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Autore: smileygirl97    05/11/2012    1 recensioni
Avevo creduto per molto tempo di essere diversa, mia madre mi diceva, e mi dice tutt'ora, “Sei nata nell'epoca sbagliata, al posto sbagliato” ma io non ho mai capito cosa ciò voglia dire.
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vento continuava imperterrito a soffiare senza mai accennare a smettere, il sole strava tramontando, presto la Luna avrebbe fatto capolino dall' orizzonte, avrebbe illuminato il mare come solo lei sapeva fare e avrebbe vegliato ancora una volta sui sogni dei bambini come faceva da millenni, come aveva fatto e continava a fare dalla notte dei tempi.

Tsukiko camminava verso la villetta di Viola, uno zaino in spalla, i raggi rosei dell' ultimo sole autunnale illuminavano i lunghi capelli neri raccolti in una treccia e davano alla sua pelle un innaturale color avorio, gli occhi riflettevano quel rosa così delicato del cielo al tramonto; un'armonia di colori e di luce talmente perfetta da far sembrare la ragazza ancora più speciale del solito.

Si fermò davanti ad un' abitazione bianca con le persiane blu, non era molto grande ma aveva un giarinetto su retro che dava sulla spiaggia. Durante la bella stagione era fantastico stare sdraiati sul prato, ma in inverno c'era troppo vento e qualche volta capitava che le onde del mare arrivassero fin lassù, nel giardino.

Suonò il campanello, il cancello si aprì, entrò e vide Viola correre giù per le scale inseguendo un foglio che svolazzava pericolosamente verso la spiaggia. Nonostante i numerosi sforzi, Tsukiko non riuscì a trattenere le risate vedendo l'amica saltare il muretto e tuffarsi letteralmente nella sabbia. Quando riemerse con in mano il foglio fuggitivo, Viola, le scoccò uno sguardo di rimprovero che servì solo a farla ridere ancora di più.

-Provaci tu a vivere in una casa in cui appena si apre una porta o una finestra vola di tutto! L'altro giorno è volato un bicchiere! Un bicchiere?! E non era di carta!- brontolò la ragazza con gli occhi azzurri che brillavano di rabbia verso il vento.

-Hai della sabbia tra i capelli.- disse Tsukiko continuando a ridere. In tutta risposta, Viola, la fulminò con lo sguardo, la prese per un braccio e la trascinò verso le scale.

Fuori cominciava a fare freddo e il cielo si faceva sempre più buio. Viola aprì il portone e, appena entrarono, furono colpite in pieno da un' invitante profumo di pizza.

-Ragazze, dove eravate?! La pizza è quasi pronta! Su, andate a lavarvi le mani e venite a tavola! Ciao Tsukiko!- esordì la voce squillante della madre di Viola proveniente dalla cucina.

-Buona sera, che buon profumo!- disse Tsukiko.

-Eh già! Che profumino...- concordò Viola annusando l'aria.

-Si, be' se non vi muovete non potrete mangiare l'origine di questo profumo tanto allettante- rispose la donna sorridendo -e, Viola, chiama anche tua sorella per favore.-

-Ok, mami!

-Sembra che l' estate sia definitivamente finita- disse Viola con una punta di tristezza nella voce.

-Quest'estate, l' anno prossimo ce ne sarà un' altra e poi un'altra ancora l'anno dopo, basta saper aspettare!- rispose la mamma.

Erano a tavola, tutti insieme: Viola, i suoi genitori, sua sorella e Tsukiko.

Dalla finestra si potevano vedere le onde del mare che si facevano sempre più alte e le fronde dei pini marittimi che ondeggiavano violentemente, mosse dal vento.

-Facile a dirsi!- sbottò Francesca, la sorella minore di Viola, prima di alzarsi per mettere rumorosamente il suo piatto e il suo bicchiere nel lavandino seguita dalla sorella.

Appena entrarono della stanza di Viola, Francesca fece per seguirle ma la sorella le chiuse la porta in faccia, letteralmente.

-Ma poverina, perchè la tratti così?!- le disse Tsukiko.

-Perchè tu non hai mai avuto una sorella minore!- rispose l'amica, pentendosene subito -scusa-

-Non ti preoccupare- la tanquillizzò Tsukiko -è, vero, io sono costantemente sola in casa mia, perchè non dovresti dirlo, è la realtà.-

-Sarà anche la realtà ma non è giusto, i tuoi genitori se ne fregano di te e tuo fratello studia fuori perciò non gli si può dare nessuna colpa. -

-Già, ma, ehi, io esco di casa appena finisco i compiti e mi vado a chiudere a danza, perciò, dove sarebbe il problema?! E comunque c'è sempre Dorina che vive nella dependance, se serve chiedo a lei, è così che mi hanno insegnato i miei genitori, no?!- il tono della sua voce era macchiato da una punta di disprezzo ma Viola sapeva che la sua amica aveva bisogno di sfogarsi e non odiava assolutamente i suoi genitori e quindi non le disse più niente tranne: -Andiamo a dormire, che siamo stanche, buonanotte.-

Quando si svegliarono un tiepido sole autunnale entrava dalla finestra che dava sulla strada e il vento sembrava essersi calmato durante la notte, dal piano di sotto provenivano i rumori e gli odori caratteristici, di prima mattina, in una casa abitata come quella che si preparava ad affrontare una nuova e lunga giornata.

Rumore di stoviglie, tintinnio di piatti, acqua che scroscia, profumo di caffè, di pane tostato e di burro dominavano in un'armonia di suoni e profumi che provocava una sensazione di affetto e di vitalità che Tsukiko apprezzava parecchio.

Si vestirono in fretta e scesero a fare colazione, come avevano intuito appena aperti gli occhi e "messe in moto" le narici, la tavola era imbandita con caffè, latte, cacao in polvere, biscotti, pane tostato, burro, miele e marmellata. Il padre di Viola era già seduto e beveva il suo caffè leggendo il giornale mentre la moglie versava del latte nella sua tazzina: -Buongiorno, ragazze!- dissero all'unisono.

-Buongiorno.- risposero le due amiche.

-Buongiorno!- strillò anche Francesca dalle loro spalle, sorprendendole.

-E tu da dove spunti?!- chiese Viola alla sorella.

-Ehm...dalle scale?!- rispose la ragazzina con tono di scherno ricevendo in risposta un verso che sarebbe dovuto essere la sua imitazione ma che, in realtà, non vi somigliava molto.

Dopo la colazione, Viola e Tsukiko uscirono dirette a casa di quest' ultima, per prendere i libri e poi andare a scuola.















----------------------------------------Angolo dell'autrice------------------------------
Ben ritrovati con un nuovo capitolo della mia stroria, penso che l'altro capitolo abbia deluso e mi dispiace, ho visto che non ha avuto molte visualizzazioni. Ma, non fraintetemi, non mi dispiace che in pochi l'abbiate letto, mi dispiace che io non sia riuscita a comunicarvi quello che avevo intenzione di comunicare, d'altronde so di non essere una scrittrice e neanche pretendo di diventarlo con uno schiocco delle dita (sarebbe bello, però...). Detto fra noi non convinceva molto neanche me quel capitolo. Comunque spero che questo vi piaccia e come sempre vi chiedo di recensire perchè le recensioni mi aiutano a migliorarmi. Grazie per aver letto (se siete arrivati fin quaggiù presumo che abbiate letto) e scusate se ho scritto tanto nel mio "angolo" ma dovete sapere che ho mangiato un bel po' di cioccolato oggi e quindi parlo a raffica. Ok, ora sto zitta! Baci,
smileygirl


 

 

 

 
  
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