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Autore: Mon    05/11/2012    0 recensioni
Qualche secondo dopo, però, una vocina nella sua testa le disse: “Ma cosa diavolo stai facendo Stella?”.
La ragazza si alzò di scatto dallo sdraio, appoggiò la tazza sulla tavola della cucina e percorse di corsa il corridoio che portava nella sala e alla porta d’uscita.
Sébastien aveva appena appoggiato la mano sulla maniglia quando la voce di Stella lo raggiunse: «Ti prego! Resta a farmi compagnia...».
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pierre Bouvier, Sébastien Lefebvre
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ti disturbo?» chiese Sébastien.
«Certo che no!». Stella sorrise all’amico. 
Sébastien si appoggiò al tavolo assieme a lei. «A cosa stavi pensando?»
«A quanto sono orgogliosa di voi e di quello che siete riusciti a fare...»
«Grazie...» disse Seb. Guardò l’amica, la squadrò da capo a piedi e poi la fissò dritto negli occhi. «Sai che stasera sei proprio bella?».
Stella arrossì lievemente, sperò che Sébastien non se ne fosse accorto, magari le luci basse avrebbero nascosto il colore del suo viso. «Grazie...» fu l’unica cosa che riuscì a dire, abbassando lo sguardo. Sul vestito rosso aveva messo un coprispalle nero/trasparente, con qualche paillettes e decolté nere con tacco alto. I capelli li aveva lasciati sciolti e lisci e un filo di trucco le risaltava i grandi occhi marroni.
«Ti stavi annoiando?» domando Sébastien.
«Beh, io non conosco molte persone qui, a parte voi...» rispose la ragazza.
«Ti va di uscire per un giro?». 
Stella guardò, perplessa, l’amico. «Ma tu non dovresti stare qui, in quanto membro della band?»
«Ormai noi abbiamo finito...».
Stella guardò la porta, poi guardò l’amico; lo prese per mano ed uscirono, districandosi in mezzo alla folla che ancora si accalcava attorno al buffet.
«Mamma mia, certa gente è terribile quando vede cibo gratis!» disse Stella una volta usciti. Seb rise, mentre si sistemava la giacca.
«Dove andiamo?» chiese la ragazza.
«Ti va un giro lungo la riva del fiume?»
«Mi porti a vedere le luci del circuito di Formula 1, sull’isola di Notre Dame? Si vedono anche dalla riva!» chiese Stella, congiungendo le mani, come per pregare l’amico.
«Vuoi andarci a fare un giro a piedi? Sai che ci si può passeggiare...».
Stella rise. «Con questi tacchi? Mica reggo un giro intero del circuito!»
Sébastien la guardò. La luce della luna le contornava perfettamente il viso e risaltava ancora di più il suo bellissimo sorriso. Scosse la testa. 
Stella continuò a parlare: «Voglio solo vedere le luci dell’isola che seguono il circuito. Sin da quando ero piccola adoro quel posto. Ci vado spesso, di giorni e di sera...»
«... e quando c’è il Gran Premio!». Stella annuì, energicamente.
I due si avviarono; il fiume non era distante e nemmeno l’isola con il circuito, giusto il tempo di una passeggiata e qualche chiacchiera.
Il ghiaccio provò a romperlo Sébastien, dopo un po’ che camminavano. «Allora, come stai?»
«Adesso bene. Devo dire che uscire con Chuck qualche giorno fa mi ha fatto proprio bene!».
Il ragazzo sorrise, come se sapesse perfettamente quello che stava dicendo Stella. Infatti disse: «Chuck è la persona migliore con cui si possa avere a che fare quando c’è bisogno di tirarsi su il morale!». 
Stella annuì. «Mica per niente l’ho scelto come migliore amico!».
I due camminarono ancora un po’ senza dire nulla, poi fu di nuovo Seb a parlare. «Ti posso fare una domanda?» chiese. Stella lo guardò dritto negli occhi azzurri, dove la luna si rifletteva, chiara. Annuì.
«Mi diresti il motivo per cui tra te e Robert è finita?»

***

La serata era perfetta per una passeggiata lungo le rive del San Lorenzo, il fiume che da tantissimi anni attraversava Montreal; la città vi era stata costruita attorno, e quel corso d’acqua era diventato un punto di riferimento per tutti. «Dove ci incontriamo stasera?» era la domanda più frequente che i ragazzi si facevano quando uscivano da scuola il sabato pomeriggio. Le risposte erano tutte legate a qualche via vicino al fiume, in particolare al grande parco che per un lungo tratto costeggiava il San Lorenzo e dove si poteva trovare tutto quello di cui c’era bisogno per passare una serata tranquilla tra amici. 
Quella sera si stava bene; tirava un venticello per nulla fastidioso che scompigliava solo leggermente i capelli di Stella, che puntualmente doveva passarli dietro l’orecchio in modo tale che non le finissero sugli occhi. Il cielo era limpido e stellato e la luna era chiara in cielo. 
Alla domanda di Sébastien la ragazza aveva abbassato la testa, guardando il suo vestito muoversi delicatamente ad ogni suo passo.
«Scusa... non volevo farti diventare triste...» si affrettò a dire Seb. Stella scosse la testa. «Non ti preoccupare, prima o poi dovrò dirlo con qualcuno».
Sébastien la guardò, stupito. «Nessuno sa perché tu e Robert vi siete lasciati?». Stella scosse nuovamente la testa, sempre tenendo gli occhi bassi. 
«Nemmeno Pierre, nemmeno Lachelle o Chuck?»
«No, nessuno di loro...»
«Oh...» fu l’unica cosa che riuscì a dire Sébastien.

  
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