (non come certe persone che conosco io almeno, lol, chi vuole capire capisca uu) ma .. ho ascoltato they don't know about us, e lo ammetto, pur non essendo una shipper, mi ha ispirato enormemente una larry di questo genere. Innocente, per niente rossa, solo piena di amore e molto tenera. Si, adoro il romanticismo, si è notato? ** ma fate caso che sono quasi le 2 di notte, e sto ascoltando la canzone più o meno da tre ore. Bene...... Spero vi piaccia, per me non è male. Fatemi sapere cosa ne pensate, vi prego :3  Ve ne sarei molto grata. c:
Beh, vi saluto, mi ritiro.
 
Evito di parlare del concerto perchè non ci andrò, e preferisco pensare al mondo delle mie storie. 

xx
Haley.