Era il 20 Ottobre del 2012.
Siamo in una baita vecchia e fredda,al cospetto di due adolescenti: Christine e Louis.
I due,sono solo amici,ma cosa può succedere in una serata come quella,di fianco al camino mentre guardano un film d'amore in bianco e nero?!
Christine,dopo aver saputo della morte della madre e successivamente quella del padre,avvenuta in India,durante una spedizione militare,si trasferisce sola,in una baita di montagna isolata da tutto e da tutti.
Quella baita era di sua nonna Elizabeth e di suo nonno William,caduto in guerra.
Sì ritrova lì,quella sera,da sola..Una sera piovosa,in quella baita odorante di vecchio e di chiuso,tappezzata con antichi arazzi impolverati e con qualche vaso di porcellana qua e là.
Si sentiva sola,solo le foto,i ricordi le facevano compagnia..E lui,Louis..Il vecchio amico dell'asilo che quando venne a sapere la depressione che tormentava Christine si recò da lei.
''Christine,tutto bene?!'' sussurrò lui.
''Forse..'' rispose la ragazza con gli occhi lucidi
''Si tratta dei ricordi,vero?!'' sussurrò di nuovo con tono dolce
La ragazza fece cenno di sì con la testa.
Louis la prese dolcemente per il mento e le alzò la testa.
Christine stava piangendo,delle lacrime amare quanto una goccia di vodka le bagnavano il viso,gli occhi sembravano un oceano in cui si erano perse quelle meravigliose stelle ridenti,che sarebbero poi,i suoi occhi cristallini.
''Non piangere..Per favore'' continuò Louis
Non ci fu risposta,se non dal suono di quei tuoni che rendevano impetuosa l'atmosfera
''Nessuno merita le tue lacrime,nemmeno quella schifosa morte che ti ha rubato il sorriso,la possibilità di abbracciare i tuoi genitori,davvero nessuno'' la confortò nuovamente.
Un accenno di sorrise illuminò il volto di Christine.
''Ti va di sederci sul divano e guardare un film?!'' chiese lui gentilmente
Christine annuì.
Louis prese una vecchia cassetta,la mise all'internò del lettore e accese la tv.
Tornò a sedersi vicino alla ragazza.
''Stai meglio ora?!'' chiese.
''Sì,grazie'' sussurrò lei.
Il vecchio orologio da muro,battè le 21.00.
''Hai fame?!'' chiese Louis
''Un pò'' rispose Christine.
''E se facessimo come fanno i ragazzi di città?! Se ci mangiassimo dei pop-corn?! Sai,so che va di moda così,mentre si guarda un film..'' cercò di essere cortese.
''Sì Louis,lo so..Non è una moda,tranquillo..Non sono fuori dal mondo. Comunque va bene,i pop-corn sono perfetti'' sorrise leggermente Christine.
Louis tirò fuori dalla sua borsa un sacchetto pieno di pop-corn al burro.
Passarono le ore,ogni dieci minuti circa,Louis e Christine si scambiavano un sorriso..
L'orologio,segnò ora le 23.00.
La baita diventò ancora più fredda.
''Louis,ho freddo'' sussurrò lei.
Senza dire niente,senza fare rumore,Louis andò nella vecchia camera,con un letto altissimo e da questo sfilò una pesante coperta.
La portò a Christine.
''Copriti,starai meglio.'' disse cortesemente.
A Christine scese una lacrima
''Cosa succede?!'' si sedette.
''Questa coperta l'aveva preparata mia nonna per mio nonno,sarebbe stato il suo regalo per il ritorno dalla guerra,cosa che però..non c'è mai stata'' rispose piagnucolante Christine.
''Mi dispiace'' continuò Louis con gli occhi lucidi.
''L-Louis,tu stai piangendo?!'' chiese Christine.
''Umh,no..Perchè me lo chiedi?!'' mentì lui.
''No,Louis..Tu stai piangendo! I tuoi occhi solo lucidi!'' rispose lei.
Louis si coprì gli occhi..''No,non è vero..'' continuò.
''Non coprirti gli occhi,sono così belli'' disse imbarazzata lei.
''G-grazie,anche i tuoi s-sono bellissimi'' rispose lui,ancora più imbarazzato.
''S-sai,forse,in fondo s-sarebbe meglio non restare so-solo amici..'' disse tremante lei.
''S-sì m-ma..'' rispose lui,esitante.
Christine si alzò e gli baciò la fronte.
''Sei speciale Louis,ti amo'' confessò Christine.''Buona notte,grazie di tutto'' continuò lei,sorridente ma sempre con gli occhi lucidi.
''P-prego'' rispose lui,un poco confuso.
Christine si allontanò,si diresse in camera.
L'orologio battè le 01.00.
Louis e Christine si addormentarono.
Lui sul divano,lei sul letto.
Era stata la 'buona notte' più emozionante che avessero mai augurato.