Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: acculturazione    05/11/2012    2 recensioni
Questa storia partecipa al contest "AAA patronus cercasi" di Fight_4 , però il giudizio non mi è ancora arrivato, perciò l'aggiornerò poi :)
Parla di Malfoy, e le regole del contest erano che avrei dovuto immaginarmi un suo possibile patronus....
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
http://www.hogwartsexpress.it/userbag/images/LinceEffy1.png

AAA patronus cercasi- il mio segreto non sarà positivo...

 
Il ragazzo camminava tranquillamente attorno al lago, immerso nei suoi pensieri. Voleva provarci anche lui, voleva riuscirci, voleva dimostrare che aveva dei ricordi felici da impiegare. Si passò una mano fra i capelli biondi.

Sapeva benissimo cosa stavano facendo Potter e i suoi amichetti in quel momento al settimo piano in una stanza che scompare. Voleva farcela anche lui; in cuor suo sperava che riuscendo a produrre un patronus, potesse avere un po’ di compagna, un amico, per quel che lo aspettava.

Sentì una specie di richiamo acuto venire dal centro esatto del lago, e un minuscolo uccellino con le piume azzurre e il petto arancione si tuffò alla velocità della luce del Lago Nero. Anche se Draco l’aveva visto solo per un paio di secondi, il colore azzurro delle sue piume gli rimase impresso nella retina come se fosse stato di fuoco. “quando si dice ‘azzurro’ tutti quanti pensano al cielo, o al mare, che non sono neppure azzurri a pensarci... sono illusioni. Dopo questo, penso proprio che alla parola ‘azzurro’ la mia testa andrà alle piume del colibrì” si disse Draco senza neppure rendersi conto; e sorrise fra sé.

Di li a una mezz’oretta si sarebbe dovuto trovare all’ingresso dell’ufficio della Umbridge per andare a smascherare Potter, ma prima voleva provarci. Almeno una volta.

Si diresse verso il margine del Lago, laddove la foresta lo poteva nascondere. Era certo di farcela: sapeva la formula, sapeva quel che doveva pensare, sapeva di avere il talento necessario.

Si fermò non’appena le prime fronde lo celarono al castello, nel punto in cui il professor Piton due anni prima aveva sostenuto di aver visto il più potente patronus a forma di cervo. Pensò che magari gli avrebbe portato fortuna.  

Era assolutamente certo che il suo patronus avrebbe assunto la forma di un colibrì, come quello di prima, che ora si riposava su di un ramo godendosi la sua preda...

Si costrinse a distogliere la mente da quei pensieri,  e si concentrò sul suo ricordo felice.

Una donna dai lunghi capelli biondi gli fece un buffetto sulla guancia con un sorriso. – Draco, tesoro mio, perché non giochi un po’?- il bambino, che non poteva avere più di 5 anni, tirò sul col naso. – Sono caduto dalla scopa, prima. – disse indicandosi il ginocchio sinistro, - Oh mio Salazar, ti sei sbucciato! Aspetta, adesso chiamo l’Elfo. DOBBY! PORTAMI SUBITO DEL DITTAMO! – disse Narcissa, con dolcezza rivolta al figlio, con disprezzo all’Elfo.
– Ecco signora, Dobby ha preso il dittamo. – la donna lo prese bofonchiando qualcosa di offensivo, poi si rivolse al figlio e tentò delicatamente di tamponargli il ginocchio.  – No mamma! Papà dice che le sofferenze mi aiuteranno a vivere. – esclamò il bambino togliendo si scatto la gamba dalle mani della madre, la quale sorrise teneramente – Certo piccolo, ma devi imparare che io sono la tua mamma, e tu ti sei fatto male, fa parte della mia natura curarti, e adesso tu sai che qualsiasi sia il problema, o la cosa che ti fa soffrire, io ci sarò. – rispose la donna affettuosa, e riprese a curare il ginocchio, mentre Draco sorrideva felice.
 
-Expecto patronum! -  urlò il biondo con quanto fiato aveva in gola, la bacchetta di biancospino puntata al lago. Un debole spiffero di fumo lattiginoso uscì dalla bacchetta.

-Merda! – disse a voce alta, tirandosi uno schiaffo sulla coscia, adirato.
Si rimise dritto, e in posizione. Tentò di respirare in modo calmo per farsi passare la rabbia. Si riconcentrò sul suo ricordo felice e quasi gli scappò un sorriso al pensiero della madre che gli sorrideva.

-EXPECTO PATRONUM!- una lunga lingua argentea uscì dalla punta della bacchetta, non capì se fosse solida o gassosa, ma non gli importava, prese quasi subito la forma di un enorme lince luminosa assolutamente bellissima, con il manto dolcemente maculato, le orecchie a punta sulle cui estremità spuntavano due ciuffi di pelo, lo sguardo fiero e l’atteggiamento indipendente. Draco non ebbe il tempo di provare delusione per la mancanza del colibrì, era troppo occupato a sorridere esaltato osservando lo splendido felino che lo guardava con affetto un po’ distaccato, era il suo difensore, e passeggiava tranquillo a qualche centimetro dalla superficie del lago.


Giorni dopo...


-Mi scusi professoressa McGranitt... la lince come animale, che significato ha? – domandò Draco alla lezione di Trasfigurazione, pochi giorni dopo. La docente sollevò lo sguardo su di lui, e lo perforò con freddezza -È la conoscitrice e la guardiana di tutti gli antichi segreti, anche di quelli già caduti nell'oblio. Essa sembra muoversi libera da legami di tempo e spazio e restando quasi sempre chiusa nel silenzio, è molto difficile riuscire a carpirle un po' delle sue conoscenze. Considerato fra gli animali più indipendenti e ambigui, siccome può conservare sia segreti positivi sia negativi. –

Draco non era certo di aver capito fino in fondo cosa significasse che il suo patronus era una lince, ma di una cosa era certo: il segreto che avrebbe dovuto tenere lui non era positivo... e lui non sarebbe riuscito a ribellarsi.



Nick EFP: MadameTonks
Genere: introspettivo
Raiting: Verde
Pacchetto e relativo elemento: colibrì- indipendenza
NdA: nonostante nelle regole c'era scritto che il pacchetto (colibrÌ) non doveva influenzare la mia storia, l'ho usato perché avevo assolutamente bisogno di un animale desiderato da Malfoy :) Il link che vedete in alto, sarebbe quello per vedere l'immagine del patronus di Malfoy, non sono riuscita a riprodurla nella stora o.O


 5° classificata 


- Grammatica e lessico 8/10 
“ gli rimase impresso come se fosse stato di fuoco. “quando si dice ‘azzurro’ “ In questo punto, hai introdotto un pensiero, o una frase pronunciata ad alta voce da Draco. Avresti dovuto scrivere tra le due frasi i due puntini “:” oppure cominciare al frase dopo il punto con la lettera maiuscola. 
“si disse Draco senza neppure rendersi conto.”. Se scrivi, rendersi conto, dovresti aggiungere alla fine un complemento di specificazione (rendersi conto di che cosa?), oppure scrivere direttamente “rendersene”. 
Inoltre, hai ripetuto a distanza di poche frase il verbo “rivolgersi” e “figlio” (“ disse Narcissa, con dolcezza rivolta al figlio”; “disse poi rivolta al figlio”. 


- Correttezza formale .e originalità 7.5/10 
Ho notato che, nella parte finale del racconto, c'è un intero paragrafo (di lunghezza non indifferente), completamente copia-incollato. Ora, è lecito avvalersi delle informazioni che troviamo su internet, libri e quant'altro, e se proprio si vuole trascrivere un brano in particolare, bisogna citarne la fonte, dato che non è frutto di una rielaborazione personale. Da un punto di vista stilistico, infatti, si è notato subito. Inoltre non è che abbia molto senso la domanda di Draco (rivolta alla McGranitt, poi. Lei è la professoressa di Trasfigurazione, forse sarebbe stato più corretto chiedere a Vitious o al professore di Difesa). Insomma, se qualcuno venisse e mi chiedesse:”ma la lince che significato ha?”, a me verrebbe spontaneo rispondere:”In che senso?”. Non ci sono altri veri e propri errori, se non uno all'inizio:”Si rimise dritto, e in posizione.”; a meno che non ci sia un inciso, non si mette mai la virgola prima della “e”. 
Quanto ad originalità. la storia, essendo piuttosto breve e non densa di contenuti, è difficile da giudicare, ma, facendo un paragone con altre storie, rientra perfettamente nella norma. 

- IC e coerenza interna 11/15 
Il personaggio di Draco non è estremamente OOC, se non all'inizio. 
“sperava che riuscendo a produrre un patronus, potesse avere un po’ di compagna, un amico per quel che lo aspettava”. Prima di tutto, un Patronus non può essere fonte di compagnia, poiché è solo uno strumento, un incantesimo di Difesa che può avere anche altri usi, ma che, assolto il suo compito, svanisce. Non parla, non pensa, non prova emozioni. Secondo: non credo che Draco fosse (all'epoca) pronto ad ammettere di aver bisogno di amici o di qualcuno con cui confidarsi. Da questo punto di vista, almeno secondo me, Draco è un ragazzo orgoglioso e talmente presuntuoso da credere di aver bisogno solo di se stesso. Forse avresti dovuto puntare più sul fattore competitività: per essere all'altezza dei suoi compagni, il ragazzo vuolr mettersi alla prova. 
Anche il fatto che sia riuscito a realizzare un incantesimo così complicato in mezz'ora è inverosimile. Persino i ragazzi più talentuosi ci hanno impiegato più di un giorno. 
Durante il dialogo con la madre, poi, il ragazzo afferma che non vuole essere curato perché “le sofferenze lo aiuteranno a vivere”, così come gli ha detto il padre. Chi parla, è lo stesso Draco che, per un graffietto al braccio ha minacciato “di dirlo a suo padre”? Lo stesso Draco famose per il suo “lo dirò a mio padre”? QUesta improvvisa forza d'animo non l'avevo mai vista nel codardo, stravizziato Draco. 
Ho trovato leggermente OOC anche Narcissa, quando dici:”bofonchiando qualcosa di offensivo”. Per quanto Narcissa senta, come ogni Purosangue, la sua superiorità su razze inferiori come i Babbani e gli Elfi domesstici, ricorda che è pur sempre una “Lady”, una gran signora, e in quanto tale conserva sempre e comunque il suo contegno, comunicando la sua superiorità con la postura, la sua altezzosità e un contegno distaccato, senza bofonchiare o insultare. Non ce n'è bisogno. 

- Uso del pacchetto 2/5 
Diciamo che l'elemento acqua non si è quasi visto. Un colibrì, essendo una specie tra l'uccello e l'insetto, può davvero tuffarsi in acqua? Io alzo le mani di fronte alla mia ignoranza in materia, così ho fatto delle ricerche, ma non ho trovato nulla in proposito. 
In sostanza avresti potuto utilizzare meglio “l'acqua”, dandole più importanza. 

Tot. 29.5/40
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: acculturazione