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Autore: mari_maru    04/11/2012    3 recensioni
Davvero non ho idea di come siamo arrivati a questo. Perché arrivati a questo punto Lou,non so più a chi attribuire la colpa. I ragazzi non ci hanno mai remati contro,e tu lo sai. Ci hanno sempre accettato per quello che siamo,due ragazzi che si amano.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciaoo gente,vi avverto che è un po’ a depressione questa OS…buona lettura!
 
Death is peaceful, easy, life is harder

Perché fa male. Fa un male cane vedere le loro mani intrecciarsi sotto i miei occhi,tutti i santi giorni. E io sono costretto a fingere un sorriso e andare avanti,come se niente fosse,perché,per tutti,è il mio migliore amico. Ma lui non è il mio migliore amico. È il mio Fidanzato,è il ragazzo che amo. Il ragazzo che tutte le sere,dopo interviste,dove si è parlato sempre e solo di Lei,dopo essersi fatto fare,casualmente,qualche foto mano nella mano a spasso per qualche città,e aver recitato la parte del perfetto fidanzato davanti a milioni di ragazzine,s’infila nel mio letto e dice di amarmi. E io gli credo,perché lo amo,lo amo con tutto me stesso. Forse il nostro destino è già stato scritto. Forse doveva andare così. L’audizione,la band,la nostra relazione…tutto.
 
Mi lascio scivolare contro il muro del bagno,dopo essermi assicurato di aver chiuso la porta a chiave. Guardo le mie braccia,rigate da linee rosse. Da sangue. Perché l’unico modo per bloccare il dolore interiore,il dolore spirituale o morale che sia,è il dolore fisico. Guardo il coltello sporco di sangue che ho nella mano destra. Ancora non so come sono arrivato a tutto questo. Fatto sta,che quando  la lama mi taglia la pelle,quando le mie dita fanno una maggiore pressione per far fuoriuscire il sangue,quando la pelle inizia a bruciare,allora…solo allora,anche se per poco,la voragine che ho al centro del petto,sembra sparire. O meglio. Per qualche secondo,fino a che il dolore non passa,è come se una coltre di nebbia scendesse sulla voragine ed io,accecato,non vedessi più niente. Ma è solo un’illusione. Dura poco.
 
Non so. Davvero non ho idea di come siamo arrivati a questo. Perché arrivati a questo punto Lou,non so più a chi attribuire la colpa. I ragazzi non ci hanno mai remati contro,e tu lo sai. Ci hanno sempre accettato per quello che siamo,due ragazzi che si amano. Le fans ,quelle che hanno capito fin dall’inizio che c’era qualcosa tra noi,sono aumentate ogni giorno di più e ci hanno sempre dimostrato il loro amore,ci hanno sempre detto di avere coraggio,di non arrenderci,l’hanno sempre fatto anche se credevano che noi non  leggevamo i loro messaggi. Sbagliavano. Noi,io,ho fatto quello che ci hanno consigliato,e insieme abbiamo fatto crescere il nostro amore,cullato dalle note della nostra musica. L’unico ostacolo,ai miei occhi,era il management. Per loro eravamo…sbagliati in quel momento. Dovevamo essere la carta da giocare quando le vendite sarebbero calate. Ma forse il vero ostacolo,sei sempre stato tu. Io ho sempre provato a ribellarmi ai manager,litigavo con loro ogni santo giorno,tornavo a casa piangendo ogni santo giorno. Ero pronto a mostrarmi al mondo per quello che ero in qualsiasi momento,non sai quanto era difficile,durante i concerti trattenermi da quella maledetta voglia di strapparti il microfono dalle mani e baciarti davanti a quelle ragazzine urlanti,e farle stare zitte per un minuto. Ma non potevo. Dovevo accontentarmi di abbracci,dita che si sfioravano,occhi che s’incrociavano. E tutto questo sempre con la paura di essere scoperti,anzi,forse ci speravo. Così avremmo potuto vivere il nostro amore alla luce del sole. Ma tu,tu non  hai mai insistito più di tanto con i manager,mi hai sempre detto ‘’Arriverà il momento giusto Haz…te lo prometto!’’ e io ci credevo. Ma il momento non è mai arrivato. E io non ce la faccio più Lou,non riesco più a sopportare tutto questo. Non mi bastano più i tuoi baci rubati prima di un’intervista,o prima di un concerto. Non mi bastano più le promesse fatte e poi non mantenute. Non mi bastano più le parole gettate al vento. La voragine si apre sempre più,ed io sprofondo sempre più giù.
 
Sono solo in casa. Mi dirigo in camera mia e mi siedo sul bordo del letto. Afferro la boccetta con i farmaci,che ho riempito precedentemente e la bottiglia d’acqua. Il mio sguardo si perde nel vuoto,mentre il volto mi si riga di lacrime. Non volevo arrivare a questo,ma davvero non ce la faccio più. Vivere non significa avere costantemente un macigno sullo stomaco,non significa indossare una maschera ventiquattro ore su ventiquattro,non significa farsi continuamente del male per convincersi di vivere,non significa avere l’impressione di precipitare da un momento all’altro. Questa non è vita. Non è possibile,io non riesco a credere,di vivere nel XXI secolo e dover nascondere al mondo la mia relazione con un ragazzo,la mia omosessualità. Questo fa male. Preferisco dormire in eterno che soffrire per altri 20 o checchessia anni. Solo adesso trovo il coraggio di farlo. Inizio ad ingoiare pasticche,una dopo l’altra,fino a svuotare il contenitore. Mi sdraio nel letto,in posizione fetale,rannicchiato sotto le coperte e aspetto di cadere nelle braccia di Morfeo,questa volta,però,per non svegliarmi più.
 

Ahh non odiatemi,please… e lasciate una recensione se volete,non uccido nessuno (mi son stancata di scrivere ‘’non mangio mica!’’)….ciaooo! 

  
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