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Autore: fearless13k    05/11/2012    2 recensioni
Questa storia parla di come Teresa, una ragazza che frequenta il quarto anno di superiori in un istituto femminile, gemellato con l'istituto maschile che si trova accanto. Lei e la sua amica Nova si comportano come se dei ragazzi non gli importasse niente, ovvio che hanno le loro avventure, ma le emozioni non fanno per loro, fino a quando non avviene un interessante incontro sul tetto della scuola...
La storia è nata grazie all'aiuto della mia fidatissima Cory, mi dispiace solo avere cambiato qualche cosa durante la stesura, ma spero che piaccia. E' un lavoro decisamente diverso dalle altre storie che ho pubblicato, conto di non deludervi!!
La
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come era possibile che un ragazzo riuscisse a tenere sveglia nel pieno della notte Teresa, senza essere lì con lei?
Aveva ancora nella testa gli occhi di Niall, che sembravano vedere oltre quello che vedevano gli altri di lei. Tess si aggrovigliò fra le coperte calde, immaginando di abbracciare Niall. Ancora non era successo niente fra i due, ma l’idea di potergli volere bene davvero, di poterlo amare, iniziava a cementarsi fra i suoi pensieri.
Quel pomeriggio poi non aveva più sentito Nova, come nei giorni precedenti, ma immaginava che le cose fossero andare benone con Harry. Nova era decisamente presa dal ragazzo e pure lui sembrava davvero interessato a lei.
- Posso dormire con te?- disse Bree, distogliendo la sorella dai suoi pensieri. La piccola si stava già intrufolando nel lettone caldo e morbido, senza aspettare la risposta di Teresa, che abbracciandola disse:- Certo che puoi-
- Niall è simpatico, mi piace.- disse Bree con la voce già un po’ addormentata. Si tirò la coperta fin sopra la testa e aggiunse:- A te piace Niall?-
Teresa rimase spiazzata da quella domanda, ci pensò su, ma Bree già si era addormentata quando sussurrò al suo orecchio un sì.
 
- Nova, allora come è andata ieri con Harry? Tutto bene?- chiese Teresa più di buon umore del solito alla sua amica.
- Sto continuando a mangiarmi le mani per avere indossato quello stupido golf bianco! Sembravo incinta da quanto mi stava male! Mi sono vista un secondo in non so che vetrina e mi veniva da piangere!- esclamò Nova in un eccesso di loquacità.
- Oh, andiamo! Ti stava benissimo e di sicuro Styles non si sarà messo a guardare come eri vestita, non credi?- le rispose Teresa, sentendosi come quando viveva ancora a Londra.
- Tess, da quando mi dai spago su queste faccende?- le chiese Nova, sorridendole e abbracciandola.
- Oh, non lo so, volevo fare qualcosa di carino per te- disse Teresa, abbracciando di rimando Nova, - Oggi io e Niall ci vediamo di nuovo.- informò l’amica.
Nova sorrise trionfante, sapeva che Niall aveva fatto breccia nel cuore di Teresa, sapeva che lui sarebbe riuscita a sghiacciarla, a farle amare di nuovo la vita.
- Senti, non è che magari questo sabato potremmo vederci con i ragazzi al Clash o anche da qualche altra parte, insomma. . . come un appuntamento?-
- Ma io e Niall non usciamo.- disse svelta Teresa, stava già tornando quella del giorno prima.
Nova si morse un labbro, sapeva di avere corso troppo, avrebbe dovuto aspettare che almeno si fossero baciati, insomma Harry le aveva mandato un messaggio quella notte, dopo aver parlato con Niall, assicurandole che i due non si erano ancora baciati.
- No, hai ragione, scusa. Lascia stare, non sarà di sicuro un appuntamento, andremo al Clash come al solito e se anche i ragazzi saranno lì, meglio, se no andrà benissimo lo stesso perché saremo io e te.
Nova aveva cercato di rimediare come poteva a quella gaffe non intenzionale, ma la mente di Teresa era complessa, chissà se aveva registrato bene il messaggio o se aveva in testa solo la prima parte del discorso.
 
All’uscita di scuola, Nova si fermò ad aspettare Harry davanti al cancello dell’istituto maschile, Teresa si diresse subito in biblioteca, aveva un’ora prima che sua sorella tornasse a casa per studiare in vista del compito di Scienze del venerdì successivo.
Entrò nel grande edificio e si mise a sedere dove il giorno prima aveva trovato Niall. Pensò che fosse come se lui stesse accanto a lei mentre studiava.
Si raddrizzò e si diede una botta in testa, visto che non era proprio il caso che pensasse quelle cose. Lei non voleva diventare la solita coppia da cliché! Non voleva diventare una di quelle coppie che fa quelle ridicole uscite a quattro da telefilm. È vero, a Nova sarebbe piaciuto e forse non si sarebbe scocciata più di tanto se parte delle coppie fosse stato Niall, ma insomma non era questo il punto.
Si mise gli occhiali che indossava solamente quando era sicura che non ci fosse nessuno che conosceva e di cui gli interessasse l’opinione e iniziò a studiare.
 
- Teresa, la devi smettere.-
Teresa alzò lo sguardo dai suoi appunti di Scienze e fece cadere gli occhiali. Niall era davanti a lei e aveva l’aria piuttosto scocciata.
- Abbassa la voce, Niall.- fu la sua risposta scostante. Niall dilatò le narici inspirando profondamente. Sapeva che Tess non avrebbe ceduto facilmente, ma ne aveva fin sopra i capelli di lei che faceva la stramba.
- Non ci dovevamo vedere dopo scuola?- le domandò addolcendo un po’ il tono della voce.
Lei continuò a guardare il suo quaderno, lo sguardo di Niall era troppo diretto per poterlo sostenere in quella precisa situazione.
- Perché non mi hai aspettato? All’uscita di scuola c’era solo Nova che aspettava Harry e io ho fatto la figura dell’imbecille perché pensavo che la ragazza con cui avevo parlato ieri sera mi avrebbe aspettato e saremmo andati a fare un giro insieme.- disse lui, mantenendo il tono della voce piatto e simile ad un sibilo.
- Niall, non ti avevo promesso niente. Mi sono ricordata solo oggi che venerdì ho il compito di Scienze e dovevo prepararmi.- disse lei, accampando una scusa.
- Tess, perché fai così? Ancora non l’hai capito che mi piaci come sei?- le disse lui, cercando di catturare il suo sguardo. Lei si rimise gli occhiali.
- Niall, lasciamo stare. Ora devo studiare.- rispose, abbassando lo sguardo che aveva posato duramente sul suo volto.
- Tess, quando ti deciderai a essere sincera con te stessa, fammi uno squillo- sentenziò lui, mentre si alzava dal tavolo e si dirigeva fuori dalla biblioteca.
Teresa resistette fino all’ultimo alla tentazione di guardarlo allontanarsi, poi proprio mentre gli si chiudeva la porta alle spalle, alzò lo sguardo.
 
- Cazzo. . .- borbottò Tess, osservando l’orologio al polso e notando che erano già le quattro e mezzo e doveva andare a prendere sua sorella. Il martedì non c’era sua nonna a prenderla alla fermata dell’autobus.
Teresa raccolse la sua roba in fretta e furia e si precipitò fuori dall’edificio. Correndo raggiunse la fermata del pulmino, ma non c’era nessuno se non una bicicletta abbandonata. Stava iniziando a preoccuparsi seriamente, non poteva essere vero.
Sua sorella era una delle persone a cui teneva di più e si era scordata di andarla a prendere. Era di mezz’ora in ritardo e sua sorella non c’era.  Bree non aveva il cellulare né il cercapersone, non aveva le chiavi di casa e non era mai tornata da sola da scuola.
Teresa continuò a guardarsi intorno, osservò il tabellone con gli orari e le fermate del pulmino, forse Bree era rimasta lì sopra ed era arrivata al capolinea.
Teresa prese in fretta il telefono e con mani distratte compose il numero che aveva ricevuto solo il giorno prima.
- Niall, ti prego, mi devi aiutare- sussurrò con le lacrime che cominciavano a scenderle dagli occhi.
- Teresa, dimmi tutto!- rispose lui, con aria seria. Sembrava che la loro “discussione” di quel pomeriggio non fosse mai avvenuta, Niall era stato capace di resettare la sua mente e di catapultarsi in cinque minuti all’angolo di strada dove si trovava Tess.
La abbracciò, la tenne stretta un attimo mentre lei si divincolava nervosa e preoccupata.
- Raccontami tutto e decidiamo cosa fare- le propose lui, prendendola per mano e facendo in modo che lei lo guardasse negli occhi.
In quello sguardo azzurro come il cielo Tess ritrovò un po’ di calma e prendendo fiato fra i singhiozzi riuscì finalmente a comunicare a Niall il suo piano.
- Allora, io sono in bicicletta, se vuoi ti porto dietro, va bene? Basta che mi dici da che parte andare.- si offrì lui, portandola alla bici e facendola sedere sul manubrio.
Arrivati al capolinea, constatando che non c’era nessuno, chiesero all’autista del pulmino che era fermo lì nel parcheggio accanto.
- Allora, secondo quel tipo panzone tua sorella è scesa di sicuro da qualche parte. Adesso io direi che dovremmo controllare a casa prima di andare alla polizia o da tua madre. . . che ne dici, Tess?- domandò Niall, toccando una spalla di Teresa, che nervosa lo guardò dritto negli occhi.
- Grazie, Niall.- disse senza aggiungere altro, ritornando alla bicicletta. Lui non le disse nient’altro fino a che non arrivarono a casa sua.
Sulle scale fuori dal palazzo, sedeva una bambina. Piccola, con i capelli rosso scuro divisi in due trecce, con gli occhiali e la divisa di una scuola privata. Era lì ad aspettare come se fosse la cosa più naturale del mondo.
- Era l’ora che tu arrivassi!- esclamò Bree quando vide Teresa correrle incontro dalla bici che ancora andava.
- Bree! Oddio, sia lodato il Cielo! Sei viva! Sei qui!- singhiozzò la ragazza abbracciando la sorella, che sembrava non capire.
- Tessa, che è successo?- domandò evidentemente stupita per la reazione della sorella maggiore.
- Io ero in ritardo, alla fermata non c’eri, ti ho. . . ti abbiamo cercata dappertutto!- spiegò Teresa accasciandosi su un gradino per versare ancora qualche lacrima.
- Tessa, non piangere! Mamma mi ha insegnato la strada per tornare da sola nel caso non ci fosse nessuno a prendermi. . . non te l’aveva detto?- disse gentilmente Bree, cercando di abbracciarla.
Teresa scosse la testa, asciugandosi il viso con la manica del golf.
- Beh, allora io vado, vedo che si è risolto tutto.- disse Niall, avviandosi con la bicicletta.
- Aspetta, rimani.- lo pregò Tess, correndogli appresso e fermandolo per la giacca. Niall non poteva resistere a quello sguardo pieno di domande, di suppliche, di paura.
- Ok

Salve salvino, bella gente!! torno alla riscossa con il penultimo capitolo! :) sì, lo so, metà di voi starà piangendo per questa mia affermazione sconvolgente.
Non ci posso fare niente, questa era destinata ad essere una ff breve, ma intensa! vedrete come è il finale!!
Dai, commentate, fatemi sapere,
LA

 



 

  
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