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Autore: WhiteOphelia    04/11/2012    2 recensioni
Oh Rosa Nera!
Tu, fiore del male dal quale sorge la più pura bellezza!
Tu, vergine sposa della morte!
I tuoi petali illuminati dalla Luna
sembrano ancora più oscuri, ancora più splendidi [...]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Melancholy'
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Rosa Nera della notte
  

"La mia camera è oscura, buia e silenziosa.
Poggiata alla finestra guardo la mia Luna.
Se solo potesse parlarmi,
Se solo potesse consolarmi.
La mia mente erra per mondi sconosciuti.
Passato, presente e futuro si congiungono
creando un tempo astratto, scontante e capriccioso.
Un refolo d’aria fredda e pungente s’alza,
le nuvole cingono il viso della mia amata Luna.
Invidiose, la oscurano.
Ma i suoi raggi s’aprono una via di fuga,
un passaggio nascosto tra le nere braccia.
Un raggio illumina la mia finestra.
Accanto a me una rosa in una campana di vetro
si mostra timida.
Una splendida rosa nera
sbocciata in tutta la sua grazia.
Oh Rosa Nera!
Tu, fiore del male dal quale sorge la più pura bellezza!
Tu, vergine sposa della morte!
I tuoi petali illuminati dalla Luna
sembrano ancora più oscuri, ancora più splendidi,
ancor più effimeri.
Come l’amore che riempiva il mio cuore.
Effimero.
Come egli.
Lui.
Sposo crudele del mio destino.
Lui.
Amante avaro delle mie notti.
Lui.
Splendido mostro dalle mille facce,
dalle mille lusinghe, dalle mille illusioni."

   
 
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