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Autore: dolceanima    05/11/2012    0 recensioni
E' la seconda storia che pubblico, l'ho intitolata "Per rendere una cosa speciale devi solo credere che sia speciale". Il titolo rende un po' l'idea di quello che ho voluto raccontare. Vabbè, basta con le parole. Spero vi piaccia! Buona lettura e recensite!
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ero nel panico, non sapevo cosa mettermi, la mia stanza era sommersa dai vestiti e io nonostante tutto non sapevo assolutamente cosa mettermi. Mi arrivò un messaggio, era Andrea: 'Trova un cappello da strega o dei denti da vampiro stasera ti porto a una festa di Halloween" rimasi un'attimo perplessa, poi capii. Mi ero totalmente dimenticata di Halloween!! Trovai un vestito nero a dir 

poco meraviglioso, era attillato e mi arrivava fino alle ginocchia, sulla schiena c'era una scollatura che mi arrivava fino in vita.
Misi le lentine rosse agli occhi e il fard bianco in viso, scelsi,anche se odio i tacchi, un paio di scarpe a spillo nere.. Mia madre come sempre si raccomandò di stare attenta, di non drogarmi e di non bere e io come sempre le dissi che non si doveva preoccupare. Per quanto riguarda la mia materia grigia, ne avevo abbastanza per non fare certe cazzate. Sistemati i capelli in boccoli rossi che mi scendevano sulla schiena Andrea mi chiamò e mi disse di scendere, finalmente era arrivato! ♥
Presi al volo una giacca e ci infilai il telefono, prima ancora che mia madre possa salutarmi io mi ero già fiondata sulle scale; sull'uscio mi aspettava quel meraviglioso ragazzo che amavo con tutta me stessa e mi guardò sbalordito e per un attimo pensai di tornare in casa e chiudermici per sempre quando disse: 'Ho un certo senso per vampire sexy io, sei meravigliosa, come sempre... " Mi sorrise e io contraccambiai anche se già sapevo di essere totalmente rossa. Notai solo dopo essere salita in macchina che si era disegnato delle cicatrici sul collo e sulle braccia e sulla maglietta aveva chiazze di rosso sparse, fatte con la bomboletta... Lo fissai tutto il tragitto non riuscendo a smettere di fissare il colore dei suoi occhi, i lineamenti...
Arrivati si girò verso di me e mi disse 'Noi saremo arrivati ecco..' ma prima che finisse la frase le mie labbra erano già sulle sue, per fortuna lui non sembrò scocciato, e contaccambiò il bacio. Ridemmo entrambi ma non smettemmo di baciarci.
Finito l'idillio scendemmo dalla macchina per andare alla festa... 

  
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