l'autore dell'illustrazione è andrahilde
http://andrahilde.deviantart.com/
Promessa
Mi avevi promesso sorridendo che la giustizia
avrebbe prevalso.
Non hai mantenuto la promessa.
Che ci faccio ora sola, col tuo ricordo a farmi luce
nel buio che si è creato nel momento stesso in cui ti sei spento.
Maledizione! Avevi appena compiuto venticinque anni
e probabilmente, sebbene tu sapessi tutto e arrivassi ovunque col tuo acume, di
molte sensazioni ed emozioni sapevi ben poco. Ad ogni modo non avrei potuto
insegnarti nulla comunque.
Sapevi innalzare bene le tue difese.
Non sopporterò il suono delle campane questa mattina
quando mi sveglierò, oggi più che mai e ancora di più, non sopporterò la
pioggia cadere, se cadrà. Non tollererò il vederla colare sfacciatamente, davanti
a me, sui vetri, come quando scivolava fluida sulle punte dei tuoi capelli
carbone.
Perché dovrei piangere per uno come te?
Per un individuo che ha lasciato poco spazio a sé e
molto probabilmente ne avrebbe lasciato ancora meno a me. Quasi certamente non
saprai nemmeno che sto piangendo per te…che il mio
cuore piange per te ogni giorno, ogni volta che rievoco la tua immagine, mi fai
male, ma ho voglia comunque di averti sempre vicino.
Per me è importante che sia così, altrimenti le mie
giornate perderebbero quella essenzialissima nota d’interesse che solo tu sapevi dargli. Percependo
tutte queste emozioni insieme, ho la certezza che forse nemmeno ti scalfirebbero.
Se io te le avessi dimostrate in qualche modo, che avresti fatto? Possibile che
solo la morte ti abbia fatto scaldare? Reagire con vera meraviglia!
Dimmi, cos’è che ti rende vulnerabile? Almeno un po’.
Sei stato in grado di leggere sul mio volto il
ritratto del dispiacere?
Perché ora ne sto provando moltissimo.
Dimmi, cos’è che avrebbe potuto portarti tra le mie
braccia a cercare di fermare quella paura che sicuramente ti avrà afferrato? Non
ti ha preso nemmeno di sorpresa, ti è cresciuta dentro con la stessa cadenza di
quel presentimento, sospetto e poi certezza, costringendoti a metterti in
ginocchio davanti alla persona sbagliata.
Tu te lo aspettavi, vero? Eppure fin dall’inizio mi
hai dato tanta sicurezza, fiducia.
Io credevo in
te.
Io credo in te.
Smettila di prendermi con leggerezza! Come se quello
che provo per te…che provavo per te, fosse meno
importante di quello che stavi facendo. Se potevi rischiare con la vita, potevi
farlo anche con altro e forse morire avrebbe avuto più senso, un sapore
diverso, più dolce, come piaceva a te. Non
credi?
Chiudendo quegli occhi inchiostro, avresti pensato a
quello che avevi perduto e non che avessi perso.
Ora che faccio! Che faccio senza di te?!
Non voglio osservare una tomba, una lapide senza
nome, non voglio sentire un silenzio che non è il tuo.
Io ti voglio qui, adesso, accanto a me e vivo come
lo eri allora.
Bugiardo! Non hai mantenuto la promessa e non voglio
che sia qualcun’altro a mantenerla per te! Volevo che fossi tu a farlo e basta.
Io ti vorrò sempre e comunque bene.
Anche se non sei stato in grado di mantenere la
parola, non riuscirei ad odiarti nemmeno se mi ci mettessi d’impegno. Mai.
Nemmeno adesso che il mio cuore si sta svuotando dal
sangue e che sta iniziando a pietrificarsi.
Io continuo a sentirti, L.
5 Novembre 2012
.