Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: MishAlo    05/11/2012    1 recensioni
perché un ragazzo di 23 anni muore perché ama, in pieno centro, senza che nessuno faccia niente? Perché hanno tutti così paura di due ragazzi che si tengono per mano? Perché dicono tutti “poverini”, ma nessuno fa mai niente?...
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Boccheggiava, il respiro che gli si mozzava in gola.
Il dolore appena sotto il fianco sinistro era troppo lancinante.
Non lo vedeva, ma lo sentiva, il sangue uscire copioso dalla ferita, la maglietta diventare appiccicosa e bagnata.
La luce del sole gli bruciava sulle braccia nude e sul viso contratto dal dolore.
Gli occhi erano ormai appannati e tutto quello che intravedeva dalle palpebre abbassate, era solo bianco.
Ma tutto questo passava in secondo piano, perché nella sua mano destra percepiva un calore diverso, lo stesso calore che sentiva ogni volta che Mit lo toccava.
C’era Mit, lì con lui?
Lui era lì a vederlo così debole e indifeso? Di solito era lui che faceva forza a entrambi, quando dopo periodi allucinanti, Mit si tagliava ancora e ancora.
Adesso l’unica cosa che lo preoccupava non era il saper di stare per morire, ma il fatto che Mit senza di lui fosse perso, disperso, in quella vita che pretendeva troppo da lui, lui indifeso e spaurito, lui con gli occhi così tristi e spenti da far venir voglia di ammazzare tutti quelli che avevano contribuito a quel dolore.
Solo poche volte, quella tristezza era svanita, lasciando che quegli occhi diventassero blu, di un blu accecante.
E dopo averli visti così vivi, avrebbe fatto di tutto per mantenerli sempre così.
Quindi, con uno sforzo immane, aprì gli occhi e li puntò verso una figura alla sua destra. Mit aveva un’espressione così preoccupata da mozzare il già scarso fiato che aveva in gola. Gli occhi blu, erano blu scuri pieni di lacrime, già strabordate sugli zigomi, fino a quelle labbra che aveva assaggiato milioni di volte.
-Mit… io...- tentò di parlare, lui, ma il dolore era tornato vivo più che mai e il respiro non bastava più.
-Shh, non parlare. Vedrai che ti rimetterai e poi parleremo finché vuoi, ok amore?- disse tra le lacrime il suo dolcissimo amore con la voce incrinata dalle lacrime.
A quelle parole tentò di sorridere, amore, lo aveva sempre chiamato così, tranne quando facevano l’amore.
-Lo so, ma io... io... io t-ti a-amo- disse con le sue ultime risorse.
Ma doveva farcela, per forza, per lui, per Mit.
-Anche io ti amo, tantissimo... Non mi lasciare, Ron.- replicò, quasi urlando dalla disperazione.
Intanto intorno a lui tutto procedeva troppo confusamente, non si era nemmeno accorto di essere sull’ambulanza.
A quelle parole, il suo sorriso fu vero e fu l’ultimo.
 
Due giorni dopo, sul giornale apparve un articolo, e il titolo era:

<<“Ragazzo di 23 anni muore per una coltellata in centro di Mase Town inferta perché passeggiava con il suo ragazzo. Due ore dopo il suo ragazzo si uccide buttandosi dal 16esimo piano di una palazzina”

Roland James Fich, 23 anni, stava passeggiando con il suo ragazzo Mitchell Daniel Hones, 19 anni, quando un gruppo di tre ragazzi ha cominciato a urlargli contro appellativi come ‘frocetti’ e all’inizio i due ragazzi hanno fatto finta di niente, ma poi quando hanno cominciato a spingerli, Fich ha risposto, ed essendo un pugile professionista ha vinto sui tre, finché Samuel Hitchers ha tirato fuori un coltello e ha pugnalato Fich al fianco. Dopo che il ragazzo era caduto a terra, il grupetto è scappato. Intanto i paramedici erano arrivati, ma purtroppo la ferita era troppo profonda e il ragazzo aveva perso troppo sangue, così Roland Fich è morto alle 17.31 sull’ambulanza. I tre sono stati arrestati dopo poco, con l’accusa d’aggressione e Hitchers con l’accusa di omicidio colposo.
Il suo ragazzo si è buttato dal tetto della sua palazzina solo 2 ore dopo. Aveva lasciato una lettera d’addio che vi riproponiamo in parte:

… Non è possibile che un ragazzo meraviglioso come Ron sia ucciso perché ama un altro ragazzo. Lui non aveva fatto niente di male, eppure è stato ucciso ed io c’ero. È terribile vedere la persona che si ama così profondamente morire tra le tue braccia, e nessuno dovrebbe assistere a questo. Nessuno. Eppure io c’ero, c’ero quando mi ha detto che mi amava, per l’ultima volta, e che mi ha sorriso, per l’ultima volta.
E adesso questo bruciore mi sta uccidendo, da dentro. Ma l’unica cosa che adesso mi riesce ancora di scrivere è questa: perché un ragazzo di 23 anni muore perché ama, in pieno centro, senza che nessuno faccia niente? Perché hanno tutti così paura di due ragazzi che si tengono per mano? Perché dicono tutti “poverini”, ma nessuno fa mai niente?...


Fra tre giorni ci saranno i funerali che saranno cerimoniati insieme in onore del loro amore. >>
 
 
 
Si può morire perché si ama?
 

 









Angolino di Batti
Lo so, lo so, oggi sono in vena di malinconia e tristezza.
Ma queste due storie mi giravano da un pò sul pc, e m'imloravano di essere pubblicate.
E' che è un periodo un pò così, adesso. 
Un commentino è sempre gradito, sopratutto in questa storia D:
-B


 

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: MishAlo