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Autore: SwaggHoran    04/11/2012    0 recensioni
«strana» il nome più adatto per descriverla. «unica» non esistono ragazze come lei. «folle» chi si porterebbe un topo di nome candy in giro se non lei? ci si può aspettare di tutto da lei, ma non che si «innamori»
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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'ti farà bene andartene da qui e tornartene in irlanda, ne sono sicura.' 
forse è vero, o forse no. ma ormai sono su sto fottuto aereo che forse mi migliorerà la vita o peggiorerà. chissà, il futuro è un grande punto interrogativo.
mancava poco all'atterraggio a mullingar. nel mentre ascoltavo la mia unica cura dalle sofferenze, la musica. lei c'era, c'è e ci sarà sempre. è l'unica di cui ci si possa fidare, perchè gli altri se ne andranno, sempre, prima o poi. e tu starai rannicchiati in un angolo e soffirai. mentre a quelli là non importerà nulla di te.
l'aereo atterrò e io non sapevo dove andare. dovrebbero venirmi a prendere i miei zii.
mentre li cercavo tra tutto quel caso, vidi un grande cartello con scritto 'elisabeth colfer'. corsi verso di loro, finalmente li avevo trovati. 
'oddio elisabeth, come sei cresciuta.' disse robert abbracciandomi. 
'non la vediamo da quando ha quattro anni robert. comunque sei bellissima elisabeth.' amanda spostò suo marito e venne ad abbracciarmi e accarezzarmi.
'sono contenta di rivedervi. ma potreste chiamarmi elisa o lisa?'
'certo che lo faremo.' annuì robert ridendo.
sorrisi debolmente. avrei ricominciato la mia vita a diciassette anni. come diamine avrei fatto? 
andammo a casa, cioè la loro casa, cioè la mia casa.
'questa è la tua camera, spero ti piaccia.' 
annuii e robert se ne andò. 
era... carina. un letto, una scrivania, un computer, un armadio. tutto normale. 
iniziai a mettere a posto le mie cose. 
per ultimo sistemai le foto. gli unici ricordi che avrò della mia ormai vecchia vita in italia. non posso ancora credere che io sia a mullingar. 
ma, era meglio così. là soffrivo troppo. mi avevano girato tutti le spalle, nel momento in cui avevo più bisogno. 
attaccai le foto più belle e significative che avevo. 
il mio migliore amico.
la mia sorellina. 
finito. bom. solo loro. e non li vedrò mai più. mai. 
le lacrime invaserò il mio viso. ma mi ero ripromessa che non avrei più sofferto. 
presi il telefono dei soldi e andai a fare un giro. avvisai rober e amanda e uscii.
andai subito in un parco. mi è sempre piaciuto vedere i bambini giocare e ridere. un tempo anche io ero così. me ne fregavo di tutto e tutti e giocavo, ridevo, mi divertivo. niente pregiudizi, niente di niente. solo svago. 
mi sedetti su una panchina e assaporai il profumo di ciambelle del chiosco lì vicino.
'AAAAAAAAAH MA QUELLO E' UN TOPOOOO' urlò una bambina avvicinandosi a me. 
'shh guarda che si offende. anche i topi hanno un cuore. comunque si chiama candy.' presi dalla tasca il mio topolino e glielo avvicinai, ma lei indietreggiò e se ne andò. 
'che strana.' dissi bisbigliando dopo aver visto la reazione della bambina.
'posso accarezzarlo?' una voce di un ragazzo distolse i miei pensieri dalla bambina. mi girai e lo guardai. 
'certo.' si sedette vicino a me e gli porsi candy. era particolarmente felice.
'è troppo felice con te, divento gelosa.' dissi facendo il broncio. 
'tranquilla, si vede che adora solo te.' il ragazzo mi guardò e sorrise. e che sorriso. 
'piacere, mi chiamo niall.'
'piacero mio, mi chiamo elisa.' 

non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso. è perfetto. 
biondo, occhi color ghiaccio che potrebbero far venir freddo anche a un orso polare. un angelo. 
'elisa? sei italiana?' chiese mentre giocava con candy. 
'sì e no.'
'hai chiarito tutti i miei dubbi.' risi alla sua affermazione
'mi chiamerei elisabeth, ma preferisco elisa o lisa.' 
'okay, ora va meglio.' mi guarda dritto negli occhi e mi sorride. 
un flash, non so cosa mi sia capitato ma divenni triste di colpo. presi candy e me ne andai. incoscia della mia reazione. 
'spero di rivederti, elisa.'
disse niall quando ero ancora abbastanza vicina per poterlo sentire. 
ecco cosa succede quando soffri troppo. quando tutti ti deludono. quando ti spezzano il cuore. 
sei insicura, hai paura, non puoi fidarti di nessuno. ti rinchiudi in te stessa e ti uccidi dentro. 
nessuno potrà aggiustare il mio cuore. 
you never really can fix a heart.









cccciao gente! allora, non ho voluto dire niente di elisabeth e del suo passato perchè lo scoprirete pian pianino nei prossimi capitoli, ovviamente l'ho fatto apposta. 
non so che altro dirvi, spero solo che vi piaccia e che recensiate. 
#peaceandlove


  
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