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Autore: taisa    21/05/2007    14 recensioni
Quando tutto va storto, quando sembra che peggio di così non può andare forse c'è qualcuno disposto ad aiutarti (attenzione: il primo capitolo è un pò violento)
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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MOON LIGHT

MOON LIGHT

*

Questione d’interpretazione

*

Bulma scrisse velocemente dei calcoli su di un pezzo di carta segnando l’incasso della giornata.

Con la meticolosità della quale era solita in questi casi scriveva cifre e dati con una precisione impressionante.

Dati e numeri non erano mai stati un problema per lei.

Disordinata su tutto, meno che sulle cifre.

Un ticchettio famigliare la distolse dai suoi calcoli costringendola ad alzare il capo.

Prime gocce di pioggia cominciarono a battere sul vetro della finestra.

Restò per un solo secondo a fissare l’acqua che incessante continuava a cadere notando il cielo notturno ricoperto da uno strato denso di nuvole.

Sospirò soprapensiero adagiando il mento ad una mano.

“Bulma…noi torniamo a casa” lo richiamò la voce di Goku che apparve dalla porta che dava sul retro del Moon Light.

Bulma si voltò a guardarlo “Sì va bene” disse annuendo, l’amico le sorrise “Goten è ancora di sopra con Trunks?” chiese poi.

La donna alzò gli occhi al soffitto per pensarci un attimo “Penso di sì, non li ho visti scendere” confermò guardandolo ora negli occhi.

“Ok, vado a prendere Goten e andiamo” disse nuovamente sporgendosi poi verso la porta che dava in cucina “Chichi amore, aspettami pure in macchina io torno subito” confermò alla moglie.

Tornò a guardare l’amica facendole un cenno con la mano “Allora ci vediamo domani” la salutò sparendo verso l’appartamento della donna.

Bulma scosse la mano in segno di saluto accompagnando il gesto con un “Ciao” ripeté l’operazione anche alla cuoca che porgendole un saluto veloce si diresse verso la macchina parcheggiata sul retro.

Rimasta nuovamente sola tornò per un secondo a guardare fuori, mentre le goccioline di pioggia si facevano sempre più insistenti.

Osservò il foglio che stava scrivendo, perfettamente compilato, lo rilesse velocemente.

Constatata la correttezza dei dati, mise il pezzo di carta tra vari altri fogli dei giorni precedenti.

Stava per mettere al sicuro anche l’incasso, quando un rumore attirò la sua attenzione.

Prima ancora di toccare la cassa decise di andare a controllare.

*

Trunks fece schiantare il suo aereo sul mezzo giocattolo dell’amico “Bang!” esclamò imitando il rumore di una grossa esplosione.

Goten osservò la sua macchinina venir, immaginariamente, distrutta in mille pezzi “Eh!! Non è giusto così Trunks!” piagnucolò avendo capito che per il suo pilota non c’erano più speranza.

L’altro bambino incrociò le braccia “Certo che è giusto! Skuntr si è lanciato con il paracadute, quindi ho vinto io!” spiegò convinto riassumendo le gesta del pilota da lui gestito.

Il moro guardò la sua macchinina riversa su un lato “Sì, però Tegon guida solo una macchina…mentre il tuo usa un aereo!” replicò ancora sentendosi in svantaggio contro un attacco dal cielo.

Trunks aggrottò le sopracciglia…non era mica colpa sua se ancora non era riuscito a ricostruire quella macchinina.

Abbassò un po’ sconfortato il capo, quando lo rialzò aveva tutte le intenzioni d’insultare l’amico, accusandolo di essere un incapace…così voleva sfogare la sua frustrazione.

A salvare Goten fu l’ingresso del padre, che dopo aver bussato apparve con la testa nella camera del bambino dai capelli lilla.

Goku sorrise ad entrambi, poi si soffermò sul figlio “Andiamo Goten è ora di tornare a casa” ordinò senza troppa severità.

Il bambino, che dava le spalle alla porta, reclinò la testa all’indietro per incrociare lo sguardo del padre, osservandolo al contrario “Ma io voglio restare ancora a giocare” protestò mettendo il broncio.

L’uomo sospirò grattandosi il capo “Si è fatto tardi, non vorrai fare arrabbiare la mamma spero” gli ricordò.

A quelle parole Goten scattò in piedi, guai a far infuriare la madre, era una cosa troppo rischiosa!

Trunks osservò l’uomo “Goku, dov’è la mamma?” chiese poi attirando la sua attenzione.

“Era ancora giù a controllare l’incasso del giorno” rispose osservando il bambino alzarsi a sua volta dal pavimento ed uscendo dalla stanza.

Si diresse velocemente verso la porta che dava al ristorante, ma prima di raggiungere tale uscita la sua attenzione fu attirata dalla scatola sul mobile all’ingresso.

La guardò per un secondo riconoscendo la confezione della sua macchinina, l’afferrò e decise di andare incontro alla madre.

*

Vegeta stava ancora trafficando con alcune confezione di liquori quando sentì la porta della dispensa aprirsi.

“Ah…sei tu…che ci fai ancora qui?” gli chiese una voce proveniente dall’uscio della stanza.

Alzò la testa incrociando un paio di occhi azzurri a lui molto famigliari, abbassò nuovamente il capo afferrando una bottiglia e riponendola nell’apposito mobiletto, così come aveva fatto con le altre che l’avevano preceduta “Non lo vedi da sola?” rispose sarcastico ripetendo l’operazione.

Bulma sbuffò avvicinandosi di qualche passo adagiandosi le mani ai fianchi “Credo che noi due dovremmo parlare” esordì seria fermandosi accanto a lui.

“Non abbiamo nulla da dirci” brontolò lui ancora offeso per essere stato, a suo dire, cacciato in malo modo.

“Invece credo proprio che ci siano parecchie cose da dire” rispose seria osservandolo mettere via un’altra bottiglia.

Vegeta decise di non rispondere, semplicemente per non sprecare fiato…per quante proteste poteva fare sapeva molto bene che lei non lo avrebbe ascoltato nemmeno per un istante e che si sarebbe comunque messa a palare a vanvera.

Ripose un’altra bottiglia dandole le spalle “Vuoi stare fermo! Sto cercando di fare un discorso serio!” sbottò infine lei infastidita dal suo continuo trafficare.

L’uomo protestò con un piccolo ringhio voltandosi verso di lei ed incrociando le braccia con aria già annoiata.

“Dimmi una cosa, ieri sera…perché lo hai fatto?” chiese andando subito al dunque, Vegeta strinse la mascella, traducendo il suo gesto era possibile intuire un chiaro non lo so come riposta.

Bulma osservò il suo interlocutore “Cambiamo domanda, tu…mi ami ancora?” domandò ancora restando seria con un nodo in gola.

L’uomo scattò con la testa dal lato opposto per non incrociare più i suoi occhi, anche in questo caso la risposta fu abbastanza chiara…si.

Abbassò lo sguardo “Non è possibile questo, lo sai?” disse rammaricata, il movimento rotatorio delle pupille dell’uomo verso di lei era traducibile in un perché?

“Abbiamo già fallito una volta, te lo sei forse dimenticato? Non possiamo fallire ancora…pensa anche a Trunks!” spiegò lei stringendosi nelle spalle.

“Cosa c’entra Trunks?” chiese apertamente l’uomo costringendola ad alzare gli occhi “Come sarebbe a dire cosa c’entra! Trunks è nostro figlio te lo sei forse dimenticato questo? Se dovessimo fallire lui ne soffrirebbe tantissimo!” esclamò preoccupata per il bambino.

*

“Abbiamo già fallito una volta, te lo sei forse dimenticato? Non possiamo fallire ancora…pensa anche a Trunks!” si fermò sulla soglia della porta sentendo pronunciare dalla madre il suo nome.

“Cosa c’entra Trunks?” il bambino strinse più forte la scatola che reggeva ancora in mano “Come sarebbe a dire cosa c’entra! Trunks è nostro figlio te lo sei forse dimenticato questo? Se dovessimo fallire lui ne soffrirebbe tantissimo!” a queste parole trattenne il fiato, cosa avrebbe risposto suo padre?

“Cosa vuoi che m’importi di cosa pensa il moccioso!” urlò l’uomo stringendo un pugno in direzione della donna.

Trunks sgranò gli occhi.

“Sei uno stupido! Come fai ad essere così egoista! Non puoi sempre pensare solo a te stesso!” rispose lei sbraitando nella direzione dell’altro.

Il bambino chiuse le palpebre, mentre la prima lacrima scivolò silenziosa lungo la sua guancia.

“Taci! Non sei nessuno per parlarmi in questo modo!” ora basta! Che a suo padre di lui non gl’importasse granché lo aveva capito già da tempo ormai, ma non poteva parlare così anche alla mamma!

Fece un respiro profondo e lasciò cadere al suolo la confezione della macchinina.

*

“Sei uno stupido! Come fai ad essere così egoista! Non puoi sempre pensare solo a te stesso!” Bulma stava fremendo dalla rabbia, non riusciva a capirlo quando faceva così!

“Taci! Non sei nessuno per parlarmi in questo modo!” perché l’aveva detto? Non era vero, non era vero nulla di quello che stava dicendo, però in quel momento lo aveva dichiarato senza nemmeno pensarci, dannato orgoglio!

Il rumore sordo di qualcosa che cadeva al solo attirò l’attenzione di entrambi gli adulti.

La figura di un bambino apparve sulla soglia della stanza…il loro bambino, in lacrime “Perché papà?! Davvero di noi non t’importa nulla?!” sbottò frustrato.

Vegeta osservò i suoi occhi senza sapere cosa rispondere, si limitò a serrare la mascella restando rintanato nel suo mutismo.

Trunks non era altrettanto bravo ad interpretare le gesta dell’uomo deducendo la sua reazione come un affermazione “Ti odio papà!!” urlò serrando i pugni.

Senza attendere altra risposta si girò di scattò uscendo dal ristorante e scappando sotto la pioggia battente…

*

CONTINUA…

*

*

Avverto sin d’ora che il prossimo sarà l’ultimo capitolo

*

selegeta: ti ringrazio, ecco l’aggiornamento

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Sweet memole87: per lui non ci sarebbe nessun problema come vedi, è lei che pensa alla situazione in modo più completo prendendo in considerazione anche Trunks. Grazie come sempre

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mery: sarò monotona anch’io, ma ti devo…come sempre, ringraziare

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V@le: ti ringrazio tanto, sono contenta ti siano piaciute le descrizioni dei personaggi ^^

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vit: eheh…vedremo, intanto spero ti sia piaciuto questo capitolo

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Mela: che esagerata, comunque grazie, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo ^^

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marina_heart: ormai le mie orecchie sono allenate a qualsiasi tipo di ultrasuoni…ok a parte gli scherzi, Bulma ha reagito così perché ha preso in considerazione anche Trunks, cosa che Vegeta non ha fatto

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Kino: eh già! Un bambino troppo cresciuto alle volte, ma che vuoi farci infondo è fatto così ^^

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luisa87: non credo che Vegeta sia il tipo da mettersi a consolare le persone. Sono contenta che ti sia piaciuto

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lilac: tanto per iniziare ti ringrazio. Poi direi che hai ragione, è toccato a Bulma il compito di “aprire un dialogo”. Sono contenta che tu abbia trovato in parte i personaggi

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emyc: grazie, ecco l’aggiornamento

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majinannetta: tranquilla nessun problema, l’importante è che ti siano piaciuti, e ti ringrazio ^^

  
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