Fanfic su artisti musicali > CN Blue
Segui la storia  |       
Autore: nabi    04/11/2012    1 recensioni
Mi Rah si trova a cambiare scuola in un momento particolare della sua vita. Incontra nuove persone, fa nuove esperienze.. ma riuscirà ad aprirsi al mondo che la circonda? Da qui il titolo...
Una storia leggera senza troppe pretese, spero di divertire e di divertirmi nello scrivere!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

 

-Oh, oh eccone uno! Sunbae sta arrivando un taxi, lo prendiamo?-
-Forse ci conviene visto che  aspettiamo qui già da un’ora e non è passato neanche un cazzo di autobus- (^_^) disse Mae Ri stizzita più del solito. Voleva vedere tanto la sua twin, ma quell’attesa la stava snervando. 
-Io ancora non riesco a capire come in una città grande come Seul non ci sia un servizio degli autobus decedente!!- si alzò dalla panchina della fermata e andò in contro a Jung Shin. Cercò di coprirsi dal freddo, avvolgendosi in con le braccia. Il suo abbigliamento era troppo leggero per quella fresca serata. Quando il ragazzo la vide così infreddolita, si tolse subito la sua felpa grigia e gliela tese. 
-Grazie, ma non dovevi, prenderai un malanno.- disse Mae Ri che stringeva tra le mani la felpa del ragazzo. 
-Non ti preoccupare, io non mi ammalo mai.- e tese il braccio per chiamare il taxi che si fermò vicino a loro.
Aprì lo sportello per fare entrare la ragazza e poi entrò anche lui. Aveva un sorriso stampato in faccia, era contentissimo di poter passare del tempo con lei, e anche se dapprima era rimasto un po’ deluso, adesso si stava ricredendo. Gli piaceva stare con lei, riusciva a farlo sentire a suo agio anche se il cuore gli batteva all’impazzata.
-Dove vi porto?- chiese il tassista.
-All’aeroporto di Incheon e il più in fretta possibile. – disse Mae Ri sporgendosi verso l’uomo.
-Ah Sunbae, dov’è stata tua sorella? E perché adesso sta ritornando in Corea? – chiese incuriosito Jung Shin.
-No, no, no – rispose Mae Ri muovendo il dito indice.-non è mia sorella, ma la mia TWIN!!-
-Twin non è sorella gemella? Allora è tua sorella- rispose Jung Shin turbato. Sperava di non aver fatto una figuraccia con il suo inglese ma qualche parola la conosceva perfettamente. 
-Non è mia sorella ma è come se lo fosse. Siamo due persone con un’anima sola.- il volto di Mae Ri iniziò a farsi serio. –La prima volta che ci siamo conosciute è stato in ospedale. Lei andava a trovare la madre invece io per motivi di salute ho dovuto passare molti mesi lì dentro. Lei è stata la mia luce.  È grazie a lei che oggi sono la persona che sono adesso!-
-Perché?- chiese il ragazzo incuriosito. La ragazza sorrise tristemente. 
-All’epoca avevo bisogno di un trapianto di midollo e non si riusciva a trovare un donatore compatibile. Anche se i miei non volevano farmelo notare, avevano perso tutte le speranze. Per colpa delle mie condizioni non si potevano neanche avvicinare per abbracciarmi e io mi sentivo sola. Improvvisamente una bambina della mia età con i capelli rossi e un’aria triste entrò nella mia stanza e aveva in braccio due peluche. Con le sue piccole manine mi diede il peluche a forma di coniglietto e sorridendomi disse che sarei guarita presto perché dovevo giocare con lei. Il giorno dopo si trovò un donatore compatibile e quel donatore era proprio suo padre. Da allora siamo state inseparabili. Abbiamo fatto di tutto insieme e lei è diventata la mia Twin. Hai capito adesso?-  gli disse poggiando la testa sulla spalla del ragazzo.
-Jung Shin-ah!-
-Sì?!-
-Chiamami quando saremo arrivati. Sono stanca e voglio riposarmi un po’- gli disse chiudendo gli occhi.
-Non ti preoccupare, sunbae –
Ricordare quei  tristi ricordi aveva fatto venire a Mae Ri una morsa allo stomaco. Voleva piangere, ma non poteva. Inoltre il solo pensiero di vedere la sua Ai Ri riusciva a metterla di buon umore, quindi decise di pensare solo a cose positive e scacciare quei brutti pensieri che ancora una volta avevano affollato la sua mente.  
-Sunbae... Mae Ri... siamo arrivati- Jung Shin le toccava il braccio per svegliarla. Mae Ri aprì gli occhi e se li strofinò. –Finalmente! – urlò. Incominciò a spingere l’amico per farlo uscire fuori dall’auto. Appena fuori incominciò a correre velocissima. Jung Shin non riusciva a capire come una ragazza così vitale come lei aveva dovuto affrontare una malattia così terribile.
-Jung Shin-ah muoviti muoviti- gli urlava Mae Ri in aeroporto mentre tutti la guardavano sgomenti. Il ragazzo si raccolse i lunghi capelli in una coda e iniziò a correrle dietro. 
-E’ atterrata. Tra poco uscirà- gli occhi blu di Mae Ri stavano brillando e non vedeva l’ora di abbracciare forte Ai Ri. La porta scorrevole che separava la sala d’attesa dalla sala di arrivo si aprì. Uscirono tantissime persone ma di lei neanche l’ombra.
-Sunbae ma sei sicura che sarebbe arrivata oggi?-
-Sì sicurissima. Non mi posso sbagliare. Non le sarà successo mica qualcosa?- e nervosamente iniziò a mangiarsi le unghie. La porta si aprì di nuovo e comparve una ragazza, con un paio di jeans e una maglietta bianca. Un giubottino nero le copriva le spalle e un cappellino nero  le dava un’aria sbarazzina. Trascinava una valigia rossa enorme, e sul viso le comparve una smorfia di rabbia contro qualcuno. Appena vide Mae Ri lasciò andare la valigia per correre ad abbracciare l’amica che non vedeva ormai da più di 1 anno. Dopo l’abbraccio che durò pochissimo perché entrambe non erano i tipi di lunghe smancerie si diressero verso l’uscita molto più serene di prima.
 
 
Intanto Jong Hyun si era appostato vicino alla porta del dormitorio, in attesa di Mi Rah che stava facendo i conti con il suo armadio, anzi valigie perché non era ancora riuscita a mettere a posto. 
-Sì, direi che così dovrebbe andar bene.- disse guardandosi allo specchio. Indossava un paio di pantaloni neri e una maglietta viola.
-Parli anche da sola ora?- una voce tonò nella stanza e fece spaventare Mi Rah.
-Joo Won mi hai spaventata!- il ragazzo fece spallucce e posò lo zaino vicino alla sua scrivania.
-Ti stavo per scrivere un biglietto, forse stasera non torno. Non stare in pensiero per me.- Joo Won la guardò con uno sguardo torvo.
-Io... in pensiero per te? Ma non farmi ridere.- disse sprezzante.
-Vabbè era per avvisare. Allora ciao.- prese la borsa, il cellulare e scappò via.
-Non è qui neanche da un giorno e già non torna!- disse sedendosi sulla sedia girevole e incrociando le braccia.
 –Forse.. no, no.. ma forse potrei seguirla giusto per essere sicuro.- Prese una felpa  il cellulare e uscì per cercarla.
Mi Rah scese le scale del dormitorio e un esperto detective l'aspettava. Jong Hyun si sistemò il cappello e la osservava a debita distanza. La seguiva piano piano e appena lei si voltava si nascondeva con cura. La ragazza stava ascoltando il suo ipod, diretta alla fermata dell’autobus. Stava canticchiando qualche strano motivetto che lo fece ridere. Prese l’autobus e riuscì a trovare un posto a sedere. Per tutto il tragitto posò il capo vicino al finestrino, aveva un’aria preoccupata e triste allo stesso tempo.
Jong Hyun voleva tanto sapere cosa le stesse passando per la testa , quello non era il volto di qualcuno che stava andando a trovare il proprio ragazzo. Non le toglieva gli occhi di dosso e voleva condividere quella tristezza che la stava avvolgendo. 
Mi Rah si rese conto di aver passato di poco la sua fermata. Si alzò in piedi e chiese all’autista di fermarsi. L’uomo si fermò per farla scendere e insieme a lei scesero altre 2 persone, ma presa dalla fretta non ci fece caso. Arrivò vicino ad un piccolo palazzo e cercò il nome di suo fratello tra i diversi nomi che vi erano scritti sul citofono.
Go Junsu  -Trovato!!- e suonò al citofono.
-Chi è? - rispose una voce forte e sicura.
-Sono io, Oppa.-
-Sei già arrivata? Bene, sali è al secondo piano. – e le aprì il portone principale.
-Aspetti non chiuda- una voce in lontananza si avvicinava sempre di più. Mi Rah guardò fuori dal cancello e un ragazzo piegato sulle ginocchia stava respirando affannosamente. 
-Oh, Mi Rah sei già arrivata?!- le disse guardandola.
-Junho oppa ci sei anche tu questa sera?- gli chiese sorpresa.
-Lo sai che quando si parla di mangiare sono sempre in prima linea!!-le disse sorridendo. –Entriamo altrimenti si raffredderà tutto.- e iniziò a sfregarsi le mani.
 
Quella stessa sera a Daegu
 
-Hyun Woo-ah, ya, Hyun Woo-ah – la voce di un uomo tuonò dalle scale del secondo piano della villetta.
Dalla camera uscì un ragazzino in pigiama. Iniziò a strofinarsi gli occhi infastidito dalla luce del corridoio.
-Dimmi Hyung!-
-Hai visto Won Ho? Lo sto cercando dappertutto e non riesco a trovarlo.-
-Forse è uscito, secondo me non torna per stasera.- Stava per richiudere la porta quando il fratello lo chiamò di nuovo.
-Aspetta aspetta!!-
-Che c’è di nuovo Hyungggg?!- disse il ragazzo infastidito.
-Ho provato a chiamare alla tua Noona ma non mi risponde al dormitorio. Tu l’hai chiamata?-
-Sì, sta bene. Junsu Hyung mi aveva detto che stasera sarebbe andata a cena da lui. Non preoccuparti sta bene.- e così dicendo sbatté la porta e si buttò sul suo soffice letto, sperando di riprendere il sogno che stava facendo.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > CN Blue / Vai alla pagina dell'autore: nabi