Capitolo1 -Un nuovo nemico-



La mezzanotte era appena passata nelle città dell'ovest, quando Vegeta si svegliò in un bagno di sudore e con un senso di oppressione abbinata ad una pessima sensazione. Sentiva che c'era qualcosa che non andava, sentiva la mancanza di...

"Bulma" esclamò. La sua mano vagando verso il lato del letto nel quale dormiva la sua compagna trovò il vuoto. Scattò seduto. Dov'era quella patetica terrestre a quell'ora di notte! Era buio pesto, non c'era la luce accesa neppure in bagno. Era davvero strano. Di solito aveva un sonno talmente leggero, reso ancora più sensibile dall'abitudine di guerriero di dormire con un occhio sempre aperto, che era sufficiente che Bulma cambiasse di poco posizione, o che respirasse in maniera un po' più pesante del solito, per svegliarlo. Come poteva essersi alzata, per andare chissà dove, senza che se ne accorgesse?

Si concentrò per cercare la debole aura della donna e, all'improvviso, si accorse con orrore, di non trovare nessuna aura nelle vicinanze. Poteva capire per quei deboli terrestri, ma non era possibile che non sentisse l'aura di Trunks che, pur essendo un bambino, l'aveva potentissima. Si alzò e cominciò a girare per la casa cercando di concentrarsi il più possibile, espandendo i propri sensi per trovare l'umano più vicino. Più espandeva l'aura, più si rendeva conto con sommo terrore che non era rimasto più nessuno sulla faccia della terra. Quando raggiunse l'area di tutta la terra aveva trovato solo tre auree oltre alla sua. Due che si avvicinavano velocemente ad un altra immobile probabilmente ancora addormentato. Le prime erano Piccolo e Majin Bu, la seconda Goku. Si vestì in un lampo con la battlesuite. Poi, come stavano stavano facendo Piccolo e Majin Bu in quel momento, si diresse a gran velocità verso casa di Goku.

-Ma com'è possibile che quel pezzente, quello scarto di Sayan, non si sia accorto che c'è qualcosa che non va- pensò irato Vegeta.
_"Hei Vegeta, mi stai ascoltando?"_  La voce di Piccolo gli arrivò in testa.
_"Namecciano, che cavolo sta succedendo?"_ chiese Vegeta.
Piccolo cercò di sorvolare sul soprannome che aveva usato, non c'era tempo per certe cose.
_"Non lo so di preciso, ma le auree di tutti i terrestri sono scomparse nel giro di dieci minuti."_ rispose Piccolo.
_"Ma non è possibile. L'ultima volta è accaduto solo un mese fa, quando Majin Bu ha distrutto in un sol colpo tutti gli umani, e non è riuscito neppure a farlo bene. Avrei sentito la sua aura se ci fosse stato un nemico altrettanto potente."_ Vegeta era esterrefatto.
_"Potente non saprei, ma di certo subdolo. E poi non ho detto che i terrestri siano morti. Se tu come me non avessi avuto bisogno di dormire, te ne saresti accorto. Non c'è nessun corpo in giro. E' come se si fossero volatilizzati nel nulla. O meglio, in un certo posto."_ cercò di spiegare Piccolo.
_"Cosa vuoi dire?"_ chiese Vegeta.
_"Senti, io sono quasi sopra la casa di Goku. Ti aspetto qui. Poi insieme sveglieremo quello stolto."_  propose Piccolo.
_"Forse non sta dormendo, forse se ne sta solo fregando altamente."_ ghignò Vegeta, perfido.
_"Ah, ah, sarebbe davvero molto divertente se la situazione non fosse così tragica. Se non stessi parlando dell'eroe senza macchia e senza paura. Bè, io ci sono. Fra un po' arriverà anche Bu."_
_"Arrivo anch'io."_ Dopo qualche minuto vide i due fermi sopra la casa di Goku.



"Perché non siete entrati" li apostrofò Vegeta irritato.
"Sai com'è. Anche se sei un Sayan distruttore di pianeti, forse è meglio che ci sia anche tu a svegliarlo...e a dirgli che la sua famiglia è scomparsa nel nulla. Io non ho molta esperienza nel campo, e Bu neppure." spiegò Piccolo.
"Tsk" fece Vegeta sbuffando "entriamo insieme, così mi impedirai di uccidere l'idiota."
-Sayan- pensò Piccolo sconsolato. Poi guardò Bu che non aveva ancora detto nulla.
"Hei Bu, sei pronto?" Il gigante rosa annuì, triste.
"Satan" mormorò Bu in un soffio.
"Non preoccuparti, sono sicuro che sta bene."
"Ho paura. Se lui e Goku non avessero battuto la mia parte malvagia, non sarei qui e non sarei così felice. Ma probabilmente voi non potete capire, vero?" disse sconsolato il gigante rosa.
Sia Piccolo che Vegeta arrossirono e distolsero lo sguardo. Nessuno aveva ancora raccontato al grassone i loro trascorsi, in fondo era passato circa un mese dalla sconfitta del Bu malvagio.
"Facciamo così Bu, se anche stavolta va a finire bene facciamo una rimpatriata tu, Vegeta ed io e ci raccontiamo i nostri falliti tentativi di eliminare Goku." ghignò Piccolo.
Vegeta ringhiò, poi insieme scesero verso la casa di Goku. Entrarono dalla finestra. Essendo piena estate era aperta, il caldo era soffocante.


Sentirono immediatamente la voce del Sayan.
"Chichi, Goten, Gohan, dove siete, non vi trovo, non... non... vi sento." Stava parlando nel sonno. Un sonno particolarmente agitato.
"Sembra che stia vivendo un incubo" sussurrò Piccolo. "Solo che non è un incubo. Si vede che nel sonno ha captato la realtà, ma non riesce a svegliarsi."
"Ora ci penso io a svegliare questo pezzo d'asino." s'intromise Vegeta. Si piazzò, con passo tranquillo, verso il lato del letto in cui dormiva Goku. Era visibilmente irato, la vena sulla sua tempia cominciava a pulsare in maniera pericolosa. Era sul punto di esplodere. Il fatto che una nullità come quella avesse dimostrato più di una volta di essergli superiore in combattimento, lo faceva fremere dalla rabbia.
"Svegliati, maledetto imbecille, pezzo di deficiente, inutile guerriero di terza categoria." gridò Vegeta con tutto il fiato che aveva in corpo. "Come ti permetti di dormire in una situazione del genere." Goku balzò a sedere sul letto urlando, spaventato a morte.
"Oddio, che incubo tremendo Chichi. Non ci crederai a quello che ho appena sognato. Chichi?... Chichi!?!"
"Kakarot, la vuoi per una buona volta... SMETTERE DI FARE L'IDIOTA." alla fine Vegeta aveva urlato ancora.
"Ve...Vegeta?" balbettò confuso e ancora semiaddormentato Goku "Ma cosa ci fai tu qui? E Piccolo, Bu, ci siete anche voi? Cosa diavolo sta succedendo?"
"Allora sei sveglio ora." disse Piccolo. La sua voce era tranquilla come sempre.
"Credo di si. Comunque grazie per avermi svegliato. L'incubo che stavo facendo era davvero spaventoso." disse Goku, ringraziando gli amici.
"Fammi indovinare, nel tuo sogno tutti, tranne te, Vegeta, Bu ed io, erano scomparsi nel nulla."
"E' proprio così. Sei un indovino Piccolo. Hai preso dei poteri straordinari da quando ti sei fuso con Dio." Goku era davvero sorpreso.
"Non è esatto. Il problema è che non è un sogno. E' successo realmente." Piccolo cercava di mantenere la calma.
Goku lo guardò un attimo interdetto. Guardò il lato del letto dove doveva esserci Chichi, poi tornò a fissare gli amici. Alla fine un pensiero gli balenò la mente.
"Ma certo. Questo è ancora il sogno, adesso mi sveglierò tornerà ad essere tutto normale."
Si ributtò nel letto e cominciò a russare rumorosamente.


Vegeta era veramente arrivato al culmine.
"Cretino" gridò ancora "non è un sogno, stupido imbecille."
Il Sayan, al massimo della rabbia, sollevò il letto col maledetto Kakarot sopra e lo scaraventò dall'altro lato della stanza. Piccolo da parte sua osservava la scena appoggiato ad un muro, le braccia conserte, in attesa che Vegeta si fosse sfogato e Goku svegliato. Aveva anche fermato Bu che voleva intervenire, bloccandolo con un braccio e scuotendo la testa.
Anche in condizioni normali quei due non facevano che azzuffarsi, figurarsi in un caso così delicato..

"Vegeta, ma sei impazzito, mi vuoi distruggere casa." si lamentò Goku.
"Allora sei sveglio finalmente." disse Piccolo
"Si, sono sveglio. Ma cos'è successo? Dove sono finiti tutti?" chiese Goku
"Io ti posso dire che tutti gli esseri umani, nel giro di pochi minuti, sono spariti nello stesso punto." ripetè il namecciano a Goku.
"Dove?" chiese il Sayan.
"Nelle terre del nord. Siamo passati a prenderti. Sbrigati e va a vestirti." ordinò Piccolo.
"Un attimo voglio provare ad andare da Dio o da Kaioh Shin. Magari mi sanno dire qualcosa, anche se è strano che non mi abbiano ancora contattato." Detto questo Goku si portò  due dita in fronte per concentrarsi sul teletrasporto, ma non successe nulla.
"Cosa succede Goku" intervenne Piccolo.
"Io non percepisco nulla al di fuori della terra. E' come se ci fosse qualcosa che blocca i miei sensi." poi Goku si irrigidì "Un attimo, sento l'aura di Chichi, più o meno nella zona in cui dici tu, Piccolo."
"Allora teletrasportaci tutti, Kakarot" intervenne Vegeta. Si avvicinò a Goku toccandogli il braccio e lo stesso fece Bu.
"Aspettate" intervenne il Namecciano "non vi sembra strano che l'aura di Chichi sia apparsa proprio al momento giusto. Per me si tratta di una trappola. E poi perché noi non siamo stati rapiti. Per me c'è sotto qualcosa di grosso e non possiamo affrontarlo così alla cieca."
"Forse hai ragione Piccolo, ma come facciamo a prepararci, se non sappiamo con chi dobbiamo combattere. E poi, non sapere mi uccide." cercò di spiegare Goku
"Lascia perdere il muso verde. Andiamo a vedere noi." disse Vegeta, scontroso. "E tu, grassone, vieni?" si rivolse poi a Bu. Nonostante l'offesa Bu annuì e appoggiò anche lui la mano su una spalla di Goku.
"Allora vieni anche tu con noi?" chiese ancora Goku
"D'accordo" s'arrese Piccolo "ma non dite che non vi avevo avvertito. Ma prima Goku... non dovresti vestirti." gli fece notare. Goku si accorse di essere solo in boxer. Arrossì, si mise velocemente la tuta e tornò in posizione i tre appoggiarono nuovamente una mano sul corpo di Guku, che un attimo dopo si teletrasportò verso l'aura della moglie.
Fecero appena in tempo a scorgere una piccola luce che entrava dentro una enorme nave spaziale. Appena la lucina fu entrata, non ne sentirono più l'aura.
Quell'enorme nave fungeva da barriera.
"Ma è impossibile che tutti gli esseri umani umani siano rinchiusi lì dentro, per quanto sia grande." Piccolo aveva paura come non mai.
"Però credo che sia così" disse Goku. Era finalmente in se e il suo sguardo, severo e concentrato, dimostrava che fosse pronto a qualsiasi confronto. Si erano avvicinati all'astronave.
"Non vedo ombra di porte." disse Vegeta controllando da vicino. "Neppure dove si era aperta prima. E' davvero una tecnologia molto avanzata. Sicuramente abbiamo a che fare con qualcuno che è mille anni luce avanti in confronto ai terrestri."
"Quindi cosa possiamo fare ora." chiese Goku
"Non saprei." Ammise Vegeta.
Appena il Sayan ebbe pronunciato quelle parole, la porta si aprì nuovamente.
"E ora che facciamo?" chiesero Goku e Bu in coro.
"Io continuo a ripetere che è tutto troppo strano." insistette Piccolo. "Ho la sensazione che se entriamo non ne usciamo più."
"Io invece sento che se non entriamo non rivedremo più i nostri cari." disse Goku "Vegeta, vuoi entrare con me?" chiese all'altro sayan.
Vegeta annuì, non c'era bisogno di aggiungere altro.
"Tu Piccolo rimani fuori con Bu. Nel caso qualcosa dovesse andare storto fra meno di un anno potrai recuperare le Sfere del Drago. Nell'armadio della mia camera da letto c'è il Radar Cercasfere." disse Goku al namecciano.
"Io sono certo che non servirà. abbiamo battuto decine di uomini potentissimi e questi a parte qualche trucchetto non mi sembrano un granché." disse Vegeta.
"A volte la forza non è tutto. Questi hanno un'enorme energia psichica." disse Piccolo, pur sapendo che non sarebbe servito a fermarli. Quando quei due si mettevano in testa qualcosa erano peggio dei muli.
"Noi entriamo. A fra poco Piccolo, ciao Bu" li salutò Goku, ottimista come al solito, mentre Vegeta li ignorò bellamente.
"Speriamo che che vada tutto bene, Bu." disse Piccolo al gigante rosa. Poi si prepararono all'attesa.